giovedì 20 luglio 2023

GHIACCOLO AL TAMARINDO

La cronaca di Malo sul Giornale di Vicenza del 20 luglio 2023 a pagina 25 non ci dice se l'inviato stesse assaporando un ghiacciolo al tamarindo. A noi però, piace pensarlo intento a cercarlo. Alla fine riesce a scovarlo ed è così preso dall'assaporalo, per lenire l'arsura della Vallugana, che nel suo articolo omette ogni dettaglio sulla vera compensazione di SIS scpa per il cantiere del tunnel della Pedemontana Veneta a Vallugana, per i residenti, per il Comune di Malo e per chi vuole specualre. 

La questione gli rovinerebbe il colore, perchè spunterebbero due altarini: il primo riguarda come si costruisce il consumo di suolo e la trasformazione di un'area vincolata, che fa gola agli appetiti speculativi; il secondo altarino è quello di come si ottiene il consenso solleticando chi solo 17 anni fa aveva chiesto e ottenuto la tutela della Vallugna dalle bestialità della Pedemontna Veneta.  Il cronista tesse così una storiella da ghiacciolo al tamarindo al bar dell'oratorio, ma lo sa dove potrebbe finirgli il tamarindo vero?

E' così intento a prendere un buco, che ci racconta l'ennesima storiella della Pedemontana Veneta e dei suoi residenti risarciti. I quali diventano loro malgrado un esempio di vero servilismo localista, ridicolo, roba da nimby. L'articolo non se ne rende conto, ma mette in evidenza il gap antropologico veneto, rispetto ai concetti di limite tra città e campagna e di civiltà del vivere con umanità e rispetto del territorio. Questo esempio viene servito con una pista di cantiere(quella per accedere al cantiere del tunnel di servizio della galleria Malo-Castelgomberto e per costruirla quasi tutto dalla Vallugana) trasformata in strada di penetrazione, prima violando e poi variando la VIA. Non sia mai che facciamo le cose contro la legge, si può sempre piegarla agli interessi, in fin dei conti una mano lava l'altra e tutte e due lavano la faccia, ma di questo il giornale si dimentica e non ne scrive. 

Tutto è servito con un paio di rotatorie sulla strada provinciale e una strada di penetrazione comunale per nuove e future lottizzazioni e costruzioni. Siamo però nell'area con le risorgive più importanti tra Schio e Vicenza. Siamo nel bacino di ricarica degli acquiferi ai piedi di Priabona, a est della quale vi è l'area a tutela ambientale di Vallugana, nonché corridoio ecologico tra Astico e Agno. 

Tutto Bene Sior Paron manca solo che scriva questo il giornale, che importa se in mezzo alle case di Vallugana la SIS è arrivata a smaltire l'esplosivo in eccesso bruciandolo. La storiella che il giornale ci rifila è quella che SIS rimedia con due spazi verdi. In uno sarà posizionata una giostrina, nell’altro una pensilina per bambini e ragazzi che attendono lo scuolabus. L’area potrà anche ospitare la sagra della frazione. Gridiamo tutti evviva per la polenta e le luganeghe. Del resto che importa, delle minacce e dei comportamenti mafiosi, "tanto i ne gà pagà coa strada nova", ci manca solo che, dopo essersi attrezzati di scopa nell'apposita parte del corpo, vadano pure a spazzare le strade dove camminano i salernitano-piemotesi. 

Ci vorrebbe proprio uno studio sociologico, o meglio della psicologia sociale dell'Universita di Padova, tipo quelli sui PFAS, che vanno tanto di moda, per spiegare  cosa sia cambiato rispetto a 17 anni fa. Allora residenti e comune avevano chiesto la tutela della Vallugana, con una osservazione diventata prescrizione nella Valutazione d'Impatto Ambientale in vigore fino al 2022. c'è da chiedersi se siano gli stessi residenti, a meno che qualcuno non ci racconti che siamo veramente alla sostituzione, già hanno cominciato col sindaco islamico-leghista, roba da anno zero, o no?.

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