sabato 30 maggio 2015

STRATEGIA D'USCITA PER LA SALERNOREGGIO DEL NORD EST.

www.soveratiamo.com
Per Luca Zaia la Valdastico Sud senza A31Nord diventerà la Gioia Tauro del Veneto, noi siamo d’accordo con lui visto la  presenza della ‘Ndrangheta nelle opera veneta. Questo paragone conferma in noi il fatto che la Pedemontana Veneta sarà la Salerno ReggioCalabria del Nordest
Si perché senza il traffico dell'A31 e della Valsugana da nord si certifica il fallimento del PEF di SPV firmato da Zaia, Vernizzi e Dogliani. A 6 anni dal consegna al concessionario, si registra solo qualche spicciolo dai fondi privati, e dopo oltre  un anno e mezzo di ritardi nella progettazione, non si sa nulla sulla consegna dell'opera completa. La SPV doveva finire in 5 anni ma è senza contributi bancari, del resto non è l'unica opera da cui si tengono alla larga le banche italiane. E’ possibile che nessuno pensi una strategia di uscita per la SPV, che contempli tre passi semplici e tre ragionamenti basilari di approccio politico a un’opera che rischia di trasformarsi sul serio in un buco? Per queso il CoVePA propone tre piccoli passi per uscire dalla Salerno Reggio del Nordest: A) Eliminazione dell’Emergenza; B) Annullamento della concessione; C) Rimoludazione di progetto e cantiere con i soldi che ci sono!
Quel piano finanziario si basa su calcoli e previsioni da gioco delle tre carte: sotto alla tazza non c'è traffico e dunque non ci sono ricavi, senza ricavi le banche non ci mettono soldi, senza soldi deve intervinire il governo con fondi pubblici. Il contratto per questo chiama la regione e lo stato a risponderne sia con 436mln in 15 anni, che con interventi per contenere gli interessi delle banche capaci di costare anche oltre il 20%, come sostiene Carlo Ponti(p.188 “Strade senza uscita” R.Cuda). Noi lo sapevano da anni e su questo è partita la censura della Corte dei Conti e dell'ANAC e dovrebbe arrivare anche quella della Magistratura.

mercoledì 27 maggio 2015

BENEDETTI M5S: INACCETTABILE ATTO DEL COMUNE CHE NEGA SPAZI PER INIZIATIVA SCOMODA

 “E’ inaccettabile quanto accaduto ad Altivole in provincia di Treviso,  dove nei giorni scorsi è stata negata al comitato COVEPA, dal Comune su indicazione del Prefetto, la sala dell’Auditorium per la presentazione del libro Strade MorteDal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere, scritto da Marco Milioni, Carlo Costantini, Massimo Follesa e Francesco Celotto”,  è quanto dichiara la deputata  Silvia Benedetti.  
Secondo la pentastellata si è trattato di un vero e proprio atto censorio che lede la libertà di espressione tutelata dalla Costituzione Italiana.     
“Sia il Sindaco, che ha negato l’uso della sala, sia il Prefetto, che ha dato indicazioni in tal senso - sottolinea Benedetti -  invece di far valere i principi democratici e quindi  favorire il più ampio confronto tra i cittadini, hanno seguito la via opposta, chiediamoci il perché”. 
Secondo la deputata è totalmente strumentale la motivazione per cui durante la campagna elettorale l’uso delle sedi istituzionali venga limitato alle forze politiche coinvolte nella competizione. “Il problema che sta alla base di questa decisione - chiarisce Benedetti – è in realtà il contenuto scomodo del libro, che mette il dito nella vergognosa vicenda della Strada Pedemontana, costruita solo per il ritorno economico delle solite lobby a discapito dell’ambiente. Meglio evitare che alcuni temi di fuoco escano proprio in campagna elettorale -  aggiunge -  dato che sono in molti, tra gli stessi candidati alle elezioni regionali in corso,  che hanno sostenuto questa megaopera nonostante la sua azione distruttiva e la sua inutilità siano state ampiamente dimostrate, e che oggi si trova anche sotto i riflettori della magistratura che sta indagando su gravi irregolarità rispetto ai criteri di assegnazione dei lavori e sulla enorme lievitazione dei costi”. 
La denuncia è netta e non si fermerà alle parole e ai comunicati stampa. “Prenderemo ogni iniziativa nelle sedi opportune per fare luce su quanto accaduto. Se il Sindaco crede che le regole democratiche siano un optional, sbaglia.” 
Dai 5Stelle intanto la massima solidarietà agli autori del libro ed al comitato organizzatore.

