sabato 23 giugno 2012

SALVARE I COMMISSARI TRA I QUATTRO IMPEGNI DEL MINISTRO CANCELLIERI CON ZAIA, IN BARBA A PARLAMENTO SENATO E CITTADINI


Ministro Cancellieri in visita a Venezia: "I miei quattro impegni per il Veneto"

Sua (ndr) la difesa dei commissari per la Pedemontana e la terza corsia tra Venezia e Trieste. Sul tema è soddisfatto il presidente Luca Zaia: "C'é un impegno formale - ha spiegato - rispetto ai commissari per le grandi opere della Pedemontana Veneta e della terza corsia della A4, significa 5 miliardi di euro di opere". I due commissari, ha ricordato, "sono a costo zero per lo Stato, ma garantiscono una procedura semplificata per seguire i cantieri".

Il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri si dimostra molto legata al Veneto, a quel popolo erede della "Serenissima, antesignana dello Stato di diritto". Questo il leit motiv della visita del titolare del Viminale a Venezia, il cui primo evento è stato l'incontro ufficiale a Palazzo Balbi con presenti, tra gli altri, il governatore Luca Zaia e la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto. Nelle parole del ministro si sottolinea "l'apprezzamento e la riconoscenza che l'intero Paese nutre nei confronti di una regione e di una popolazione che hanno contribuito in maniera determinante a conferire lustro all'Italia in Europa e nel mondo".

Una terra che di problemi però ne ha. Anche sul fronte della criminalità. Uno degli obiettivi che il ministro si prefigge è di inasprire il contrasto della malavita organizzata. Il Veneto, infatti, risulta essere la sesta regione d'Italia per infiltrazioni mafiose. E la titolare del Viminale promette impegno, per portare a casa risultati. Altro piaga su cui il ministro pone attenzione è quella degli imprenditori suicidi. "E' un dato veramente angoscioso e preoccupante - spiega - Stiamo lavorando per trovare risorse che possano alleviare il problema, ma non sarà facile, ma ci stiamo provando. E' una piaga di cui dobbiamo farci carico".

Sulla richiesta del governatore Luca Zaia di un allentamento del patto di stabilità che permetterebbe alle amministrazioni locali di pagare più celermente i fornitori: "Su questo ci siamo già impegnati - ha affermato - e in particolare il ministro Passera". Cancellieri ha però ammesso che "non è una cosa facilissima". "Quando si vanno a toccare le scelte del ministro dell'economia - ha ricordato - ci si scontra con un muro che non è di incomprensione, è soltanto un muro di oggettive difficoltà". Cancellieri ha riassunto la situazione italiana: "c'é una grossa difficoltà economica - ha ammonito - il momento che stiamo attraversando è forse il peggiore che l'Italia ha dovuto affrontare. Quindi qualunque allentamento del patto di stabilità potrebbe compromettere la nostra attività nei confronti dell'Europa". Ciò non toglie, ha concluso, "che è un argomento all'ordine del giorno e sul quale si sta discutendo. L'impegno che io posso prendere è di continuare ad insistere e di farlo presente per regioni come il Veneto che hanno una storia di buona amministrazione".

Quindi la difesa dei commissari per la Pedemontana e la terza corsia tra Venezia e Trieste. Sul tema è soddisfatto il presidente Luca Zaia: "C'é un impegno formale - ha spiegato - rispetto ai commissari per le grandi opere della Pedemontana Veneta e della terza corsia della A4, significa 5 miliardi di euro di opere". I due commissari, ha ricordato, "sono a costo zero per lo Stato, ma garantiscono una procedura semplificata per seguire i cantieri".

Infine l'annuncio sulle Province: non saranno abolite, ma solo ridimensionate nel numero. Spariranno quelle sotto i 300mila abitanti. "Mi fa doppiamente piacere che il ministro - ha commentato la titolare di Ca' Corner Francesca Zaccariotto - abbia sottolineato come il governo si stia occupando delle riforme importanti dell'assetto istituzionale del Paese, compresa quella delle Province. Martedì scorso nell'incontro al governo dell'Upi, l'unione Province Italiane, con i ministri Cancellieri, Patroni Griffi e Giarda, abbiamo ottenuto il riconoscimento della loro utilità, e l'accoglimento della nostra proposta, molto concreta, che prevede da subito la riduzione del loro numero, ma non l'eliminazione totale degli enti provinciali, come il Governo aveva previsto a dicembre nel decreto salva Italia".

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