mercoledì 19 dicembre 2012

NATALE PER NOSTRA MADRE TERRA

Foto dei CDST Valle Agno Malo AV
Invito a tutte le persone e  alle reti dei Comitati interessati alla complessa realtà del territorio.
Domenica 23 dicembre alle 10 del mattino 
ci troveremo presso la Torre S. Barbara (link per raggiungerla http://goo.gl/maps/kHwDz), sede di un cantiere della Pedemontana Veneta (tra Thiene e Sarcedo, in via Ca’ Orecchiona da Bassano o Thiene si percorre la Nuova Gasparona fino a Sarcedo e si svolta per Montecchio Precalcino) per celebrare con una messa la buona notizia del Natale alla nostra Madre Terra in grave sofferenza a causa delle cattive scelte che sono state fatte e che ancora si continuano a fare. 
Porteremo i nostri auguri di denuncia, di impegno e di responsabilità con un appello a tutte le comunità e alle istituzioni perché la Terra sia riconsiderata come organismo vivo che permette la vita nostra e dei figli che nasceranno e non venga trattata come semplice cantiere, cava e discarica per gli appetiti e interessi di chi continua a speculare, anche a nome nostro. 
Siamo invitati tutti, perché tutti abbiamo bisogno di cambiare rotta, perché il Pianeta non ce la fa più.
Impoverire la terra vuol dire impoverire gli uomini. I Progetti di Finanza in Veneto sono decine, in questo momento vi sono almeno sei PF nella sanità veneta e quattro infrastrutture autostradali in partenza : SPV, Valsugana, Nogara-Mare e Camionabile del Brenta, oltre ad altre pianificate come Treviso-Mare, Complanari A4, Orte-Mestre ecc. In Italia si stanno progettando 2.100 km di nuove autostrade per 45 mld di € tutte in finanza di progetto, mentre abbiamo 2.2 km di autostrade per 100kmq di territorio quando in Europa ve ne sono 1,5 km/100kmq (Altreconomia n.136 marzo 2012).  Riteniamo che vadano costruite le strade che servono, che non impoveriscono e non le autostrade o gli ospedali che concentrano la ricchezza nelle mani di pochi.

info CoVePA Massimo Follesa 3478722240 info http://www.beati.eu 3482641230 

L’iniziativa del 23 dicembre si svolgerà con ogni tempo

venerdì 14 dicembre 2012

L'Espresso: per la Spv finanziamenti chiusi

Diciamo che il fuoco amico dell'espresso  ha impallinato quelli, che con toni rassicuranti, credono alla finanziabilità di un'opera che da 1.800 mln di € è salita a 2.500. E forse veleggerà oltre.  Aspettiamo solo le cifre. Quell'articolo voleva essere un "solettone" per i veri padroni del Veneto. Chi lo ha scritto voleva screditare  con un siluro i litiganti, gli alternativi  e le opzioni manganelabili contro sullo sviluppo da anni 50.  Invece come con una vera e propria raffica da fuoco amico ci ha detto nero su bianco che SPV e Valsugana non sono finanziabili. E' quello che sosteniamo dati alla mano da giugno di quest'anno, sosteniamo anche che il contratto è nullo e fuori dalle regole comunitarie e italiane perché copre il rischio di mercato e lo trasferisce tutto all'ente pubblico. Una domanda sorge spontanea come si suol dire, ma se in caso di traffico insufficiente la Regione Veneto avrebbe coperto gli equilibri del Progetto di Finanza con più di 20,4 mln di € all'anno, come mai le banche non vogliono finanziare la SPV? Forse il bilancio della Regione non è in grado di sostenere lepartite a cui si è costretto accettando qualche decina di Project Financing tra autostrade e ospedali? Cosa si nasconde nelle farciture galaniane del nostro bilancio tra swop e derivati?

Leggi l'articolo tratto da VicenzaPiù on line di M. Milioni: La Pedemontana Veneta procede a rilento a causa della «chiusura dei finanziamenti». La notizia, per certi versi clamorosa, la rivela l'Espresso in edicola ieri che a pagina 137 dedica un lungo speciale al Nordest. Il servizio che approfondisce l'argomento Spv è invece pubblicato a pagina 143 ed è firmato da Alessandra Carini.

