Il
CoVePA stigmatizza la presa di posizione della SIS scpa che ha negato
l'accesso ai Cantieri di SPV dopo averlo concordato con la
Prefettura. Siamo vicini ai parlamentari del M5S, sabato mattina
parteciperemo all'avvio dell'iniziativa consegnando le nostre
richieste per le regionali del Veneto, con la speranza che entrino
nel loro programma. Li accompagneremo in spirito poiché saremo
impegnati a Bassano in una iniziativa sul parco delle Rogge alle 12
presso il Caffè dei Libri e a Padova al forum regionale dei
comitati.
Il
Geom. D'Agostino con i suoi retromarcia non si fa scrupoli a
sbeffeggiare le decisioni prese con il Prefetto di Vicenza, di fatto
dichiara che i cantieri sono cosa sua. I molti espropriati conoscono
bene gli atteggiamenti di SIS e dei suoi scagnozzi. Siamo di fronte
alla privatizzazione del territorio senza averlo ancora pagato, dato
che l'occupazione dell'80% delle aree non corrisponde al versamento
dell'80% degli espropri, dove sono finiti quei soldi?.
D'Agostino
è forse abituato ad aprire le porta dei cantieri solo per le
campagne della politica amica o alla mafia degli appalti e del
malaffare? Non abbiamo dimenticato i fatti di Palermo e dei pizzini
di "Ziu Binnu" Bernardo Provenzano a Salvatore Lo
Piccolo(all.1), che avevano piazzato persone loro nei cantieri SIS
della Metro di Palermo (all.2), con cui la SIS non si schifava di
trattare. L'allora procuratore Ingroia parlava di relazione del 4°
tipo tra l'impresa e Cosa Nostra (all.3).
Quanto
ancora dovremmo sopportare prima che qualcuno alzi veramente la voce
e blocchi questi comportamenti. A Palermo il consorzio stabile SIS
scpa amava consentire l'accesso ai cantieri ai sodali di Bernardo
Provenzano e Cosa Nostra i parenti di quell'Andrea Impastato,
l'imprenditore arrestato per la metro di Palermo (all.4). Se la sono
cavata rimuovendo direttore di cantiere e direttore dei lavori per la
Metropolitana di Brancaccio, perchè oltre a queste relazioni
pericolose ne avevano altre con la politica dl malaffare, qui cosa
hanno da nascondere?
Forse
le voci che sono giunte anche noi potrebbero essere le urla quelle di
coloro i quali aspettano di essere pagati ormai da quasi sei mesi?
Nonostante le fanfalucate di Zaia la cuccagna del lavoro con la SPV è
forse una corda al collo stretta da stipendi da fame, dai rischi di
un lavoro pericoloso e da stipendi e pagamenti in ritardo?
Abbiamo
eletto i parlamentari per controllare e verificare cosa accade
attorno alle nostre case, ci pare che qui vengano meno le prerogative
costiruzionali della repubblica per cui i nostri nonni sulle nostre
montagne hanno combattuto. Dobbiamo dunque pensare che stiamo
arrivando alle stesse condizioni che li hanno spinti sulle montagne,
la strada che stanno costruendo è sulla nostra terra e non può
asfaltare la democrazia. Già sono venute meno le prerogative
costituzionali di certi sindaci che si sono venduti per un buffet,
per una campagna elettorale a costo zero o per una stradina. Quei
sindaci non li dimentichiamo e gli ricordiamo che l'aver scelto di
vendere il proprio terriotorio corripsonde ad aver fatto una partita
da teste di legno per la mazzettta della squadra ai veritici della
politica regioanle veneta. A questo punto il prefetto e il governo
devono intervenire basta con le inaugurazioni a raffica per la
campagna elettorale di Zaia se non possono entrare i parlamentari
anche Zaia resti fuori dai cantieri.......sempre per sicurezza.
Massimo
Follesa 3478722240
portavoce
CoVePAOvestVI
allegati
Nessun commento:
Posta un commento
TU COMMENTI NOI MODERIAMO