venerdì 23 novembre 2018

EMENDAMENTO AMMAZZA PEDEVENETA

PressGiochi
L'emendamento ammazza pedemontana veneta è stato accolto ed è al vaglio del parlamento perché sia inserito nella prima legge utile in approvazione. Lo avevamo inviato ad un gruppo di parlamentari della maggioranza e dell'opposizione, per questo ringraziamo l'on. Silvia Benedetti che lo ha raccolto e fatto proprio, mettendolo al vaglio dell'ufficio legislativo del gruppo a cui appartiene e dopo questo è statosottoposto all'attenzione della competente commissione(1).
In particolare la scorsa settimana, a seguito dell'incontro con Iacopo Berti, Manuel Brusco e Barbara Guidolin avvenuto a Montecchio Maggiore il 10 novembre scorso (2), lo abbiamo inviato a tutti i parlamentari del Movimento 5 Stelle veneti (3). Ringraziamo Raphael Raduzzi (4) di Padova che almeno ha avuto la cortesia di risponderci con solerzia inviandoci i ringraziamenti per il suggerimento. In quella missiva chiedevamo una solerte risposta sia in senso negativo che in senso positivo, senza aver alcun riscontro su questa richiesta; e a dire il vero ce lo saremmo aspettati dalla senatrice Guidolin che a Montecchio ci aveva chiesto una relazione che dettagliasse puntualmente le ragioni giuridiche e legislative (5) a sostegno dell'ammazza pedeveneta. Lo abbiamo fatto senza avere alcun riscontro, tanto più che registriamo le dichiarazioni forniteci via social dall'on. Spessotto che obiettava su tutta la linea rispetto all'apertura alla Guidolin.
La situazione appare come uno stallo se non una ritirata in disordine e poco strategica, rispetto alle posizioni del dicembre 2017 prese personalmente da Di Maio(6) e testimoniate da numerosi video e dichiarazioni. Speriamo di sbagliarci ma qualcuno ci deve spiegare cosa sta succedendo, come mai Toninelli e Berti(7) ci dicono che adesso non si può fare niente?
Matilde Cortese Massimo Follesa Elvio Gatto portavoce CoVePA

sabato 17 novembre 2018

SPV: PROPOSTO L'ALLONTANAMENTO DEI RESIDENTI DI VALLUGANA-Assemblea 13.11.18 Variante Tunnel Malo


In questa sintesi riprendiamo la registrazione e rilanciamo la prova delle nostre affermazioni sulle dichiarazioni dell'ingegner Pellegrini che in rappresentanza di Zaia e della Regione Veneto ha affermato il possibile spostamento dei residenti di Vallugana qualora gli inquinanti non sia possibile farli rientrare nella norma. Dunque lei sa che e possibile che gli impatti superino irrimediabilmente i livelli accettabili per chi vive. Questo è accaduto lo scorso 13 novembre durante l'assemblea organizzata dal Comune di Malo per presentare la variante alla Galleria da 7 km della Pedemontana Veneta. Sono la conferma del comunicato del 14 novembre 2018, sulla serata di San Tomio di Malo sul nuovo cantiere di Vallugana per il tunnel Castelgomberto-Malo di 7km. Il punto è e rimane nel fatto che da questo punto la VIA nazionale e pure il commissario strsorstraord Vernizzi avevano sempre garantito che i lavori di scavo, ora conclusi, sarebbero serviti solo per un piccolo tunnel di servizio alla galleria principale. Ora che le estremità con i cantieri principali sono sequestrati a causa di gravi sottovalutazione costate la morte di un uomo a est, e il crollo completo di una delle due canne a ovest, Pellegrini afferma che i lavori non si possono fermare alla faccia dei residenti che se serve possono andarsene. Ecco l'audio dell'arroganza e del grande risultato dei plenipotenziari di Salvini e Zaia che Malo ha votato per governare l'amministrazione comunale: i veneti fuori dalle loro case per almeno due anni di cantieri e i salernitano piemontesi liberi di circolare per la Valle.

venerdì 16 novembre 2018

MARCO MILIONI PUBBLICA L'AUDIO INTEGRALE DELLA SERATA A MALO SUL NUOVO CANTIERE DI SPV. ECCO LA PROVA DELLA PROPOSTA SHOCK DI PELLEGRINI PER ALLONTANARE I RESIDENTI DI VALLUGANA DAL CANTIERE DEL TUNNEL DI SPV

