Rotto il silenzio dei prosecchi, siamo arrivati al lievitare del pane: ha parlato, ha parlato, ha parlato e ha sparato una cazzata! Oggi 11 luglio 3019 sul GdiVi a pagina 7 con prosecco in mano Zaia dopo 7 giorni commenta il sequestro dei 7 km della Pedemontana Veneta. Ci accusa di essere quelli che provano a far lievitare il pane, ormai siamo pronti ma metterlo nel forno. Inoltre si lamenta della posizione di parte lesa che la Regione Veneto ha in questo momento, ma mettercela è stato lui con un terzo atto che ha dimenticato di farsi garantire in cantiere da un direttore dei lavori rispettoso delle norme e dei criteri di incarico regionali e nazionali
«Siamo
assolutamente al fianco della magistratura», ma non può essere una
vicenda giudiziaria, come quella legata al sequestro della galleria
di Malo che ne coinvolge solo una parte, a fermare il cantiere di
un’intera opera importante come la Pedemontana Veneta. È questo il
messaggio che il governatore Luca Zaia ha lanciato ieri sulla grande
superstrada in costruzione da Montecchio a Spresiano (rispondendo ai
giornalisti a margine dell’evento sul Prosecco). «Siamo
assolutamente a piena disposizione dei magistrati, perché pensiamo
che la chiarezza fa bene a tutti. E se c’è qualcosa da chiarire,
va chiarito, senza dubbio. Ciò non toglie che quanto non ricade
sotto l’indagine degli inquirenti si debba fermare nel frattempo in
attesa che sia stata fatta piena luce sulla questione. E mi spiace
quindi assistere ai soliti che, anche in questo caso, cercano di far
“lievitare il pane”…». Zaia ha risposto anche alle altre
critiche sulla Pedemontana giunte al suo indirizzo. «Chi è
all’opposizione ha diritto di chiedere tutto quello che vuole. Ma ricordiamo che, se
fosse accaduto qualcosa, la Regione si troverebbe nella posizione di
parte lesa. Prima di costituirsi in giudizio, però, serve un
provvedimento».
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