L'Ordine dei Giornalisti del Lazio ha comminato una censura all'Ufficio Stampa della Regione Veneto. Ha agito in seguito alla nostra segnalazione contro il suo responsabile in vero, infatti il Dott. Carlo Parmeggiani è colui che ha ricevuto il provvedimento in virtù del fatto che egli è ivi iscritto e in virtù della mancata rettifica per il comunicato che ci attribuiva dichiarazioni false relative al fatto che noi avremmo tifato per Salini-Impregilo nel ricorso contro il Terzo Atto Convenzionale della Pedemontana Veneta.
La censura è stata pronunciata l'8 luglio scorso per le violazioni di legge riscontrate dal collegio di disciplina. Non è poca cosa infatti, poiché riguardano violazione della legge n. 69 del 3 febbraio 1963 sull'ordinamento della professione di giornalista. In particolare vengono imputate le violazioni dell'articolo 2 comma 1 che prevede l'obbligo inderogabile di riportare la verità sostanziale dei fatti e di rettificarli quando questi siano stati riferiti in modo inesatto ed errato. Viene inoltre rilevata la violazione dell'articolo 9 comma a del Testo Unico dei doveri del giornalista, che impone la rettifica di fatti non veritieri con l'adeguati rilievo, come pure si segnala la ulteriore violazione del comma d in merito al dovere di verificare l'attendibilità delle informazioni ottenute.
Il Primo Collegio del Consiglio territoriale di disciplina dell'Ordine dei Giornalisti del Lazio ritenuta grave la violazione delle norme di legge sulla professione gionalistica ha censurato Carlo Parmeggiani nella sua qualità di responsabile, ma con lui tutta l'attività dell'Agenzia di Stampa della Regione Veneto, che nei casi di abusi o mancanze di grave entità,
consiste nel biasimo formale per la trasgressione accertata.
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