sabato 30 settembre 2017

VENETI E MAFIA. Ne parliamo con Enzo Guidotto coordinatore dell'Osservatorio regionale veneto sui fenomeni mafiosi.

I riflettori accesi solo sulle infiltrazioni lasciano al buio le forme di insediamento, i tentativi di radicamento e il collaborazionismo di certi imprenditori locali attuato sia nella nostra regione che non al Sud. 
 
Sarà relatore unico il professore Enzo Guidotto, già consulente della Commissione antimafia e attuale presidente dell’Osservatorio veneto sul fenomeno mafioso.

L'ingresso è libero, augurandoci una nutrita partecipazione di cittadini rappresentanti della società civile e delle istituzioni. Questa iniziativa-dibattito a cura del Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa vuole essere anche un momento di approfondimento e formazione civile per tutta la cittadinanza.

Contatti e info
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sabato 23 settembre 2017

TAEPILE: Spv, difficoltà in vista


TAEPILE: Spv, difficoltà in vista: (m.m.) Che per la Superstrada pedemontana veneta, o Spv che dir si voglia, il momento non sia facile lo testimoniano non solo i recenti approfondimenti sulla carta stampata veneta ma anche la copertura delle Tv, tra le quali si segnala anche un servizio andato in onda ieri su Reteveneta. Frattanto il Covepa, il coordinamento che da anni contrasta l'opera e il suo tracciato, continua con il bombardamento nei confronti della giunta regionale veneta. Poche ore fa Massimo Follesa, portavoce del Covepa, durante un breve sopralluogo ha sparato a zero contro palazzo Balbi e contro il concessionario dell'opera, il consorzio Sis-Spv. Critiche di cui dà conto una video-intervista raccolta oggi in tarda mattinata.

venerdì 22 settembre 2017

I BONDAGE DI ZAIA DIVENTANO SIGILLI PER IL TUNNEL PIÙ LUNGO DELLA PEDEMONTANA VENETA

Oggi 23 settembre 2017, con un richiamo in prima pagina, il CorVeneto a pagina 9 da la notizia dei sigilli alla SPV, confermando quanto avevamo annunciato ieri sera in una nota su Facebook. Il cantiere della Pedemontana Veneta per la costruzione del tunnel sud di Castelgomberto è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri Forestali. Hanno sequestrato un'area alterata dall'intervento di ripristino del crollo. Il lavorio di tecnici  e e operai era iniziato subito dopo lo sprofondamento, senza aver atteso l'intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri per la distruzione dei circa 40 m del torrente Poscola, letteralmente inghiottito nel tunnel. I cittadini hanno evidenziato non poche perplessità anche nell'immediato tanto da concretizzarle in segnalazioni e esposti su quel modus operandi, che appariva strano. Il buco del tunnel è la giusta metafora per il buco finanziario che tentano di mascherare con i Pedemontana bond, forse anche questi sono finiti giù per la canna sud sequestrata.

mercoledì 20 settembre 2017

Alla Miteni stop dei lavori e presidio

Al presidio degli operai della Miteni, organizzato dalla RSU, abbiamo portato la solidarietà del CoVePA.
Il blocco delle attività lavorative è il secondo e vuole denunciare le pessime condizioni di lavoro e di sicurezza nella fabbrica. Tutte le maestranze stigmatizzano la cattiva preservazione degli impianti e la sottovalutazione della salute degli operai, come prima frontiera della questione sanitaria e ambientale del noto inquinamento da prassi dell'ovest del Veneto. Il fatto gravissimo compiuto dalla azienda è stato quello di rescindere i contratti di 2° livello, che costituiscono un presidio di garanzia per la sicurezza di tutta la popolazione e di tutto il territorio coinvolta dalla produzione aziendale.

giovedì 14 settembre 2017

51081 GRAZIE!

Ai 51081 cittadine e cittadine che hanno letto il nostro post sul crollo del Torrente Poscola nella galleria della Pedemontana Veneta, e anche a tutti coloro che continueranno a farlo diciamo GRAZIE! E' merito vostro lo sconvolgente expoit che ha fatto il nostro blog. Saremo sempre fedeli al rigore e all'impegno con cui il gruppo ha condotto questa battaglia per una informazione trasparente su un'opera che non lo è affatto, soprattutto adesso che è in mano a Zaia e ai suoi famosi tecnici e avvocati. Grazie in modo particolare alle centinaia di contatti sul territorio che ci tengono informati e in particolare alle migliaia di espropriati che tengono duro e subiscono le pressioni psicologiche e i ricatti della sottrazione della propria terra senza essere pagati.

Il servizio del TGVicenza di ReteVeneta sul crollo nella galleria della Pedemontana Veneta del 12 settenbre 2017

mercoledì 13 settembre 2017

TAEPILE: Voragine al cantiere della Spv, parla il Covepa

TAEPILE: Voragine al cantiere della Spv, parla il CovepaNon più tardi del 3 settembre sulle colonne di Taepile.net era stato affrontato il nodo della Pedemontana veneta. Dopo pochi giorni è caduta la volta di una galleria in fase iniziale di costruzione. In questa breve video-intervista torna a parlarne Massimo Follesa, portavace del Covepa, il coordinamento che si batte contro l'opera. Il tema fa il paio con le denunce di scarsa trasparenza sul fascicolo Spv denunciata da Andrea Zanoni


lunedì 11 settembre 2017

PEDEMONTANA VENETA: CROLLA IL TUNNEL NEL CANTIERE DELLA SISscpa E INGHIOTTE IL TORRENTE ALLAGANDO LA GALLERIA CASTELGOMBERTO*MALO INCORSO DI COSTRUZIONE. Ecco il video report di quanto è accaduto lunedì 11.09.2017

