venerdì 8 marzo 2024

8 marzo 2024 LA SPV SI SPACCA E LA GIUNTA LEGHISTA DEL VENETO TACE INSIEME AL SUO PR ZAIA


Non abbiamo affatto dimenticato il nostro slogan EVITA LA SPV, per una campagna di boicottaggio come metodo per non cedere al ricatto di una strada che ruba a molti per dare a pochi, ora che per giunta si rompe è ancora più attuale e prudente consideralo.

Durante questi ultimi giorni i media locali e regionali hanno dato conto di alcune notizie relative allo stato di salute delle gallerie tra Trissino, Malo e Castelgomberto della Spv, meglio nota come Superstrada pedemontana veneta. Ecco, al di là della questione di merito, al di là di tutto ciò che ci lascia l'amaro in bocca è il silenzio pressoché totale di palazzo Balbi. La Regione Veneto in quanto concessionario dovrebbe chiaramente dire la sua: invece dall'esecutivo regionale non ci sono giunti chiarimenti degni di questo nome: i cittadini e i contribuenti che hanno pagato di tasca loro per realizzare l'opera non meritano alcuna considerazione? La Procura di Vicenza e i giudici del Tribunale del Riesame che hanno tralasciato le inchieste sui materiali nulla hanno da dire?

Che dire poi delle nostre denunce sulla presenza dei Pfas in SPV e nei canitieri che l’hanno costruita? Disturbante è scoprire come sia la norma utilizzare prodotti con i Pfas per accelerare sistematicamente la presa dei calcestruzzi nelle infrastrutture, velocizzando pericolosamente i lavori, e che questi poi non compaiano minimamente nelle schede tecniche dei prodotti di importanti marchi edilizi diffusi in tutto il territorio nazionale e non.

sabato 30 dicembre 2023

"EPIFANIA DELLA TERRA" 6 GENNAIO 2024 14-17 & "EVITA LA SPV" NOI NON PAGHIAMO LA STRADA campagna di boicottaggio

EPIFANIA DELLA TERRA IL 6 gennaio 2024 ore 14-17 CHIEDIAMO GIUSTIZIA PER IL POPOLO E LA TERRA INQUINATA - Tribunale di Vicenza Via Ettore Gallo, 24, 36100 Vicenza VI

EVITA LA SPV campagna di boicottaggio come metodo per non cedere al ricatto di una strada che ruba a molti per dare a pochi.

Il 29 dicembre 2023 ci siamo riuniti in Vallugana in assemblea pubblica insieme a PfasLand, erano presenti delegazioni da Montecchio Maggiore dei Cittadine e Cittadine contro la Pedemontana Veneta, da Valdagno e Vicenza di Europa Verde e di Valle Agno attiva giovane verde (la neonata lista civica valdagnese). Da Castelgomberto rappresentanti della lista civica con il Consigliere e Capogruppo Claudio Cisotto e della associazione ambientalista guidata da Giorgio Cisotto. Da Trissino era presente il dott. Claudio Lupo di ISDE e PfasLand. Da Vicenza e Montecchio erano presenti delegati dei comitati cittadini contro la TAV, mentre da Breganze ha aderito il CDDT. Da Marostica e Altivole i rappresentanti locali del CoVePA, come pure da Loria. Non mancavano i menbri del comitato locale dei cittadini di Vallugana rappresentati da Andrea Viero e Stefano Crestanello, erano presenti anche cittadini di Malo e di Isola Vicentina.

La riunione è stata introdotta dal Alberto Peruffo che, a nome di PfasLand, ha presentato il documento di Arpav, reso pubblico alla giornata della trasparenza svoltasi Vicenza il 20 settembre 2023. Ha spiegato la natura e le circostanze in cui quel documento è stato consegnato. In esso appaiono tutte le analisi che interessano il sito della galleria della SPV di Malo-Castelgomberto e del cantiere condotto da SIS. Ha denunciato la situazione dei PFAS catena cortissima emersi a valle del sito FIS di Alte Ceccato. Sono analisi articolate tra il 2019 a Castelgomberto fino al 2023, nelle aree tra San Tomio di Malo e Isola Vicentina. Da questi dati con livelli altissimi di PFAS, emergono PFBA e C6O4, tipici dell’impiego di cementi speciali con il jet-grouting che hanno distrutto il SIC natura 2000 delle Poscole.

