martedì 22 gennaio 2019

FISCHI, FIASCHI E PEDEPUTTANATE VENETE

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Il 20 gennaio 2019 abbiamo appreso che la Regione Veneto ha diffuso il comunicato n. 75 sulla Superstrada Pedemontana Veneta che  riferiva testualmente le «PUNTUALIZZAZIONI DELLA STRUTTURA DI PROGETTO DELLA REGIONE SU DICHIARAZIONI ESPONENTI DEL COVEPA». Il CoVePA smentisce ogni riferimento alla nostra associazione in relazione alle dichiarazioni riportate che sono erroneamente attribuite a noi. Si tratta infatti di riferimenti ad una conferenza stampa tenuta sabato 19 gennaio scorso presso la sede di Italia Nostra a Treviso, dove Osvaldo Piccolotto e Loris Donazzon, con altri esponenti del Comitato No Pedemontana Provincia di Treviso, hanno stigmatizzato vari punti che la struttura capeggiata dall'ing. Pellegrini richiama e erroneamente li riferisce al CoVePA. Per tale ragione se ne richiede la rettifica alle testate che hanno pubblicato articoli con tali riferimenti ai sensi di legge.
«Pellegrini mi ha chiamato maleducato ma visto quel comunicato non posso che chiamarla disinformata. È vero che siamo a carnevale e ogni scherzo vale, ma quello della struttura che dirige Pellegrini è una pedeputtanata della peggiore specie. Prendere fischi per fiaschi sta diventando una abitudine di Pellegrini, quello che ci preoccupata è che forse ha voluto smettere di collezionare fiaschi, come quelli sulle inaugurazioni e vuole passare ai fischi direttamente» ha dichiarato l'architetto Massimo Follesa uno dei portavoce vicentini del CoVePA. 
Quello che sostiene il CoVePA sull'IVA è di aver preso atto e pubblicato il comunicato dell'Agenzia delle Entrate e dei consulenti dell'avvocato Corsini a copertura di un ulteriore buco nei conti di Pedeveneta. Il regalino di quasi 3 miliardi di € a Regione Veneto è una porcata delle peggiori ma mai ci siamo sognati di smentirlo, è il classico regalo romano a Zaia, che poi finge di sputare sulla mano che lo nutre.
In relazione poi all'accennata questione giuridica interviene Matilde Cortese la Portavoce bassanese del CoVePA che chiarisce: «il CoVePA non fa e non ha mai fatto il tifo per Salini-Impregilo, altri sono quelli che lo sostengono, anzi le date e il luogo in cui discuteremo il nostro ricorso son ben altre e si riferiscono ad altre circostanze, in particolare quelle della variante alla Galleria Malo-Castelgomberto che interessa contrada Vallugana nella frazione di San Tomio a Malo».
«Poi i riferimenti giuridici a cui si appella il capo struttura della SPV sono cavolate sesquipedali - ha aggiunto Follesa - Pellegrini sembra dimenticarsi che il TAR Veneto potrebbe rimettere l'affidamento alla SIS a una nuova gara o annullarla del tutto, se avrà il coraggio del TAR Lazio che ha fatto proprio questo nel contenzioso tra SIS e Impregilo sulla Roma Latina. E il timore di questa eventualità è comprovato dal fatto che SPV spa è il contraente generale dell'opera così da consentire alla SIS di restare attaccata al cantiere di Pedemontana Veneta come una zecca».
Sui conti il CoVePA ritiene che ci siano delle evidenti storture basate su cifre sballate della 3^ convenzione di Zaia del 2017, che ha certificato l'ing. Artusato di AreaEngineering, sul quale più avanti varrà la pena di fare qualche approfondimento. La struttura continua a dare i numeri ma quelli che contano sono i 12,1 mld di € di costi per la gestione di SPV fino alla 2059, che il Piano Economico del terzo atto convenzionale di Zaia certifica. Numeri che Pellegrini ha dato anche alla Corte dei Conti, alla quale ha dichiarato anche un ricavo di 12,7 mld di € in 39 anni. Le coperture di quelle cifre stanno in un documento di Artusato allegato alla nuova concessione di Zaia. La media giornaliera dei ricavi per coprire almeno i costi dovrà essere pari a 850 mila€. Che secondo le percentuali di veicoli pesanti e leggeri  corrispondono a poco meno di 47mila mezzi al giorno di media nei 39 anni di concessione. Allora con i suoi dati Pellegrini conferma quello che sosteniamo dal 2017: un buco di circa 20mila veicoli al giorno che producono 130mln di € in meno all'anno, vale a dire poco meno di 5 mld di € che mancano a copertura dei costi previsti nel Piano Economico di SPV, tutti a carico del bilancio regionale certificato nel contratto votato da tutti i consiglieri nel maggio del 2017.
Matilde Cortese   Massimo M. Follesa  Elvio Gatto portavoce CoVePA

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