domenica 15 settembre 2013

LA PROVERBIALE EFFICIENZA DEL TRIBUNALE DI BASSANO

Tratto da Bassnonet
Comunicato Stampa 14 settembre 2013 Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa 

Agli organi di informazione con richiesta di pubblicare, inviamo una nota di replica alle dichiarazioni del presidente Zaia riportate a pag. 42 dell'edizione del 12 settembre 21013 del Giornale di Vicenza dove nel virgolettato del sottotitolo egli avrebbe ricordato la proverbiale efficienza del Tribunale di Bassano, chiedendone la conservazione per tutta la pedemontana da Thiene a Montebelluna.

Al retorico Zaia, ricordiamo che l'unica cosa proverbiale di quel tribunale e' stata la vicenda della Tricom di Tezze sul Brenta. Proverbiale fu la dichiarazione di fallimento dell'azienda presentata la mattina e accolta il pomeriggio di un tristissimo 24 dicembre. Quell'efficienza fu sensazionale e salvò i responsabili aziendali dalle conseguenze di uno dei più grandi inquinamenti della falda. Proverbiale fu la sentenza penale che il Tribunale di Bassano confeziono' per mandare assolti sempre gli stessi. Essi furono condannati solo grazie all'impugnazione della Procura Generale del Veneto di quell'atto proverbiale. 

Anche noi vogliamo un tribunale della Pedemontana che indaghi la politica, i contratti artefatti, e certi subappalti delle grandi opere in finanza di progetto, poiché indecenti sono le condizioni economiche dei subappalti come pure i balletti tra imprenditori e politica per accedervi. Noi ricordiamo che proprio al tribunale di Bassano abbiamo rivolto la prima segnalazione sulla negazione dei contratti di SPV da parte dei funzionari della Regione Veneto. A Bassano per primo abbiamo segnalato che il bene pubblico con cui si giustificano migliaia di espropri per la SPV altro non era che un danno per l'erario pubblico con un contratto di concessione che mascherava un rischio di mercato inesistente per il privato e tutto a carico della Regione Veneto. Nulla ha fatto e ora l'inchiesta galleggia a Venezia

giovedì 12 settembre 2013

MERDA IN BOCCA ALLA RETORICA! SPV, varato il ponte Zaia: "Strada aperta nel 2017"

TRATTO DA ILGIORNALE DI VICENZA.IT Il presidente del Veneto sicuro che la super strada aumenterà la competitività delle aziende venete 
(Nota CoVePA) Se il Veneto tace e non dice niente non vuol dire che è sempre d'accordo, anzi c'è da preoccuparsi. Infatti il "tasi mona e laora" porta in se il fatto che, mancando il lavoro, rimane il mona e questo alla lunga lascia la bocca amara come insulto che ferisce. Questo è quello che rimane del suo discorso da dentro all'Astico.
A questo proposito rammentiamo che abbiamo appena ricordato l'8 settembre del '43, dove un'intera generazione allevata a credere, obbedire, combattere per oltre un ventennio, dopo sofferenze, ferite e mutilazioni ha deciso di prendere e mollare il capo alle sue frasi fatte e vuote. Come allora a questa crisi che colpisce,  ferisce e uccide si è risposto con frasi vuote, con la gran cassa del governo a cui risponde un controcanto retorico veneto, privo di credibilità per l'ennesima inaugurazione. 
Insomma come i Piccoli Maestri diciamo merda in bocca alla retorica di questo presidente impomatato.

Grandi opere, da oggi nuovo digiuno Regione e industriali: «Adesso basta» Le infrastrutture ?

Conte della Lega e Miller di Confindustria, hanno la testa troppo infilata nei progetti di finanza dell'appaltopoli veneta, non capiscono cosa gli capita intorno: noi rifiutiamo la violenza delle vostre bugie e falsità, per questo meritereste ben altro, non cadiamo nelle vostre provocazioni e protestiamo per la nostra terra sfregiata e insultata dalle opere del vostro sistema di potere per voi irreversibile privandoci del cibo. Il CoVePA che ha affiancato don Albino nel digiuno e lo ha proseguito nei giorni del 31 agosto e 1 settembre appoggia e sostiene gli amici che adesso stanno proseguendo, in particolare il comitato vicino "No Valdastico Nord".