Massimo Follesa ha introdotto i diversi esposti querela relativi agli inquinamenti del cantiere SPV nell’area delle risorgive delle Poscole tra Castelgomberto e Cornedo Vicentino. A questo proposito sono intervenuti i cittadini di Castelgomeberto puntualizzando i dati. Oltre ad aver denunciato dal 2017 le mancanze del progetto della SPV, per l’assenza delle verifiche ambientali strategiche e per i numerosi punti oscuri nella gestione dell’opera di SIS, gli esposti sono stati rivolti alla Guardia di Finanza di Mestre, ai Carabinieri Forestali e del Nucleo Operativo Ecologico competenti tra il 2017 e il 2023. Sappiamo che in procura langue il fascicolo n. 6317/2017 di cui si sono perse le tracce e a tutt’oggi non pare vi siano alcuna specificazione dell’ipotesi di reato, di indagati, ne tanto meno, al nostro avvocato è stata comunicata l’archiviazione o la richiesta di estensione delle indagini.

mercoledì 27 dicembre 2023

ZAIA NASCONDE IL FESTON BUEO DI SPV DIETRO ALLA BARA DI VANESSA BALLAN, EVITA IL CONFRONTO DEL 29 DICEMBRE IN VALLUGANA E SCAPPA. NOI CON COERENZA MANTENIAMO L'EVENTO STABILITO

Oggi 27 dicembre quale vicepresidente del Covepa ho presentato due diversi esposti. Il primo è stato presentato al comando dei carabinieri forestali di Recoaro Valdagno ed è una integrazione della denuncia giá inviata il 14 ottobre 2021 ai Carabinieri del nucleo ecologico di Treviso.

In quella sede si denunciavano tutta una serie di criticità ambientali relative alla costruenda Superstrada pedemontana veneta, al sito Safond Martini di Montecchio Precalcino, alla presenza di Pfas a scavalco tra la valle dell'Agno e la zona del Leogra. Si tratta di fatti che in parte risalgono al 2017 rispetto ai quali non ci è nota alcuna azione da parte della magistratura vicentina degna di questo nome. Per sollecitare chi di dovere in tal senso anche in relazione ad alcune situazioni sospette rilevate dallo scrivente proprio in relazione all'immissione di Pfas nell'ambiente ho deciso di depositare una integrazione di due pagine in modo che siano compiuti tutti i passi necessari nel minor tempo possibile.

Sempre oggi ho inviato ai Comuni coinvolti, Vicenza in primis, nel caso di contaminazione da Pfas che ha coinvolto pure la Spv. A fronte delle notizie uscite in questi mesi è singolare che i sindaci non abbiano preso posizione in tal senso.

Questi ed altri aspetti saranno oggetto di un approfondimento durante il sit-in organizzato dal Covepa, da Pfas.Land e piú in generale dalla rete ambientalista veneta, dopodomani 29 dicembre in zona Vallugana a Malo. Oggi come oggi sono troppi i coni d'ombra che si stagliano sui soggetti istituzionali deputati al controllo e alla repressione di eventuali illeciti penali: a partire dalla procura berica. Noi non intendiamo rimanere in silenzio.

Apprendiamo che oggi alle 12,45 la presidenza della regione ha anticipato l’iniziativa sulla inaugurazione della SPV nel Tunnel in Vallugaba a domani 28 dicembre, dimostrando un cinismo sconsiderato. Zaia evidentemente ha dei collaboratori a cui piace prendere buche a ripetizione e non disdegnano figuracce e trucchetti per consentire al loro capo di poter tenere il suo feston bueo sulla SPV, sugli espropriati, sugli inquinati.

Avevamo chiesto al Questore di Vicenza di poter essere ammessi alla cerimonia per aver un confronto sull’inquinamento da sostanze cancerogene di tipo 1, trasferito secondo ARPAV dal tunnel della SPV e dal cantiere della SIS, dalla Valle dell’Agno a quella di Malo e Isola Vicentina. Invece Zaia è scappato per l’ennesima volta.

Per salvare la faccia alla Spv Luca Zaia si è nascosto dietro la bara di Vanessa Ballan. A questo è arrivato Luca Zaia temendo la contestazione organizzata dalla rete ambientalista in zona Vallugana il giorno della inaugurazione di Zaia. Al quale questo vernissage fatto di Pfas e altre facezie andrá di traverso. È solo questione di tempo.