lunedì 25 maggio 2015

STRADE MORTE A VICENZA IN CIRCOSCRIZIONE 3


Giovedì 28.05.15 alle ore 20,45 a Vicenza nella sala bassa di Villa Tacchi presso la circoscrizione 3 in via della Pace, 89 avrà luogo la presentazione del libro "STRADE MORTE" ,
con la partecipazione degli autori, 

introduce Daniele Ferarin consigliere M5S componente della commissione territorio del comune di VI su "La trasparenza come valore" ,
apre il confronto Francesca Leder, urbanista e componente di OUT su "Maxi progetti e ricadute sul territorio"


Veneto, Comune rinvia dopo Regionali incontro su libro scandalo “Grandi opere”

TRATTO DA IL FATTO QUOTIDIANO ONLINE Ad Altivole (Treviso), il prefetto e il sindaco della lista civica vicina alla Lega Nord hanno ritenuto opportuno "procrastinare la presentazione di ‘Strade Morte. Dal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere’ di Marco Milioni. L'autore ha presentato un esposto all'Ordine dei giornalisti e al ministero dell'Interno: "Atto censorio e grave precedente" di Alessandro Bartolini | 25 maggio 2015 

Vietato parlare degli scandali legati alle grandi opere in campagna elettorale. Succede ad Altivole, seimilaottocento abitanti alle porte di Treviso, dove il Comune – accogliendo il parere della Prefettura – ha giudicato “opportuno procrastinare la presentazione del libro ‘Strade Morte. Dal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere’ a data successiva allo svolgimento delle elezioni Regionali”, si legge nella nota dell’amministrazione.

L’inchiesta giornalistica si concentra su alcuni temi che da un anno sono al centro delle cronache giudiziarie e politiche: dalle tangenti sul Mose, fino all’affaire Lupi-Incalza e alla realizzazione della Pedemontana Veneta. Temi da non trattare alla vigilia del voto del 31 maggio, secondo il prefetto Maria Augusta Marrosu e il sindaco Sergio Baldin, della lista civica vicina alla Lega Nord Insieme per Altivole. La storia inizia il 15 maggio, quando “Elvio Gatto, referente trevigiano del Covepa, comitato contrario alla superstrada – spiega a ilfattoquotidiano.it il giornalista Marco Milioni, uno degli autori – ha chiesto al Comune gli spazi dell’auditorium, indicando una data, dal 25 al 28 maggio, per la presentazione. Ma con una comunicazione del 19 maggio l’amministrazione ha fatto sapere di aver accolto il parere della Prefettura e ha chiesto di posticipare l’incontro perché a, loro parere, gli argomenti trattati entrano nel merito della campagna elettorale”. Milioni parla senza giri di parole di “atto censorio” e considera la scelta “un grave precedente”. Per questo ha deciso di presentare un esposto al ministero dell’Interno, al prefetto di Treviso e all’Ordine dei giornalisti del Veneto. Segnalando quanto è avvenuto anche al presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi. “Si chiede al ministro – scrive Milioni – se ritenga di dovere avviare un accertamento ispettivo nei confronti dell’operato della prefettura nonché dell’amministrazione comunale di Altivole”.
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STRADE MORTE A SAN VITO D'ALTIVOLE (TV)


