giovedì 21 marzo 2019

Global warming e strumentalizzazione

GdiVI 15.03.19
Riveviamo e volentieri pubblichiamo. Milioni di persone, in gran parte giovani, sono state spinte in piazza dagli inquinatori del pianeta. Che non sono affatto pentiti. Chiediamoci perché.

(m.m.) Dopo Marco Travaglio con il suo corsivo del 16 marzo, dopo Giulietto Chiesta con il suo intervento, sempre del 16 marzo, anche Nadia Toffa de Le Iene, parla della strumentalizzazione della giornata di mobilitazione contro il global warming del 15 marzo. Così riferisce il portale TVzap - riferendosi in particolare ad un articolo dell'inserto scientifico de Il Foglio(ndr).

venerdì 15 marzo 2019

DIREZIONE UGUALE E CONTRARIA

Oggi eravamo presenti alla manifestazione #CLIMATESTRIKE di Valdagno contro il #CLIMATECHANGE organizzata dagli studenti degli istituti superiori della Valle dell’Agno e patrocinata dal Comune di Valdagno. Oltre 3000 studenti accompagnati da numerosi insegnanti hanno sfilato per il centro e lungo viale Trento, ritrovando al Parco della Favorita. Alcuni interventi hanno concluso la giornata bella ottimamente organizzata dai ragazzi e dai loro insegnanti che hanno fatto un lavoro storico. Erano decenni che a Valdagno non si mobilitavano così tante persone per un tema che superasse le colline e i monti, dimostrando che le autostrade non servono, devono girare le idee e le informazioni. Queste possono togliere le persone dal loro torpore e cambiare il sistema economico sociale per salvare il pianeta. Di questo siamo profondamente grati ai ragazzi perché, con un semplice gesto hanno dimostrato che il re è nudo, che la Pedemontana Veneta voluta da tutti i sindaci (tranne uno), nasce vecchia e le idee non hanno bisogno di cemento e asfalto per circolare. In particolare il nostro grazie va quello studente che con la sua maglietta ha messo la SPV tra i temi della manifestazione contro il #climatechange. Grazie a un ragazzo luce e fiammella del nostro futuro, sta a noi non metterla sotto al moggio ma conservarla e alimentarla!

TAV: tra numeri progetti e potere

Con questa iniziativa apriamo "GLI INCONTRI DI GIIVANNI", una serie di iniziative a un anno dalla sua  scomparsa per ricordare uno dei fondatori del CoVePA , sua anima e per conservare la sua memoria e il suo spirito
«Tav: tra numeri, progetti e potere». 
È questo il titolo scelto dal Covepa per un incontro dedicato alla grande opera che lungo la pianura padana è al centro di feroci dibattiti. Relatore della serata, che si terrà il 19 marzo marzo, sarà Erasmo Venosi, esperto di infrastrutture e di politiche ambientali. L’evento avrà inizio alle 20,30 presso la Biblioteca civica di Trissino (in provincia di Vicenza) in via Manzoni 10. L’ingresso è libero. La relazione di Venosi, che interesserà il passaggio del Tav non solo sulla Torino Lione, ma anche sulla tratta Padova, Vicenza, Verona, Brescia, sarà introdotta da Massimo Follesa, portavoce e vicepresidente del Covepa, il Coordinamento veneto Pedemontana alternativa.

