Le dichiarazioni
rilasciate all'Huffingtonpost da colei che la stampa da per la più accreditata candidata alle
primarie del PD per la presidenza della Regione Veneto, ci lasciano
basiti. Dovremmo appoggiarla perché è un pezzo di “”gnocca””,
perché è bella, perché ha stile e sa tenersi su?
On.
Moretti da lei vorremmo meno cerette e più risposte chiare e
dirette: mancano le sue sulla Pedeputtana Veneta.
Non vogliamo offendere le prostitute che non fanno nulla di male,
diverso è invece per gli “”utilizzatori finali”” e le
tenutarie che le sfruttano. Le vere Pedeputtane Venete sono coloro i
quali si prestano allo sperpero di soldi pubblici, per obbedire agli
ordini delle tenutarie del bordello veneto e nazionale.
Abbiamo
lanciato una campagna per fare chiarezza sulla SPV, perché, dopo i
patteggiamenti del Mose, non passi sotto silenzio il bordello del Mose dell'entroterra veneto: la SPV, che collegherà Montecchio
Maggiore(VI) con Spresiano (TV)
.
Da quando il Capo del Governo è Matteo Renzi, abbiamo inviato tre
richieste alla Presidenza del Consiglio dei Ministri perchè rimuova
l'attuale commissario della SPV ing. Silvano Vernizzi.
Su esso pendono due sentenze del Tar Lazio (10184/2011 e 1140/2012)
che hanno dichiarato illegittimi l'emergenza di protezione civile per
costruirla e il suo commissario. Altre tre pronunciamenti del Tar
Lazio, dopo la sentenza della Corte Costituzionale 250/2014,
stanno arrivando con lo stesso tenore.
A lei chiediamo un
impegno formale nel chiedere a Matteo Renzi il ritiro dell'emergenza
sulla SPV e la rimozione del Commissario, restituendo ai territori il
controllo della costruzione di questa infrastruttura che fino al 2003
era stata condivisa e sostenuta da tutti i comuni, dai cittadini e
anche dai loro comitati. Dal 2006 siamo di fronte al progetto del
Mose dell'entroterra veneto voluto dalla stessa squadra della laguna
dei Baita e Minutillo con Galan, Chisso e Sartori soci occulti delle
società dei principali progetti di finanza veneti.
On
. Moretti le chiediamo un formale impegno a bloccare i
“”progetfinansing”” alla veneziana, fatti con le cipolle di
un sistema nazionale che fa piangere e affetta il fegato della gente
chiamata a pagare tre volte i contratti di consessione in frode alla legge, alle direttive europee e al mercato
.
Pagheremo con i pedaggi doppi rispetto a quelli di A4, con i
contributi pubblici al “Project Financing” e con i costi
ambientali di un progetto che elimina l'agricoltura di qualità della
vite, dell'ulivo, dell'aspargo, delle ciliegie, del radicchio, del
latte e del formaggio. Si impegni a bloccare le infrastrutture e i
progetti di finanza, renda pubblici contratti, proposte economiche,
piani economici e finanziari a partire dagli ospedali fino alle
infrastrutture in progetto e in costruzione come la SPV. Si impegni a
chiedere al suo compagno di partito, il consigliere Stefano Fracasso
di Arzignano, presidente della Commissione Regionale d'Inchiesta sui
progetti di finanza l'esisto dei lavori che a tutt'oggi appare
inspiegabilmente assente e insabbiata.
On.
Moretti si impegni al controllo del finanziamento pubblico della SPV
(244+370mln di € a carico del governo e 450 mln di € a carico
della Regione in 15 anni) e alla revisione pubblica dell'opera,
consentendo alle comunità locali il reale controllo della
progettazione esecutiva che doveva essere completata entro il
31/12/2013 secondo quanto deciso
deciso dal Governo nell’agosto del 2013 con il Decreto "sblocca cantieri".
In questo momento SPV presenta, nei 95 km a pagamento e 65 km di
complonari, 9 varianti in corso lavori al progetto esecutivo
(discarica di Spresiano, Volpago-Montebelluna, Area di servizio di
Riese, discarica di Cassola, Parco Regionale delle Rogge a Bassano
del Grappa, svincolo di Breganze, area di servizio di Mason, galleri
Malo-Castelgomberto-Sant'Urano-T. Poscola, Montecchio Maggiore
innesto SPV-SS11-A4). Si impegni a stoppare il progetto qualora si
dimostri che la SPV non ha una V.I.A. degna di questo nome e che
metta in serio pericolo l'equilibrio idrogeologico dell'alta pianura
vicentina e trevigiana nei bacini del Bacchiglione, Brenta e Muson.
Si tratta di una terra di acque di risorgiva, abbiamo più volte
denunciato gli errori della SPV che per 70 km è in trincea profonda.
Si tratta inoltre di un reale rischio per l'inquinamento delle falde
di acqua potabile del bacino che tra Padova, Vicenza e Treviso che
interessa quasi 1 milione di abitanti. Da ultimo ma non per
importanza ricordiamo l'interferenza con il sistema idrogeologicoinquinato dai PFAS nella Valle dell'Agno-Guà dell'ovest vicentino.
On.
Moretti si impegni a rivedere il progetto di SPV rinegoziando il Contratto di Concessione e il Piano Economico e Finanziario con il consorzio vincente di SPV srl, quello composto dalla SIS scpa,
dei Dogliani e della Sacyr-Vallermoso, a partire dall'annullamento
del lotto 1 dall'A31 all'A4 frutto della tangente della squadra a
Galan. Chisso loro soci occulti nell'Adria Infrastrutture. Elimini i
caselli e i pedaggi per i residenti, dia una strada a trevigiani e
non un'autostrada quella di Baita e della Mantovani, elimini il 4°
lotto di SPV l'inutile traforo del Grappa per la Valsugana.
Matilde
Cortese Massimo Follesa Elvio Gatto
portavoce
Co.Ve.P.A. Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa
wwwcovepa@gmail.com
– http://wwwcovepa.blogspot.com
twitter: #PedemontanaVeneta - #PedeputtanaVeneta
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