Ecco la prova delle nostre affermazioni nel comunicato del 14 novembre 2018, sulla serata di San Tomio di Malo sul nuovo cantiere della Pedeveneta a Vallugana per il tunnel Castelgomberto-Malo di 7km. Ecco l'audio dell'arroganza e del grande risultato dei plenipotenziari di Salvini e Zaia che Malo ha votato per governare l'amministrazione comunale: i veneti fuori dalle loro case per almeno due anni di cantieri e i salernitano piemontesi liberi di circolare per la Valle.
Si può ascoltare nell'audio pubblicato da Marco Milioni dopo il minuto 71 la sicumera da spa altoatesina dell'ing. Pellegrini.
https://supporto01.blogspot.com/2018/11/san-tomio-e-vallugana-rabbia-per-i.html 

giovedì 15 novembre 2018

PEDEVENETA: PRESENTATI EMENDAMENTI AI GRUPPI DEL PARLAMENTO ITALIANO


Facendo seguito all'incontro di sabato pomeriggio 10 novembre 2018, presso il punto 5 stelle di Montecchio Maggiore, abbiamo inteso chiarire la posizione del CoVePA. In quella occasione dopo aver presentato al capogruppo regionale Manuel Brusco e alla Senatrice Barbara Guidolin, le nostre proposte di emendamento, siamo entrati proseguendo l'incontro con il Consigliere regionale Jacopo Berti. Questo colloquio si è concluso in modo teso e abbiamo rilevato le distanze con le posizioni espresse da Luigi di Maio meno di un anno fa e ribadite anche nei giorni scorsi sulla stampa veneta. Con l'obiettivo di giungere a un punto risolutivo ci siamo rivolti al gruppo dei parlamentari veneti del movimento e ai parlamentari dell'opposizione che potrebbero essere attenti alle questioni che poniamo.Per questo ringraziamo fin d'ora quanti nel parlamento hanno inteso raccogliere le nostre proposte ritenendole degne di essere presentate. In particolare ci sono uno o più gruppi parlamentari condividono la proposta e la stanno studiando con noi per depositarlo quanto prima. 
Matilde Cortese Massimo M. Follesa Elvio Gatto portavoce CoVePA  wwwcovepa@gmail.com

mercoledì 14 novembre 2018

GLI ABITANTI DI VALLUGANA POSSONO ANDARSENE IN ALBERGO A SPESE DELLA SIS! Questo è il grande risultato dei plenipotenziari di Salvini e Zaia che Malo ha votato: i veneti fuori dalle loro case per almeno due anni di cantieri e i salernitano piemontesi liberi di circolare per la Valle

Ieri sera 13 novembre a San Tomio di Malo si è svolto un incontro con la  popolazione locale sulla variante al tunnel più grande della Pedemontana Veneta: 7 km scavati nell'ovest vicentino. Organizzato dalla sindaco di Malo con l'ing. Pellegrini RUP di SPV e con il geometra D'Agostino ad di SPV spa, con il DDLL ing. Adriano Turso e con il responsabile dei servizi ambientali di SIS l'architetto della PROTECO Engineering, sono state presentate le condizioni con cui i lavori riprenderanno aggirando i sequestri della Galleria
Castelgomberto-Malo. Vogliono finire il tunnel entro il 2020, e sono disposti a farlo anche con 8 fronti di scavo: 4 alle estremità e 4 dalla Vallugana in aperta violazione dei patti e delle prescrizioni del 2006.

martedì 30 ottobre 2018

MITENI: CHE MANINA C'È DIETRO ALLA CARATTERIZZAZIONE LENTA DEGLI INQUINANTI? PERCHÉ LE AUTORITÀ SI CONTRADDICONO A VICENDA? PERCHÉ LA PROCURA HA LASCIATO LE MANI LIBERE AGLI INDAGATI NELLA CARATTERIZZAZIONE?IL RUOLO CONTROVERSO DEI SINDACATI.

Oggi 30 ottobre 2018 alle ore 12,30 presso località Colombara, 91 di Trissino il CovePA ha tenuto una conferenza stampa in relazione ai PFAS e alla vicenda MITENI. Sono stati presentati due documenti del 2017: il primo stabilisce le magle della caratterizzazione degli inquinanti sotto la Miteni, il secondo del Sindaco di Trissino la smentisce. Tutti e due dimostrano la gravità dei comportamenti della provincia di Vicenza e del Sindaco di Trissino e della Regione Veneto compresa ARPAV.

lunedì 29 ottobre 2018

SCARABEL: KAPÒ O MEMBRO DEL CONSIGLIO REGIONALE?

Ieri domenica 28 ottobre '18 abbiamo assistito a un grave atto intimidatorio perpetrato da un Consigliere Regionale del Movimento 5 Stelle. Un atto degno di un kapò e non certo di un cittadino a cui è affidato il compito di rappresentare funzioni pubbliche con il dovere di adempierle con disciplina ed onore.

 Il CoVePA ha partecipato all'assemblea regionale del M5S Veneto, l'incontro autoconvocato si è svolto nella sala consiliare del Comune di Salzano a Venezia. L'invito, oltre ad affrontare questioni politiche regionali, era aperto a tutti i cittadini e ai  numerosi comitati veneti per un confronto in tarda mattinata sul tema "Grandi opere e tutela ambientale: Tav, Pedemontana, Grandi navi ... una resa alla Lega?". Con noi erano presenti rappresentanti dei No Grandi Navi, dei comitati che si battono contro le pratiche inquinanti del prosecco, rappresentanti dei No Pedemontana Treviso, non sono mancati i comitati polesani che si occupano di infrastrutture e quelli contro la Valdastico. Tra presenti abbiamo notato due consiglieri regionali del movimento: Patrizia Bartelle e Simone Scarsabel.

