bassanonet.it, 12 ott 2012 21:14
http://notizie.bassanonet.it/attualita/11856.html#comments Clamoroso affondo del M5S del Bassanese contro l'assemblea del Comitato di Cassola sulla SPV: “E' stata un'assemblea del PD. I problemi del territorio usati a fini politici. Siamo nettamente contrari a questa morale ipocrita”
“Ipocriti. Fanno la morale al territorio che hanno massacrato. Il Movimento 5 Stelle è stufo di questi voltagabbana.”
Non è Beppe Grillo che parla, ma Francesco Celotto, portavoce del M5S dell'Area Pedemontana Veneta che ha convocato la stampa per illustrare la risposta alla memoria presentata dal Commissario della SPV Silvano Vernizzi in seguito all'esposto depositato a giugno dal Movimento 5 Stelle riguardo all'iter del progetto definitivo. E di Vernizzi, di Superstrada Pedemontana e di altri “nodi irrisolti” del tracciato dell'infrastruttura si parla ampiamente in conferenza stampa. Ma tutto passa improvvisamente in secondo piano quando Celotto prende di mira l'iniziativa del Comitato di Cassola e Rossano che l'altroieri sera, a San Giuseppe di Cassola, ha organizzato un incontro pubblico sul tema “SPV e Valsugana”, con la presentazione delle osservazioni alla Valutazione di Impatto Ambientale del tratto Breganze-Marostica della SPV. “A Cassola c'è stata un'assemblea del PD - afferma il portavoce del Movimento 5S -. All'ingresso c'erano dei volantini che annunciavano l'arrivo di Renzi a Vicenza e all'incontro sono intervenuti in massa consiglieri del PD: Reginato e Beraldin di Bassano, Piotto di Rosà, Rigon di Breganze.
Tutti questi si sono fatti paladini dell'ambiente e di una diversa soluzione per la SPV. Il M5S è nettamente contrario a questa morale ipocrita. Dov'era il consigliere Reginato nel giugno del 2011, quando ha votato contro una mozione presentata da 50 cittadini che chiedeva al Comune di Bassano di presentare un ricorso al Tar per bloccare la SPV? E dov'era il PD quando in estate all'interno di un disegno di legge sui Vigili del Fuoco ha salvato l'incarico di Commissario a Vernizzi con i voti di tanti parlamentari vicentini tra cui l'onorevole del PD Daniela Sbrollini?”. “Facciamo appello agli amministratori locali come Piotto o Reginato per un recupero dell'etica politica - aggiunge il consigliere rosatese di M5S Barbara Guidolin -. Mi ha fatto male vedere come a Cassola siano stati usati i problemi del territorio a fini politici.”L'affondo è confermato anche dal comunicato diffuso dai “5 Stelle” all'incontro stampa: “Abbiamo l'impressione - è un passo del testo - che l'operazione del Comitato di Cassola, supportata dal prof. Egidio Bizzotto, sia funzionale a dare una verginità politica al PD nella zona pedemontana, cercando di comunicare un distacco dall'illegittima SPV ma proponendo allo stesso tempo di fare delle osservazioni al tracciato e legittimando in questo modo la costruzione di questa pessima super-autostrada.”L'attacco frontale dei grillini bassanesi ne ha anche per l'ing. Giampaolo Bergamin: il consulente che all'assemblea di Cassola ha illustrato le osservazioni alla Valutazione di Impatto Ambientale del tratto Breganze-Marostica della SPV. “Il Movimento 5 Stelle - dichiara ancora la nota - si chiede perché l'ing. Bergamin proponga un gruppo di consulenza tecnica e giuridica per tornare al progetto del 2001 della SPV e quindi una superstrada a quattro corsie, con maggiori accessi e senza caselli, utilizzando il sedime della Gasparona che andrebbe comunque persa come strada al servizio del territorio.” Uno scenario progettuale totalmente in antitesi con la soluzione che il M5S propone per la Pedemontana, e cioè “una tangenziale a scorrimento veloce a servizio della città diffusa, limitata al collegamento dell'A27 con l'A31, sul modello della nuova Strada del Santo tra Castelfranco e Padova”. “Tornare alla Pedemontana del 2001? Vivono nell'età della pietra. In dieci anni il mondo è cambiato.” - sbotta in conferenza stampa Celotto, che sull'argomento accusa inoltre “la miopia della politica locale senza distinzioni” e lancia due domande all'assessore ai Lavori Pubblici di Bassano Dario Bernardi: “Dov'è il piano cantieri che Vernizzi doveva consegnare l'anno scorso? E' informato che in territorio di Bassano è in corso la bonifica bellica, oppure SIS agisce a sua insaputa?”.
