martedì 19 marzo 2013

IL""MIRAGGIO"" DEGLI SCONTI FISCALI per salvare le autostrade in project financing in crisi

di Alessandro Arona
Previste 23 nuove tratte per 39 miliardi, solo 6 in cantiere – Sconti fiscali come salvagente ci pensano i concessionari di almeno 6 progetti

Nell'articolo tratto dal settimanale de Il Sole24Ore che si occupa di appalti, opere pubbliche e infrastrutture, propirio alla fine si smantisce la consueta dichiarazione del commissario dimezzato Vernizzi sulle coperture finaziarie dell'opera, ma soprattutto si smentiscono le dichiarazioni dei Dogliani al settimanale ilPunto del 7 febbraio scorso. Infatti si legge che nessuna opera cantierata in Finanza di Progetto ha ancora avuto a far data al 18 marzo 2013 il closing bancario: letteralmente sta scritto ""I cantieri sono a oggi avviati solo su sei delle 23 tratte (Brebemi, Pedemontana Lombarda 1° lotto, Tem, Pedemontana Veneta primi due lotti, Tirrenica prime due tratte), per un valore di circa 8 miliardi, sui 39 programmati. Non una sola delle nuove autostrade in project financing ha ancora fatto il closing bancario, comprese quelle con cantieri in corso (Asti-Cuneo si finanza corporate); nessuna banca ha cioè ancora firmato impegni a lungo termine per prestiti in project financing alle nuove tratte autostradali."" ndr
La ciambella delle agevolazioni fiscali per salvare le autostrade in project financing. Gli sconti previsti dalla legge 183/2011 (articolo 18) sbloccati con le linee guida del 18 gennaio scorso cominciano a essere valutate dagli enti concedenti e dalle società concessionarie come l'unico strumento in grado di salvare le molte operazioni incagliate a causa di un piano economico che non regge più, a causa della crisi bancaria ed economica degli ultimi anni.Saltata l'ipotesi di portare subito al Cipe il progetto da 8,7 miliardi per la Orte-Mestre, tra le grandi opere a caccia di «defiscalizzazione» figurano la Pedemontana Piemonte (da 800 milioni) e il progetto da 2 miliardi per la Tirrenica. 


IL PROJECT FINANCING IN CRISI 
Dall'inchiesta condotta da «Edilizia e Territorio» sui project financing per la realizzazione di autostrade emerge comunque una difficoltà più generale, dovuta al credit crunch bancario, ai tempi lunghi delle procedure e alle prescrizioni (entrambi fattori che fanno lievitare i costi), alle previsioni di traffico in calo. Ed ecco allora l'ipotesi di ricorrere al «salvagente» delle agevolazioni per i concessionari previste dall'«articolo 18» della legge 183/2011 (clicca qui per avere il quadro completo dell'inchiesta) .Tra le opere per le quali è allo studio l'utilizzo degli sconti fiscali ci sono anche l'Asti-Cuneo (1,6 miliardi di costo totale), la Pedemontana Lombarda (4,2 miliardi), la Tangenziale esterna di Milano (Tem, per 1,7 miliardi). Ma anche opere meno "imponenti" come la Ragusa-Catania (898 milioni), la Bretella di Ancona (574 milioni) o la Caianello-Benevento (768 milioni).

UNA PROGRAMMAZIONE IPERTROFICA 
Sullo sfondo una programmazione, sia da parte dello Stato che delle Regioni del Nord, che negli anni 2000-2009 ha messo in pista 23 nuove tratte autostradali in project financing, per un costo che a dati attuali vale 39 miliardi di euro, di cui 7 miliardi da coprire con contributo pubblico (si veda il tabellone opera per opera (prima parteseconda parte, sul nostro sito, in Infrastrutture24). Opere che anche alla luce dell'attuale crisi, forse, si rivelano non tutte così prioritarie.I cantieri sono a oggi avviati solo su sei delle 23 tratte (Brebemi, Pedemontana Lombarda 1° lotto, Tem, Pedemontana Veneta primi due lotti, Tirrenica prime due tratte), per un valore di circa 8 miliardi, sui 39 programmati.Non una sola delle nuove autostrade in project financing ha ancora fatto il closing bancario, comprese quelle con cantieri in corso (Asti-Cuneo si finanza corporate); nessuna banca ha cioè ancora firmato impegni a lungo termine per prestiti in project financing alle nuove tratte autostradali.

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