sabato 26 novembre 2016

«SignorNO... ha senso la riforma costituzionale caldeggiata dal governo?».

http://www.voxeurop.eu/it/content/cartoon/2289231-signor-no
Mercoledì 30 novembre 2016 alle ore 20:30 il CoVePA organizza all'Hotel Aries di Vicenza un incontro aperto al pubblico dal titolo «SignorNO... ha senso la riforma costituzionale caldeggiata dal governo?».
La serata, che sarà introdotta da Massimo Follesa, portavoce ovest vicentino del Covepa, vedrà come relatore unico il professor Renato Ellero, già docente all'Università di Padova. A partire dagli assunti dei sostenitori del sì alla riforma saranno approfondite le ragioni che invece fanno propendere per una bocciatura del quesito referendario costituzionale. Sarà dato molto spazio alle domande dei presenti.
Il Sì spinge verso decisioni centralistiche? Siamo disarmati nel discernere il Sì?  No! La Costituzione è pur sempre un insieme di parole, profonde,belle, chiare scritte con il sangue,con cui far prevalere i fatti, il positivo contro il negativo.
Regionalismo contro centralismo? Se la mettiamo così non se ne esce.Il Veneto costruisce disastri  a partire dal Mose per finire alle infrastrutture, dal sistema bancario alla speculazione immobiliare, dagli inquinamenti all'ambiente e non solo e bisogna dirlo.
Questa riforma della Costituzione e la legge elettorale, fanno parte di un progetto autoritario per cui le grandi "strategie" saranno decise da "padroni e prenditori"  senza soldi con il contributo pubblico, per poi investire lucrosamente gli enormi profitti fatti ma con l'aiuto del denaro pubblico e sottratto alla tassazione. Questo progetto autoritario va a colpire sopratutto il lavoro, i diritti, la sovranità e la democrazia come l'abbiamo conosciuta finora.


dettagli e riferimenti

Mercoledì 30-11-2016
Hotel Aries - sala La Rotonda
viale Leonardo Da Vinci 28
36100 Vicenza

INFO
telefono della reception: 0444-239239

N.B.
L'hotel si trova vicino al casello autostradale di Vicenza Est

venerdì 11 novembre 2016

SPV, SFIDA PER GLI INDUSTRIALI VENETI: SCOMMETTETIE I VOSTRI SOLDI!

Marco Milioni su VVox pone la SPV tra i tre nodi principali che mettono Del Rio in un angolo, sia dentro al ministero che fuori.
Il nodo della Pedemontana veneta è dunque centrale a livello nazionale. 
Emergono chiari i contorni chiaramente dei minimi termini con cui ragionano gli arsenalotti e i proti di questo Veneto, povero de schei, ma anche di reali capacità imprenditoriali e amministrative.


«Giorgio Meletti è il giornalista economico che sul Fatto Quotidiano del 23 luglio ha svelato alcune cifre da sballo correlate al rischio di default per la Regione Veneto se, per effetto della convenzione che regola i rapporti tra il privato concessionario, la Sis e il concedente (la Regione Veneto per il tramite del commissario delegato Silvano Vernizzi), quest’ultima dovesse  essere chiamata a risarcire il privato, qualora l’opera non vada a regime o non produca utili ben 366 milioni all’anno. «Da quel giorno di luglio – rimarca Meletti – dai politici e dagli amministratori che dovrebbero dare risposte in tal senso non ci sono state che chiacchiere mentre il problema si incancrenisce perché mi si deve spiegare quale imprenditore o quale banca si dovrebbe sobbarcare un onere del genere ben sapendo che l’affare rischia di essere un buco nell’acqua gigantesco». Da quest’estate le cifre descritte in quel servizio firmato anche da da Davide Vecchi «non sono mai state smentite». Ora, poiché la Spv è realizzata con la finanza di progetto con cui privato si autofinanzia con i pedaggi, perché gli industriali veneti non raccolgono la sfida scommettendo i loro quattrini? Al momento è l’unica via d’uscita per cui l’affaire Spv pesi un po’ meno sulle coscienze come uno scandalo ampiamente annunciato».

PEDEMONTANA VENETA CENSURATA ANCORA DALLA CORTE DEI CONTI: NUOVE MANCANZE E LE VECCHIE NON VENGONO CORRETTE!

La Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato presso la Corte dei Conti, oggi 11 novembre 2016, ha reso pubblica la relazione sullo stato di avanzamento della Pedemontana Veneta. Il nuovo documento segue l'adunanza del II Collegio del 6 ottobre 2016 e quello del 30 dicembre 2015. La delibera che accompagna la relazione consente di respingere i rilievi della Corte entro 30 giorni, in caso contrario entro sei mesi si dovranno adottare i provvedimenti per adeguarsi alle richieste. Emergono 2 fatti di una certa rilevanza: la mancanza di ogni relazione alla Ragioneria centrale dello Stato, sulle somme autorizzate per pagare gli stati di avanzamento lavori e della verifica di ottemperanza ambientale tra il progetto preliminare e quello esecutivo, cosa che renderebbe l'opera abusiva.
Il relatore Antonio Mezzera in otto punti rincara dose. Innanzi tutto entra nelle mancanze di Commissario e Regione Veneto. Dal dicembre 2015, questi non vi hanno posto rimedio, applicando la deliberazione della Sezione di controllo n. 18/2015/G. La relazione poi prende in esame l’incertezza sulla prosecuzione del commissariamento, l’incerta sostenibilità finanziaria dell’opera, il rispetto dell’adempimento contrattuale, le problematiche sulle opere sospese e sulla viabilità di raccordo, la modesta attività di controllo e di monitoraggio dell’opera, il ritardo nei pagamenti degli indennizzi per gli espropri.
Alla fine conclude con precise valutazioni e raccomandazioni per la Regione e i ministeri competenti delle infrastrutture e dei trasporti, della economia e finanze, oltre a quello dell'ambiente e la Presidenza stessa del Consiglio dei Ministri, non da ultimi la corte richiama ai loro compiti i sindaci. Infatti l'auspicio della Corte è per un ritorno alla gestione ordinaria, poiché appare chiaramente esaurita la capacità del commissario di gestire l'emergenza che dopo sette anni deve essere considerata conclusa.

giovedì 10 novembre 2016

PedeVeneta Terremotata: Zaia spera ... signora se arriva il terremoto casca le case!

PedeVeneta con le mutande calate. Zaia si lava le mani.

CorVenetoVI 10.11.165 p5
ANAS NON RISPONDE NEMMENO 
LUCA ZAIA CHE SEMBRA IL PROCONSOLE DI PALESTINA PILATO CHE IL GOVERNATORE DEL VENETO. DURE RIMOSTRANZE DEGLI ESPROPRIATI DI SPV.
Il presidente di Anas Gianni Armani, in «audizione informale» ieri in commissione Lavori pubblici al Senato, ha preso diligentemente appunti e lasciato capire d’essere parecchio interessato alla vicenda. Ma non ha risposto. Quando infatti sarebbe stato il suo momento, il presidente della commissione, Altero Matteoli, ha avvertito tutti: «Non c’è più tempo, mi spiace». Per saperne di più ci si riaggiorna la prossima settimana. 
Inoltre il 9 novembre mattina a Caldogno, all'inaugurazione del nuovo bacino antialluvioni di Vicenza, c'è stato un duro confronto tra gli espropriati e Zaia: quello che sa dialogare bene con la gggente, cosí lo incensa TVA. Però l'impomatato ci apostrofa "voialtri sa vi besisimo coale che a xe la situasion...", e con un un sorrisetto che sembra un ghigno non sa dare risposte. Per ora le prove di dialogo sono finite.  Il faccia a faccia fra il presidente della Regione e gli espropriati della Superstrada Pedemontana Veneta (vedi il video), a Caldogno per l’inaugurazione del bacino di laminazione sul Timonchio, come riferisce ecovicentino.it, è stato condotto da alcuni residenti del Bassanese proprietari di terreni espropriati dal Consorzio Sis, non pagati tra cui Matilde Cortese la portavoce del CoVePA.

martedì 8 novembre 2016

Pedemontana la strada infinita TG Veneto Rai3 08/11/16 ore 19.30


L'edizione delle 19.30 del TG Veneto di Rai3, da conto degli interventi di Jacopo Berti e di Alessandra Moretti sulla notizia di oggi 8.11.16 pubblicata dalla Tribuna di TV pp1-2-3: Finiti i soldi della Pedemontana Veneta, prossimo lo stop dei cantieri, Veneto Strade ceduta ad Anas insieme alle strade venete. Fallimento della politica di Zaia e pessima eredità di Galan e Chisso.