venerdì 31 agosto 2018

La Pedemontana Veneta è una montagna di merda. Zaia e Salvini sono peggio dei Benetton, pensano solo al lucro.

Gazzettino.it
Ci presentano un Saint Honoré, in vece è una montagna di merda. Si abbiamo scritto proprio che la Pedemontana Veneta e una montagna di merda. Ieri come cita il Gazzettino il ministro dell'Interno e Zaia sono giunti alla firma del protocollo antimafia. Fatto bene, ma con tre anni di ritardo, e soprattutto a conferma dell'esistenza di gravi inadempienze, il protocollo era scaduto. Il presidente della Giunta veneta ha dichiarato: «È un accordo di responsabilità per allinearsi alle direttive nazionali e anti-corruzione per una lotta vera all'infiltrazione mafiosa e alla corruzione». 
Capirai, che la lotta inizi ora a 9 anni dall'affidamento alla SIS? Non depone molto bene sull'attenzione alla lotta alla mafia, in particolare alla 'ndrangheta; non depone molto bene anche la sottovalutazione delle denunce su possibili attività illecite e corruttive tra i contratti di Pedemontana Veneta, parlando di contratti simulati e plusvalenze ingiustificate a carico dei Dogliani di SIS.
Vale la pena ricordare le due inquietanti presenze nella pizzeria il Gaglioppo di Trissino, colpita anche dagli arresti, e nei cantieri della variante alla SS 246 di Montecchio Maggiore., dove Grika ha lavorato.
Alcune attività svolta in SPV sulla linea d'ombra della corruzione e dell' illecito sono state descritte dettagliatamente nella denuncia pubblica del geometra. Capocchi, ex affidatario delle progettazioni preliminare, definitiva ed esecutiva della pedeveneta. Che lotta alla corruzione volete che faccia Salvini se Zaia gli nasconde denunce degne di approfondimento di tutti gli organi investigativi? Come si fa a trascurare le dichiarazioni del dirigente della SICS che arriva a specificare che: ""In data 30.11.2011, le medesime IGO Ingegneria Grandi Opere Srl e SICS Ingegneria 
Srl sottoscrivevano un terzo contratto simulato denominato “ADDENDUM AL 
CONTRATTO 01 PRESTAZIONE DI SERVIZI INTEGRATI 01 INGEGNERIA PROT. 
17/10/GO/gm PER RICONOSCIMENTO 01 MAGGIORI ONERI SOSTENUTI” con il quale 
veniva rideterminato il corrispettivo previsto nel precedente contratto simulato del 
01.10.2010 innalzandolo a 1.660.000 euro."" 
Ma quanto è stata pagata la progettazione pagata con i fondi pubblici? Ce lo spiega sempre Capocchi:"".....volendo sorvolare sull’effettivo ranking ingegneristico di SIPAL, sono doverose brevi precisazioni in ordine ad alcune sospette operazioni di “ingegneria societaria e finanziaria”. 
In realtà, la fuoriuscita dell’Ing. Adriano Turso coincide con la rottura dei rapporti tra il Gruppo FININC dei Dogliani (e quindi la SIS Scpa) e la SICS Ingegneria di Taranto, fino a quel momento ritenuta un suo validissimo partner. 
Insorge una controversia sui compensi effettivamente spettanti alla SICS, i Dogliani non ne vogliono sapere di pagare quel che la scrivente società e l’Ing. Nicola Troccoli reclamano per le loro prestazioni (ossia, rispettivamente, la progettazione definitiva ed esecutiva e quella preliminare d’offerta); affermano che non vi sono fondi disponibili e riaffidano l’incarico di progettazione alla IGO – Ingegneria Grandi Opere Srl. 
La IGO Srl ha una storia molto più breve e soprattutto meno costellata di successi operativi. Analizzando i bilanci di tale azienda, si scopre che la stessa ha un solo cliente (il Consorzio stabile SIS Scpa) e sembrache la stessa sia stata appositamente costituita solo per prendere il posto della tarantina SICS ed assumere l’Ing. Adriano Turso. 
Fin qui – o quantomeno in un mondo dove non esista una normativa che disciplini i requisiti di qualificazione per i prestatori di servizi di ingegneria – potrebbe anche apparire anche il frutto di una scelta commerciale dettata dai principi di economicità. 
Ma neppure questo appare convincente. 
E sì perché a fronte dei soli 1.800.000 euro richiesti da SICS, la Regione Veneto ha erogato, a tutt’oggi, al concessionario per la progettazione circa 34.000.000, ossia il 1.700% in più di quanto ne sono stati corrisposti ai reali progettisti delle opere in argomento.
......IGO Srl non solo fa parte del medesimo Gruppo FININC Spa dei Dogliani ma, soprattutto, affida in outsourcing oltre il 90% della propria attività: in pratica una scatola con in pancia solo un bel contratto (quello appunto della Pedemontana Veneta) apparentemente “subappaltato” all’esterno nella sua pressoché totalità. 
La scrivente non ha informazioni circa chi abbia fornito questi, lucrosissimi, “servizi in outsourcing” né conosce quali effettive prestazioni siano state così profumatamente pagate e quale via abbiano intrapreso decine milioni di euro (….!). Ma vero è – sempre dalla lettura dei bilanci – che la IGO Srl, pur essendo diventata, formalmente, ilnuovo “progettista delle Pedemontana” appare una mera camera di passaggio attraverso la quale, in antitesi ad una fisiologica attività imprenditoriali, sono transitati fiumi di danaro e trattenendo per sé soltanto pochi “spiccioli”. 
Tanto più (e ciò rende ancora più oscura la vicenda) che la IGO Srl, quasi abbia assolto alla propria funzione, sembra essere stata poi incorporata dalla SIPAL e con essa anche l’Ing. Turso che dismessi gli abiti del “progettista” assume quelli del “direttore dei lavori”. 
Ma le indagini, analizzando il percorso del medesimo flusso di denaro, potranno certamente acclarare cosa è realmente avvenuto......""

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