I
Comitati veneti , coordinati dalla rete AltroVeneto , si sono
incontrati con il Presidente e i Gruppi del Consiglio Regionale il
giorno 11 aprile scorso. Era presente una folta rappresentanza,
proveniente dall’intera Regione, ricevuta da un nutrito numero di
consiglieri regionali, come non accade spesso in analoghe audizioni,
segno evidente dell’importanza dei problemi sollevati, tanto piu’
dopo l’inchiesta sulla Impresa Mantovani SpA (che tocca anche
Veneto Strade SpA).
In sintesi dobbiamo rilevare che:
1. l'iniziativa, pur con i tempi brevissimi e la giornata feriale, è pienamente riuscita
2. le risposte dei consiglieri e delle forze politiche sono state solo parzialmente soddisfacenti
3. Dopo le ampie assicurazioni degli intervenuti , un pessimo segnale si è avuto nello stesso pomeriggio, dato che il Consiglio Regionale - con i voti di PdL e Lega Nord - ha varato il piano triennale delle Opere Pubbliche di interesse regionale, ancora una volta fondato sulle infrastrutture stradali e sui project financing
4. E' evidente che la Giunta regionale Zaia-Chisso non sembra avere alcuna intenzione di ripensare tale "modello" , suggerito da Baita a Galan : lo si è visto anche nel caso degli ospedali realizzati in project financing,
5. Da quell’incontro non abbiamo piu avuto alcuna notizia sui lavori delle due Commissioni né abbiamo avuto alcuna informazione né convocazione che, secondo le assicurazioni avute, ci sarebbero state comunicate tempestivamente. Rinnoviamo pertanto la nostra richiesta di convocare le riunioni in sedute pubbliche o, comunque, aperte ai nostri rappresentanti ed esperti , quale garanzia di trasparenza e reale efficacia delle inchieste.
6. Secondo le dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica , nonché vice-presidente della Giunta regionale, Zorzato, il nuovo PTRC, ovvero la Variante appena varata, dovrebbe finalmente puntare allo stop al consumo di suolo, Se è così, vorrebbe dire che il “contro-piano” al PTRC varato nel 2009, presentato con il documento “Per un Altro Veneto” sottoscritto da oltre 150 Comitati ed Associazioni, e le oltre 15.000 Osservazioni sottoscritte dai cittadini, respinte allora senza argomentazioni, avevano visto giusto e ora, seppur in ritardo, la Giunta regionale sembra averle fatte proprie.
Dobbiamo rilevare che:
1.
l'iniziativa, pur con i tempi brevissimi e la giornata feriale, è
pienamente riuscita, anche per quanto riguarda la presenza dei
mezzi d’informazione cui va il nostro apprezzamento: segno evidente
che la "vicenda Mantovani" , che potrebbe avere sviluppi -
clamorosi anche se attesi - sta creando scompiglio e costringe le
forze politiche , e singoli consiglieri, a prestarvi adeguata
attenzione
2.
le risposte dei consiglieri e delle forze politiche sono state solo
parzialmente soddisfacenti : mentre quelli di opposizione e lo
stesso Presidente Ruffato si sono dichiarati ampiamente
disponibili ad accogliere le nostre proposte, in particolare la
massima trasparenza e apertura delle Commissioni d’inchiesta
varate dal Consiglio regionale, consentendo in forme da definire la
partecipazione di nostri esponenti ed esperti indipendenti , quelli
di maggioranza sono stati ampiamente latitanti o evasivi
(significativa l'assenza dei capogruppo di Lega e PdL), con la sola
eccezione di Moreno Teso (PdL, ex AN), che si è detto personalmente
d’accordo con le nostre istanze.
3.
Dopo le ampie assicurazioni degli intervenuti , un pessimo segnale si
è avuto nello stesso pomeriggio, dato che il Consiglio Regionale
- con i voti di PdL e Lega Nord - ha varato il piano
triennale delle Opere Pubbliche di interesse regionale, ancora una
volta fondato sulle infrastrutture stradali e sui project financing,
impegnandovi ben 2,5 miliardi , respingendo la nostra proposta di
una moratoria di tali progetti almeno fino alle conclusioni della
Commissione d'inchiesta (di cui si è fatto interprete il consigliere
di Rifondazione Pettenò) e , di fatto, vanificandone il lavoro già
in partenza : si proporrà fra un anno di chiudere i cancelli
dopo che i classici buoi saranno tutti scappati , ovvero dopo che
gli appalti e le concessioni saranno stati affidati (com’è
probabile, dati i meccanismi dei Project Financing) al soggetto
promotore , quasi sempre riconducibile alla Mantovani Spa ?
4.
E' evidente che la Giunta regionale Zaia-Chisso non sembra avere
alcuna intenzione di ripensare tale "modello" , suggerito
da Baita a Galan (come ammette lo stesso ex governatore nel
libro-intervista “Il nordest sono io” ) : lo si è visto
anche nel caso degli ospedali realizzati in project financing,
sui quali l’analoga Commissione d’inchiesta del Consiglio
regionale , nel dicembre 2010 aveva concluso l'analisi con un
giudizio estremamente negativo e preoccupato, in particolare sull'
Ospedale dell'Angelo di Mestre, i cui costi a carico dell’ULS 12
risultano esorbitanti, proponendone una generale revisione.
Nonostante ciò, dopo un'iniziale contrasto tra la Lega ed il PdL, si
è dato il via ad una nuova serie di interventi, di rilevante impegno
economico-finanziario, compreso - da ultimo - il nuovo ospedale di
Padova.
5.
Da quell’incontro non abbiamo piu avuto alcuna notizia sui
lavori delle due Commissioni (quella speciale sui Project
Financing e la Mantovani SpA e quella ordinaria sulle società
regionali, in particolare su Veneto Strade SpA), né abbiamo avuto
alcuna informazione né convocazione che, secondo le assicurazioni
avute, ci sarebbero state comunicate tempestivamente.
Rinnoviamo
pertanto la nostra richiesta di convocare le riunioni in sedute
pubbliche o, comunque, aperte ai nostri rappresentanti ed esperti ,
quale garanzia di trasparenza e reale efficacia delle inchieste.
6.
Secondo le dichiarazioni dell’assessore all’urbanistica , nonché
vice-presidente della Giunta regionale, Zorzato, il nuovo PTRC,
ovvero la Variante appena varata, dovrebbe finalmente puntare allo
stop al consumo di suolo, essendo il Veneto
, con la Lombardia , la Regione che ha cementificato la maggior
percentuale di territorio, con i gravi problemi di dissesto
idrogeologico e di deturpazione del paesaggio che vediamo purtroppo
ogni giorno. Se è così, e lo verificheremo esaminando la
documentazione nelle prossime settimane , vorrebbe dire che il
“contro-piano” al PTRC varato nel 2009, presentato con il
documento “Per un Altro Veneto” sottoscritto da oltre 150
Comitati ed Associazioni, e le oltre 15.000 Osservazioni
sottoscritte dai cittadini, respinte allora senza
argomentazioni, avevano visto giusto e ora, seppur in ritardo, la
Giunta regionale sembra averle fatte proprie.
Firmato:
AltroVeneto
- Rete dei comitati ed associazioni per un Altro Veneto
Rete
polesana dei comitati per l’ambiente
CAT
(Coordinamento Comitati Ambiente e Territorio della Riviera del
Brenta e del Miranese)
CoVePA
(Coordinamento Veneto Comitati Pedemontana Alternativa)
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