giovedì 18 novembre 2021

LA SINTESI VIDEO DEI NUOVI RISCHI DI SPV: PERICOLI PER I CITTADINI, MATERIALI NON CERTIFICATI E PFAS

 

ECCO PERCHE' E' POSSIBILE UN VAJONT IN PEDEMONTANA VENETA

PUBBLICHIAMO UN APPROFONDIMENTO CHE METTE IN LUCE LA VERA RAGIONE DEI RITARDI DI spv E LO STATO DEI RISCHI NELLA GALLERIA DI MALO-CASTELGOMBERTO, CON UNAO SPECIFICO RIFERIMENTO ALLE MANCANZA NEI MATERIALI E AL GRANDE RISULTATO DEI COMITATI DI CITTADINI: UNA NUOVA VERIFICA SULLE CONDIZIONI DEI MATERIALI E DSULLA COSTRUZIONE DEL TUNNEL.

In queste ultime settime negli imprenditori dell’ovest vicentino hanno rilanciato il tema dell’apertura della Pedemontana Veneta in Valle dell’Agno. Sono state riferite pesanti lamentele da parte del mondo dell’impresa locale sul ritardo dell’apertura della tratta Castelgomberto-Montecchio-A4. L’apertura slitterà di un anno almeno, se non due secondo le dichiarazioni alla stampa dell’ingegner Pellegrini delegata da Zaia alla costruzione dell’opera affidata alla SIS dei Dogliani.

L’intervento della Unione Europea

Nessuno deve permettersi di attribuire ai comitati questo ritardo. Noi con i ritardi del cantiere, legate anche alle omissioni ambientali nell’area SIC Natura 2000 delle Poscole, non c’entriamo! Il cantiere si è stato bloccato di recente perché ha violato le norme ambientali del diritto europeo e la Comunità Europea ha imposto il rispetto delle regole chiedendo al Governo Italiano di provvedere, attraverso la procedura riservata EU Pilot, a ripristinare le aree con vincolo ambientale speciale sopra alla galleria tra Cornedo e Castelgomberto. Oltre a questo ci si sono messi i PFAS sversati dal cantiere: questione mai verificata fino in fondo, in primo luogo dal Comune di Castelgomberto. D’altra parte non capiamo cosa si aspetti a chiedere il pagamento delle penali dopo oltre un anno dalla mancata conclusione dei lavori previsti per il settembre 2020 nella convenzione del 2017 voluta da Zaia.

sabato 13 novembre 2021

Perchè Europa Verde finanzia una iniziativa di Legambiente Valle dell'Agno?

Il 17 novembre 2021 a Castelgomberto si terrà una conferenza pubblica su Pedemontana Veneta e Pfas. Tra le persone che presnterano il tema nella sala del cinema del paese ci saranno Cristina Guarda Consigliere regionale di Europa Verde, il dott. Claudio Lupo di ISDE. La serata sarà coordinata da Antonio Cappelletto di Europa Verde. Ma la locandina porta tre simboli quello di Legambiente, quello di ISDE e quello di FridaysForFuture Italia dato che introduce la serata una giovane Marianna Cisotto. Legambiente al tavolo non c’è eppure è l’organizzatrice della serata con il suo multiforme presidente Enrico Fabris, oppure è rappresentata dai due esponenti locali di Europa Verde?

Europa Verde e Legambiente possono piantare le loro bandierine dove vogliono, fare le loro produzioni e timbrare qualche marchetta sulla pedemontana e sull’inquinamento che questa provoca, ma non possono prendere in giro il pubblico e le persone che vivono nel territorio inquinato senza fare nulla di concreto. «Un evento del genere timbrato in quel modo è schifoso, due su tre di coloro i quali saranno seduti al tavolo dei relatori sono di un partito politico. Ora una strumentalizzazione del genere il circolo di Legambiente della Valle dell’Agno poteva risparmiarcela, soprattutto è indegno farlo con i giovani, visto che quell'evento nasce da loro. Questo lo avevo anticipato già al presidente del circolo Enrico Fabris, con una telefonata dai toni apodittici e vedo che si procede in tale senso senza remore. Prendo atto che la ciambella ha partorito il ciambellone col buco largo, ma qualche risposta va data anche perché certi giochini Legambiente non li può fare senza rimetterci» ha dichiarato il portavoce dell’ovest Vicentino del CoVePA per altro iscritto a quel circolo di Legambiente.