Mercoledì 27.05.15 a S.Vito d'Altivole (TV) nella sala parrocchiale a lato della chiesa Piazza San Vito, 1 alle ore 20,45 avrà luogo la presentazione del libro "STRADE MORTE" di Carlo Costantini, Marco Milioni, Massimo Follesa e Francesco Celotto. 
Tutti i cittadini interessati sono invitati a partecipare, ma in modo particolare chiediamo la presenza degli espropriandi della zona, speriamo anche nella presenza do don Albino Bizzotto. 
Il comune d'Altivole è costituito da tre frazioni, due delle quali (Caselle e S.Vito) attraversate dalla costruenda Superstrada Pedemontana Veneta. 
I problemi, le criticità, i dubbi e i sospetti evidenziati allora si sono moltiplicati esponenzialmente trovando poi ampia conferma. È su questa base che si è deciso di allungare lo sguardo verso il resto delle grandi opere venete con nuovo istant-book, Strade Morte, realizzato con otto mani, che hanno lavorato insieme. Una rete di superstrade e autostrade voluta a gran forza dalla lobby dalla politica regionale con la benedizione interessata delle organizzazioni imprenditoriali: il tutto nel nome del project financing alla veneta. Teoricamente a carico del privato, in pratica debito occulto sulle spalle dello Stato e delle nuove generazioni.

IL PREFETTO NEGA IL DINIEGO. LO STATO LAICO CI CENSURA LA CHIESA DI PAPA FRANCESCO CI OSPITA: mercoledì 27.05.15 saremo a S.Vito d'Altivole sala parrocchiale Chiesa nella Piazza di San Vito alle ore 20,45 presentazione "STRADE MORTE"

Il Prefetto di Treviso precisa quanto abbiamo segnalato al ministro con una lettera a dir poco tardiva, visto che è partita solo dopo il mailbombing, le segnalazioni al ministro e gli interventi della stampa locale e nazionale.
Ad ogni buon conto ringraziamo della precisazione il Prefetto di Treviso che nega il diniego (vedi copia a lato). Di fatto, posa la responsabilità della censura alla presentazione di Strade Morte a San Vito d'Altivole, tutta sulle spalle di chi l'ha emessa: il funzionario responsabile della biblioteca e il Sindaco del Comune di Altivole. Resta anche la responsabilità tutta politica, della candidata della lega Silvia Rizzotto, già sindaco di Altivole e attuale vicesindaco, che nella stessa serata terrà il suo incontro ad Altivole. Forse per non disturbarla qualcuno ha pensato di negarci la sala richiesta.
Invece noi mercoledì 27.05.15 saremo a S.Vito d'Altivole nella sala parrocchiale a lato della chiesa nella Piazza di San Vito. Alle ore 20,45 avrà luogo la presentazione "STRADE MORTE" di Milioni, Follesa, Celotto e Costantini. Son tutti invitati a partecipare ma in modo particolare chiediamo la presenza degli espropriandi della zona, speriamo anche nella presenza do don Albino Bizzotto. Il comune d'Altivole è costituito da tre frazioni, due delle quali (Caselle e S.Vito) attraversate dalla costruenda Superstrada Pedemontana Veneta.
Nei fatti lo stato, il comune e le loro amministrazioni ci hanno tolto
lo spazio per parlare e discutere, insomma volevamo solo occuparci della cosa pubblica ma senza i partiti, ormai camice di forza. Ci ha accolto la chiesa e il parroco di San Vito. Saremo ospiti della chiesa di Papa Francesco, disponibile a darci un luogo dove parlare del nostro libro, di legalità e di giustizia. Ne é passata di acqua sotto i ponti dalla pace di 100 anni fa dove i caduti di allora hanno difeso questa terra e il nostro paese, ma qualcuno ci considera ancora sudditi! Questo la dice lunga delle condizioni della nostra democrazia, del Veneto e della libertà per qualcuno che considera la marca come lo Zaiashire.
Matile Cortese Elvio Gatto Massimo Follesa 3478722240
Portavoce CoVePA

A Treviso c’è chi ha paura dei libri. Zanoni: “Prefetto e Comune di Altivole chiariscano subito la censura della conferenza del Covepa”.