giovedì 25 ottobre 2018

SPV: 3^ E 4^ VARIANTE PER IL PROGETTO TRABALLANTE

Dopo le due varianti del 2012 per il tratto di vicentino Breganze-Marostica, e del 2015 per il tratto di Montebelluna (bocciato), siamo giunti ad altre due varianti nel vicentino. La Pedemontana Veneta è progettata talmente bene dalla banda di Zaia e dei salernitano-piemontesi che presenta la 3^ e la 4^ variante alla commissione VIA Nazionale del Ministero dell'ambiente.

martedì 23 ottobre 2018

LA SIS CHIUDE INCOMPIUTO IL PASSANTE FERROVIARIO DI PALERMO

Gli edifici di vicolo Bernava
 (01.12.2015) © D. G

Sicilia.it lancia l'allarme sul cantiere SIS di Palermo. Scandalo incompiute: dopo 10 anni di lavori il Passante di Palermo resterà incompleto.

La giungla del sistema degli appalti miete un’altra “vittima” eccellente: il Raddoppio del Passante Ferroviario di Palermo. Opera faraonica da oltre un miliardo di euro.
Dopo ben 10 anni di lavori e innumerevoli ritardi, la Sis – il consorzio italo spagnolo che nel 2008 avviò i cantieri – ha ufficialmente deciso di gettare la spugna: troppi extra-costi che sforano il prezziario di dieci anni fa. Troppe varianti, troppi imprevisti, troppa burocrazia. Ennesimo smacco per una città martoriata da cantieri infiniti.
Su tutte, pesa come un macigno l’incredibile “svista” relativa al tappo di vicolo Bernava: un fiume di acqua e fango sotto il Tribunale impedisce da 2.322 giorni (più di 6 anni: era il 10 giugno 2012) di completare la galleria.

domenica 14 ottobre 2018

TONINELLI & SOCI: PEDEVENETA QUESTA SCONOSCIUTA


http://supporto01.blogspot.com/2018/10/pedemontana-covepa-vs-toninelli.html 
La posizione del M%S sta scatenando polemiche a non finire nella galassia ambientalista veneta. Follesa definisce la decisione del ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli del M5S, cui viene attribuita la responsabilità politica di escludere la Pedemontana dalla valutazione costi benefici, una calata di brache nei confronti del diktat politico della Lega.

sabato 13 ottobre 2018

SPV: ZAIA AGGIUNGI POSTI A TAVOLA!

In riferimento all'articolo del Gazzettino apparso l'11 ottobre 2018 a firma di Alda Vanzan in cui si da conto del mancato inserimento della Pedemontana Veneta nelle procedure di analisi costi e benefici indicate nel documento di economia e finanza (p.73), approvate dal governo e dalle camere del parlamento, abbiamo registrato i comunicati apparsi nella giornata di ieri del Ministro Toninelli e dei gruppi parlamentari veneti e regionali del M5S.
Non nascondiamo il disappunto , lo sconcerto e la rabbia per l'immorale comportamento a cui assistiamo. Si sa però che in politica questo è la normalità, ci aspettavamo un cambiamento concreto perchè questa è la cifra con cui si vogliono distinguere. Abbiamo capito che la loro cifra è insufficiente e credevamo di non verificare così rapidamente che non vi è nulla di nuovo sotto il sole.

martedì 18 settembre 2018

SPV IN 8^ COMMISSIONE ALLA CAMERA CON CORSINI E PELLEGRINI.

Alle ore 13 di oggi 18 settembre 2018 la Commissione Ambiente ha svolto l’audizione del commissario dell’Autorità vigilante Superstrada pedemontana veneta (Spv), vice avvocato generale dello Stato, Marco Corsini, sullo stato di avanzamento delle opere e delle attività relative alla realizzazione della superstrada pedemontana veneta(https://webtv.camera.it/evento/12938).

venerdì 14 settembre 2018

L’autostrada Roma-Latina riparte da zero (se riparte): annullata l’aggiudicazione a consorzio Sis

Edilizia&Territorio.it
Con la sentenza sulla Roma-Latina il Cconsiglio di Stato riunito nella 5^ sezione ha cancellato l'aggiudicazione alla SIS di un'opera strategica. Il ricorso presentato dalla Salini-Impregilo non solo è stato accolto contro la prima sentenza del Tar Lazio, ma i consiglieri hanno sentenziato l'annullamento della gara. La decisione pubblicata il 13/09/2018 con N.05374/2018 può essere un fatto eclatante nella battaglia tra i salernitano-piemontesi e l'Impregilo (). Un secondo contenzioso tra i due gruppi pende al Tar Veneto per il Terzo Atto Convenzionale della Pedemontana Veneta firmato da Zaia nel maggio 2018. È evidente che a qualcuno un qualche brivido deve correre lungo i calzoni a leggere gli atti. Di certo qualcosa è cambiato nell'ambiente giudiziario attorno a SIS, per arrivare a questa conclusione nel Lazio.

lunedì 10 settembre 2018

POZZO SPIA SPV A TRISSINO INQUINATO CON I PFAS. Ma sarebbero altri tre quelli inquinati tra cui uno sotto al vecchio sito Rimar con quasi 500ng/l!