Noi con PfasLand abbiamo deciso di mantenere con coerenza il punto, ricorderemo questo femminicidio e tutti gli altri insieme a tutti i reati contro le donne, gli uomini e l’ambiente in cui vivono. Ci troveremo in via Vallugana a Malo (viaTirondoBasso-Via Covolo) dalle 9,30 alle 11,30 per un'assemblea aperta a tutti coloro che hanno a cuore le questioni dell’inquinamento da Pfas e delle opere come TAV e SPV. Parleremo di giustizia negta e terremo una conferenza stampa a partire dalle ore 12 in cui presenteremo gli esposti, le informazioni che abbiamo sul fascicolo 6317/2017 sugli inquinanti e i pfas in SPV, e gli sviluppi dei danni alla salute e all’ambiente dei PFAS che i cantieri in provincia di Vicenza moltiplicheranno

Massimo Follesa

domenica 24 dicembre 2023

29 dicembre 2023 #ZAIA #PFAS #SPV #NOMAFIA

ASSEMBLEA PUBBLICA - PRESIDIO - CONFERENZA STAMPA 

ORE 9-12 APERTA A TUTTI I CITTADINI E CITTADINE, AI COMITATI, ALLE ASSOCIAZIONI, PER LA GIUSTIZIA CONTRO I REATI DA PFAS

Zaia vuole fare un feston bueo per inaugurare il penultimo tratto della SPV? Non vuole il confronto e scappa anticipando al 28.12? E chi se ne impipa, vieni al sit-in del 29.12.23.

Si nasconde dietro alla bara di Vanessa Ballan, evita da anni un confronto sulla salute e sulle opere, noi invece manteniamo coerentemente il punto conservando una iniziativa nella quale la violenza degli uomini contro chi è debole sarà al centro della nostro confronto.

I Pfas sono passati dalla Valle dell'Agno a quella del bacino dell'Astico tra Malo e Isola Vicentina attraverso il tunnel della SPV e il cantiere della SIS.
 

CONCENTRAMENTO A PARTIRE DALLA ORE 9.00 PRESSO L'AREA DI VIA VALLUGANA-VIATIRONDOLOBASSO-VIA COVOLO A VALLUGANA DI MALO  https://maps.app.goo.gl/Umngve26Rq45FEFi7. Suggeiramo questo percorso https://maps.app.goo.gl/FXsvbg5g5HH5RuGw8 a quello ufficiale  .

ORE 9:30 ASSEMBLEA PRESIDIO

ORE 11:30 CONFERENZA STAMPA

la fine della conferenza stampa è prevista per le ore 12-12.30

Contro l'immobilismo della giustizia e le inaugurazioni elettorali vogliamo giustizia per chi vienie inquinato e provvedimenti seri e adeguati contro l'espansione dell'inquinamento dei PFAS nei nostri territori. Contro il mercato degli avvocaticchi che sfruttano le disgrazie dei cittadini con parcelle da capogiro.

Vogliamo chiarezza sul fascicolo 6317/2017 che langue in procura da sei anni

Vogliamo sapere chi sono i responsabili di queste sottovalutazioni e di questi comportamenti mafiosi da parte di una categoria di persone che tende a conseguire interessi privati, anche a danno di quelli pubblici, specialmente attraverso la corruzione. In altri termini persone che, pur non facendo parte di un'organizzazione di tipo mafioso e o non essendo accusate di concorso nello stesso reato, assumono certi comportamenti, frutto di una mentalità che rientra a tutti gli effetti in quella che tanto tempo fa il cardinale di Palermo Salvatore Pappalardo, definiva cultura mafiosa. Più che a strade morte siamo di fronte a opere di morte: TAV, SPV, inquinamento delle acque potabili con i PFAS ne somo la dimostrazione.

L'inaugurazione di Zaia della SPV nel tunnel Malo Castelgomberto a Vallugana  di Malo il 29 dicembre 2023 alle 11.30, prorpio in quello che appare essere il terzo sito di inquinamento da PFAS, più che un'inuaugurazione sembra essere un macabro ballo sulla pelle degli inquinati.
Qui trovate la relazione ARPAV sul passaggio dei pfas dalla Valle dell'Agno alle falde di Malo e Isola Vicentina attraverso il tunnel Castelgomberto-Malo e il cantiere SIS della Pedemontana  Veneta.

Sono tutti ai blocchi partenza dell'inaugurazione, invece gli esposti giacciono sepolti con il fascicolo sui tavoli della Procura di Vicenza oppure vengono archiviati o intralciati. Infinite sono le domande da fare su questa inaugurazione dentro a un tunnel di pfas ma, più che altro c'è da chiedersi come hanno fatto a non imporre alla SIS una variante al progetto vietando lo scarico sul torrente Orolo a Malo e obbligando a pomparle nel bacino già inquinato del Poscola tra il camtiere Sis di Castelgomberto e il sito Miteni-Rimar di Trissino ?