Le coordinate GPS sono in calce

giovedì 7 marzo 2019

SPV: 21/10/14 AD ALTIVOLE FURONO INGIURIE E NON DIFFAMAZIONE. SFIDIAMO LUCA ZAIA A PROCESSARCI CON GIOVANNI SCOTTON

www.ilgazzettino.it
Il 6 marzo 2019 Mauro Favaro su Il Gazzettino riportavauna notizia che richiamava gli eventi di Altivole del 21 ottobre 2014 contro la Pedemontana Veneta. In quella manifestazione che il CoVePA organizzò, almeno 300 persone contestarono Zaia e l'avvio dei lavori della SPV. Noi ricordiamo un arresto che sapeva di provocazione all’interno di una manifestazione pacifica, con alcuni trattori giungemmo a pochi passi da Luca Zaia contestandogli le responsabilità che aveva nell'aver favorito la SPV degli amici di Galan e del Mose, la "ritirata strategica" a Castelfranco del marzo 2001, l’avvio dei lavori con la ruspa a Romanio d'Ezzelino nel 2011 e la peggiore distruzione dell'ambiente e delle casse regionali venete.
Quell’articolo richiama le vicende che hanno coinvolto tre cittadini aderenti al CoVePA. In Particolare uno dei fondatori, Giovanni Scotton, uno che non si è mai tirato indietro e ha sempre ribadito con forza le proprie idee. Noi sosterremmo ogni azione di fronte alla magistratura e siamo sicuri che Giovanni non vede l’ora di affrontare Luca Zaia difronte a qualsiasi giudice, senza alcuna paura, perché finora l’unico che è scappato senza affrontare il confronto, è stato proprio lui Luca Zaia.
Il Gazzettino riprende una posizione che muove accuse pesanti e che i giudici hanno trovato infondate, limitandole alle ingiurie. Ma nonostante questo la Regione e Zaia chiedono il giudizio per diffamazione e non per ingiurie. Ora ci pare che i due reati differiscano per il fatto che le opinioni su Zaia, sarebbero state pronunciate in sua presenza o in sua assenza: sarebbe diffamazione se Zaia non fosse stato presente, ma a noi sembra di ricordare che Zaia fosse presente tanto da interloquire con chi era giunto anche ad intervistarlo! Se si tratta di semplice ingiuria, allora le accuse di diffamazione lanciate sarebbero false e calunniose, e qui crediamo ci siano gli estremi perché si proceda d’ufficio contro gli autori della calunnia, ignoti per ora. Se non lo faranno i magistrati lo faremo noi.
Se la competenza giuridica in Regione Veneto è questa, tanto da scambiare una diffamazione per una ingiuria, che pastrocchio giuridico hanno azzeccato nel contratto per salvare la Pedemontana? Se per davvero ci mettessero il naso i procuratori della repubblica competenti ne vedremmo delle belle?

martedì 5 marzo 2019

BERTI TRA SCIENZA E COSCIENZA, SFUSE E INFUSE.

Ma Berti, andare a fare le videate(https://www.facebook.com/JacopoBertiM5s/videos/2144831075827613/) e poi farsi prendere per il culo, lo deve al nuovo addetto alla comunicazione?
I problemi della mancata apertura del tratto A31-Breganze sono ambientali come abbiamo già spiegato all'infuso senza scienza, chiedendogli quali plenipotenziario di DiMaio, che ci mettessero il naso Toninelli e Costa, ma è "regionale" ci ha risposto e allora il naso è venuto a mettercelo lui per farsi perculare.
Già su VicenzaToday (http://www.vicenzatoday.it/attualita/pedemontana-veneta-spv-stop-cantiere-mason-covepa-follesa.html)  abbiamo dimostrato che quel tratto non si apre perché non ha completato le opere chieste dal comune di Breganze e perché SIS  ha sbagliato il ponte sul Laverda.
Il CoVePA  non può essere tirato in ballo da Berti se lo perculano, quel video risponde a meccanismi da post verità, comunque vi invitiamo a considerare che il non infuso ha fatto quel video, per dimostrare un attivismo tutto locale, veneto del M5S regionale, dopo la conferenza a Roma della Sara Cunial, di Enrico Cappelletti e dei gruppi che sostengono il ricorso a Venezia contro SPV promosso da Impregilo.
Il video è comunque girato  al casello di Breganze, che è fermo perché il comune pretende la complanare di svincolo prima dell'apertura. Il quale chiede il rispetto degli atti della corte dei conti.
Purtroppo la perculata carnevalesca se la merito lo sfuso padovano, gli sta bene come una veste a un prete per l'appecoramento con il si alla Pedeveneta di Zaia, decretato nelle ultime dichiarazioni rese nell'ultimo dibattito del consiglio regionale sul tema SPV (https://www.ilgazzettino.it/pay/nordest_pay/il_m5s_non_e_contro_la_pedemontana_ma_il_tavolo_tecnico_viene_bocciato-4250227.html).