mercoledì 5 dicembre 2012

QUANDO LE STRADE INCROCIANO LE BANCHE - PARTE 1)


Venerdì 30 novembre a Venezia nella sala Legni di Palazzo Ferro-Fini, sede del Consiglio Regionale del Veneto, si è svolto un interessante seminario aperto a tutti. “Quando le strade incrociano le banche” era il titolo voluto dal relatore Luca Martinelli di Altreconomia e dal consigliere Pietrangelo Pettenò di RC-FS in collaborazione con il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa. Erano presenti alcuni rappresentati dei comitati veneti attivi sul tema del territorio e delle infrastrutture.
Luca Martinelli ha aperto il suo intervento proiettando il suo video per Altreconomia. “Il Casello Incantato” è un reportage sull'autostrada Orte Mestre. In 15 minuti si narra la mobilitazione dei comitati di cittadini, che sono nati lungo quel tracciato, dal Veneto meridionale agli Appennini umbri, riuniti nello slogan NO OR-ME. La sua relazione ha preso in esame quanto dichiarato con l'avvio dei cantieri della SPV nel novembre 2010. 
E' stato proclamato con orgoglio l'occupazione di "solo" 8,5 mln di mq di area agricola. Questa supericie è quella destinata alla mera occupazione del manto autostradale per 94,5 km. Ad essa si devono poi aggiungere svincoli e complanari per circa altri 70 km. La dichiarazione orgogliosa di chi inaugurava i lavori era ribadita con il fatto che gli edifici demoliti sarebbero stati meno di 40. Questo pensiero secondo Martinelli deve preoccuparci, poiché è la riprova che nel Veneto ultraurbanizzato della Pedemontana Vicentina e Trevigiana, si va ad occupare le poche aree agricole ancora libere, soluzione di continuità tra abitato e campagna. In questo ragionamento si nascondono le reali intenzioni che spingono a proporre queste infrastrutture.

Si tratta di un attegiamento speculativo e non volto alla reale soluzione delle questioni di mobilità. E' qui che le strade incontrano le banche e i banchieri. Martinelli ha citato uno studio del 2012 di Cresme, redatto per Ance (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili), in cui si suggerisce di rivolgere i propri interessi verso due settori principali: uno è quello del risanamento del patrimonio edilizio esistente; l'altro è quello delle concessioni autostradali. Quest'ultimo è portatore dei più alti ritorni dei capitali investiti poiché essi sono garantiti quasi sempre dalla finanza pubblica. Succede inoltre che le imprese socie dei raggruppamenti che gesticono contratti di appalto e servizi in infrastrutture, possono garantirsi altri due tipi di incassi: il primo è quello dei pedaggi quotidiani e non fa mai male avere denaro liquido senza passare dalle banche; il secondo sono gli affidamenti dei lavori di manutenzione delle infrastrutture gestite alle stesse società partecipanti alla gestione delle concessioni. Si tratta di gare che sono lasciate agli altri solo nel limite del 40%.
Martinelli ha sostenuto che questo livello incontra favorevolmente le opinioni di una parte del Governo Monti, che tra i suoi esponenti allinea due rappresentanti del mondo Bancario come il ministro Passera e soprattutto il suo ViceMinistro Ciaccia. Egli si è distinto nella dichiarazione con cui salutando l'inaugurazione della Valdastico Sud auspicava anche l'esistenza di quella Nord. Il Corriere del Veneto infatti riportava il suo pensiero sottolineando che per il ViceMinistro Ciaccia se esiste una Valdastico Sud deve esisterne anche una Nord. Egli è stato uno dei dirigenti bancari più importanti nell'ambito degli interessi di quel mondo verso i progetti infrastrutturali delle tre regioni che occupano la maggior parte della Pianura Padana. In questa si articolano 32 nuovi progetti autostradali di cui 20 tra Lombardia e Veneto.
L'esempio di Valdastico ha introdotto il ruolo del suo gestore: Serenissima. Questa si trova al cenro di un Risiko Autostradale tra Veneto, Lombardia con agganci fino in Piemonte. Serenissima è coinvolta con gli elementi di vertice di Intesa San Paolo, che a loro volta hanno riferimenti nella vicenda lombarda della Milano-Serravalle. Si tratta di un mondo di aggregazioni, partecipazioni e relazioni sulla linea d'ombra in cui il principale sistema bancario piemontese tiene rapporti con diverse aggregazioni sia attrono a Serenissima che alla Milano-Serravalle. In questa partita la cronaca ha registrato il coinvolgimento di vari soggetti e a vario titolo, rappesentati dalla controversa vicenda dell'ex presidente della Provincia di Milano ed ex consigliere regionale del PD lombardo Filippo Penati. In queste partite il sistema di indebitamento dei soggetti coinvolti si è elevato e le condizioni sono peggiorate oltre che per le condizioni di crisi generale, anche a causa delle varie modalità di finanziamento e cessione delle infrastrutture. CONTINUA

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