Sabato ho partecipato all’inaugurazione a Paese di un monumento dedicato dall’ANPI di Paese ai partigiani trucidati nella battaglia per la libertà contro il fascismo ed il nazismo, uomini e donne morti per consegnare alle nostre generazioni un futuro di libertà e democrazia.
In un paese civile e democratico uno dei diritti più importanti è quello della libera informazione, resto perciò basito nel sapere della censura di una conferenza che il COVEPA (Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa) aveva chiesto di organizzare  ad Altivole per la presentazione del libro “Strade Morte. Dal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere”.
Una censura preelettorale che sarebbe stata decisa con tanto di circolare del comune di Altivole e della Prefettura di Treviso.
Mi auguro che venga immediatamente fatta luce su questo gravissimo ed intollerabile episodio di censura e che le autorità coinvolte, Prefettura di Treviso e Amministrazione comunale di Altivole  diano presto spiegazioni.
Nel frattempo ho voluto denunciare quanto accaduto, chiedendo spiegazioni, al Ministero degli Interni, al Prefetto di Treviso ed al Sindaco di Altivole.
Voglio esprimere massima solidarietà al COVEPA e mi rendo disponibile affinché il loro libro possa essere presentato senza nessuna censura.
Andrea Zanoni

Ufficio Stampa cell. 347/9385856

domenica 24 maggio 2015

Laura Di Lucia Coletti: solidarietà agli autori di Strade Morte. Alcune domande al prefetto e agli altri candidati presidenti del Veneto.

Come Candidata Presi-dente della Regione Veneto per la lista L’Altro Veneto. Ora Possiamo! esprimo la massima solidarietà mia e di tutta la lista a Marco Miloni, Carlo Costantini, Massimo Follesa e Francesco Celotto, autori del  libro “Strade Morte”. Dal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere, la cui presentazione è stata impedita dal Prefetto di Treviso, su sollecitazione del Sindaco di Altivole. Un comportamento che appare fortemente lesivo dei diritti dei cittadini e delle associazioni che li rappresentano.

Chiedo al Prefetto di Treviso se è in grado di motivare seriamente e coerentemente il suo Atto. Atto che a me e molti altri appare come un’interferenza indebita e che non si può motivare con il fatto che ci troviamo in campagna elettorale e stigmatizzo che sia avvenuto proprio da parte di chi dovrebbe tutelare il corretto svolgimento della Campagna Elettorale stessa.
Chiedo alle altre forze politiche, ai Candidati Zaia, Morosin, Berti, Tosi e Moretti se condividono che in campagna elettorale sia impedita, ai cittadini direttamente interessati, la libera discussione sulle conseguenze di un’opera inutile, dispendiosa, distruttrice di suolo fertile e destinata ad aumentare l’inquinamento e a drenare ingenti risorse dalle casse pubbliche.

sabato 23 maggio 2015

Gente tosta, ignoranti costituzionali e amici degli amici.

Gianni Padrin ci ha inviato questo suo scritto sulla censura al libro Strade Morte, voluta dal Sindaco e dal Prefetto. Volentieri la pubblichiamo (ndr).
Credo che il sindaco di Altivole, non abbia solo problemi di grammatica come appare dalle sue dichiarazioni alla Tribuna di TV, ma molti altri problemi. Quello che interessa a Noi Cittadini Onesti che pagano le tasse, è che il povero sindaco per ingraziarsi il suo superiore Zaia abbia tentato di bloccare la diffusione del libro che li sterminerà, come è stato per Galan. Emerge la sudditanza verso un governatore al comando della Regione Veneto descritta nei vari libri sulla ladroneria di stato veneta, dopo e con Galan e la sua Banda : I Paroni del Veneto di Mazaro, La Grande Retata Storica, Strada Chiusa e l'ultimo, il pometto della discordia : Strade Morte.  Il sindaco non sapeva chi aveva davanti: Gente tosta che non si fa impressionare dal potere e che non hanno paura di perdere tempo, anzi, si diverte a farlo contro il potere.

Strade Morte. La video presentazione a Padova. In otto minuti cosa hanno censurato Prefetto di Treviso e Sindaco di Altivole

Caso Altivole, negata la sala pubblica per la presentazione di 'Strade morte', la nota di uno degli autori del libro

L'esposto di M.Milioni al Ministro degli Interni Alfano
Negare uno spazio pubblico per la presentazione di un libro è una cosa grave. Che il diniego arrivi per la concomitanza più o meno prossima di una scadenza elettorale è ancor più grave. Che tale condotta sia addirittura benedetta dalla prefettura è così grave da risultare perversamente ridicolo. Soprattutto perché tutto ciò è accaduto non in qualche landa sperduta nel mondo. Tutto ciò è accaduto nel civilissimo, almeno a parole, Nordest: ad Altivole, nel Trevigiano.

