domenica 27 settembre 2015

IL MIRACOLO DEI PROJECT E L'ITALIAN JOB: BREBEMI E SPV SALVATE DAI MILIARDI PUBBLICI.


Massimo Follesa sul blog del Covepa ha lanciato l'allarme sulle ombre relative al supercomitato che dovrebbe valutare a breve la congruità dei project financing al vaglio della Regione Veneto. Qui in una video intervista analizza il tema dei finanziamenti pubblici nei project financing e l'opacità di Luca Zaia.

giovedì 24 settembre 2015

SUI PROGETFINANSING SCEGLIE ZAIA: IL COMITATONE. TUTTI INSIEME APPASIONATAMENTE ANCHE CON GLI INDAGATI?

tratto da lucazaia.it
Il Comitatone di Zaia per i progetfinansing e le concessioni sarà composto anche con Vernizzi, Fasiol e Furlanis: tutti insieme appassionatamente. Lo presiederà Luca Feletti e tra i membri vi sono, oltre ad altri dirigenti regionali, un associato dello Studio Barel e Malvestio e la consulente bocconiana del Direttore Generale della Regione Veneto per le istruttorie valutate dal NUVV.  La dott.essa Vecchi potrebbe aver collaborato al parere del NUVV datato 3/12/13 e alla ristesura del contratto di SPV approvato proprio con la DGRVn. 2260 del 10/12/2013, di cui si interessano Cantone e la Corte dei Conti.

Questo emerge dalla recente Deliberadella Giunta Regionale del Veneto n. 1149 del 1/09/2015 che potrà rivedere anche opere già avviate come la SPV e altre finite al centro delle inchieste.  Tralasciando il MOSE che ha calpestatoe risputato l'ingegner Fasiol , c'è da chiedersi che fine hanno fatto le inchieste? Possibile che nella commissione vi siano anche soggetti interessati da indagini? E che fine hanno fatto i passi condotti dagli inquirenti nei loro confronti? Si perchè almeno una parte dei vertici regionali arroccati nel castello di via Baseggio a Mestre, e che potrebbero essere chiamati nel comitato, sono interessati dagli atti degli inquirenti sull'affidamentodella Treviso-Jesolo.

Vi sono poi le inchieste della procura di Firenze sull'affare Incalza che hanno coinvolto la direzione lavori di Orte-Mestre e Pedemontana Veneta. Ma a noi importa quella dell'autostrada del mare dell'inizio 2015, mentre qualcun'altro ricorda anche gliatti dell'inchiesta del 2014 sulla laguna che hanno riguardato i medesimi dirigenti. Certo non tutti gli incaricati come componenti del ""Comitato scientifico presso la Segreteria generale della Programmazione"" sono coinvolti, in ciò l'elenco è chiaro. 
leggi i dettagli

L'AUTOSTRDA DELLE "JINESTRE"

AL VIA IL COMITATO SCIENTIFICO SUI PROGETTI DI FINANZA. ANALISI SU OPERE VIARIE PER PIU' DI 7 MLD DI €. SARA' FUFFA? L’analisi del Comitato scientifico riguarda pure le opere già avviate come la Pedemontana Veneta SPV.

La DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 1149 del 01 settembre 2015, é stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 90 del 22 settembre 2015, ha per oggetto: “Interventi infrastrutturali per la mobilità promossi dalla Regione secondo le previsioni della legge regionale 9 agosto 2002, n.15. Procedura di revisione prevista dall'art. 4 della l.r. n. 15/2015. Attivazione del Comitato scientifico presso la Segreteria generale della Programmazione”. Si attiva il Comitato scientifico presso la Segreteria generale della Programmazione, di cui all'art. 5 della l.r. n. 12/1991, al fine di fornire qualificato supporto alle strutture regionali nel procedimento di revisione, a norma dell'art. 4 della l.r. n. 15/2015, degli interventi infrastrutturali per la mobilità relativi a progettazione, realizzazione e gestione di autostrade e strade a pedaggio regionali promossi dalla Regione secondo le previsioni della l.r. 9 agosto 2002, n.15. Si tratta dell’avvio della procedura di esame e valutazione (sostenibilità, utilità, convenienza) sui progetti viari, sottoscritti con le società proponenti negli anni successivi al 2001(legge obiettivo).Il valore dei progetti in esame è superiore a 7 miliardi di euro.
Il comitato scientifico composto da non più di 5 “esperti”, 3 dirigenti regionali e due esterni nominati di provata professionalità ( per il curricula dei suddetti è possibile scaricarlo dal sito del Bollettino Ufficiale della Regione Veneto) è chiamato a redigere una informativa alla Giunta con cadenza bimensile. L’incarico per gli esterni è fissato in otto mesi. L’analisi del Comitato scientifico riguarda pure le opere già avviate come la Pedemontana Veneta SPV.

