domenica 28 febbraio 2016

SUBAPPALTO LIBERO PER SPV, E LA MAFIA RESTA A GUARDARE? controlli antimafia con il silenzio-assenso tra infiltrazioni e presenze

www.antimafiaduemila.com
Il Fatto Quotidiano del 28/02/16 a pagina 11 riporta che il subappalto sarà ancora più libero, si tratta di un regalo di Renzi alle imprese, dietro al quale c'è lo zampino di Verdini. Il partito degli affari nazionali non dorme mai, mentre ci si accapigliava sulle unioni omosessuali, una manina ha inserito il regalino alle imprese, anche a quelle mafiose. Il rilancio del paese mica può andare per il sottile, ma quanti fondi e investigatori ha dato il governo alle Prefetture? In particolare quelle di Treviso e di Vicenza quanti uomini hanno da impiegare nelle analisi antimafia delle oltre 1000 imprese coinvolte in SPV?
Il silenzio-assenso a raffica è prassi nella Pedemontana Veneta per i controlli antimafia. Il commissario Vernizzi di recente ha emesso un ulteriore numero di determine per avallare altrettanti subappalti e non sono le prime. Sebbene nessuna delle imprese affidatarie dei subappalti per la SPV, per ora, è indagata, la cosa fa paura. 
Il silenzio assenso sui controlli antimafia, è una rete a maglie larghe frutto di una normativa voluta dalle imprese. La norma, introdotta dal governo Renzi con il D.lgsl. n° 153 del 13/10/2014, “contiene misure di semplificazione delle procedure sin qui adottate per il rilascio delle certificazioni antimafia, di accelerazione dei tempi per la stipula dei contratti pubblici ma anche di ampliamento dei controlli sugli appalti.”  Il sito altalex.com, ne sottolinea i punti positivi poiché “... è forse possibile delineare la nuova “filosofia” del Governo nella lotta alla Mafia: meno rigore formale, più incisività nei controlli preventivi. Innanzitutto viene ridotto da 45 a 30 giorni il termine entro cui le Pubbliche amministrazioni possono stipulare i contratti. Entro questo termine i Prefetti dovranno rilasciare le comunicazioni antimafia, con la possibilità di effettuare dei controlli anche in seguito. Qualora le Prefetture non siano state in grado di emanare tempestivamente la certificazione, il contratto potrà in ogni caso essere stipulato. Nell’eventualità che dai controlli effettuati ex post emergano situazioni ostative, il contratto potrà essere risolto.”
I regali alle mafie non sono campati in aria, se si ripensa alla recente inchiesta sulla 'ndrangheta a Verona e alle trame di quella denominata Aemilia, così ben raccontata dal documentario di Cortocicuito. In "La 'ndrangheta di casa nostra. Radici in terra emiliana" si narra nei particolari, non solo delle infiltrazioni di aziende e mafiosi ma, dell'occupazione dei territori, proprio tra il Veneto e l'Emilia Romagna. Il caso della Grika di San Bonifacio(VR) è simbolico. Da alcuni lustri lavora nei subappalti delle principali infrastrutture venete: il Passante di Mestre, la tangenziale di Montecchio Maggiore, i cantieri di A4, la nuova base americana di Vicenza.

giovedì 18 febbraio 2016

Approvata la nuova legge regionale sulla VIA – Valutazione di Impatto Ambientale.

Il consigliere regionale A.Zanoni
L'8 febbraio 2016 il Consiglio regionale del Veneto ha approvato con 23 voti favorevoli (Lega Nord, Lista Zaia, Indipendenza Veneta, Forza Italia, Fratelli d’Italia), 18 astenuti (PD, Lista Moretti, M5S, Fare/Tosi, Popolari) e nessun contrario, il Progetto di Legge n. 16 “Disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale e di competenze in materia di autorizzazione integrata ambientale” di cui ero correlatore di minoranza.
Questa riforma della legge regionale sulla VIA – Valutazione di Impatto Ambientale è sicuramente innovativa e più moderna rispetto all’attuale legge regionale n.10 del 1999, visto che applica alcuni contenuti innovativi della nuova Direttiva VIA europea, la 2014/52/UE, di cui sono stato relatore al Parlamento europeo e che dovrà essere recepita dai 28 stati dell’Unione Europea entro il 16 maggio del 2017.
Perciò la nostra regione con questa legge potrebbe, almeno per alcuni contenuti, arrivare prima dello stato centrale nel recepimento della direttiva comunitaria di settore.
La valutazione di impatto ambientale è una procedura di fondamentale importanza perché serve a valutare i possibili impatti sull’ambiente, e quindi anche sulla salute dell’uomo, di un determinato progetto prima che lo stesso sia realizzato.

venerdì 5 febbraio 2016

PAGELLE PEDEMONTANE: IL CONSIGLIO DISTATO NON OSI PISCIARE SULLA CORTE DEI CONTI!




