martedì 24 luglio 2018

VIALE DELLA SERENISSIMA A TV COME SPV A MONTECCHIO MAGGIORE?

Ieri con il CoVePA siamo stati in sopralluogo a verificare lo stato dei lavori a Treviso della ciclabile che ha
scoperchiato l'interramento dei rifiuti speciali sotto al manto stradale di Viale Serenissima. Sono ancora lì e stanno procedendo con la posa deigli scatolari del sottopasso.
È lo stesso metodo delle rampe e della tangenziale ex variante SS. 246 di Montecchio Maggiore, oggi i primi 8km di Pedemontana Veneta.

giovedì 19 luglio 2018

IL DIBATTITO PUBBLICO DE NOANTRI.

Erasmo Venosi approfondise su Money.it le lacune della partecipazione pubblica all'italiana(ndr).
"Il  dibattito pubblico sulle grandi infrastrutture,  previsto dagli art 22 e 23 del Nuovo Codice Appalti è stato regolamentato in ritardo . La  terzietà  è pari a zero tra chi vuole l'opera  e chi non la vuole,  sulla base di una pubblica discussione avente come riferimenti documenti tecnici e scientifici . Dicono di ispirarsi al modello partecipativo francese . Falso!!! Vergognosamente falso.

'Ndrangheta, camorra, mafie cinesi e nigeriane: solo tre arresti e omertà locale

'Ndrangheta, camorra, mafie cinesi e nigeriane: solo tre arresti e omertà locale

CATANIATODAY
VICENZATODAY PRESENTA UN APPROFONDIMENTO ONLINE TRATTO DALLA RELAZIONE SEMESTRALE DELLA DIA SULLE PRESENZE MAFIOSE VENETE, CHE VALE LA PENA DI LEGGERE PER INTERO.

È quanto emerge dalla relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia presentata mercoledì. Un territorio che per produzione e volume d’affari consente alle cosche di mimetizzarsi nel tessuto economico e operare nel riciclaggio e nel reinvestimento dei loro capitali in attività dalla parvenza lecita

mercoledì 18 luglio 2018

ZAIA CONTINUA A NASCONDERSI DIETRO A CORSINI. Rinomina per lui come Commissario Autorità Vigilante della SPV.

Zaia continua a nascondersi dietro all'avv. Corsini, quello dalla parte della SIS con tanto di casacca. Infatti Zaia ha provveduto a rinnovargli l'incarico con delibera apposita riconfermandolo quale commissario dell'autorità vigilante della Pedemontana Veneta. Questo è quanto emerge dalla DGRV n. 944 del 26 giugno 2018, pubblicata su BUR veneto N°67 del 10 luglio 2018, avente per oggetto: Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta. C.U.P. H51B03000050009 C.I.G.: 0411155FD2. Rinnovo del Commissario Autorità Vigilante sull'opera, ex art. 20 D.L. n. 185/2008. 
È determinante l'allegato A che specifica i poteri. Questi possono giungere se motivati adeguatamente fino alla deroga delle norme regionali e nazionali. Soprattutto si comprende il legame che lega a doppio filo Corsini e Zaia: coprire le spalle al secondo dal punto di vista mediatico, e soprattutto coprirne le responsabilità individuali fino a quelle penali.
L'oggetto rivela che non è più un incarico aatempo determinato, ma fino a che la SPV non sarà finita: ""Si rinnova l’incarico di “commissario Autorità Vigilante sull’opera Superstrada Pedemontana Veneta” all’avv. Marco Corsini, sino al completamento della stessa.
Incarico prestato a titolo gratuito disciplinato da apposito contratto di 8 articoli regolatori di compiti, poteri e suoi limiti ( allegato A alla DGRV 944/2018)"

Presentazione Rapporto Consumo di Suolo in Italia

Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici – edizione 2018

Si è tenuta il 17 luglio a Roma a Palazzo Montecitorio la presentazione dell'edizione 2018 del Rapporto sul Consumo di Suolo in Italia realizzato dall'ISPRA e dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente. Il Rapporto restituisce una fotografia completa e aggiornata del territorio e fornisce una valutazione delle dinamiche di cambiamento della copertura del suolo e della crescita urbana, anche a livello locale, e delle conseguenze sull’ambiente, sul paesaggio, sulle risorse naturali e sul sistema economico.

lunedì 16 luglio 2018

Il decreto sul dibattito pubblico pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