Corriere Del Veneto - Attualità - 12.09.2013                                 DI MICHELA NICOLUSSI MORO
Don Albino Bizzotto, fondatore dell'associazione padovana «Beati i costruttori di pace» che il 16 agosto lanciò uno sciopero della fame contro lo scempio dell'ambiente cui aderirono cittadini e politici di tutto il Veneto, ha fatto scuola. Ci sono già degli emuli. Sulla barricata il comitato «No Valdastico Nord», che da oggi e per cinque giorni affronta un digiuno a staffetta: nove componenti si asterranno a turno per 24 ore dal mangiare, per contestare il prolungamento dell'A31 e le altre «35 grandi opere inutili». Tra cui la Pedemontana, la Romea commerciale, la nuova Valsugana, la terza corsia dell'A4, il completamento del Passante, la Nogara mare, le tangenziali di Vicenza e Treviso, la camionabile Padova-Chioggia, ma anche il mega complesso commerciale «Venetocity» progettato a Dolo, gli ospedali all'Angelo di Mestre e di Santorso, i nuovi in realizzazione a Monselice e in previsione a Padova, il restauro di quelli di Treviso e Verona.

martedì 10 settembre 2013

Cantieri SPV: a Sarcedo con A.Zanoni, Don Albino, e G.Tamino


Questo è il Link che vi consente di vedere il Report di 29 minuti e 25 secondi che ho registrato a Sarcedo il 22 agosto u. s. in occasione della visita ai cantieri della SPV a Santa Barbara con Andrea Zanoni, Don Albino Bizzotto, Gianni Tamino e i numerosi esponenti dei comitati (CoVePA, CDSTnopedemontana, NoVadasticoNord, comitati di Breganze, Ass. Ambiente Povegliano) contrari alle infrastrutture della pedemontana vicentina e trevigiana. E' a complemento di quello, già pubblicato  relativo alla macchinata del 20 luglio da Montecchio Maggiore a Malo.
Credo che gli argomenti di tutti gli autorevoli intervenuti spieghino perfettamente la necessità di LICENZIARE SUBITO l'intera OLIGARCHIA responsabile della FOLLIA CEMENTIFICATORIA
ED ASFALTATRICE RELATIVA NON SOLO ALLA SPV ma a tutte le GRANDI OPERE CHE STANNO DISTRUGGENDO TUTTO IL TERRITORIO VENETO ED ITALIANO ED IL FUTURO delle NUOVE GENERAZIONI…  Un ABBRACCIO da VERO RIVOLUZIONARIO NONVIOLENTO… 
Massimo Marco Rossi
07.09.2013

mercoledì 4 settembre 2013

Consiglio veneto: don Bizzotto chiede moratoria grandi opere

http://gassificatorecassola.wordpress.com/
03 settembre 2013
(Arv) Venezia 3 set. 2013 –     Fermare le grandi opere e il consumo del suolo: è la preghiera accorata che don Albino Bizzotto, fondatore di ‘Beati i costruttori di pace’ ha rivolto al Consiglio regionale del Veneto, nell’incontro svoltosi a palazzo Ferro-Fini con il presidente Clodovaldo Ruffato, i capigruppo e il vicepresidente della Giunta Marino Zorzato. Un incontro di dialogo e confronto, proposto dal presidente Ruffato come segno di ascolto e di attenzione verso il gesto estremo di protesta adottato dal sacerdote padovano (due settimane di digiuno totale, dopo ferragosto) per invocare il “rispetto del creato” e denunciare le “ferite della terra”. “Il pianeta è ormai esausto – ha spiegato don Bizzotto – e il Veneto è una delle regioni più compromesse, dove si sono consumati 38 ettari di suolo al giorno e dove l’impronta ecologica (cioè il numero di ettari necessari per produrre le risorse consumate da ogni singolo abitante) è quattro volte maggiore del rapporto ideale di sostenibilità (6,4 ettari pro capite contro i 1,6 ettari di capacità effettiva). Da qui l’appello di don Bizzotto e dei comitati ambientalisti che ne hanno appoggiato e condiviso l’iniziativa a interrogarsi sull’utilità delle grandi opere, circa trenta quelle in progettazione, tra “autostrade, superstrade, svincoli e tangenziali, Mose e infrastrutture portuali, autodromi e aeroporti” che stanno cambiando il volto del Veneto. “Siamo capaci di fermarci e di rispettare la ‘grammatica’ della natura?”, ha chiesto don Bizzotto ai politici invitandoli a non scambiare per “nostalgia del passato” quello che è una revisione critica del’attuale modello di sviluppo.