Sei anni prima dell'arresto dell'ex padrone di Villa Rodella, anche il MOSE, nel 2008, incontrò l'indagine della Corte dei Conti guidata dal consigliere Mezzera. Qualcuno si crogiola parlando di dubbi dei giudici, di assoluzione, di assenza di prescrizioni e di zero reati, ma se tanto mi da tanto, con questa premessa c'è da aspettarsi di tutto anche per la SPV. Speriamo non ci vogliano 6 anni e per questo valga quanto ci ha invitato a fare il consigliere Mezzera, consiglio che abbiamo seguito rivolgendoci alle procure competenti.

Siamo in periodo di pagelle e quella della Pedemontana Veneta è piena di 4. I professori hanno dovuto mandare una lettera al puparo. Il nostro contributo alla pagella sarà dato dall'udienza del 10 marzo 2016 al Consiglio di Stato perché ristabilisca il diritto delle due sentenza del TAR Lazio del 2011 e del 2012, contro l'evidente abiezione morale e giuridica delle recenti sentenze del 2015. Ci auguriamo che nella nell'udienza davanti al Consiglio di Stato, i giudici nonostante siano troppo vicini al governo, non osino pensare di salvare il marcio e il verminaio che cova nel sistema Pedemontana Veneta. Perché noi non staremo a guardare questa volta, non solo alzeremo la voce ma faremo qualcosa di più per contrastare una sentenza che qualcuno sembra aver già scritto: non staremo a guardare se il Consiglio di Stato osasse non tenere conto della relazione della 1^ e 2^ Sezione della Corte dei Conti, sarebbe come se pisciasse sulle scarpe dei magistrati contabili, dei cittadini e della democrazia.

mercoledì 3 febbraio 2016

La Corte dei Conti rende noto l'esito della sua attività sulla Pedemontana Veneta



 

La Corte dei Conti di nazionale ha reso nota la relazione finale sulla SPV della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato. Facendo seguito all'adunanza del 21/12/15, con la deliberazione n.18/2015/G, ha emanato alcune censure a cui devono ottemperare le pubbliche amministrazioni coinvolte tra cui in particolare Commissario, Regione Veneto e Comuni. É una sonora bocciatura dell'opera, del Commissario Vernizzi, della Regione Veneto e di Zaia stesso che segue SPV sin da quando era a capo della provincia di Treviso nel 2001. Sono contenute raccomandazioni e una vera e propria stroncatura a cui la SPV dovrebbe ottemperare entro 6 mesi, speriamo che questo valga la rimozione di Vernizzi e la revisione del progetto finanziario della Pedemontana Veneta. Sono due richieste che rivolgiamo per competenza a Matteo Renzi e alla commissione di revisione dei projectfinancing che dipende direttamente dal Governatore veneto Luca Zaia.
Pubblichiamo qui la sintesi del documento depositato il 30/12: <<La superstrada a pedaggio ‘Pedemontana veneta’ è in corso di realizzazione ad iniziativa  dei privati circa la progettazione e l’esecuzione. I molteplici ripensamenti sulle sue modalità realizzative negli anni precedenti l’affidamento dell’opera hanno condotto ad una soluzione ibrida di superstrada a pagamento con caratteristiche autostradali. Il commissariamento dell’opera ha permesso deroghe alla legislazione vigente ed alla  legge obiettivo, trasformandosi in mezzo di soluzione per i problemi organizzativi  dell’apparato amministrativo. La deroga reiterata e pluriennale alle ordinarie competenze  appare singolare, anche in considerazione del fatto che il commissariamento è stato sollecitato dalla stessa Regione Veneto, privata delle sue funzioni in materia.