venerdì 8 aprile 2016

Bartelle M5S: «Zaia non poteva non sapere».


Wikipedia
Zattila non vedeva, non sentiva e non parlava con gli uomini del predidente, ma secondo Patrizia Bartelle Cons.Reg.M5S li conosce bene: dal cognato Persegato in ValdasticoSud, a Silvano Vernizzi, polesano e numero uno di Veneto strade, «sotto la cui gestione commissariale i costi della Superstrada Pedemontana Veneta sono lievitati da 2 a 3 miliardi di euro per stessa ammissione di Zaia con un contributo pubblico e perciò un aggravio per i contribuenti passato da 174 milioni a quasi un miliardo di euro» ndr. Leggi quanto riporta VVox
«Zaia non poteva non sapere». Queste le parole del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Patrizia Bartelle riguardo alla vicenda della Valdastico sud e il rinvio a giudizio per un gruppo di imprenditori e amministratori tra cui Luigi Persegato, cognato dell’ex governatore Giancarlo Galan. «Ci troviamo di fronte – spiega la Bartelle – ad una spartizione a tavolino in cui oltre agli amici degli amici, refrain che ritorna di consueto, entravano persino gli stessi familiari.
Ciò conferma quanto scoperto dall’inchiesta della DDA di Venezia e cioè che quello su cui il Veneto si è retto per una quindicina d’anni era un vero e proprio sistema, non dunque singoli episodi di corruzione isolati». «Lo scopo era chiaro e sempre il solito – incalza il consigliere pentastellato – ovvero affidare le più importanti opere a un raggruppamento di cui facevano parte la Mantovani con la consociata Adria Infrastrutture il cui amministratore delegato era non caso l’ex segretaria di Galan Claudia Minutillo e tra i cui soci occulti, stando alle carte a disposizione degli inquirenti, figuravano pure l’ex governatore e il suo braccio a destro Chisso».
Bartelle incalza: «dov’era e a cosa pensava Zaia quando tutto questo succedeva in modo così palese da essere denunciato in più casi da diversi tra giornalisti e comitati? È davvero possibile che non si sia accorto di nulla quando Galan, Chisso e le imprese a loro vicine arraffavano lavori impadronendosi del Veneto anche attraverso società regionali?». Il consigliere pentastellato si chiede «come sia possibile esitare ancora a fermare piani finanziari del tutto insostenibili e già oggetto di attenzioni da parte della Magistratura. A questo proposito sembra quanto meno paradossale che il comitato tecnico incaricato di verificare tali progetti sia composto o si avvalga della collaborazione di quegli stessi dirigenti e consulenti nominati da Galan e Chisso che già li avevano approvati e che ora dovrebbero ammettere gli errori di valutazione». Un caso su tutti è emblematico per la Bartelle: quello di Silvano Vernizzi, polesano e numero uno di Veneto strade, «sotto la cui gestione commissariale i costi della Superstrada Pedemontana Veneta sono lievitati da 2 a 3 miliardi di euro per stessa ammissione di Zaia con un contributo pubblico e perciò un aggravio per i contribuenti passato da 174 milioni a quasi un miliardo di euro».
«Zaia non poteva non sapere». Queste le parole del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Patrizia Bartelle riguardo alla vicenda della Valdastico sud e il rinvio a giudizio per un gruppo di imprenditori e amministratori tra cui Luigi Persegato, cognato dell’ex

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