RASSEGNA STAMPA


martedì 3 settembre 2013

LA BULIMIA INFRASTRUTTURALE DELLA REGIONE VENETO. di Maria Rosa Vittadini 1

Ospitiamo in alcune puntate le note che la Prof. Maria Rosa Vittadini ha inviato a don Albino perché siano messe a disposizione del Consiglio Regionale del Veneto nell'incontro di oggi 3 settembre 2013. Questa è la prima e nasce dagli incontri che si sono sviluppati attorno ad AltroVe per la preparazione delle osservazioni al principale strumento urbanistico regionale: il PTRC.
Tale bulimia si esplica in primo luogo nella previsione di infrastrutture stradali e autostradali. Ma poi si allarga alle ferrovie ad alta velocità, ai porti, agli aeroporti, alla realizzazione di grandi poli terziari e residenziali. Per restare solo alle autostrade, i progetti inseriti negli accordi istituzionali di programma tra Regione e Stato è lungo. Si va dalla Pedemontana veneta, al prolungamento della A27 fino a Perarolo di Cadore, al prolungamento della Valdastico Nord fino a Trento, al Passante di Mestre ultimato di recente, alla terza corsia della A4 Venezia-Trieste in corso di realizzazione, alla Nogara-mare, alla Via del mare (A4-Jesolo), alla nuova Romea (Orte-Mestre), al GRA di Padova compresa l’autostrada lungo l’idrovia PD-VE, alla nuova Valsugana.

CONCLUSO IL DIGIUNO AL PARCO DELLE ROGGE

Domenica 1 settembre alle ore 21 abbiamo concluso il nostro digiuno per la terra. Numerosi i cittadini del quartiere Prè di Bassano del Grappa che ci ha ospitato, hanno visitato il presidio. Ci hanno chiesto di firmare i nostri appelli, ma abbiamo risposto che non è più il momento delle firme e delle deleghe, il nostro gesto è stato fatto perché ognuno deve capire che deve farsi carico delle nefandezze perpetrate al nostro ambiente, prenderne coscienza e farsi parte attiva.
Tra i molti che ci hanno visitato vogliamo ringraziare il presidente Piovesan del comitato di quartiere che fin da sabato ci ha affiancato e offerto la sua collaborazione e dato ospitalità. Nei due giorni di digiuno, con noi ci sono stati  gli attivisti dell'Associazione per il parco della cultura rurale e delle rogge, quelli del presidio di San Pietro per l'inquinamento e i morti della Tricom di Tezze sul Brenta, ad essi si sono aggiunti gli amici contro l'ecomostro con macello e cartiera di Barcon a Vedelago. 
Diamo appuntamento al 28-29 settembre.In quelle date riprenderemo questa iniziativa sia per il Parco delle Rogge dove lasceremo il testimone ai sostenitori del parco; mentre gli aderenti del Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa digiuneranno contro il Megatunnel Castelgomberto-Malo della SPV.

domenica 1 settembre 2013

Con i Barabba non si tratta....

