venerdì 28 giugno 2013

Sostieni i 41 resistenti al Tar Lazio e alla Corte Costiruzionale contro la SPV

Sostieni i 41 resistenti al Tar Lazio e alla Corte Costituzionale contro la Superautostrada Pedemontana Veneta. Invia un contributo sul CCP 6900767 intestato: “associazione promozione qualità vita nell’ovest vicentino”, causale: “pro ricorso nov 2010 contro autostrada SPV” o sul CC cod. IBAN: IT40P0760111800000006900767 intestato a NO ALLA CENTRALE ASS. PROMOZIONE QUALITA’ VITA NELL’OVEST VICENTINO stessa causale.

CHI E COME FINANZIA LA SPV.... FORSE BANCA AGRILEASING SPA CON ICCREABAMCAIMPRESA SOCIETA' DEL SISTEMA DELLE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO?


Favretto itb 30112012 from greenvoice
Fonte:"IL TEMPO SI FA BREVE" La programmazione e la valutazione delle infrastrutture dei trasporti per la crescita economica dell'Italia - Convegno 30 novembre 2012 Università di Roma La Sapienza - Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale http://www.slideshare.net/greenvoice

RASSEGNA STAMPA - SPV: DAL TAR LAZIO ALLA CORTE COSTITUZIONALE. Il GdiVI si dimentica del ricorso dei 40 cittadini, del Comune di Fontaniva(PD) e del Parco Rurale Civiltà delle Rogge di Bassano del Grappa. "Chi nasce tondo non può diventare quadrato" ....gli asini non possono correre il derby!!!


Diniego atti Spv, i parlamentari del M5S contro Vernizzi

da CorriereVeneto
TRATTO DA MONTECCHIOPIU'.COM Federico D'Incà, deputato bellunese del M5S ha redatto una interrogazione parlamentare che sarà presentata a brevissimo. Oggetto del contendere? Il diniego oppostogli da Silvano Vernizzi, commissario straordinario alla Spv, relativamente alla ruichiesta di esibire il contratto di convenzione per la realizzazione dell'opera tra i privati incaricati e lo stesso commissario.

È proprio D'Incà, che tra l'altro è membro della commissione bilancio di Montecitorio (in foto), a riferire che il niet giunto dal commissario, che ha sede a Mestre nel Veneziano, ha trovato «la netta contrarietà del gruppo il quale ha deciso di agire di conseguenza». Oltre all'interrogazione, che materialmente è stata ultimata ieri e che sarà protocollata a giorni, D'Incà parla di un possibile ricorso al Tar.

martedì 25 giugno 2013

LiberoQuotidiano.it - Infrastrutture: Cda Pedemontana approva bozza riequilibrio Piano Economico Finanziario

La pedemontana lombarda ristruttura il Piano Economico Finanziario a causa dei ridotti ricavi e degli aumenti dei costi bancari dei finanziamenti destinati alla finanza di progetto. La fonte di Libero, quotidiano della famiglia Berlusconi, è l'agenzia Adnkronos. L'articolo riporta la "sbalorditiva" notizia  che "  Le previsioni di traffico sulla tratta autostradale in costruzione, hanno subito una contrazione media di circa il 7% con un negativo impatto sui ricavi da pedaggio. Inoltre, il mercato finanziario ha subito una contrazione della liquidita' disponibile all'erogazione dei finanziamenti." e ancora che "il costo dei finanziamenti bancari risulta aumentato, sempre rispetto al 2009, portando il tasso di interesse su un finanziamento project finance a crescere di oltre un punto percentuale". La nota non si limita a questo e scrive che il nuovo PEF deve "ottenere il via libera dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed essere approvato dal Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica). Terminato questo iter le banche avranno 12 mesi di tempo per deliberare il finanziamento." 
Ogni facile prospettiva per il PEF di SPV è tutta da dimostrare, lo aspettiamo al vaglio delle commissioni e dei comitati non faremo sconti a nessuno. E' compito dell'opposizione entrare nella stanza dei bottoni e vigilare, ma soprattutto ottenere chiarezza sul passato, poiché la finanza di progetto di SPV non poteva né doveva essere mai approvata. Essa fu basata su dati perlomeno artefatti. I ricavi erano gonfiati oltre il 25% del traffico atteso, l'equilibrio del PEF poggiava sui ricavi delle vendite di ghiaie e rocce di trincee e gallerie, e su un finanziamento bancario complessivo di quasi 1500 mln€. Chi nasconde i contratti nasconde le proprie responsabilità e i balletti tra il promotore di allora Mantovani e Pedemontana spa con in funzionari del NUVV della Regione Veneto, tra cui il super dirigente Vernizzi e il suo mentore Chisso. Adesso non staremo a guardare i balletti tra i ministri Lupi e Zanonato con la loro "compagnia".

lunedì 24 giugno 2013

Spv, indagano le toghe. Puppato: «Lumi sui fondi governativi»