E poi, com'è possibile non avere ancora individuato le cause della presenza di queste sostanze nelle acque di scarico drenaggio della galleria?

https://pfasland.files.wordpress.com/2023/10/6_pfas-spv_20-09-23_fin.pdf

https://pfas.land/2023/10/18/18-ottobre-2023-poscole-passato-e-presente-testimonianze-di-una-violenza-ambientale-senza-precedenti-tra-speculazione-e-pfba-i-nuovi-dati-arpav/  

PER ADERIRE SCRIVI A

MASSIMO FOLLESA wwwcovepa@gmail.com 

ALBERTO PERUFFO  https://pfas.land/contatti/

CoVePA PfasLand



sabato 25 novembre 2023

MACISMO FASCISTA CON POENTA E OSEI

Sono oramai oltre 10 anni che in Valle dell’Agno si ripetono dei rituali che vanno chiamati con il loro nome, si tratta di atti di intimidazione mafiosa nei confronti di un importante tutore della legge e dell’ordine nell’ambito del territorio montano e della protezione della fauna e dell’ambiente.
Ci riferiamo alle recenti scritte, apparse tra Valdagno e Recoaro Terme che decretano la condanna a morte del Maresciallo Capo Davide Simeoni. Nell’applicazione della legge non si è mai tirato indietro, dimostrando una competenza e una integrità che a molti da anni da fastidio. A lui e ai suoi colleghi della stazione dei carabinieri forestali di Recoaro Terme va la nostra piena e più totale solidarietà e il nostro concreto sostegno. Il nostro non è un semplice atto formale ma una precisa chiamata in causa di un sistema politico e amministrativo che da anni copre chi continua a minacciare con veri e propri messaggi mafiosi chi fa rispettare la legge negli ambiti dove si pratica la caccia sulle colline e sulle montagne a ovest di Vicenza, nella Lessinia vicentina, nelle valli che dall’alto corso dell’Illasi vanno fino a quella dell’Agno, al confine tra le province di Vicenza, Verona e Trento.
«Era il 2012 quando nel Consiglio Comunale di Trissino si presentarono 50 cacciatori guidati dall’allora assessore ai lavori pubblici e altri 50 mi aspettavano fuori nella piazza per intimidire me e chi mi aveva sostenuto nella campagna che avevamo lanciato per chiedere alla amministrazione leghista del Sindaco Rancan, la completa rimozione delle altane cadute, fatiscenti e abbandonate nei monti di Selva di Trissino. Evidentemente qualcuno allora si sentì toccato particolarmente e personalmente. In quell’occasione non mancarono le minacce al sottoscritto, ma soprattutto ricordo il sostegno di Andrea Zanoni da parlamentare europeo e i proiettili recapitati al comandante delle guardie forestali competente per territorio, Davide Simeoni. Dopo quei fatti, altre minacce si ripeterono, come quelle recapitate nei suoi confronti, all’allora sindaco di Recoaro. Tutti questi atti portarono sempre ad una discussione in prefettura che verteva sul trasferimento o sulla rimozione di Davide Simeoni. Evidentemente a qualcuno non va giù quello che fa e soprattutto vuole che come minimo si provveda ad allontanarlo, come se il problema fosse l’applicazione di sanzioni e i sequestri di armi che ha compiuto».
Questo ha dichiarato il nostro vicepresidente Massimo Follesa, che ha rincarato la dose segnalando che Simeoni non solo si è occupato di inchieste nel mondo della caccia, ma anche di scottanti inchieste e episodi tra cui alcuni riconducibili a particolari atti, alcuni anche incendiari, che hanno costellato questo territorio.
 