Il contratto del Project Financing della SPV illecito e in frode alla legge?

I Progetti di Finanza in Veneto sono decine, in questo momento vi sono almeno sei PF nella sanità veneta e quattro infrastrutture autostradali in partenza : SPV, Valsugana, Nogara-Mare e Camionabile del Brenta, oltre ad altre pianificate come Treviso-Mare, Complanari A4, Orte-Mestre ecc. In Italia si stanno progettando 2.100 km di nuove autostrade per 45 mld di € tutte in finanza di progetto, mentre abbiamo 2.2 km di autostrade per 100kmq di territorio quando in Europa ve ne sono 1,5 km/100kmq (Altreconomia n.136 marzo 2012).  Riteniamo che vadano costruite le strade che servono, che non impoveriscono e non le autostrade o gli ospedali che concentrano la ricchezza nelle mani di pochi.
Il CoVePA presenterà istanza integrativa alle Procure della Repubblica di Bassano e Venezia per chiedere e ottenere l'intero corpo della convenzione per la SPV compresi il PEF, i piani di ammortamento e la somma complessiva a carico del finanziamento bancario e a carico della Regione Veneto. Siamo convinti che Commissario e Funzionari Regionali stiano commettendo un preciso atto di omissione di atti a cui sono obbligati per tutelare il nostro diritto di accesso per ragioni di giustizia. Rappresentiamo espropriati di terreni e case il cui interesse è dimostrare che SPV espropria proprietà basandosi su un contratto di Project Financing in cui il pubblico interesse non esiste e che il contratto si basa su presupposti di nullità.
Sosteniamo la nullità del contratto di PF della SPV in base alla direttiva 31.03.04 2004/18/CE art. 1 n. 3 e alle sentenze della corte di giustizia UE C-382/05 e C-437/07. Il contratto di concessione e costruzione della SPV è nullo anche perché viola gli art. 153 c. 1 e 143 c. 1-3 del codice degli appalti e dei contratti dlgs 12.04.06 n. 163. In base alla sentenza TAR Sardegna del 00213/2011 del 10/03/2011 (vedi allegato pp 22 – 23)

martedì 11 dicembre 2012

E' «guerra» sulla Nuova Valsugana. Attacco all'amministrazione Olivo

Resoconto della serata a Fellette da BASSANOPIU' ON LINE Oltre un centinaio di cittadini è accorso alla serata organizzata dal «Comitato No Valsugana» a Fellette di Romano d’Ezzelino per ascoltare i consiglieri comunali Luciano Dissegna e Gianpaolo Lorenzato sullo scottante tema dell’infrastruttura che avrebbe l’ambizione di collegare il veneto centrale con il Trentino. Ma anche un effetto dirompente nel cuore del comune ezzelino. Ospite della serata, intitolata «E’ guerra» anche il sindaco del comune di Borgo Valsugana, rappresentante del paese più popoloso della vallata.
Tra i relatori anche il sindaco di Borgo Valsugana Fabio Dalledonne: "In Trentino la situazione è ben delineata – spiega il primo cittadino – con la provincia autonoma del presidente Dellai assolutamente contrario alla prosecuzione verso nord della Valdastico (il parere favorevole del CIPE è appunto condizionato dal si della provincia autonoma ndr) e al contrario il progetto della Valsugana sta assolutamente passando sotto un silenzio che spiega più di mille parole..."

giovedì 6 dicembre 2012

QUANDO LE STRADE INCONTRANO LE BANCHE - PARTE 2)

Il filo che lega strade, banche e imprese, è quello degli appalti-concessioni, della disponibilità ampia del finanziamento bancario e quello del metodo del Project Financing. In essi vi sono soggetti la cui natura è la più varia come Atlantia o Toto, oppure come Gavio, e altri attivi sul fronte delle nuove infrastrutture come Impregilo e Dogliani, che vivono dell'assenza di una reale concorrenza e degli scarsi controlli basato sul metodo degli appalti e dei progetti fatti in casa.