Che cosa diavolo contiene il libro "Strade morte" (chi scrive è tra i quattro autori) da risultare tanto pericoloso? Parlare di grandi opere venete alla luce dei recenti scandali, poco prima delle elezioni, è sbagliato? O qualcuno si augura che l'elettore venga a conoscenza di quache dettaglio ben dopo il voto, in modo che possa recarsi al seggio pasciuto di chiacchiere e digiuno di notizie, magari scomode, ma vitali per il suo futuro? Il fatto che Altivole sia uno dei luoghi più colpiti dal passaggio dalla Pedemontana veneta ha attinenza con quanto accaduto? Ed è vero, come si vocifera in paese, che qualche ex importante amministratore o amministratore del comprensorio, oggi candidato in regione, abbia fatto pressioni varie affinché la presentazione del libro fosse rinviata?

SEGNALA AL MINISTRO ALFANO IL COMPORTAMENTO DEL PREFETTO DI TREVISO. MAILBOMBING!!!!!!

<<Credo che il comportamento censorio del prefetto di Treviso e del sindaco di Altivole, del quale apprendo ora da La Tribuna di Treviso, nei confronti della presentazione del libro "Strade morte" sia qualcosa di drammatico e comico al contempo: come al solito in Italia siamo al grottesco. Ho informato l'Ordine dei giornalisti, e non solo l'ordine, perché di una cosa del genere occorre conservare traccia. A breve vi informerò se ci saranno novità. Ho provveduto a informare anche il gabinetto del Ministro Alfano.>>
Questa la dichiarazione che ci ha rilasciato Marco
Milioni, da cui prendiamo spunto per lanciare la nostra iniziativa di mail-bombing per invitare il Ministro a prendere provvedimenti contro il prefetto di Treviso inopportuno. La dott.^ Orrù "giudica opportuno procrastinare la presentazione del libro in questione - Strade Morte. Dal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere - a data successiva allo svolgimento delle elezioni regionali." Nelle sue parole è evidente la violazione della Costituzione e le norme, che invece dovrebbe garantire.
Bombardiamo con le mail  prefetto, sindaco e dirigente del comune di Altivole. 
I bene informati del posto dicono che sia una ripicca alla nostra manifestazione del 21/10/2014, che ha lasciato l'amaro in bocca alla Vicesindaco Silvia Rizzotto candidata alle regionali nella Lega di Zattila. Il prefetto di Treviso è forse convinta di essere veramente nella contea dello Zaiashire dove lo Sheriffo di Nottigham può il bello e il cattivo tempo? Magari rubare ai poveri per dare ai ricchi?
Vi invitiamo ad inviare il seguente testo, allegando il documento ufficiale del responsabile del servizio cultura e persona Dott. G. Volpato. Si è prestato a questa pratica dopo le pressioni del Sindaco e del Vicesindaco. Chiediamo di fare pressione sul ministero dell'interno affinché richiami il prefetto di Treviso inviando ripetutamente l'allegato e chiedendo:
"Al Ministro degli Interni
Al Prefetto di Treviso
Al Sindaco di Altivole TV
Al Responsabile dei Servizi alla cultura e alla persona del Comune di Altivole TV

Egregio Signor Ministro il sottoscritto chiede il ritiro del provvedimento di censura promosso dal Prefetto di Treviso con prot. n. 36577 del 19.05.15 in cui "giudica opportuno procrastinare la presentazione del libro in questione - Strade Morte. Dal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere - a data successiva allo svolgimento delle elezioni regionali." Chiede inoltre di prendere i provvedimenti del caso nei confronti dei responsabili di questo atto di privazione delle libertà individuali  richiamati dalla Carta Costituzionale e dall'ordinamento legislativo in materia di libertà di opinione, di stampa e di violazione degli atti a cui sono obbligati gli organi dello stato repubblicano al fine di garantirne l'attuazione. A tale scopo allego il provvedimento emesso dal Responsabile del settore Servizi alla Cultura e alla Persona dott. G. Volpato per conto dell'amministrazione Comunale di Altivole (TV).
Firma"
Vi invitiamo ad inviarlo presso 




Grazie a tutti in anticipo per la collaborazione CoVePA

LA LEGA DI ALTIVOLE CENSURA CHIAMANDO IL PREFETTO...

venerdì 22.05.2015 ITALIANOSTRA sezione di Treviso, solidarizza con Elvio Gatto portavoce TV CoVePA e con gli autori di Strade Morte.

