venerdì 11 novembre 2016

SPV, SFIDA PER GLI INDUSTRIALI VENETI: SCOMMETTETIE I VOSTRI SOLDI!

Marco Milioni su VVox pone la SPV tra i tre nodi principali che mettono Del Rio in un angolo, sia dentro al ministero che fuori.
Il nodo della Pedemontana veneta è dunque centrale a livello nazionale. 
Emergono chiari i contorni chiaramente dei minimi termini con cui ragionano gli arsenalotti e i proti di questo Veneto, povero de schei, ma anche di reali capacità imprenditoriali e amministrative.


«Giorgio Meletti è il giornalista economico che sul Fatto Quotidiano del 23 luglio ha svelato alcune cifre da sballo correlate al rischio di default per la Regione Veneto se, per effetto della convenzione che regola i rapporti tra il privato concessionario, la Sis e il concedente (la Regione Veneto per il tramite del commissario delegato Silvano Vernizzi), quest’ultima dovesse  essere chiamata a risarcire il privato, qualora l’opera non vada a regime o non produca utili ben 366 milioni all’anno. «Da quel giorno di luglio – rimarca Meletti – dai politici e dagli amministratori che dovrebbero dare risposte in tal senso non ci sono state che chiacchiere mentre il problema si incancrenisce perché mi si deve spiegare quale imprenditore o quale banca si dovrebbe sobbarcare un onere del genere ben sapendo che l’affare rischia di essere un buco nell’acqua gigantesco». Da quest’estate le cifre descritte in quel servizio firmato anche da da Davide Vecchi «non sono mai state smentite». Ora, poiché la Spv è realizzata con la finanza di progetto con cui privato si autofinanzia con i pedaggi, perché gli industriali veneti non raccolgono la sfida scommettendo i loro quattrini? Al momento è l’unica via d’uscita per cui l’affaire Spv pesi un po’ meno sulle coscienze come uno scandalo ampiamente annunciato».

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