E' un sistema che desertifica il sistema degli appalti pubblici il cui calo ammonta a oltre il 40% nel 2012, mentre aumentano quelli affidati senza gara a società legate ai concessionari. Oltre alla liquidità dei pedaggi godono degli incassi degli appalti auto affidati, riescono a incassare una terza volta, per così dire, visto che i loro Piani Economici Finanaziari sono garantiti da convenzioni, per lo più segrete, che spesso impegnano gli enti pubblici concedenti, a ridurne il rischio di mercato dovuto ad eventuali riduzioni di traffico e pedaggi.
Questo sistema, vede spesso disponibile l'ente pubblico pronto ad accogliere le proposte di quel tipo di imprese. Non vi è un attento controllo sui PEF, che trovano attuazione solo fino all'85% delle risorse che avevano previsto di investire. L'ente preposto al controllo è Anas. I suoi controlli si sono dimostrati inadeguati tanto che a fronte di un panorama traballante dal punto di vista delle promesse non mantenute, degli investimenti incompleti e delle carenze dei piani finanziari, hanno comunque consentito il rinnovo delle concessioni e l'adeguamento in aumento dei canoni e dei pedaggi.

mercoledì 5 dicembre 2012

QUANDO LE STRADE INCROCIANO LE BANCHE - PARTE 1)


Venerdì 30 novembre a Venezia nella sala Legni di Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio Regionale del Veneto, si è svolto un interessante seminario aperto a tutti. “Quando le strade incrociano le banche” era il titolo voluto dal relatore Luca Martinelli di Altreconomia e dal consigliere Pietrangelo Pettenò di RC-FS in collaborazione con il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa. Erano presenti alcuni rappresentati dei comitati veneti attivi sul tema del territorio e delle infrastrutture.
Luca Martinelli ha aperto il suo intervento proiettando il suo video per Altreconomia. “Il Casello Incantato” è un reportage sull'autostrada Orte Mestre. In 15 minuti si narra la mobilitazione dei comitati di cittadini, che sono nati lungo quel tracciato, dal Veneto meridionale agli Appennini umbri, riuniti nello slogan NO OR-ME. La sua relazione ha preso in esame quanto dichiarato con l'avvio dei cantieri della SPV nel novembre 2010. 
E' stato proclamato con orgoglio l'occupazione di "solo" 8,5 mln di mq di area agricola. Questa supericie è quella destinata alla mera occupazione del manto autostradale per 94,5 km. Ad essa si devono poi aggiungere svincoli e complanari per circa altri 70 km. La dichiarazione orgogliosa di chi inaugurava i lavori era ribadita con il fatto che gli edifici demoliti sarebbero stati meno di 40. Questo pensiero secondo Martinelli deve preoccuparci, poiché è la riprova che nel Veneto ultraurbanizzato della Pedemontana Vicentina e Trevigiana, si va ad occupare le poche aree agricole ancora libere, soluzione di continuità tra abitato e campagna. In questo ragionamento si nascondono le reali intenzioni che spingono a proporre queste infrastrutture.

martedì 4 dicembre 2012

Ambiente e cemento, Zanoni: grave conflitto di interessi alla Regione Veneto

Come anticipato da noi in ottobre nel post Vernizzi Uberalles, Chisso Pemettendo  le incompatibilità e il conflitti di interesse dell'ingegner Vernizzi e della Regione Veneto iniziano ad essere posti al centro dell'attenzione. L'Eurodeputato Zanoni solleva il caso alla Commissione Europea competente e al Parlamento Europeo. A quando l'interessamento del Parlamento Italiano, del consiglio Regionale Veneto, dei deputati, dei senatori e dei consiglieri regionali almeno delle opposizioni e degli organi di vigilanza italiani? (ndr)
DA VICENZAPIU' ON LINEOn. Andrea Zanoni, Idv - L'ingegnere Silvano Vernizzi presenta progetti come Amministratore delegato di Veneto Strade e li approva come presidente della commissione regionale VIA. Zanoni: "La Corte di Giustizia Ue chiede che certe cariche siano separate nell'interesse del nostro territorio. Ho chiesto alla Commissione europea se non ritiene che assegnare alla stessa persona il ruolo di Amministratore delegato di Veneto Strade e Presidente della commissione di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) della Regione Veneto, non rappresenti una situazione di palese conflitto d'interessi in violazione della Direttiva VAS 2001/42/CE e della Direttiva VIA 2011/92/CE".