I servi sciocchi dell'ex sindaca di Altivole, oggi candidata per LucaZa alle Regionali con speranze spero nulle, ne hanno combinata un'altra di bella: per paura della presentazione di un libro sulla PEDEMONTANA hanno chiamato il Prefetto per chiedergli consiglio ed hanno negato la sala pubblica al nostro amico Elvio Gatto per la presentazione di STRADE MORTE.

Hanno un paura fottuta di vedere morsicato il loro piccolo potere e quindi arrivano a chiedere al Signor Prefetto se le presentazione di un libro si puo' fare.... Accidenti che coraggio!! I leghisti che vanno a chiedere al Prefetto, che ridere...

Sul comportamento del Prefetto, che penso sia la stessa che ha lasciato i migranti in bus per una notte non sapendo cosa fare, ometto ogni commento per evitare incriminazioni.

'INTIOIE è destinato al disfacimento con le sue zonette industriali in piena campagna e con le sue feste del toro pagate da mecenati che in cambio prendono permessi facili da SUAP (Sportelli Unici Accomodanti Perladistruzionedelterritorio) per fare prodotti finto bio destinati a marcire in poco tempo...

GRAZIE PER LA PUBBLICITA': credo che comprero' il libro STRADE MORTE e daremo loro ospitalità per la presentazione, magari prima delle elezioni regionali e non come pensa sia corretto il Prefetto

Il prefetto “censura” il libro dei comitati: niente sala per la presentazione di STRADE MORTE!

La manifestazione contro l'apertura del cantiere di Altivole
Ottobre 2014
Riportiamo l'articolo della Tribuna di Treviso del 21 maggio 2015 sulla censura che ha colpito la presentazione del libro Strade Morte. Gli autori sono F. Celotto, C. Costantini M. Follesa e M. Milioni uscito a Bassano è già stato presentato al Caffè dei Libri e a Padova ospitati nella sede di Beati i costruttori di Pace con Don Albino. L'iniziativa è organizzata dal protavoce trevigiano del CoVePA Elvio Gatto, a cui va la solidarietà di tutto il coordinamento.
Siamo sicuri che un'amministrazione rancorosa e soprattutto un'ex sindaca candidata alle regionali abbiano la coda di paglia lunga da Altivole a Palazzo Balbi.

ALTIVOLE. Voleva presentare un libro contro la Superstrada Pedemontana, ma dal prefetto arriva il consiglio di posticipare l'appuntamento a dopo le elezioni. E il comune si adegua. Il libro in questione è “Strade Morte. Dal sogno del grande Veneto allo scandalo delle grandi opere”, scritto da Marco Miloni, Carlo Costantini, Massimo Follesa e Francesco Celotto, gli ultimi due attivisti del Covepa, il comitato che si batte contro l'infrastruttura viaria. A richiedere l'auditorium comunale invece Elvio Gatto, referente trevigiano dello stesso comitato, che aveva indicato quattro serate tra cui sceglierne una, dal 25 al 28 maggio. Ma lunedi è arrivata la risposta negativa del Comune sulla base del parere pervenuto dalla Prefettura: «Si giudica opportuno procrastinare la presentazione del libro in questione a data successiva allo svolgimento delle elezioni regionali». «Una opportunità che ora la Prefettura dovrà spiegarmi », dice Elvio Gatto, «visto che non capisco cosa c'entri la presentazione di un libro con le elezioni». Evidentemente che non si tratta di un romanzo ma di un'opera fortemente critica sulla Pedemontana. «Si», continua Gatto, «ed è per questo che se ne voleva parlare proprio nei giorni precedenti al voto. Ma mentre ai partiti che partecipano alle elezioni è riservato il giusto spazio anche per parlare di questo, a noi no. Una censura che non capisco proprio». Ma come mai la Prefettura si è occupata di questo appuntamento cultural-politico? Lo spiega il sindaco, Sergio Baldin: «Vi sono regolamenti che prevedono di informare il prefetto di appuntamenti che si tengono durante la campagna elettorale se si ritiene che questi in qualche modo possano entrare nel merito. Su quello richiesto da Gatto, essendo chiaro il tema del libro e dell'incontro, abbiamo sottoposto la questione al prefetto, che ha dato il suo parere sull'opportunità di tenerlo in questi giorni. Diverso sarebbe stato se questa presentazione fosse stata fatta nell'ambito di un appuntamento elettorale«. Ma la spiegazione fa infuocare ancora di più Elvio Gatto: «Sta a vedere che adesso solo chi si candida alle elezioni ha diritto di parlare. Ma siamo in democrazia o no? Ad Altivole due frazioni su tre stanno per essere percorse dalla Pedemontana, le ruspe sono già in azione, e per una scelta voluta dalla Lega che ora amministra il Comune. Non dovremmo parlarne?».