Il Covepa in passato si era già occupato del caso Pfas. Grazie al nostro intervento infatti le autorità regionali, assieme al concessionario, sono intervenute per modificare il tracciato della Pedemontana Veneta al fine di evitare che questo, confliggendo con il plume sotterraneo alla Miteni, la spa trissinese al centro di un caso di inquinamento da derivati del fluoro, generasse un aggravio della contaminazione già in essere.
Più di recente siamo venuti in possesso di alcune informazioni che ci fanno affermare che nelle acque di un pozzo spia della Spv collocato vicino alla piscina comunale di Trissino siano stati rinvenuti Pfas in quantitativi preoccupanti. La collocazione geografica del luogo, assieme alle modalità di deflusso delle acque in quella zona del paese, in questo caso, ci induce a pensare ad una presenza di Pfas non tanto riconducibile alla Miteni (il suo stabilimento è in zona Colombara), quanto piuttosto alle produzioni che un tempo insistevano alla vecchia Rimar nella parte alta, storica, di Trissino nei pressi della omonima villa.
In tal senso, per avere una comprensione più chiara del contesto è bene ricordare che la produzione di derivati del fluoro e o Pfas in valle dell’Agno è iniziata negli anni ‘50 in località Coré in Valdagno e subito dopo in piazza Giangiorgio Trissino a Trissino dopo il 1954. Relativamente a questo secondo sito, si evidenzia che la produzione venne trasferita presso l’attuale sede in località Colombara, sempre a Trissino, in ragione del gravissimo carico ambientale (e non si parla di soli derivati del fluoro) generato da quest’ultima sul centro storico di Trissino già a a prtire dal 1964.
In relazione alla nota persistenza nella matrice ambientale dei succitati derivati del fluoro ovvero Pfas, si segnala che a valle del sito di piazza Giangiorgio Trissino, meglio noto alle cronache come Scuderie Marzotto (ALLEGATO 1)area di insediamento della Rimar produttrice del cosiddetto Acido Perfluoro Ottanoico APO, sono presenti svariati insediamenti abitativi, i cui approvvigionamenti idrici, storicamente, sono stati garantiti da pozzi privati, tutt’oggi esistenti per uso irriguo degli orti.
In particolare dai dati Arpav (ALLEGATO 2) risulta che un pozzo della SPV collocato di fronte alla Piscina Comunale di Trissino sia contaminato da PFAS, nello specifico l'APO. Ora abbiamo verificato che a poche centinaia di metri esiste un secondo pozzo realizzato di recente su cui non risultano dati. La stranezza che un pozzo spia di SPV sia inquinato con un prodotto dismesso da almeno un decennio dalla Miteni la dice lunga sulla serietà con cui quei prodotti siano stati gestiti.

venerdì 31 agosto 2018

La Pedemontana Veneta è una montagna di merda. Zaia e Salvini sono peggio dei Benetton, pensano solo al lucro.

Gazzettino.it
Ci presentano un Saint Honoré, in vece è una montagna di merda. Si abbiamo scritto proprio che la Pedemontana Veneta e una montagna di merda. Ieri come cita il Gazzettino il ministro dell'Interno e Zaia sono giunti alla firma del protocollo antimafia. Fatto bene, ma con tre anni di ritardo, e soprattutto a conferma dell'esistenza di gravi inadempienze, il protocollo era scaduto. Il presidente della Giunta veneta ha dichiarato: «È un accordo di responsabilità per allinearsi alle direttive nazionali e anti-corruzione per una lotta vera all'infiltrazione mafiosa e alla corruzione». 
Capirai, che la lotta inizi ora a 9 anni dall'affidamento alla SIS? Non depone molto bene sull'attenzione alla lotta alla mafia, in particolare alla 'ndrangheta; non depone molto bene anche la sottovalutazione delle denunce su possibili attività illecite e corruttive tra i contratti di Pedemontana Veneta, parlando di contratti simulati e plusvalenze ingiustificate a carico dei Dogliani di SIS.

mercoledì 22 agosto 2018

FALLO DI CONFUSIONE NEL CAMPO DELLA SPV


Siamo alle veline da minCULpop, e il CoVePA si dice sbalordito che quello scritto ieri a pagina 2 del CorVeneto sia la solita velina dei manutengoli di Zaia, il quale a braccio ieri invece, in conferenza stampa le spara grosse. Anzi GROSSISSIME: adesso salta fuori che Regione Veneto è il Concessionario di Pedemontana Veneta. Si tratta di una verità dal sen sfuggita che dimostra la confusione che regna sulle concessioni in Veneto e nella testa del poverello presidente che annaspa tra avverbi, congiunzioni, sonore stupidaggini. Ciò che emerge dal suo stato confusionale, è che il cosiddetto modello veneto delle infrastrutture è tutto pubblico. Smentendo se stesso smentisce la stupidaggine dell'inattaccabile SPV e mette in guardia l'opinione pubblica sulle strane prudenze con cui in parte Matteo Salvini, ma soprattutto Luca Zaia e Giancarlo Giorgetti (si parla del Carroccio) stanno difendendo le concessioni private, confermando che il presidente Giuseppe Conte e Luigi Di Maio devono tenere il punto, andando a contestare anche le illegalità della concessione di pedeveneta in aperta violazione degli articoli 43, 49 e 56 del trattato di Lisbona e successive integrazioni! Sono quattro i punti chiari a chi segue con attenzione le vicende di SPV sulla base dei quali chiediamo ai Ministri Costa, Toninelli e Bonafede l'emanazione di un decreto interministeriale dei dicasteri di ambiente infrastrutture e giustizia che contemperi:

martedì 14 agosto 2018

Crolla il ponte Morandi in A10. Più Soldi alle manutenzioni e no alle TAV, alle Pedemontane e alle concessioni. Perché non ci ascoltate?

Crolla il ponte Morandi in A10 proprio nell'attraversamento  di Genova. Sarebbero decine i morti. Il crollo degli stralli o di una delle antenne-pilastro di sostegno di questi sarebbe alla base del disastro, dovuto con ogni evidrnza alla scarsa o non adeguata manutenzione di un manufatto della metà degli anni 60. L'attraversamento del torrente Polcevera e di una intera area industriale dell'ovest genovese è la via principale verso la costa francese.

domenica 5 agosto 2018

AUDIZIONE SULLO STATO DEI LAVORI PER LA SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA

Ecovicentino.it
Il Commissario Regionale, Autorità Vigilante per la Spv, l’avvocato dello Stato Marco Corsini è stato ascoltato dalla commissione  Ambiente, l'VIII della Camera. Giovedì 2 agosto, alle ore 17, la Commissione Ambiente ha svolto l'audizione informale sullo stato di avanzamento delle opere e delle attività relative alla realizzazione della Superstrada pedemontana veneta. L'appuntamento con Corsini è stato trasmesso in diretta webtv ma purtroppo non se ne trova traccia in questa era del cambiamento.
Sarebbe bello sapere cosa penserebbero i commissari, se sapessero che l'autorità vigilante, marcia al fianco di SIS. Corsini si rifiuta di prendere in considerazione le denunce del CoVePA contro la direzione dei lavori di SPV, il contraente generale e il concessionario circa le gravi violazioni di legge a loro carico. 

martedì 24 luglio 2018

VIALE DELLA SERENISSIMA A TV COME SPV A MONTECCHIO MAGGIORE?

Ieri con il CoVePA siamo stati in sopralluogo a verificare lo stato dei lavori a Treviso della ciclabile che ha
scoperchiato l'interramento dei rifiuti speciali sotto al manto stradale di Viale Serenissima. Sono ancora lì e stanno procedendo con la posa deigli scatolari del sottopasso.
È lo stesso metodo delle rampe e della tangenziale ex variante SS. 246 di Montecchio Maggiore, oggi i primi 8km di Pedemontana Veneta.

giovedì 19 luglio 2018

IL DIBATTITO PUBBLICO DE NOANTRI.

Erasmo Venosi approfondise su Money.it le lacune della partecipazione pubblica all'italiana(ndr).
"Il  dibattito pubblico sulle grandi infrastrutture,  previsto dagli art 22 e 23 del Nuovo Codice Appalti è stato regolamentato in ritardo . La  terzietà  è pari a zero tra chi vuole l'opera  e chi non la vuole,  sulla base di una pubblica discussione avente come riferimenti documenti tecnici e scientifici . Dicono di ispirarsi al modello partecipativo francese . Falso!!! Vergognosamente falso.

'Ndrangheta, camorra, mafie cinesi e nigeriane: solo tre arresti e omertà locale

'Ndrangheta, camorra, mafie cinesi e nigeriane: solo tre arresti e omertà locale

CATANIATODAY
VICENZATODAY PRESENTA UN APPROFONDIMENTO ONLINE TRATTO DALLA RELAZIONE SEMESTRALE DELLA DIA SULLE PRESENZE MAFIOSE VENETE, CHE VALE LA PENA DI LEGGERE PER INTERO.

È quanto emerge dalla relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia presentata mercoledì. Un territorio che per produzione e volume d’affari consente alle cosche di mimetizzarsi nel tessuto economico e operare nel riciclaggio e nel reinvestimento dei loro capitali in attività dalla parvenza lecita

mercoledì 18 luglio 2018

ZAIA CONTINUA A NASCONDERSI DIETRO A CORSINI. Rinomina per lui come Commissario Autorità Vigilante della SPV.