A cura di  appare su http://www.appaltiecontratti.it/2018/07/16/in-gazzetta-ufficiale-il-decreto-sul-dibattito-pubblico/ un resoconto sul decreto per il dibattito pubblico nelle opere pubbliche.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale serie generale n. 145 del 25 giugno 2018 il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 76/2018 recante “modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico”, adottato ai sensi dell’art. 22, comma 2, d.lgs. n. 50/2016.
Non si tratta di un passo avanti come scrive lo stesso autore: "" In sostanza, nelle intenzioni del legislatore, l’introduzione di forme di dibattito pubblico si poneva non solo in un’ottica di trasparenza, informazione e partecipazione democratica ai processi decisionali ma, consentendo un confronto “a monte” in vista dell’inizio dei lavori, forse soprattutto quale possibile strumento di prevenzione di forme di contrasto alla realizzazione di opere pubbliche e di deflazione del successivo contenzioso.
Se queste erano le ambiziose intenzioni del legislatore, probabilmente il d.P.C.M. oggi varato rappresenta un passo indietro e rischia di compromettere l’effettiva operatività del nuovo istituto, confinandolo a sporadiche ipotesi applicative con la previsione di elevate soglie dimensionali.""

sabato 14 luglio 2018

Tav, Mose e Pedemontana: sei domande a Toninelli Il ministro grillino del governo M5S-Lega ha promesso il cambiamento sulle infrastrutture. Cominciamo da quel che non torna

dagospia.com
Erasmo Venosi su VVox si rivolge a Toninelli ponendo 6 quesiti, tra cui uno su Pedemontana Veneta, confermando i nostri dubbi sulla VIA della Spresiano-Montecchio(ndr).

Infrastrutture: dovrebbero essere efficienti e utili alla collettività. Per questo, sommessamente, ci permettiamo di rivolgere alcune domande al ministro responsabile delle medesime, Danilo Toninelli (M5S).

giovedì 12 luglio 2018

SPV: 4 PUNTI INEDITI PER UNA ARCHITETTURA GIURIDICA ALTERNATIVA

Il CoVePA ha ben chiara l'idea che il piano economico e finanziario della Pedemontana Veneta è in deficit e che sia concreta la eventualità questo si trasformi in un deficit miliardario per la Regione Veneto . Per questo abbiamo aderito all'appello degli amici di Treviso che richiamano un intervento dei ministri Costa e Toninelli sulle questioni aperte di SPV. Siamo profondamente convinti che siano indispensabili interventi sul progetto e sull'architettura giuridica che la sostiene quali:
  • l'evidenza pubblica dell’ANALISI COSTI BENEFICI (ACB) promessa dal ministro, indispensabile per motivare la Pubblica Utilità dell’opera;
  • la verifica con urgenza del rispetto delle numerose Prescrizioni previste, conditio sine qua non per il proseguimento dei lavori;
  • l'esame delle autorizzazioni e gli adempimenti previsti dalla normativa vigente, anche europea;
  • l'assoggettamento a VIA completa (con partecipazione popolare) del progetto definitivo-esecutivo con la verifica di ottemperanza;
  • l'accertamento della corretta realizzazione dell’opera e i previsti monitoraggi ambientali; il rispetto e il ripristino integrale dei siti di Rete Natura 2000 e delle aree a tutela ambientale devastati dai cantieri;
  • l'annullamento del terzo Atto Convenzionale;
  • la partecipazione popolare alle procedure, VIA e VINCA;
  • la revisione delle deleghe alla Regione, e quindi all’Autorità Regionale per Rete Natura 2000, in tema di siti protetti;
  • l'annullamento della legislazione sui Project Bond;
  • l'avvio di una indagine sulle irregolarità commesse e sulle responsabilità dei decisori coinvolti nelle procedure.
Nessuno deve sottovalutare quanto intendiamo fare per eliminare il contraente generale e il concessionario, tanto più che deve essere chiaro a tutti il nostro intento nel proseguire con efficacia, determinazione e concretezza presso i ministeri dell'ambiente, dei trasporti e della giustizia per :
  1. la sospensione dei lavori in ragione della mancata verifica di ottemperanza allo studio di impatto ambientale effettuata dalla Commissione nazionale via;
  2. chiedere al concessionario di produrre un reale documento relativo alla esplicitazione del rapporto costi benefici che, è bene ricordarlo, non riveste un semplice aspetto economico bensì, economico, sociale ed ambientale
  3. l'attivazione degli ispettori ministeriali (Ambiente, Trasporti, Giustizia) affinché secondo le proprie competenze valutino gli illeciti più volte evidenziati (siamo pronti a redigere un dossier in tal senso); si ponga l’accento in modo particolare sulla mancanza dei titoli di legge per il direttore dei lavori di Spv ingegnere Adriano Turso; sui denunciati illeciti penali circa le plusvalenze sulla progettazione; sui denunciati illeciti penali per la possibile estorsione segnalata dalla Sics con esposto alla Regione Veneto in data 24 gennaio 2017 (https://drive.google.com/file/d/1yPV9nv471JWYXk-Wb3JInwkc7zf-je67/view).
  4. la risoluzione del contratto in danno a carico di Sis dopo avere avocato l’iter con decreto ministeriale.

SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA (SPV): OBIETTIVI PRIORITARI


Il Fatto Quotidiano
Il Comitato No Pedemontana di Treviso  chiede di sottoscrivere questo documento contro l'inutile e dannosa Superstrada Pedemontana Veneta. I tempi stringono ed è urgente che i nuovi ministri competenti ricevano quanto prima le seguenti osservazioni, supportate dal maggior numero possibile di gruppi e singoli. Grazie per quanto potrete fare.

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Piazzale di Porta Pia, 1
00198 - Roma 
pec: segreteria.ministro@pec.mit.gov.it
pec: ufficio.gabinetto@pec.mit.gov.it
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Via Cristoforo Colombo, n. 44
00147 - Roma
pec: segreteria.ministro@pec.minambiente.it



SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA (SPV):

OBIETTIVI PRIORITARI


Chiediamo alle istituzioni, e in particolare ai Ministri dei Trasporti e dell’Ambiente, di intervenire tempestivamente sulle procedure di competenza connesse alla SPV, per ripristinare la correttezza e la legalità, ad avviso di molti cittadini e associazioni ripetutamente violate su aspetti strutturali del progetto SPV, onde evitare complicazioni ancora più gravose e ingovernabili in un prossimo futuro.

giovedì 5 luglio 2018

PEDEMONTANA VENETA: IL FRONTE AMBIENTALE DIVIDE M5S E LEGA, MA…

Marco Milioni su Alganews scrive un approfondimento che aggiorna con chiarezza e dettagli le implicazioni attuali riguardo alla vicenda della Pedemontana Veneta.(ndr)
 Il governo capitanato dal premier Giuseppe Conte si è insediato ai primi di giugno. Da quando l’esecutivo è in carica molto si è detto sulle divergenze, più o meno potenziali, che animano le due componenti della compagine che ne regge le sorti: quella del M5S e quella del Carroccio. Molto si è detto soprattutto sui problemi dell’immigrazione, che stanno riempendo le colonne dei quotidiani. Meno, molto meno però, i media si stanno interessando di alcune discordanze che riguardano un tema per certi aspetti decisamente più pesante, quello delle infrastrutture, in cui gli interessi in gioco sono alle volte incalcolabili.
Su questo versante tra i fronti più bollenti ci sono quello della Tav Brescia-Verona-Vicenza-Padova e quello della Pedemontana Veneta, nota anche come Spv. Ma se nel primo caso l’opera non ha ancora affrontato i nastri di partenza, ben diversa è la situazione della superstrada che dovrebbe o dovrà connettere Montecchio Maggiore nel Vicentino con Spresiano nel Trevigiano. Si tratta di un’opera che da anni divide l’opinione pubblica veneta. E che per inciso costituisce una delle infrastrutture più importanti tra quelle oggi in cantiere in Italia: basti ricordare che i lavori ammonteranno a tre miliardi. Mentre il flusso di incassi che con i pedaggi, se il traffico ci sarà (o con i quattrini del bilancio se l’arteria sarà snobbata dagli utenti) la Regione Veneto dovrà garantire al concessionario privato, il raggruppamento italo-spagnolo Sis, per i quarant’anni successivi alla entrata in funzione ammonta a 12-15 miliardi di euro.

lunedì 2 luglio 2018

La Pedemontana Veneta degli ingoiatori-prenditori. Torniamo a scrivere nel contesto politico mutato dopo alcuni mesi di riflessioni e lavoro sia politico che tecnico.


Il Corriere del Veneto del 29 giugno 2018 a pagina 13 pubblica le dichiarazioni di alcuni prenditori a difesa della Pedemontana Veneta, rimproverandoci di voler fermare il progresso. Sono sintetizzate dallo strillo di "Zoppas(presidente di ConfindustriaVeneto): «Le grandi opere? Non creano un vantaggio ma servono a eliminare un handicap»".
Ormai è chiaro quale sia l'handicap a cui si riferisce: quello economico e finanziario delle aziende che rappresenta. Da qui si deduce perché difendono un'opera come Pedemontana Veneta che alla fine dei conti in 39 anni immetterà nel sistema, della cosiddetta impresa Veneta, 15 mld cioè tutto il costo caricato sulle tasche della Regione Veneto dal nuovo contratto di Zaia. Allora la questione è proprio questa, e a poco sono valsi i tentativi che abbiamo fatto con proposte concrete per riportare quest'opera nell'alveo del possibile e del sensato, gli ingoiatori-prenditori vogliono solo difendere un interesse privato facendolo passare per necessità pubblica, per la risoluzione addirittura dei morti stradali come dice il Cestaro. Ma lo sappiamo bene che è solo un capitano di lungo corso di una imprenditoria che ha ingoiato ed è disposta ad ingoiare ancora ogni illecito e illegalità possibile.