Brebemi, i conti dell'imbroglio. Stessa sorte della SPV?

IlFattoQuotidiano p.15 23/09/2015
A pagina 15 de Il Fatto Quotidiano di ieri, Giorgio Meletti svela i conti dell'imbroglio di BreBeMi. Avevamo già letto su Altreconomia questi dati, ma ora sono diciamo così certificati. E' lo stesso destino della partita di Pedemontana Veneta. Le due infrastrutture stanno percorrendo la stessa via finanziaria. Con costi del tutto simili: 2,4 mld di €, avranno le stesse coperture finanziarie e investimenti pubblici, che nel caso lombardo ammantano a 1,7 mld di €, mentre in quello veneto sono a 1 mld di €. Questo però è destinato a salire dopo che il MEF ha ottenuto la candidatura della SPV a 1.3 mld di € di finanziamenti europei tramite FEI. Che siano presititi alle banche finanziatrici o coperture dei ProjectBond è da verificare come pure quale influneza avranno sul piano degli interessi.
In BreBeMi le banche azioniste prestano denaro al 7% dopo averlo introitato dalla BEI al 2%. Oltre ai costi dell'opera nudi e crudi per 1,6 mld ci sono altri 800 mln in interessi a favore delle banchei. Ma non è tutto il miracoloso project financing è riuscito a triplicare i costi dell'opera che era partita nel 2003 con un costo previsto poco superiore a 800 mln. Adesso ha compiuto il miracolo di moltiplicare i milioni di € in miliardi. Non è riuscito il miracolo del traffico inesistente  che difficilmente riuscirà a moltiplicare, poichè mancano 20 km per arrivare a Milano e 18 per arrivare a Brescia mai previsti dal progetto e l'A4 sta facendo carte false per impedirle di immettersi nel suo tracciato. Stesse difficoltà di SPV: traffico inesistente, grossi difficoltata di immissione nella BS-PD e casello bloccato sulla A28 per la presenza di una discrica al di sotto dell'area progettata.  Il contributo pubblico per BreBeMi (1,7 mld) dovrà remunerare con 800 mln di € ciascuno le banche e gli azionisti, questi sono i veri e unici miracoli del project financing. Noi stiamo aspettando quelli di Pedemontana Veneta, di Zaia e della nuova commissione sui progetfinansing alla veneziana appena insediata

mercoledì 16 settembre 2015

EPPURE SOFFIA ALL'AUDITORIUM DI ALTIVOLE.Tra gli spifferi, Michele Boato, affronterà anche quello della SPV. Presenta e organizza Elvio Gatto

Spettacolo Musicale e Multimediale di Michele Boato con: Rosa Brunello, David Boato Nicolò Romanin, Luisa Pasinetti, Mauro Stella, Toio de Savorgnani Sonia de Savorgnani, e Dario Busetto.


A 50 anni dalla tragedia del Vajont, va in scena Eppure soffia, spettacolo multimediale che affronta i disastri ambientali in Veneto (le tempeste) e le lotte per limitarne i danni (gli spifferi). Sono tanti episodi, ma sarebbero molti di più: spiace non poterli raccontare tutti.

Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro “Eppure soffia”. Nel volumetto (ed. Libri di Gaia, 80 pagine, 5 euro) ci sono anche tutte le canzoni e le immagini dello spettacolo, ed i temi sono approfonditi e documentati. Libro e spettacolo sono strumenti per conservare la memoria, difendere l’ambiente e le nostre radici.
La musica è la principale protagonista dello spettacolo con il quartetto jazz di David Boato (tromba), Rosa Brunello (contrabbasso), Francesco Socal (clarinetto) e Nicolò Romanin (batteria) e con le canzoni cantate da Luisa Pasinetti con Mauro Stella alla chitarra. Due canti di Bepi De Marzi sono eseguiti dal Coro Fanis, diretto da Giorgio Tiozzo. Le voci narranti sono quelle di Enrico Corradini, Chiara e Michele Boato.
Le immagini sono curate da Angelo Favalli e i filmati da Dario Busetto.Testi e poesie di Michele Boato. Ci sono anche tre poesie di Andrea Zanzotto, Trilussa (tradotto in veneto) e Ferruccio Brugnaro.


sabato 12 settembre 2015

BPVI: GLI ZIO TOM CON LA FASCIA TRICOLORE

I toni ultimativi contro i "mori" si sono trasformati nel silenzio sui fatti di BPdiVI dei primi cittadini, ridotti a sindaci da capanna dello zio Tom pronti a dire "zi badrone" a certi poteri sulle infrastrutture, prima la SPV, e che tacciono sulle storie di Popolare di Vicenza e Veneto Banca!

