domenica 14 ottobre 2012

A CASSOLA UNA BUONA PROPOSTA TRA MOLTE CONTRADDIZIONI

Il 10 ottobre a Cassola si è tenuta una assemblea sulle infradstrutture SPV e Valsugana. Era organizzata dal comitato di Cassola contro il Gassificatore, presiedeva l'assemblea Egidio Bizzotto ed erano presenti come realtori l'ex senatore Giorgio Sarto, l'ing. Bergamin e l'ing. Zuccheddu. La serata era stata promossa anche dal gruppo di Breganze per le osservazioni alla Variante della SPV lotto 2 tratta B. Ai relatori hanno fatto eco gli interventi di numerosi consiglieri comunali di minoranza dei comuni interessati dalle due infrastrutture, hanno parlato il consigliere di Romano d'Ezzelino, la consigliera di Rosà a 5 stelle Barbara Guidolin, il consigliere dei Cittadini Attividi Trissino Massimo Follesa, e i consiglieri PD di Rosà Alfio Piotto, di Breganze Alberto Rigon, di Bassano del Grappa e segretario cittadino del PD Giovanni Reginato, e il Presidente del Consiglio Comunale della medesima città Mauro Beraldin.
Il frutto più importante di quella assemblea è la proposta di Giampaolo Bergamin: costituire un gruppo di coordinamento tecnico per collaborare al contrasto di un'opera fuori legge. Essa impatta il territorio sotto molteplici aspetti: quello procedurale, quello democratico, quello della salute e dell'ambiente, quello economico finanziario, e quello della mobilità. Il CoVePA ritiene quella una proposta utile, per affrontare la questione SPV su un piano di politica per il territorio più consapevole e che le proposte vadano aggiornate ad una prospettiva più attuale come ad esempio l'interconnesione tra ferro e gomma anche a scala locale. Il CoVePA concorda sulle posizioni espresse dai relatori, in particolare condividiamo le analisi dei due tecnici presenti. Sottolineiamo il nostro consenso alla relazione dell'ing. Bergamin con cui da tempo dividiamo un percorso di studio e di analisi sulla SPV. Il ritorno alle istanze del 2001 aggiornadole, è il centro del nostro appello alle forze politiche del gennaio del 2012(vedi comunicato). Sulla scorta dell'intervento dell'Architetto Massimo Follesa, fatto anche in veste di portavoce del CoVePA, desideriamo chiarire alcune questioni sul tavolo anche a margine delle dichiarazioni del M5S di Bassano del Grappa:
  1. Egidio Bizzotto ha dimenticato di ricordare che i cittadini hanno il diritto e la possibilità di ricorrere: in primo luogo si può opporsi al Tar Lazio contro gli espropri pubblicati sulla stampa (Tribuna, Gazzettino, GdiVi e CorSera) il 30 settembre u.s. La scadenza è tra 15 giorni. Una seconda opportunità per ricorrere è contro l'emergenza inesistente e il commissario dimezzato, qual'ora questi firmi l'approvazione dei progetti definitivi di variante dei lotti di Breganze-Marostica e di Riese. La VIA nazionale non è ancora partita, e vi sono i termini per ulteriori ricorsi sulla base di quelli che hanno già vinto al Tar Lazio.
  2. Il CoVePA ribadisce la sua ampia disponibiltà a collaborare alla proposta lanciata dall'ing. Giampaolo Bergamin, vogliamo cogliere l'opportunità del gruppo di supporto a chi vuole riformare la SPV e la Valsugana e chiediamo di parteciparvi. Noi siamo per una infrastruttura più snella e che ci consenta di transitare senza pagare, senza complanari e senza caselli solo tra A 31 e A27. Per ottenere questo, poiché non siamo al 2001 e neanche al 2010, vanno fermati i cantieri. Ogni alternativa o nuova proposta è condizionata da questa eventualità. Per questo è dirimente la pubblicazione della Convenzione Economica e del Piano Economico Finanziario. Essi determinano l'esistenza di un debito presunto per le casse pubbliche e definiscono chiaramente quale sia l'interesse pubblico e privato dell'opera, determinato nel 2004 con dati di traffico non rispondenti a dati reali ed attuali. E' evidente che se quelle analisi non fossero riscontrabili come sostiene il CoVePA è in gioco un debito per le casse della Regione Veneto di qualche milardo di €uro. Si fa notare che attualmente i costi dell'opera dai circa 1.800Mln€ della gara del 2009, sarebbero saliti a 2.500 Mln€ dell'agosto del 2012 e forse possono essere anche maggiori.