Zaia continua a nascondersi dietro all'avv. Corsini, quello dalla parte della SIS con tanto di casacca. Infatti Zaia ha provveduto a rinnovargli l'incarico con delibera apposita riconfermandolo quale commissario dell'autorità vigilante della Pedemontana Veneta. Questo è quanto emerge dalla DGRV n. 944 del 26 giugno 2018, pubblicata su BUR veneto N°67 del 10 luglio 2018, avente per oggetto: Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta. C.U.P. H51B03000050009 C.I.G.: 0411155FD2. Rinnovo del Commissario Autorità Vigilante sull'opera, ex art. 20 D.L. n. 185/2008. 
È determinante l'allegato A che specifica i poteri. Questi possono giungere se motivati adeguatamente fino alla deroga delle norme regionali e nazionali. Soprattutto si comprende il legame che lega a doppio filo Corsini e Zaia: coprire le spalle al secondo dal punto di vista mediatico, e soprattutto coprirne le responsabilità individuali fino a quelle penali.
L'oggetto rivela che non è più un incarico aatempo determinato, ma fino a che la SPV non sarà finita: ""Si rinnova l’incarico di “commissario Autorità Vigilante sull’opera Superstrada Pedemontana Veneta” all’avv. Marco Corsini, sino al completamento della stessa.
Incarico prestato a titolo gratuito disciplinato da apposito contratto di 8 articoli regolatori di compiti, poteri e suoi limiti ( allegato A alla DGRV 944/2018)"

Presentazione Rapporto Consumo di Suolo in Italia

Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici – edizione 2018

Si è tenuta il 17 luglio a Roma a Palazzo Montecitorio la presentazione dell'edizione 2018 del Rapporto sul Consumo di Suolo in Italia realizzato dall'ISPRA e dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente. Il Rapporto restituisce una fotografia completa e aggiornata del territorio e fornisce una valutazione delle dinamiche di cambiamento della copertura del suolo e della crescita urbana, anche a livello locale, e delle conseguenze sull’ambiente, sul paesaggio, sulle risorse naturali e sul sistema economico.

lunedì 16 luglio 2018

Il decreto sul dibattito pubblico pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

A cura di  appare su http://www.appaltiecontratti.it/2018/07/16/in-gazzetta-ufficiale-il-decreto-sul-dibattito-pubblico/ un resoconto sul decreto per il dibattito pubblico nelle opere pubbliche.
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale serie generale n. 145 del 25 giugno 2018 il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 76/2018 recante “modalità di svolgimento, tipologie e soglie dimensionali delle opere sottoposte a dibattito pubblico”, adottato ai sensi dell’art. 22, comma 2, d.lgs. n. 50/2016.
Non si tratta di un passo avanti come scrive lo stesso autore: "" In sostanza, nelle intenzioni del legislatore, l’introduzione di forme di dibattito pubblico si poneva non solo in un’ottica di trasparenza, informazione e partecipazione democratica ai processi decisionali ma, consentendo un confronto “a monte” in vista dell’inizio dei lavori, forse soprattutto quale possibile strumento di prevenzione di forme di contrasto alla realizzazione di opere pubbliche e di deflazione del successivo contenzioso.
Se queste erano le ambiziose intenzioni del legislatore, probabilmente il d.P.C.M. oggi varato rappresenta un passo indietro e rischia di compromettere l’effettiva operatività del nuovo istituto, confinandolo a sporadiche ipotesi applicative con la previsione di elevate soglie dimensionali.""

sabato 14 luglio 2018

Tav, Mose e Pedemontana: sei domande a Toninelli Il ministro grillino del governo M5S-Lega ha promesso il cambiamento sulle infrastrutture. Cominciamo da quel che non torna

dagospia.com
Erasmo Venosi su VVox si rivolge a Toninelli ponendo 6 quesiti, tra cui uno su Pedemontana Veneta, confermando i nostri dubbi sulla VIA della Spresiano-Montecchio(ndr).

Infrastrutture: dovrebbero essere efficienti e utili alla collettività. Per questo, sommessamente, ci permettiamo di rivolgere alcune domande al ministro responsabile delle medesime, Danilo Toninelli (M5S).