Oggi 12 settembre 2015 il CoVePA con i suoi portavoce vicentini Matilde Cortese e Massimo Follesa ha partecipato alla iniziativa del M5S a Vicenza in piazza Castello per ricordare la vicenda della Banca Popolare di Vicenza. Siamo vicini a chi chiede tutela per i risparmiatori e che cosa si nasconde dietro ai provvedimenti che hanno negato il diritto di recesso e sospeso il diritto civile per gli azionisti di BPdiVI. Ci siamo affiancati all''iniziativa per cittadini più consapevoli che promuove azioni legali contro le evidenti storture e violazioni del codice civile e penale nella nota vicenda che vede al centro il presidente Zonin, insieme ai volti più noti del mondo bancario e imprenditoriale vicentino.
Il Coordinamento oggi in piazza Castello a Vicenza sottolinea l'assenza dei molti rappresentanti delle categorie economiche, delle forze politiche che compongono le compagini di maggioranza in regione e nel parlamento. Soprattutto vanno chiamati a rispondere del loro indecente silenzio tutti quei sindaci che nel vicentino, a partire da quelli della Valle dell'Agno e di tutta la Pedemontana Veneta, si sono scalmanati contro i profughi o che hanno ingoiato la truffa infrastrutturale della SPV. In proporzione alcune decine di stranieri hanno provocato l'ira di sindaci urlanti, cosa dovrebbero provocare allora i raggiri e i ricatti alle decine di migliaia di azionisti della principale banca vicentina? Perchè questi sindaci tacciono i fatti denunciati negli esposti di Elio Lannutti di Adusbef nel 2008 e Giordano Lain del M5S nel 2015? Perché non sono al fianco dei loro cittadini e con tanto di fascia tricolore non salgono gli scalini della procura vicentina a sollecitare le inchieste bloccate da sette anni?. I toni ultimativi contro i "mori" si sono trasformati nel silenzio sui fatti di BPdiVI dei primi cittadini, ridotti a sindaci da capanna dello zio Tom pronti a dire "zi badrone" a certi poteri sulle infrastrutture, prima la SPV, e che tacciono sulle storie di Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

venerdì 11 settembre 2015

LO SPREZZO DEL RIDICOLO DI VENDRAMIN

immagini tratte da reteveneta e gazzettino.it

Lui nascosto negli uffici. Lei nei campi a difendere la terra!
Matilde Cortese tiene sul filo del rasoio sindaco e giunta di Pianezze.
Risponde punto su punto alle dichiarazioni risibili di Vendramin. I fatti dell'esproprio del commissario Vernizzi per la SPV si complicano per via di una strada nella sua proprietà a favore degli interessi occulti nella zona industriale in via De Gasperi...
CS  27/08/2015 Pianezze VI
Abbiamo appreso dai media veneti le recenti esternazioni del sindaco di Pianezze Luca Vendramin. Esternazioni proferite con un certo sprezzo del ridicolo in forza delle quali il primo cittadino prova, non senza una certa goffaggine, a replicare ai rilievi della sottoscritta contenuti in una diffida del 10.08.2015 e protocollata in comune di Pianezze, nell'ambito della ben nota vicenda degli espropri in zona di Via Alcide De Gasperi a Pianezze. Anzitutto al sindaco va detto che la sottoscritta non ha intasato alcun ufficio ma si è limitata ad alcuni accessi agli atti che sono garantiti dalla legge e non dal buon cuore di questa o quella amministrazione. Ma il problema è un altro. Al signor Luca Vendramin avevamo chiesto conto di una delibera vergogna cucinata dalla sua giunta che oltre a puzzare di un conflitto di interessi in capo all'assessore Cuman Mariella e oltre a prefigurare possibili fattispecie da codice penale, costituisce il preambolo per la morte della azienda agricola della mia famiglia. Con un imbarazzo che sfiora la vigliaccheria il primo cittadino, muovendo addebiti tanto generici quanto fasulli, ben si è guardato dal rispondere nel merito dei nostri rilievi che ripeto per i duri di comprendonio hanno la veste formale di una diffida. Al sindaco verrebbe da dire «carta canta», ma mi pare che abbiamo a che fare con un soggetto sordo e stonato. Sfidiamo il sindaco pubblicamente e sui singoli punti relativi alla nostra diffida. Vediamo se avrà il coraggio di uscire allo scoperto senza ripararsi nei corridoi del potere dove è solito allignare...
Cordialmente Cortese Matilde
portavoce CoVePA Bassano d.G.