  3. Il CoVePA evidenzia la necessità di una presa di distanza da chi ha salvato il Commissario Vernizzi il 31 luglio 2012. In quella occasione il PD e tutte le forze politiche del parlamento (con l'eccezione dell'IDV) hanno votato la conversione in legge di quel provvedimento. A Cassola i numerosi interventi degli esponenti locali del PD erano in contraddizione con le posizioni regionali e nazionali che il PD prende o ha preso sulla SPV. Le dichiarazioni del Segretario cittadino del PD di Bassano Giovanni Reginato contraddicono quanto ha fatto in Consiglio Comunale, sull'iniziativa lanciata questa primavera dal CoVePA, dalle liste civiche di minoranza e dal M5S bassanesi. Reginato e Fantinato assieme a molti altri della maggioranza hanno votato contro la richiesta di numerosi cittadini affinchè il Comune di Bassano del Grappa intervenisse nei ricorsi contro il commissario, e difendesse la mobilità gratuita della Nuova Gasparona.
  4. Costruire una proposta alternativa all'Autostrada a Pedaggio Pedemontana Veneta non può essere basata su una contraddizione o su una ipocrisia. Essa coinvolge anche gli assessori della giunta bassanese, che tratta la costruzione delle complanari con il commissario Vernizzi. Il Segretario Regionale del PD Rosanna Filippin che è assessore all'Urbanistica di quella giunta si è sempre rifiutata di porre nei termini corretti questa questione: chi paga l'autostrada e le complanari? Perchè non affronta le questioni poste a Cassola, perchè non attiva la pattuglia dei Senatori Stradiotto e Giaretta così attivi sulle questioni economiche e finanziarie a partire dalle numerose richieste della convenzione inascoltate, che ha presentato il Capogruppo Regionale del PD Laura Puppato? Gli esposti contro i funzionari reticenti li hanno fatti i cittadini, i ricorrenti e il M5S di Bassano, uno alla questura di Venezia e l'altro al Comando della G. di F. di Bassano.
  5. Il CoVePA stigmatizza la presenza dei volantini di Renzi a Cassola, le sue posizioni sulle infrastrutture sono troppo distanti dalle nostre. Ci sono note anche quelle del sindaco Variati che lo appoggia, che riterrebbe la SPV un male necessario. I vertici del PD provinciale, regionale e nazionale sono troppo prudentemente lontani da questi temi della Pianura Pedemontana Veneta. Sono coinvolti proprio per la loro assenza o per il silente assenso, come rappresentato dalla vicende del salvataggio di Vernizzi. Il silenzio dei vertici è calato anche sulle istanze portate avanti localmente da Alberto Rigon e da Mauro Beraldin. Il CoVePA vuole esprimere solidarietà allo struggimento personale del Presidente Mauro Berladin e condivide la sua denuncia poiché è vero: la SPV deve indignare molto di più dei ladroni di questa nuova manipulite; riconosciamo infine merito anche l'impegno personale nel territorio del consigliere Alberto Rigon sulla SPV che già abbiamo visto al nostro fianco nelle denunce per i cantieri di Montecchio Precalcino, vogliamo credere che la sua la battaglia di chi vuole emanciparsi da certi padri putativi troppo vecchi. Per noi è sbagliato trasferire, sia da parte nostra che di chiunque altro, ogni giudizio pesante sul PD, a Beraldin e a Rigon.

    Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa

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