sabato 25 giugno 2022

SAN LAZZARO A BASSANO d.g.: CEMENTO AL POSTO DEL GRANO! e chissenefega della autonomia alimentare.

Oggi 25 giugno 2022 abbiamo partecipato all'iniziativa della lista civica Bassano per Tutti e di Europa Verde contro lo spreco di suolo e la cementificazione di 200k mq a San Lazzaro. Il CoVePA sostiene e aderisce a questa mobilitazione dei cittadini.

Siamo giusto al bordo settentrionale della SPV, proprio a ridosso del casello ovest di Bassano. La situazione che si prospetta è a conferma di quello che abbiamo sempre sostenuto: la Superautostrada Perennemente Vuota sarà il grimaldello della speculazione immobiliare per aumentare l'edilizia diffusa, indifferenziata e priva di controllo urbanistico, unico modo per remunerare l'investimento di questa infrastruttura, ma è un criterio scellerato. In questo caso la trasformazione è addirittura promossa dal Tribunale fallimentare di Vicenza, che propone la trasformazione al comune di Bassano del Grappa per favorire l'acquisto da parte di tre aziende interessate all'operazione.

Come può il Tribunale catafottersene dell'articolo 9 della costituzione sulla tutela dei beni culturali e del paesaggio? 

Come può la giunta di Bassano e le associazioni delle categorie agricole non opporsi in virtù della necessità di preservare e recuperare l'autonomia alimentare, anche in virtù dei fatti contingenti della guerra che la Russia ha scatenato in Ukraina, dato che si cementificano aree destinate alla produzione di grano?


Donazzan, Finco, Bizzotto e Lanzarin, noti esponenti della galassia sovranista locale, sono responsabili delle norme regionali che consentono questa trasformazione. Perché tacciono e non intervengono sostenendo la sovranità alimentare di questo territorio e l'identità del territorio, o per loro vale solo la sovranità dei prenditori e dei loro soldi che finanziano una economia capace di mangiarsi il capitale che ci hanno lasciato le generazioni precedenti?

mercoledì 1 giugno 2022

Global Infrastructure Partners ha emesso un prestito garantito per 450 mln di € al gestore di SPV.

Nella SPV i ritardi sono sempre stati un segnale catastrofico. I ritardi nei pagamenti degli espropri avviati in maniera massiccia nel 2014, hanno portato al saldo dei 360 milioni di € degli espropri solo nel gennaio 2019. La cifra invece di essere anticipata dal contraente generale la SIS, alla fine fu pagata con il bond. Quel blocco del 2015-2016 spinse a immaginare una richiesta di salvataggio scritta nero su bianco dal commissario Vernizzi e rivolta al governo Renzi, che porto a un extra finanziamento della Cassa Depositi e Prestiti di 330 milioni di €. Prima ancora nel 2012-2013 il ritardo nell’accreditamento finanziario indusse il governo ad un extra finanziamento per impedirne la fine prematura con 370 milioni a fondo perduto, elargiti a patto che il progetto esecutivo fosse chiuso entro la fine del 2013. In sostanza i ritardi sono stati sempre sbloccati con quote di finanziamento o garanzie pubbliche aggiuntive. Nel complesso il finanziamento pubblico ammonta a 970 milioni di € oltre al famosissimo bond garantito da Zaia per poco meno di 1300 milioni circa.

Quello che è emerso in questi ultimi giorni secondo Milano Finanza del 27 maggio scorso a firma di Nicola Carosielli è una nuova linea di 450 milioni di € per finanziare la costruzione della Montecchio -Spresiano direttamente alla SIS. L’articolo spiega che GIP, il fondo americano infrastrutturale Global Infrastructure Partners, ha emesso un prestito garantito da 450 mln al gestore dell'autostrada. La notizia viene ripresa anche dal giornale finanziario online MarketScreener. Innanzitutto ci spiega che GIP è il fondo che detiene la maggioranza di Italo, poi dettaglia che si tratta di titoli garantiti al consorzio SIS. Si tratta di «obbligazioni a otto anni garantite dai pagamenti della Regione Veneto legati all'autostrada Pedemontana-Veneta».

LOST IN SPV. IL BUCO CON IL TRAFFICO INTORNO

 


O
rmai non si contano più le dilazioni delle date di apertura dei tratti della Superautostrada Perennemente Vuota. Da est a ovest è tutto un susseguirsi di annunci che spiegano che l'unica cosa che rispettano i salernitano-piemontesi di Zaia, è il programma dei ritardi dei lavori. Dal 2016 assistiamo al sistematico rinvio della fine dei lavori di un cantiere avviato in pompa magna 12 anni fa.
I campioni di questa accondiscendenza meschina sono i sindaci leghisti che vendono la 
Perennemente Vuota come la soluzione di tutti i mali. Campionissimo tra questi è il sindaco Trapula di Montecchio Maggiore, dato che si è detto preoccupatissimo che il traffico della SPV potrebbe mandare in tilt il nodo ovest delle infrastrutture venete. Questo da la misura di cosa possano capire del buco che hanno di fronte cioè del buco con il traffico intorno che è la SPV. Queste continue dilazioni delle scadenze in un sistema degli appalti e della progettazione finanziaria come quello rappresentato dalla Perennemente Vuota fa pensare che sussistano serie difficoltà. Questo fatto è deducibile dalla storia dell'opera stessa e da alcune notizie che vale la pena di approfondire in uno specifico intervento.



https://www.ilgiornaledivicenza.it/territori/montecchio/la-spv-aprira-a-fine-anno-il-casello-a4-sei-mesi-dopo-br-1.9429649

https://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2022/05/31/news/pedemontana-un-altro-conto-alla-rovescia-slitta-l-apertura-di-spresiano-1.41478870