Riportiamo un intervento tratto dal profilo Facebook di Robert Maddalena, utile per chiarezza e sintesi ad approfondire le ragioni e le motivazioni giuridiche che la sentenza del Consiglio di Stato introduce nel provvedimento che annulla la delibera CIPE sulla Valdastico Nord.
VALDASTICO NORD. Dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha "cancellato" la Valdastico Nord (Piovene-Casotto) si legge:
"...il territorio interessato dall’opera risulta già ora sufficientemente dotato di infrastrutture idonee agli scopi indicati (come si desume dalla documentazione acquisita, da cui emerge che tale dotazione di per sé non è stata specificamente oggetto di una motivata valutazione di insufficienza)..."
" ...la stessa conformazione del tratto in esame e del contesto autostradale in cui si va ad inserire rende pressoché certa la produzione di esternalità negative, date dall’aumento del traffico sulle strade comunali derivante dall’afflusso delle quote di traffico..."
Traduciamo: 1. ci sono già strade e vie di comunicazioni a sufficienza; 2. se fai l'autostrada avrai altri problemi di traffico e congestione.
Stiamo avvicinandoci a capire, anche se lentamente, l'effetto sprawl provocato da queste infrastrutture dedicate al traffico motorizzato. Costruisci la strada e poi dagli svincoli inizia a sputare fuori di tutto, dal traffico agli edifici; quei flussi iniziano a muoversi lungo la valle e te la ritrovi congestionata. Alla fine avrai bisogno di costruire la famosa complanare, la famosa bretella, la famosa circonvallazione per permettere al traffico ulteriormente prodotto di muoversi.
Questi effetti si chiamano COSTI ("esternalità negative") che i pro-autostrade spesso non conoscono, oppure in qualche modo sanno che esistono e, anche senza rendersene conto, cercano: il disastro infinito che genera problemi infiniti... cantieri infiniti... appalti infiniti... un circolo vizioso che mai si ferma. Quando vi dicono che l'autostrada "porta sviluppo" spesso, anche se non lo ammettono e magari nemmeno ne sono consapevoli, intendono proprio questo: la produzione di territorio urbanizzato che queste infrastrutture generano e che vedremo prossimamente anche lungo la Super Pedemontana Veneta.
Finalmente, con grave ritardo, si inizia timidamente a scriverlo. Prima lo capiamo, prima riusciamo a salvarci dalla congestione infinita in cui il Veneto s'è cacciato e, anche se non sembra, genera costi infiniti che dobbiamo pagare.
Sarebbe bene che chi vuole queste infrastrutture iniziasse a ragionarci sopra senza ridurre il tutto ad un semplice tracciato che si sposta di qua e di là.
Fa piacere che qualcuno lo abbia finalmente scritto in una sentenza. In allegato estratti di studi legati al fenomeno che da anni, tra cui anche i rapporti della Commissione Europea, portano all'attenzione gli effetti negativi di certi tipi di infrastrutture.
Ringrazio Luca Canale che mi ha fatto notare l'estratto sopra riportato della sentenza del Consiglio di Stato.
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