 Quello che emerge con sgomento e in modo sbalorditivo è come in tutti questi anni, si possa minacciare di morte un importante investigatore e tutore della legge, senza venirne mai a capo. Sembra che nell’ambito del rispetto della legge si possa concedere un tempo e un ambito di impunibilità. Non possiamo non ricordare le carenze nell’inchiesta per l’omicidio di Pretto avvenuto nei Colli Berici, e il legame con il mondo del bracconaggio. É preoccupante che ci sia una brigata dotata di armi lunghe che frequenta e gira nell’alta Valle dell’Agno e del Chiampo. In quei territori esiste un sottobosco di redditi e scambi economici illegali e fuori controllo, che è costituito dalla gestione degli appostamenti per la caccia di frodo sia ai migratori che ai grossi mammiferi. Sono postazioni in grado dare un reddito a chi li gestisse. Esistono una ridda di strade forestali, che non sono giustificabili tutte con la gestione del patrimonio boschivo e che spesso sono al servizio di una rete di appostamenti nell’alta valle dell’Agno costruiti con tanto di murature tra le guglie rocciose di certe parti. Ricordiamo che nel curioso consorzio dei Vigili Urbani di alcuni anni, fa a cui aderirono i sei comuni della Valle dell’Agno, ma ormai defunto, le competenze sugli interventi per gli abusi edilizi nel territorio di Recoaro Terme restarono, per convenzione, tutte agli ufficiali della polizia locale del centro termale.
 
É uno scenario legato a un mondo patriarcale fatto “de omeni con la sciopa”, che ha profonde radici con la politica poiché è un fortissimo bacino elettorale per sindaci e consiglieri regionali. Il territorio montano in questo scenario è roba loro, proprio come lo è la roba descritta nelle pagine di Verga. Sono roba loro i boschi, le colline, i prati, sono roba loro le acque e i torrenti, sono proprio tutta roba loro anche gli animali che vi girano perché è roba da mettere a reddito con la caccia. Qualcuno pensa che siano roba loro anche le istituzioni e le persone che votano e che ci abitano. Qualcuno pensa che siano roba loro anche le donne, le ragazze, le sorelle, le madri e le figlie visto come certi campioni le trattano, tra cui spiccano per i loro comportamenti e loro dichiarazioni i consiglieri Formaggio e Valdegamberi. Queste sono le coperture politiche e morali ai vigliacchi che hanno scritto la condanna a morte di Davide Simeoni sulla strada di Castelvecchio e di Campogrosso,che sono figli sani di un patriarcato che tratta il territorio comune come se fosse roba loro, un macismo fascista ma con “poenta e osei.”

Covepa ovest vicentino


 

sabato 7 ottobre 2023

...e se vi dicessimo che la SPV è l'anello del potere dell'oscuro signore del Veneto?


Gli anelli del potere in questa nostra personale terra di mezzo sono molti, uno sembra fatto proprio per controllarci, soggiogarci e dominarci. 

Il 25 ottobre 2023 alle ore 20:45 presso la Sala Civica di Alte Ceccato in via Ceccato, 88 a Montecchio Maggiore incontriamo lo scrittore Paolo Nardi. La conferenza dal titolo "TOLKIEN E L'AMBIENTE" UNA QUESTIONE APERTA TRA CREATO SPIRITO E NATURA non solo vuole presentare l'ultimo lavoro di Paolo Nardi «Alla scoperta della Terra di mezzo. Mito, linguaggio e potere nell'opera di J.R.R. Tolkien»,

lunedì 18 settembre 2023

UNA VORAGINE NELLE CASSE DEL VENETO. Incontro pubblico ad Asolo

Mercoledì 20 settembre 2023 alle ore 20.45 presso la Sala Convegni de La Fornace in Via Strada Muson n. 2 ad Asolo (TV) incontro pubblico dal titolo SUPERSTRADA PEDEMONTANA  VENETA, UNA VORAGINE NELLE CASSE DEL VENETO organizzato dal Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa (Co.Ve.P.A.) con il patrocinio del Comune di Asolo.
Saranno illustrate le conseguenze derivanti dalla realizzazione di questa grande opera, che dopo aver divorato 900 ettari di terreno fertile e di biodiversità ora si appresta a divorare le casse regionali di noi Veneti.
La Regione, infatti, se da una parte incasserà i pedaggi, di gran lunga inferiori alle ottimistiche previsioni, dato il loro elevato prezzo, dall’altra dovrà corrispondere fino al 2059 un canone annuale medio di oltre 300 milioni di euro prestabilito alla società concessionaria, l’italo-spagnola SIS.
Questo imperdonabile errore sta creando un buco nelle casse regionali e non potrà che peggiorare.
Insieme all’architetto Massimo Follesa dibatterà il Consigliere Regionale Andrea Zanoni e modererà il dibattito il giornalista Davide Nordio per discutere di questa grave situazione che sta causando tagli alla sanità,sociale, trasporti, scuole, ecc., cioè a tutti i servizi fondamentali che si dovrebbero garantire ai cittadini.
Vi aspettiamo.
Per informazioni 333 493 8916 (dott. Elvio Gatto portavoce Co.Ve.P.A.Treviso).