DA LA SBERLA di Marco Milioni. Ci sono tante belle parole nel manifesto dell’Alto Vicentino sostenibile. Una iniziativa resa nota oggi di cui oggi i media danno ampia diffusione. «Un manifesto dei sindaci si legge nella nota introduttiva – per promuovere la sostenibilità e la riconversione ecologica dell’altovicentino, nell’ottica di guardare a questo territorio come a uno spazio sinergico in grado di aprirsi le porte del futuro lavorando sulla valorizzazione e sulla difesa dei beni comuni: è quanto hanno sottoscritto i sindaci di Schio, Santorso, Torrebelvicino, Monte di Malo, Valli del Pasubio e San Vito di Leguzzano. Il testo è ora stato pubblicato online con l’obiettivo di permettere ai cittadini di condividerlo e proporre modifiche, nell’ottica di trasformare il documento nel Manifesto delle comunità locali dell’altovicentino»: sono concetti condivisibili per carità. Epperò non si menzionano nell’ordine: la cementificazione vergognosa che da anni insiste nel Vicentino e anche su quei luoghi. Non che chi scrive ne sia responsabile, ma uno si aspetta che si cerchi quanto meno di azzannare i colpevoli. Invece niet. Idem con patate per il caso Marzotto, per l’ospedale di Santorso. Niente Marlane, niente Spv. Ma si cita Fukushima… “A rutti e scuregge nun se fa ‘a rivoluzione” dicevano i seguaci laziali di Mazzini e Ciceruacchio durante la repubblica romana.
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