Tutti questi si sono fatti paladini dell'ambiente e di una diversa soluzione per la SPV. Il M5S è nettamente contrario a questa morale ipocrita. Dov'era il consigliere Reginato nel giugno del 2011, quando ha votato contro una mozione presentata da 50 cittadini che chiedeva al Comune di Bassano di presentare un ricorso al Tar per bloccare la SPV? E dov'era il PD quando in estate all'interno di un disegno di legge sui Vigili del Fuoco ha salvato l'incarico di Commissario a Vernizzi con i voti di tanti parlamentari vicentini tra cui l'onorevole del PD Daniela Sbrollini?”. “Facciamo appello agli amministratori locali come Piotto o Reginato per un recupero dell'etica politica - aggiunge il consigliere rosatese di M5S Barbara Guidolin -. Mi ha fatto male vedere come a Cassola siano stati usati i problemi del territorio a fini politici.”L'affondo è confermato anche dal comunicato diffuso dai “5 Stelle” all'incontro stampa: “Abbiamo l'impressione - è un passo del testo - che l'operazione del Comitato di Cassola, supportata dal prof. Egidio Bizzotto, sia funzionale a dare una verginità politica al PD nella zona pedemontana, cercando di comunicare un distacco dall'illegittima SPV ma proponendo allo stesso tempo di fare delle osservazioni al tracciato e legittimando in questo modo la costruzione di questa pessima super-autostrada.”L'attacco frontale dei grillini bassanesi ne ha anche per l'ing. Giampaolo Bergamin: il consulente che all'assemblea di Cassola ha illustrato le osservazioni alla Valutazione di Impatto Ambientale del tratto Breganze-Marostica della SPV. “Il Movimento 5 Stelle - dichiara ancora la nota - si chiede perché l'ing. Bergamin proponga un gruppo di consulenza tecnica e giuridica per tornare al progetto del 2001 della SPV e quindi una superstrada a quattro corsie, con maggiori accessi e senza caselli, utilizzando il sedime della Gasparona che andrebbe comunque persa come strada al servizio del territorio.” Uno scenario progettuale totalmente in antitesi con la soluzione che il M5S propone per la Pedemontana, e cioè “una tangenziale a scorrimento veloce a servizio della città diffusa, limitata al collegamento dell'A27 con l'A31, sul modello della nuova Strada del Santo tra Castelfranco e Padova”. “Tornare alla Pedemontana del 2001? Vivono nell'età della pietra. In dieci anni il mondo è cambiato.” - sbotta in conferenza stampa Celotto, che sull'argomento accusa inoltre “la miopia della politica locale senza distinzioni” e lancia due domande all'assessore ai Lavori Pubblici di Bassano Dario Bernardi: “Dov'è il piano cantieri che Vernizzi doveva consegnare l'anno scorso? E' informato che in territorio di Bassano è in corso la bonifica bellica, oppure SIS agisce a sua insaputa?”.
Cassola, la SPV e l'ex cava Gie
Secondo il M5S, il progetto esecutivo della Pedemontana “deve ancora affrontare questioni spinose e a tutt'oggi irrisolte”. Su tutte, il transito della superstrada vicino all'ex cava Gie, adibita a discarica per inerti e rifiuti industriali, in territorio di Cassola.“Gli scavi per la SPV interesseranno i depositi della cava, e non si sa più cosa c'è dentro - afferma Renato Gianturco -. Nel momento in cui si inizierà a scavare sarà necessaria una bonifica dell'area, con costi altissimi, e si vuol capire chi va a affrontare le spese. Si rischia l'esplosione di un problema ambientale gravissimo, oltre al problema dei costi.”Anche perché, come sottolinea il Movimento, i costi complessivi dell'infrastruttura sono già lievitati: “Dai 1,9 miliardi previsti e autorizzati dal CIPE nel 2006 siamo passati oggi a 2,3 miliardi. 400 milioni in più per le tante modifiche richieste dai Comuni. Altri 300 milioni sono stati richiesti dal concessionario. Arriveremo a 3 miliardi, senza contare le spese per la bonifica di Cassola.” “La VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) è stata fatta in modo insufficiente solo sul progetto preliminare e non sul definitivo - denuncia inoltre 5 Stelle -. E ancora oggi, nel progetto esecutivo, ci sono punti in cui il tracciato non è sicuro dove passerà. Il commissario Vernizzi è anche il presidente della Commissione regionale VIA, si fa i progetti e se li autorizza. E' un'anomalia unica al mondo.”E qui giungiamo al vero oggetto dell'incontro coi giornalisti: la “memoria di risposta” del commissario Vernizzi in merito all'esposto nei suoi confronti consegnato dal Movimento 5 Stelle al commissariato di P.S. di Mestre il 28 giugno scorso.“Nell'esposto, a seguito della sentenza del Tar del Lazio del 31 marzo 2011, abbiamo chiesto la documentazione del progetto definitivo, comprese le tavole e copia della Convenzione Economica e del piano economico - sintetizza Celotto -. Vernizzi, con linguaggio “burocratico”, risponde che il Tar non avrebbe disposto la consegna dei documenti, il che non è assolutamente vero, e contesta la genericità della nostra richiesta.”Il Movimento 5 Stelle presenterà quindi un'integrazione, molto più dettagliata, all'esposto del 28 giugno che sarà direttamente consegnata alla magistratura inquirente. “Non ci fermiamo più - conclude Celotto -. Vogliamo far vedere le cose come stanno realmente.”
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