giovedì 12 luglio 2018

SPV: 4 PUNTI INEDITI PER UNA ARCHITETTURA GIURIDICA ALTERNATIVA

Il CoVePA ha ben chiara l'idea che il piano economico e finanziario della Pedemontana Veneta è in deficit e che sia concreta la eventualità questo si trasformi in un deficit miliardario per la Regione Veneto . Per questo abbiamo aderito all'appello degli amici di Treviso che richiamano un intervento dei ministri Costa e Toninelli sulle questioni aperte di SPV. Siamo profondamente convinti che siano indispensabili interventi sul progetto e sull'architettura giuridica che la sostiene quali:
  • l'evidenza pubblica dell’ANALISI COSTI BENEFICI (ACB) promessa dal ministro, indispensabile per motivare la Pubblica Utilità dell’opera;
  • la verifica con urgenza del rispetto delle numerose Prescrizioni previste, conditio sine qua non per il proseguimento dei lavori;
  • l'esame delle autorizzazioni e gli adempimenti previsti dalla normativa vigente, anche europea;
  • l'assoggettamento a VIA completa (con partecipazione popolare) del progetto definitivo-esecutivo con la verifica di ottemperanza;
  • l'accertamento della corretta realizzazione dell’opera e i previsti monitoraggi ambientali; il rispetto e il ripristino integrale dei siti di Rete Natura 2000 e delle aree a tutela ambientale devastati dai cantieri;
  • l'annullamento del terzo Atto Convenzionale;
  • la partecipazione popolare alle procedure, VIA e VINCA;
  • la revisione delle deleghe alla Regione, e quindi all’Autorità Regionale per Rete Natura 2000, in tema di siti protetti;
  • l'annullamento della legislazione sui Project Bond;
  • l'avvio di una indagine sulle irregolarità commesse e sulle responsabilità dei decisori coinvolti nelle procedure.
Nessuno deve sottovalutare quanto intendiamo fare per eliminare il contraente generale e il concessionario, tanto più che deve essere chiaro a tutti il nostro intento nel proseguire con efficacia, determinazione e concretezza presso i ministeri dell'ambiente, dei trasporti e della giustizia per :
  1. la sospensione dei lavori in ragione della mancata verifica di ottemperanza allo studio di impatto ambientale effettuata dalla Commissione nazionale via;
  2. chiedere al concessionario di produrre un reale documento relativo alla esplicitazione del rapporto costi benefici che, è bene ricordarlo, non riveste un semplice aspetto economico bensì, economico, sociale ed ambientale
  3. l'attivazione degli ispettori ministeriali (Ambiente, Trasporti, Giustizia) affinché secondo le proprie competenze valutino gli illeciti più volte evidenziati (siamo pronti a redigere un dossier in tal senso); si ponga l’accento in modo particolare sulla mancanza dei titoli di legge per il direttore dei lavori di Spv ingegnere Adriano Turso; sui denunciati illeciti penali circa le plusvalenze sulla progettazione; sui denunciati illeciti penali per la possibile estorsione segnalata dalla Sics con esposto alla Regione Veneto in data 24 gennaio 2017 (https://drive.google.com/file/d/1yPV9nv471JWYXk-Wb3JInwkc7zf-je67/view).
  4. la risoluzione del contratto in danno a carico di Sis dopo avere avocato l’iter con decreto ministeriale.

SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA (SPV): OBIETTIVI PRIORITARI


Il Fatto Quotidiano
Il Comitato No Pedemontana di Treviso  chiede di sottoscrivere questo documento contro l'inutile e dannosa Superstrada Pedemontana Veneta. I tempi stringono ed è urgente che i nuovi ministri competenti ricevano quanto prima le seguenti osservazioni, supportate dal maggior numero possibile di gruppi e singoli. Grazie per quanto potrete fare.

Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
Piazzale di Porta Pia, 1
00198 - Roma 
pec: segreteria.ministro@pec.mit.gov.it
pec: ufficio.gabinetto@pec.mit.gov.it
Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Via Cristoforo Colombo, n. 44
00147 - Roma
pec: segreteria.ministro@pec.minambiente.it



SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA (SPV):

OBIETTIVI PRIORITARI


Chiediamo alle istituzioni, e in particolare ai Ministri dei Trasporti e dell’Ambiente, di intervenire tempestivamente sulle procedure di competenza connesse alla SPV, per ripristinare la correttezza e la legalità, ad avviso di molti cittadini e associazioni ripetutamente violate su aspetti strutturali del progetto SPV, onde evitare complicazioni ancora più gravose e ingovernabili in un prossimo futuro.

giovedì 5 luglio 2018

PEDEMONTANA VENETA: IL FRONTE AMBIENTALE DIVIDE M5S E LEGA, MA…

Marco Milioni su Alganews scrive un approfondimento che aggiorna con chiarezza e dettagli le implicazioni attuali riguardo alla vicenda della Pedemontana Veneta.(ndr)
 Il governo capitanato dal premier Giuseppe Conte si è insediato ai primi di giugno. Da quando l’esecutivo è in carica molto si è detto sulle divergenze, più o meno potenziali, che animano le due componenti della compagine che ne regge le sorti: quella del M5S e quella del Carroccio. Molto si è detto soprattutto sui problemi dell’immigrazione, che stanno riempendo le colonne dei quotidiani. Meno, molto meno però, i media si stanno interessando di alcune discordanze che riguardano un tema per certi aspetti decisamente più pesante, quello delle infrastrutture, in cui gli interessi in gioco sono alle volte incalcolabili.
Su questo versante tra i fronti più bollenti ci sono quello della Tav Brescia-Verona-Vicenza-Padova e quello della Pedemontana Veneta, nota anche come Spv. Ma se nel primo caso l’opera non ha ancora affrontato i nastri di partenza, ben diversa è la situazione della superstrada che dovrebbe o dovrà connettere Montecchio Maggiore nel Vicentino con Spresiano nel Trevigiano. Si tratta di un’opera che da anni divide l’opinione pubblica veneta. E che per inciso costituisce una delle infrastrutture più importanti tra quelle oggi in cantiere in Italia: basti ricordare che i lavori ammonteranno a tre miliardi. Mentre il flusso di incassi che con i pedaggi, se il traffico ci sarà (o con i quattrini del bilancio se l’arteria sarà snobbata dagli utenti) la Regione Veneto dovrà garantire al concessionario privato, il raggruppamento italo-spagnolo Sis, per i quarant’anni successivi alla entrata in funzione ammonta a 12-15 miliardi di euro.

lunedì 2 luglio 2018

La Pedemontana Veneta degli ingoiatori-prenditori. Torniamo a scrivere nel contesto politico mutato dopo alcuni mesi di riflessioni e lavoro sia politico che tecnico.


