(Arv) Venezia 11 apr. 2013 - Una delegazione di associazioni ambientaliste, riunite nei comitati "AltroVeneto" e "Beati costruttori di pace" è stata ricevuta oggi dal presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato e da una folta rappresentanza di consiglieri. Oggetto dell'incontro, sollecitato dalle associazioni, i temi connessi alla realizzazione di opere pubbliche, con particolare riferimento a quelle affidate con i progetti di finanza, e più in generale al consumo di territorio. Sullo sfondo la vicenda giudiziaria che vede coinvolta l'impresa Mantovani.
Per "AltroVeneto" Carlo Costantini ha denunciato la "grande mancanza di programmazione e la distorta modalità della pianificazione urbanistica e territoriale" della Regione, sollecitando un deciso cambio di rotta. Critico Costantini anche nei confronti del "disinvolto" ricorso allo strumento del Project Financing, modalità - ha osservato - che consente al promotore privato di progettare e gestire l'opera pubblica "secondo il proprio interesse". Con riferimento alla Commissione d'inchiesta istituita dal Consiglio regionale per valutare la validità e la correttezza delle modalità di conduzione dei lavori pubblici nel Veneto, il portavoce di AltroVeneto ha auspicato che la stessa possa lavorare in piena trasparenza, che nel frattempo vengano bloccati tutti i progetti di finanza in atto e che venga affrontata anche la questione della "sovrabbondanza di incarichi" dell'ingegner Silvano Vernizzi.
Di respiro più generale l'intervento del portavoce dei "Beati costruttori di pace" don Albino Bizzotto per il quale la via d'uscita dalla crisi non può essere esclusivamente la crescita quantitativa.
Dobbiamo avere il coraggio di ammettere - ha aggiunto - che una stagione è finita e che non si può procedere nell'indiscriminato consumo di territorio e nella continua realizzazione di opere pubbliche. Bizzotto ha anche invitato la politica a favorire la partecipazione diretta della popolazione, in tutte le sue componenti, in modo da valutare con maggiore obiettività e ragionevolezza la praticabilità dei progetti. Il presidente Ruffato ha detto di condividere il metodo della partecipazione, ricordando il progetto di "audizioni" messo in atto dal Consiglio sul tema dell'acqua. "Una strada - ha anticipato - che intendiamo seguire anche su altre questioni". Quanto alla Commissione d'inchiesta il presidente ha assicurato la massima trasparenza per arrivare - ha detto - ad un risultato che non lasci alcuna ombra. Diversi i punti sottolineati dai consiglieri. Stefano Fracasso (pd) ha sollecitato maggiore programmazione regionale; Diego Bottacin (Verso Nord) ha criticato il "consociativismo" che presiede l'affidamento di molte opere, minando la regola aurea della concorrenza; Pietrangelo Pettenò (Sinistra) ha invitato a valutare non solo l'utilità delle opere ma anche la loro campatibilità economica; Gennaro Marotta (Idv) ha definito i progetti di finanza una "esperienza fallimentare" mentre Moreno Teso(Pdl) ha parlato di "arma letale" che ha portato alla distruzione sistematica della piccola e media impresa veneta.
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