Riceviamo da Massimo Marco Rossi e pubblichiamo condividendone la riflessione sulle responsabilità della politica veneta.
dal Presidio del digiuno della Pedemontana Veneta.
Elvio, Gilberto, Massimo, Giorgio
Caro Albino, Tu Vai a parlare a una maggioranza e ad un' opposizione PERFETTAMENTE COMPLICI dello SFASCIO perché sono, gli uni e gli altri, cementificatori, asfaltatori, guerrafondai artefici dello SVILUPPO delle INFRASTRUTTURE INUTILI- CONSUMISTE e non delle attività eque ed eco-compatibili. Del trionfo dell'IMPERO (decadente o emergente... ) sulla DEMOCRAZIA PLANETARIA. Obama e gli USA non possono decidere per me e per gli altri 6 miliardi e 750.000 CITTADINI DEL VILLAGGIO GLOBALE …la Vita o la Morte delle future generazioni ...
Tu vai a PARLARE CON GLI OLIGARCHI MAFIOSI (votati dai VENETI STOLTI O CORROTTI) … che non meritano alcuna interlocuzione !
Con i Barabba non si tratta… si afferma solo che meritano PIETA'... e possibilità di ravvedersi, di pentirsi e di RESTITUIRE IL MALTOLTO attraverso un adeguato passaggio nelle PATRIE GALERE… 
Si afferma solo che vanno FERMATI SUBITO con una MORATORIA IMMEDIATA DI TUTTI I LORO SFASCI …e la completa TRASPARENZA di tutti i loro project financing...
Non ti seguo sulla via del DIALOGO CON QUESTi SERVI DI MAMMONA, CONVINTI PORTATORI DI BUGIE, IRRAZIONALITA', VIOLENZA, ILLEGITTIMITA'...PESTE E COLERA
Massimo Marco Rossi

Il 3 settembre don Albino si faccia consegnare i PEF di SPV quello artefatto e quello rifatto.

Abbiamo ricevuto da don Albino la richiesta di inviargli alcune note da presentare ai consiglieri regionali.Vogliamo ricordargli che siamo in digiuno anche per avere a disposizione la documentazione economico finanziaria e il contratto di Pedemontana Veneta. Con i ricorrenti al TAR Lazio lo abbiamo richiesto per capire se l'esproprio delle nostre terre fosse veramente giustificato dal beneficio che la strada arreca alla collettività. Ma noi siamo convinti che ciò non accadrà, anzi essa sarà un debito per la collettività, e che non verrà mai pagato nemmeno dal raddoppio delle auto transitanti nel nostro territorio. Qualcuno, e noi sappiamo chi è stato, ha alterato ad arte il piano economico finanziario per ottenerne l'approvazione nelle stanze romane. Siederà proprio di fronte a te tra i consiglieri e i membri della giunta che incontrerai il 3 settembre. 
Per noi il martirio dell'ambiente veneto è opera di una politica che si fa serva della finanza per interessi spesso occulti e mafiosi. Di fronte a te avrai i massimi rappresentanti della politica regionale, essi sono senza ombra di dubbio i responsabili delle condizioni in cui versa la nostra terra, dovrebbero avere il coraggio di confessare i loro peccati e riconoscere le loro colpe di fronte alla terra, e per essere credibili dovrebbero consegnarti quello che mai hanno reso pubblico: i conti dello scempio ambientale di SPV contenuti nel contratto con tutti gli allegati economici finanziari.

Notte fredda per i digiunanti contro lo scempio della SPV a Quartiere Prè di Bassano del Grappa

Massimo e Gilberto hanno trascorso la notte a Quartiere Prè con Elvio e Giorgio, che poco prima di mezzanotte sono tornati alle loro case in provincia di Treviso. 
La nottata è stata un po' fredda ma continuano bevendo solo acqua dalla notte del 30 agosto.
La mattina è iniziata con uno scroscio d'acqua che ha lascito spazio ad un sole pallido e al cielo coperto.
Presto sono arrivati Elvio e Giorgio con cui abbiamo continuato il digiuno.