CROLLA LA VOLTA DELLA GALLERIA DELLA SPV A CASTELGOMBERTO. UNA VORAGINE PROFONDA 25 METRI SOTTO IL TORRENTE POSCOLA. DEVIATE LE ACQUE E DISTRUTTI OLTRE 40 METRI DI ARGINE

Oggi dopo le 14 si è verificato un crollo devastante nel cantiere di SIS nella zona industriale di Castelgomberto. È crollata la volta della galleria della Pedemontana Veneta al suo imbocco in Valle dell'Agno. Si tratta dei primissimi metri che si inabissano della Valle di Priabona, in direzione est, proveniendo in trincea profonda 15 metri da Brogliano.
Il fondo del torrente Poscola e oltre 40 metri di argine sono piombati 25-30 metri più in basso alla base del tunnel di quasi 7 km, il più grande della della Montecchio-Spresiano. La situazione è apparsa subito gravissima, dato il nervosismo delle maestranze e dei tecnici che tentavano di impedirci di documentare lo stato dei fatti. Le discussioni con gli
espropriati delle aree a confine non ancora pagati, erano pesanti. Ma ora la SIS occuperà nuove aree per rimediare a un grave danno che il suo cantiere ha provocato a tutta l'area intorno. Inutile il tentativo dei tecnici di nascondere e minimizzare la realtà e l'evidenza dei fatti che apparivano dagli argini del Torrente Poscola.

Come sia stato possibile che nessun operaio abbia subito conseguenza gravissime, come quelle già verificatesi nel lato di Malo con il decesso di un operaio, è difficile da spiegare. La volta è venuta giù portandosi dietro argine e torrente, che carico d'acqua, ha fatto il resto trasformando il danno in una voragine di 25 per 40 metri, profonda quasi 30 metri.

venerdì 8 settembre 2017

CHI E' NATO TONDO NON PUO' DIVENTARE QUADRATO! A Zaia piacciono le retromarce le ha inaugurate con l'addizionale IRPEF di SPV, con i vaccini, vedremo sull'autonomia, noi gli chiediamo di farla adesso e di consegnare subito le note di SIS su SPV.

www.Lettera43.it
Apprendiamo dal portale del Consiglio Regionale che il consigliere di minoranza Andrea Zanoni denuncia in queste ore fatti gravissimi sulla mancanza tresparenza negli atti della Pedemontana Veneta. Secondo il consigliere la "Regione trasparente solo nel libro dei sogni di Zaia. Sulla Pedemontana continuano a negare la documentazione con la scusa del contenzioso legale. Cosa vogliono nascondere?". Nella sua recente richiesta di accesso agli atti il comportamento della Regione e della nuova struttura per la SPV si ripetono le storture del vecchio commissario Vernizzi.
«Chi è nato tondo non può diventare quadrato» ha dichiarato l'arch. Follesa portavoce vicentino del CoVePA. La Giunta nega un passaggio fondamentale: la nota 208050 del 26 maggio, citata nella delibera 280 del 29 maggio, con cui il Segretario generale della programmazione dà il via libera alla Giunta per la stipula della terza convenzione con il concessionario Sis. «il CoVePA è abituato a questi metodi, non appena si arriva al nodo delle questioni la trasparenza è una opzione che Zaia si dimentica per strada. E' il metodo delle retromarce quello che preferisce, le ha inaugurate con l'addizionale IRPEF, con i vaccini, vedremo sull'autonomia, noi gli chiediamo di rifarla adesso e di consegnare quelle note» rincara Follesa.
Questo comportamento rinforza nel CoVePA la convinzione che la situazione finanziaria e legale sia più traballante di quanto appare, e che nessuno in Giunta voglia aprire spiragli su questi aspetti, capaci di smontare il castello di carte costruito da Zaia con gli avvocati della nuova squadra di Pedemontana Veneta. Vale la pena di ricordare che i pedeveneta-bond sono sotto la spada di damocle del ricorso Impregilo-Codacons, ma che soprattutto non coprono la totalità delle strade complementari previste dal contratto, dato che quasi 45km sono fuori dai finanziamenti del progetto esecutivo, per un valore di 600mln di €.

lunedì 4 settembre 2017

ZAIA SI MASCHERA DA AUTONOMISTA E NASCONDE I SUOI INSUCCESSI?

Il governatore veneto, il leghista Luca Zaia, sta usando il cosiddetto referendum sulla cosiddetta autonomia del Veneto in programma per fine ottobre per mascherare alcuni suoi insuccessi politici, a partire dal ginepraio che è divenuto il caso della Superstrada pedemontana veneta? Intervista a Massimo Follesa, portavoce del Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa, realizzata il 3 settembre 2017 a Trissino nel Vicentino è il tema della grande presenza sulla stampa della questione del cosiddetto referendum per l'autonomia del Veneto, per i critici una trovata della giunta capitanata dal leghista Luca Zaia per nascondere alcuni insuccessi in materia di infrastrutture, a partire dalla metropolitana regionale leggera. L'intervista è realizzata da Marco Milioni per il portale www.taepile.net https://youtu.be/cXcBjSIR_Ew