I TOPINI DI ALTIVOLE |
Siamo
stati all'incontro di Altivole ieri
mercoledì
27 aprile sulla
SPV,
avremmo voluto porre delle domande a quel sindaco che si è meritato
un
articolo de Il Fatto Quotidiano per la sua censura alla
presentazione del libro Strade Morte dello scorso anno. Lui e
il suo alter ego rizzotto, la cameriera regionale a 4 marce, sono
scappati a gambe levate rifiutando il confronto. Alla
fine, dopo due ore di monologhi, come topi insieme alla DeBerti, a
Vernizzi e a D'Agostino se la sono svignata dalle cantine
dell'auditorium
comunale,
rifiutando il confronto e le domande di
oltre 200 presenti. Ci siamo resi conto di avere davanti inservienti
protervi e arroganti della SPV, che giocano sull'appecoramento dei
veneti che si lasciano dominare da lupi e lupe. Del resto di peggio
si era già visto per le due banche venete, ma quei camerieri non
sono rappresentanti delle istituzioni democratiche e repubblicane,
sono usurpatori, hanno ridotto il tricolore a un tovagliolo da
osteria. Avremmo voluto interrogarli con
chi tira le fila della tavola della Pedemontana Veneta: il
commissario, l'assessore e il
dirigente
SIS. Invece
sono meschinamente scappati nascondendosi in un sottoscala, e
uscendone a tarda notte dopo che la gente era defluita irritata.
Anche
le forze dell'ordine se ne erano andati e verso mezzanotte, quando
sono sbucati dall'interrato
c'é
stato
un faccia a faccia tra
gli attivisti del CoVePa con Vernizzi e Fasiol che non hanno potuto
evitare il confronto, mentre le leghiste a 4 marce Rizzotto e De
Berti se la svignavano seguendo D'Agostino protetto
dai
suoi dipendenti
Ai
camerieri con tricolore del bordello pedemontano volevamo chiedere
del recente infortunio mortale accaduto nel cantiere di San Tomio di
Malo per la costruzione delle opere di avvio del tunnel tra
Castelgomberto e Malo del lotto 1C della Superstrada a pedaggio
Pedemontana Veneta. Ai tenutari invece avremmo voluto chiedere delle
promesse del presidente della SIS ing. Claudio Dogliani, che si
è impegnato con la Corte dei Conti per ottenere i fondi che il
contratto di concessione pone a suo carico nella misura di circa 1,7
mld€ entro il primo quadrimestre del 2016.
Invece si sono nascosti, ma all'uscita dal buco per andare alla macchina, Vernizzi ha dovuto ammettere che i famosi bond anglosassoni sono in ritardo e che saranno sul mercato tra il 13/05 e il 20/05 , sperando che qualcuno se li compri. Insomma la chiusura finanziaria è slittatta di un mese, e se andasse buca al commissario non resterebbe altro che sottomettersi alla Corte dei Conti di Roma e alle sue precise imposizioni: garantire il finanziamento privato pena la decadenza del contratto che lui sarebbe costretto a risolvere per inadempienza della concessionaria SIS. Anche a questo D'Agostino non ha risposto svignandosela nella notte .
Invece si sono nascosti, ma all'uscita dal buco per andare alla macchina, Vernizzi ha dovuto ammettere che i famosi bond anglosassoni sono in ritardo e che saranno sul mercato tra il 13/05 e il 20/05 , sperando che qualcuno se li compri. Insomma la chiusura finanziaria è slittatta di un mese, e se andasse buca al commissario non resterebbe altro che sottomettersi alla Corte dei Conti di Roma e alle sue precise imposizioni: garantire il finanziamento privato pena la decadenza del contratto che lui sarebbe costretto a risolvere per inadempienza della concessionaria SIS. Anche a questo D'Agostino non ha risposto svignandosela nella notte .
Le
due leghiste Rizzotto e De Berti nemmeno
hanno risposto
a quanto
dichiarato dal Commissario Vernizzi, sui parametri di sicurezza
apparentemente rispettati e sul fatto che la morte del
dipendente SIS sarebbe stato il primo e unico incidente della SPV.
Avremmo voluto sapere dai camerieri se sono in grado di verificare la
veridicità delle sue dichiarazioni relative alla
sicurezza dei cantieri
SPV, attivando gli Spisal delle USSL competenti per aumentare
i controlli. Ma questi amministratori non
sono
in grado di approfondire le questioni vere
dell'opera,
tanto meno la sicurezza. Valga per tutta questa brigata di sala le
dichiarazioni del cameriere di Brogliano interventuto sia a Roma il
21/12/2015 (cfr. verbali atti Corte dei Conti) che nel Giornale
di Vicenza il 15 marzo 2016 dichiara “Alla
cerimonia
(di apertura del diaframma della galleria di S.Urbano ndr)......,
in rappresentanza della Provincia come consigliere delegato alla
pianificazione territoriale, .....: «Una strada nuova non ha mai
portato carestia, quindi che ben vengano queste opere. La nostra
valle, magari, la meritava prima, comunque è sempre meglio tardi che
mai»“.
A lui e a tutti i camerieri rispondiamo ricordando che la carestia
incombe sui figli dell'operaio deceduto e che la carestia economica
dei fondi di SIS è un fatto accertato per l'intera opera della SPV,
priva dei finanziamenti bancari come ha sottolineato la Corte
dei Conti a Roma.
Il
Geom. D'Agostino ha evitato di rispondere se è in grado di riferire
sui finanziamenti privati da parte della concessionaria SIS, poiché
essa il 21/12/2015, per bocca del suo presidente ing. Claudio
Dogliani, aveva dichiarato che avrebbe ottenuto i fondi che il
contratto di concessione pone a suo carico nella misura di circa 1,7
mld€ entro il primo quadrimestre del 2016? (cfr atti
della seduta pubblica del 21/12/15 delle sezioni 1 e 2 della Corte
dei Conti Centrale di Roma).
Il
Commissario non ha voluto dire pubblicamente se intende mettere
mano alla contratto di concessione poiché il termine per trovare i
soldi privati è scaduto o se verificherà le garanzie bancarie e se
eventualmente le riscuoerà a difesa del bene comune e pubblico.
L'Ing.
Vernizzi non ha voluto rispondere per dirci cosa aspetta a mettere in
mora la concessionaria SIS, dal momento che è ormai priva dei
finanziamenti a suo carico e indicati alla Corte dei Conti e non ha
completato le procedure di pagamento degli espropri, neanche nella
parte di anticipo che prevede la legge.
L'Assessora
De Berti è scappata per non rispondere se è in grado spiegare
a tutti i veneti che ormai è necessario una ulteriore revisione del
contratto
di concessione siglato del 2009 e aggiornato
nel 2013, a cui sono allegati due piani economico-finanziari del
tutto insussistenti e privi di fondamento economico, figuriamoci se
era ingrado di rispondere se avrebbe interessato il commissario, la
giunta regionale e il presidente Luca Zaia, dal momento che questi
hanno avvallato l'ultima modica con la
DGRV n. 2260 del 10/12/2013.
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