Invito a serata sulla Pedemontana Veneta Valdagno 7 dicembre 2012 sala Marzottini ore 21

L'associazione valdagnese HDmenti organizza un incontro dibattito aperto al pubblico sulla autostrada Pedemontana Veneta. Si confronteranno il giornalista Marco Milioni autore con Francesco Celotto del libro recente sul tema Strada Chiusa, Luca Romano presidente del Gruppo Area e studioso dei fenomemi sociali ed economici che ha più volte affrontato il tema sostenendo le opportunità di questa infrastruttura, Vincenzo Cordiano ematologo dell'Ospedale di Valdagno che affronterà gli effetti dell'inquinamento da traffico e dei suoi effetti deleteri sulla salute (Enzucciu: Invito a serata sulla Pedemontana Veneta).
HDmenti introduce il tema sollevando in noi qualche perplessità. Nel retro del volantino introduce la discussione parlando di infrastruttura di livello europeo, di opportunità per il superamento dei limiti e vantaggi competitivi delle aree industriali del vicentino. Ricorda solo alcuni danni come la violazione del paesaggio, lo spreco di suolo e quelli della salute, dimenticando quelli  alla democrazia, all'economia e alla finanza pubblica  . 
Non condividiamo questa impostazione, ma saremo lieti di partecipare e confrontarci.

lunedì 3 dicembre 2012

IL CASELLO INCANTATO di Luca Martinelli Altreconomia - un viaggio che lega la nuova Orte Mestre, che secondo il vice ministro Ciaccia "cuba" 10mld di €, con le vicende degli uomini e delle donne che vogliono vederci chiaro e che si oppongono allo spreco di denaro e territorio

Il caso Santorso e il sistema Galan sbarcano su Report

DA BASSANOPIU' ON LINE: Le liason dangereuse tra lo Studio Altieri di Thiene, l'ex governatore Giancarlo Galan, l'europarlamentare Lia Sartori, il gruppo Mantovani e la vicentina Gemmo impianti sono stati tra i principali spunti di Report, la popolare trasmissione dedicata al giornalismo di inchiesta andata in onda ieri sera: oggetto dell'approfondimento la finanza di progetto nel mondo della sanità veneta.
Guarda il collegamento a Report.it se hai perso la puntata e vuoi approfondire il servizio di seguito alleghiamo anche la trascrizione dell'intero servizio è un buon esempio della finanza malata veneta che trasferisce i debiti al pubblico, si tratta del prototipo del sistema infrastrutturale che si sta attuando per la Supeautostrada Pedemontana Veneta, per altro l'autostrada è citata come opportunità da uno degli Altieri intervistato (ndr).
L'articolo 20 della legge 67/1988 stanziava 17 miliardi di euro per costruire nuovi ospedali e ristrutturare quelli che ne avevano bisogno. Venticinque anni dopo quei soldi sono finiti. I nuovi fondi stanziati coprono a malapena i costi di miglioramento delle strutture esistenti. Per costruire gli ospedali adesso si usa la tecnica del project financing. Se c'è bisogno di un ospedale il pubblico mette metà delle risorse, l'altra metà la mette il privato che in cambio gestisce una serie di servizi. In cambio si paga un canone per una durata che va da 15 a 30 anni. Una delle iniziative più consistenti riguarda Venezia, l'ospedale dell'Angelo di Mestre. Per costruirlo servivano 250 milioni, metà li hanno messi i privati. I costi di quest'operazione, però, a conti fatti, saranno quattro volte maggiori.