Davide Nordio

LO STUPEFACENTE STUPORE DELL'AUTOSTRABISTA BOTTACIN

www.ilperbenistanazionale.it
Il consigliere Bottacin alleato all'autostrabista Tosi, si lamenta nel suo sito on-line, che la Giunta Zattila abbia definanziato gli interventi per la viabilità complementare alla SPV, risulta infatti non compresa nei costi stimati dal Progetto Esecutivo. Per questo insorgono i sindaci più colpiti quelli della vera emergenza viabilità nel trevigiano come riporta la Tribuna.
La Tribuna di TV
Lo stupore di Bottacin rispetto a una SPV che non rispecchia la sua decennale battaglia <<perchè la Pedemontana contenga più svincoli per diluire la concentrazione del traffico nei punti di accesso e uscita, soprattutto in prossimità delle città e dei paesi più importanti della provincia di Treviso.>> è stupefacente e tardivo.
Il CoVePA e i comitati che ad esso fanno riferimento lo hanno più volte denunciato. Questi fatti sono scritti nei progetti esecutivi (esempio tratto 2D), nel contratto di concessione aggiornato il 18.12.2013. Inoltre risulta anche dalla recente delibera, n. 159del 13 febbraio 2015 (BUR n. 21 03.03.2015), della Giunta Zattila sulle opere strategiche venete per 40 mld di €. Infatti sono inserite tra queste opere quelle complementari per SPV pari a 164 mln di €. L’allegato 2 riporta gli interventi da inserire quali 8 nuove opere strategiche di valenza nazionale per un valore complessivo superiore a 3,7 miliardi di euro. Accanto alla galleria di Coltrondo vi sono le tangenziali di Vicenza, Verona e Treviso e udite udite la viabilità di raccordo della SPV. La spesa maggiore di 2,7 miliardi di euro è necessaria alle opere strategiche per la riduzione del rischio idraulico delle infrastrutture nel territorio della Regione Veneto. Questa dichiarazione da sola rende chiaro e drammatico il quadro ambientale ed economico dello stravolgimento generale con le infrastrutture pianificate nella nostra regione. Nel dettaglio la viabilità di raccordo della SPV con i suoi 164 mln€ è composta da opere non previste dal progetto esecutivo, che sommati ai 2.258 mln€ portano i costi generali di Pedemontana Veneta oltre i 2.400 mln di € senza avere le garanzie del rispetto delle esigenze della viabilità locale e della legge che l'ha istituita nel 1998.








sabato 9 maggio 2015

Reati contro l'ambiente: le novità in atto ed eventuali. chi inquina non paga ? di Gianfranco AMENDOLA

SPV - Tunnel S. Urbano Trissino VI
Per capire dove sta andando (e in gran parte è - ormai - già andata) la tutela (penale) dell'ambiente in Italia.
Tra pochi giorni, con il voto finale della Camera, potrebbe diventare legge il DDL sui delitti contro l'ambiente. Da pochi giorni è entrato in vigore il D. Lgs n. 28/2015 in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto che certamente riguarda anche i reati ambientali. Da pochi mesi sono entrati in vigore provvedimenti governativi con vari titoli ad effetto ("fare", "sbloccaItalia", "crescita" ecc.) che, tra l'altro, hanno apportato notevoli modifiche di rilevanza penale al testo base del D.Lgs 152/06. In più, pochi giorni fa, un interessante convegno promosso dalla Cassazione ha fatto il punto sulla applicazione di sanzioni alle persone giuridiche a seguito di commissione di reati ambientali.