TRATTO DA VICENZAPIU'.COM di Marco Milioni Domani in un convegno a Montecchio Maggiore organizzato dal Covepa si torna a parlare di Pedemontana, ma l'evento cade in un momento particolare perché sulla vicenda si stanno addensando diverse nubi, da un esposto alla Corte dei Conti, sino ad un fascicolo che sarebbe stato aperto dalla magistratura veneziana per passare ai dubbi che si stanno materializzando in parlamento circa i reali finanziamenti governativi dei quali l'opera potrebbe beneficiare.
Ad ogni modo domani alla sala municipale del civico 4 della Corte delle Filande a Montecchio saranno protagonisti Ilario Simonaggio (segretario veneto Cgil trasporti) e l'ex consigliere comunale della città castellana Luciano Chilese. Con loro ci saranno anche Elvio Gatto e Massimo Follesa, entrambi portavoce del Covepa. Il simposio, che comincia alle 20,45 arriva in un momento particolare.

domenica 23 giugno 2013

Cosa possono fare i cittadini e le cittadine per impedire che la superstrada a pagamento Pedemontana Veneta entri nella Valle dell’Agno e devasti i nostri colli?


Martedì 25 giugno a Montecchio Maggiore, presso la sala civica Corte delle Filande, ore 20.45 discuteremo con: Massimo Follesa portavoce del COVEPA Ovest Vicentino (Coordinamento Veneto Pedemonatana Alternativa), Ilario Simonaggio segretario regionale della FILT- CGIL (trasporti) Elvio Gatto portavoce  del COVEPA Trevigiano. Modera l'incontro Luciano Chilese predidente dell'ANPI di Montecchio Maggiore.
Dopo il Bassanese le ruspe si volgeranno indietro per aggredire i nostri colli dalla parte di Malo. Non sappiamo esattamente quando inizieranno gli scavi ma non dobbiamo confidare sugli scontati ritardi. Occorre informare la popolazione, molti infatti non immaginano l'impatto devastante di quest'opera e si fidano delle promesse di esenzione dal pedaggio, molti ritengono che comunque non ci sia più nulla da fare. Sappiamo invece che la Pedemontana scricchiola cominciando dal piano finanziario e quindi bisogna continuare a denunciare l'inutilità di questa Pedemontana, lo spreco di denaro pubblico, i danni al territorio. Dobbiamo mettere di fronte alle proprie responsabilità chi sostiene quest'opera e quindi pretendere il blocco dei lavori.
Il CoVePA presenterà anche le recenti ordinanze del TAR Laziodel 21 giugno 2013 che  riconfermano i precedenti atti di sentenza ZEN-Loria e Villaverla.
Negli atti emessi lo scorso venerdì per i 39 cittadini ricorrenti con il comune di Fontaniva, per il Parco delle Rogge dio Bassano del Grappa, e per il proprietario di Villa Fanna a TV viene sollevata la legittimità costituzionale dei provvedimenti di un anno fa che hanno salvato Vernizzi e concesso a Monti di prorogarlo per due anni! 

venerdì 21 giugno 2013

COMMISSIONE INCHIESTA DELLA REGIONE VENETO SU OPERE DELLA MATOVANI: ECCO I NOMI DEI COMMISSARI.

Nominata la commissione di inchiesta della Regione Veneto sulle opere in capo a Mantovani e oggetto di inchiesta per la presunta nuova tangentopoli. Dopo il caso dei project financing degli ospedali, e in conseguenza dei fatti del 2011-2012 su  Brentan, indagherà nella ragnatela dei progetti di finanza dello schema Baita e soci occulti.
Ricordiamo l'incontro a Venezia dell'11 aprile scorso con i consiglieri regionali, tra essi spiccarono  Moreno Teso (PDL ex AN), che  in quell'occasione seppur pacatamente si era tolto qualche sassolino dalla scarpa. Durante l'audizione ne disse di grosse sul sistema Baita, con chiare allusioni al dinamico duo Galan&Chisso di cui è sempre stato avversario. Il CoVePA rammenta la presenza, in quella prima audizione e gli interventi dei commissari  Pettenò, Pipitone e Fracasso (vice-capogruppo PD con delega alle infrastrutture).

mercoledì 19 giugno 2013

Pedemontana dal governo in arrivo fondi «veri»

Tratto da Corriere Del Veneto 19.06-2013
Saranno pagati direttamente i finanziamenti statali decisi dal cosiddetto decreto «sblocca-cantieri» per la prosecuzione delle opere di realizzazione della Pedemontana veneta. La conferma, giunta da fonti ministeriali, aggiunge anche che il piano di finanziamento sarà articolato in tre tranches tra 2013, 2014 e 2015, anche se non sono ancora stati definiti né l'ammontare totale dello stanziamento né la sua articolazione nei tre periodi. Il fabbisogno finanziario per consentire all'infrastruttura di procedere è ad oggi calcolato in 330 milioni e la speranza è che la misura, 2.030 milioni di euro su base nazionale nel quadriennio 2013-2017, possa coprire integralmente il «deficit» che rischia di paralizzare i lavori.