Il Corriere del Veneto del 29 giugno 2018 a pagina 13 pubblica le dichiarazioni di alcuni prenditori a difesa della Pedemontana Veneta, rimproverandoci di voler fermare il progresso. Sono sintetizzate dallo strillo di "Zoppas(presidente di ConfindustriaVeneto): «Le grandi opere? Non creano un vantaggio ma servono a eliminare un handicap»".
Ormai è chiaro quale sia l'handicap a cui si riferisce: quello economico e finanziario delle aziende che rappresenta. Da qui si deduce perché difendono un'opera come Pedemontana Veneta che alla fine dei conti in 39 anni immetterà nel sistema, della cosiddetta impresa Veneta, 15 mld cioè tutto il costo caricato sulle tasche della Regione Veneto dal nuovo contratto di Zaia. Allora la questione è proprio questa, e a poco sono valsi i tentativi che abbiamo fatto con proposte concrete per riportare quest'opera nell'alveo del possibile e del sensato, gli ingoiatori-prenditori vogliono solo difendere un interesse privato facendolo passare per necessità pubblica, per la risoluzione addirittura dei morti stradali come dice il Cestaro. Ma lo sappiamo bene che è solo un capitano di lungo corso di una imprenditoria che ha ingoiato ed è disposta ad ingoiare ancora ogni illecito e illegalità possibile. 

giovedì 19 aprile 2018

Luca Zaia e Renzo Rosso nel mirino del CoVePA dopo Report



http://taepile.blogspot.it/2018/04/spv-gli-strali-di-follesa-su-luca-zaia.html
In questa video-intervista che Marco Milioni ha realizzato e pubblicato oggi, ha raccolto il parere di Massimo Follesa, portavoce del Covepa, dopo la puntata di Report andata in onda lunedì 16 aprile e che è stata dedicata, almeno in parte, alle magagne della Pedemontana veneta. L'opera, sostenuta a spada tratta dal governatore veneto, il leghista Luca Zaia nonché da molti big dell'imprenditoria del Nordest, Renzo Rosso in primis, non è uscita per nulla bene dall'approfondimento della Rai.

venerdì 16 febbraio 2018

CORTE DEI CONTI: STRETTA FINALE SULLA SPV

La Corte dei Conti è alla stretta finale sulla Pedemontana Veneta e convoca le parti interessate per il 6 marzo 2018 in riunione pubblica per presentare la relazione finale che anticipa nelle sue parti principali. Nelle 40 pagine che alleghiamo rimangono tutti i profili di criticità del il procuratore Mezzera aveva sottolineato nelle precedenti relazioni. Dopo due interventi pubblici e la cassazione del commissario straordinario è ora il turno di Zaia, De Berti e della macchinetta regionale a subire gli strali del massimo organo di controllo.
Il Presidente d'Auria nell'invitare alla riunione non manca di chiedere ulteriori integrazioni alla relazione cosa che non mancheremo di fare dopo che la corte ha acquisito il mattone più importante quello della relazione del Presidente Cantone dell'ANAC a cui va il plauso e il rispetto del CoVePA per l'azione intrapresa e portata a termine con pesanti censure anche alla gestione Zaia dell'opera. Fatto questo espresso anche personalmente dalla nostra presidente nel recente incontro a Roma il 21 dicembre scorso assieme al sen. Cappelletti del M5S.
Siamo di fronte a una ulteriore bocciatura della Pedemontana Veneta, che, sebbene la Corte accetti e dichiari l'impossibilità di fermarla, ne decreta una ulteriore pesante censura nel complesso, ma soprattutto negli ultimi comportamenti messi in atto dall'amministrazione Zaia per salvare la PedeVeneta. Il Dottor Mezzera si concentra sulla ridefinizione del rapporto concessorio della Pedemontana Veneta criticandolo a fondo: oltre a mettere in luce criticità pesanti ancora persistenti sul progetto, sul sistema dei costi, sulla convenzione, sui ritardati finanziamenti privati e sui mancati controlli, punta l'indice su una serie di questioni fondamentali ancora aperte quali il terzo atto aggiuntivo alla convenzione, le nuove stime di traffico, lo slittamento del cronoprogramma l’inefficienza del partenariato pubblico-privato, il ritardato closing finanziario, le problematiche delle opere complementari, le disfunzioni delle procedure espropriative, la questione ambientale, il mancato coordinamento con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, La carenza dei controlli amministrativo-contabili.
Vale la pena di sottolineare tre aspetti su cui occorre richiamare l'intervento della Corte dei Conti: l'aumento stratosferico del contributo pubblico con rischio devastante per il bilancio derivante da flussi di traffico da rifare, il fallimento del progetto di finanza e le assenze delle regolari coperture economiche sulle opere di viabilità complementare e sulle autorizzazioni ambientali che ci fanno dire che SPV e fuori regola rispetto alla destinazione d'uso per cui è nata e rispetto alle norme ambientali ed europee.