Di fronte a tante novità, sembra interessante dare un primo sguardo complessivo al quadro della normativa penale in materia ambientale così come potrebbe presentarsi nel prossimo mese di maggio (se il DDL diventerà legge), soprattutto al fine di valutarne l’efficacia ai fini della tutela dell’ambiente.

martedì 5 maggio 2015

I compagnucci vicentini di Zanoni

Domani sera 6 maggio Andrea Zanoni e l'uomo di Renzi, Diego Marchioro, il sindaco dell'inceniritorie di pollina per sbaglio a Torri di Q.lo, saranno a Montecchio a spiegarci quanto ci costa la SPV. 
A oltre un anno dalla consegna nelle mani di Andrea del contratto di Concessione e del Piano Economico Finanziario di SPV, il PD ne saprà fare uno strumento serio di analisi o ci racconteranno quello che va dicendo la Moretti sulla SPV: non si può fermare perchè è gia finanziata! Speriamo che finalmente quancuno, in quel partito, abbia compreso che a mancare sono proprio i soldi degli investitori bancari. Gli unici finanziamenti certi sono quelli pubblici per oltre 1 mld di €. Le nostre sembrerebbero delle farneticazioni se non fossero confermate dalle carte e dalle dichiarazioni dei Dogliani e del Commissario Vernizzi, che ammettono 614 mln di € publici, ma tacciono sulla consistenza dei finanziamenti privati e sui 436 mln di € per mancato traffico: e qui in Veneto i miracoli con le macchine non si fanno ancora e ci dobbiamo aspettare il flop di pedaggi di Brebemi e Pedemontana Lombarda. 
Da settimane appaionio nella stampa vicentina i lamenti del commissario di SPV per le attenzioni del responsabile dell'anticorruzione e della Corte dei Conti.  Non sono trascorsi che pochi giorni che è intervenuto in suo soccorso un terzetto su cui avremmo voluto sospendere il giudizio, ma non possiamo. 

STRADE MORTE nuovo istantbook sulle infrastrutture venete

Il giorno 6 maggio a Bassano del Grappa al Caffè dei Libri, a partire dalle ore 21.00, presenteremo ufficialmente il nuovo libro sugli scandali super/autostradali del Veneto.
Un libro da non perdere per capire e informarsi. Un libro che segnala la colpevole e trasversale responsabilità della politica veneta (e non) nel disastro delle grandi opere.
Una rete di super/autostrade voluta a gran forza dalla lobbies e dalla politica regionale con la benedizione interessata delle organizzazioni imprenditoriali: il tutto nel nome del project financing alla veneta. Teoricamente a carico del privato, in pratica debito occulto sulle spalle dello Stato e delle nuove generazioni. Un sistema opaco condito da scandali giudiziari nazionali di portata colossale. Progetti senza un piano regionale della mobilità, fondati su dati di traffico e pedaggi irrealistici. Un confronto sul tema della viabilità veneta mai aperto con i territori e le popolazioni locali, con commissari straordinari calati dall’alto solo per accelerare le procedure. Un'idea di avvenire incardinata su un «progresso senza futuro» che scasserà mortalmente i nostri territori e le nostre città, senza portare né benessere né lavoro. Una regione che, complice la politica miope dei partiti e del sistema di potere ad essi legato, va nella direzione opposta ai modelli di sviluppo dei paesi virtuosi del nostro continente. Una corruzione pervasiva che da fatto illecito si trasforma in avvolgente strumento di potere, provocando enormi danni alle finanze statali ed al sistema economico-produttivo.
Sono queste le linee principali lungo le quali si dipana Strade morte, «un istant book oltre l'istant book», nel quale gli autori scandagliano senza sconti il fondale melmoso delle grandi opere viarie del Veneto, presenti e future: dal Mose fino agli arresti dell'affaire Lupi-Incalza. Con una domanda di fondo: un altro Veneto e un altro Paese sono possibili?
Di seguito le biografie degli autori.