Convegno regionale : "VENETO E POLESINE - MOBILITA' E SVILUPPO SOSTENIBILE" , Rovigo sabato 22 Giugno 2013 ore 9.00-13.00

Il gruppo di lavoro dei Comitati ed Associazioni veneti sulle Infrastrutture ed il Consumo di suolo ha organizzato una serie di incontri/dibattiti nei luoghi maggiormente interessati da nuove autostrade e superstrade a pedaggio, mediante la privatizzazione del sistema stradale esistente mediante il "project financing" di cui l'Impresa Mantovani SpA (Ing. Baita) , oggetto dell'inchiesta della Magistratura, è quasi sempre il promotore.

Nonostante che anche molte organizzazioni ed associazioni imprenditoriali , nonché esperti indipendenti, si siano schierate contro le "politiche" della Regione Veneto in materia di mobilità e consumo di suolo, chiedendo quanto meno una moratoria ad ogni ulteriore affidamento degli appalti autostradali, fintanto che la Magistratura e lo stesso Consiglio Regionale abbiano concluso le ispettive inchieste sul "sistema Baita", la Giunta Zaia-Chisso è intenzionata a procedere rapidamente.

Dopo l'audizione con presidio al Consiglio Regionale, che ha visto la partecipazione di rappresentanti di alcune decine di Comitati, sono state programmate le prime 4 iniziative a Bassano (31 Maggio), Rovigo (22 Giugno), Montecchio (25 Giugno), Riviera del Brenta (28 Giugno).

Obiettivo successivo è l'organizzazione di una grande iniziativa unitaria a livello regionale.
segue programma del convegno

Consumo di suolo: a un passo dal baratro di Gualtiero Alunni (Consiglio Metropolitano di Roma)

Un ulteriore regalo alla rendita fondiaria: la proposta di legge Ac/70, di cui Realacci (PD e Presidente onorario di Legambiente) è il primo firmatario, titolata «Contenimento dell’uso di suolo e rigenerazione urbana». 
Questa proposta rilancia quella presentata nel 2008 dal ministro Maurizio Lupi, In nome di “diritti edificatori” commerciabili, nella quale la terra e quindi il suolo, dovevano essere messi a disposizione per la cementificazione, invece di ribadire la tutela del paesaggio e dell'agricoltura.
Nel 2012, il Ministro dell’Agricoltura, Mario Catania (firmatario incorente della proposta Realacci), presentava una legge sulla «Valorizzazione delle aree agricole e contenimento del consumo di suolo », che conteneva due principi positivi: la riduzione del consumo dei suoli agricoli e la disciplina degli oneri di urbanizzazione (da destinarsi solo alle opere di urbanizzazione, secondo l’originaria norma Bucalossi, e non alla spesa corrente). Proposta caduta con la fine della legislatura.

La relazione della pdl Ac/70, ricorda i dati terrificanti (Istat, Ispra, Wwf) sul consumo di suolo in Italia, le misure di contenimento di altri Paesi, la risoluzione europea che impegna il governo a norme urgenti di analogo segno, il consenso dell’Ance (associazione dei costruttori) a un radicale cambio di rotta verso la riqualificazione degli immobili. Il testo della legge rilancia la legge Lupi. Dall’articolo 9 della proposta Lupi derivano, infatti, i «diritti edificatori generati dalla perequazione urbanistica», commerciabili senza limiti, nonché incrementati da ulteriori “premialità, compensazioni e incentivazioni”. Targata Lupi è anche l’idea che i Comuni, in cambio di aree per l’edilizia sociale, attribuiscano ai privati ulteriori «quote di edificabilità», per giunta trasferibili a piacere, perfino fuori Comune.

domenica 16 giugno 2013

il Sole24Ore: FONDI PUBBLICI ALLA SPV

Pag. 4  ilSole24Ore 15.06.2013
Il decreto del fare definanzia il TAV, il contenzioso per il Ponte sullo Stretto e il Terzo Valico, per coprire le insufficienze bancarie di una serie di infrastrutture in concessione tra cui la SPV, ma i soldi sono sempre gli stessi come i carri armati di Mussolini. 

La Finanza delle Banche non rischia nel mettere soldi nei contratti di concessione perché non hanno sufficienti ricavi.  Il governo interviene perché possiamo permettercelo? 

Il contratto di concessione di SPV dovrebbe essere pagato con i ricavi dei pedaggi e per il 95% a totale carico del concessionario privato senza oneri per lo stato. 
L'intervento del governo copre la SPV basata su atti al limite dell'eversione, un'opera illegale e illegittima non  finanziabile  dalle banche e con un Piano Economico Finanziario basato su ricavi artefatti perché artefatti sono flussi di traffico, ricavi dalle escavazioni e finanziamenti inesistenti che non si sarebbe mai potuto e dovuto approvare. 

Egregio presidente Letta e cari Deputati e Senatori prima di immettere soldi pubblici in un progetto privato vogliamo vedere il Contratto di SPV! Adesso fuori le carte!