Come ogni anno ci ritroviamo per ricordare
lo scempio della nostra terra. Questo 2016 tra Pedemontana Veneta,
Nuova Valsugana e Parco delle Rogge ci riuniamo e rimnnoviamo la
proposta con don Albino e Beati i Costruttori di Pace. abbiamo pensato
questa iniziativa con il quartiere Prè di Bassanoche ci ospita, e
insieme all'Associazione Parco delle Rogge e all'assamblea NO Valsugana.
Celebreremo l’Epifania della Terra come gli anni scorsi, Mercoledì 6
gennaio alle ore14.30 nella sede del Quartiere Prè a Bassano del Grappa. LEGGI IL MESSAGGIO DI DON ALBINO
Carissima/o
Prima di tutto desidero condividere l’augurio inviato agli amici per Natale e il nuovo anno.
NATALE 2015
“…concepire il pianeta come patria e l’umanità come popolo che abita una casa comune” (Laudato Sì, n°164); non è solo l’orizzonte dove tendere; è il progetto urgente da declinare quotidianamente; ne va della vita.
Globalità oggi evoca conflitti, paure paralizzanti, rifiuti per le conseguenze dell’inequità, della fame, delle guerre, del terrorismo e della violenza alla Terra.
Globalità dice anche scoperta e gioia di rapporti nuovi e di responsabilità condivisa per far respirare e amare la Madre Terra e per costruire una società nuova senza barriere, dove nessuno è meno figlio di un altro: fraternità universale.
Gli auguri che ci scambiamo fanno leva sulla buona volontà di ciascuno; la gravità della situazione impone scelte e tempi che forzano la nostra libertà e chiedono un surplus di umanità.
E la vita risplende quando è generata dall’amore.
Auguri.
Prima di tutto desidero condividere l’augurio inviato agli amici per Natale e il nuovo anno.
NATALE 2015
“…concepire il pianeta come patria e l’umanità come popolo che abita una casa comune” (Laudato Sì, n°164); non è solo l’orizzonte dove tendere; è il progetto urgente da declinare quotidianamente; ne va della vita.
Globalità oggi evoca conflitti, paure paralizzanti, rifiuti per le conseguenze dell’inequità, della fame, delle guerre, del terrorismo e della violenza alla Terra.
Globalità dice anche scoperta e gioia di rapporti nuovi e di responsabilità condivisa per far respirare e amare la Madre Terra e per costruire una società nuova senza barriere, dove nessuno è meno figlio di un altro: fraternità universale.
Gli auguri che ci scambiamo fanno leva sulla buona volontà di ciascuno; la gravità della situazione impone scelte e tempi che forzano la nostra libertà e chiedono un surplus di umanità.
E la vita risplende quando è generata dall’amore.
Auguri.
Sono stato invitato da alcuni di voi a rinnovare la proposta di
celebrare l’Epifania della Terra come gli anni scorsi. Mercoledì 6
gennaio alle ore14.30 nella sede del Quartiere Prè a Bassano.
Nell’anno appena trascorso abbiamo vissuto due eventi speciali: la “Laudato Sì” e la “Conferenza sul clima” di Parigi.
Non abbiamo più bisogno di richiami e di eventi; la realtà ci supera abbondantemente. Sono tante e importanti le iniziative in corso. Sono sempre sorpreso e a volte commosso e riconoscente per l’impegno e la tenacia di tanti comitati e organizzazioni. Spero che anche voi sentiate la nostalgia di qualche momento collettivo, perché ormai tutto si tiene in una trama di relazioni individuali, sociali, politiche e istituzionali per cui non possiamo accontentarci di singoli obiettivi con risultati annessi. Tanto più che ai livelli decisionali della politica e dell’imprenditoria ci sono ancora sintesi, accordi e decisioni incentrate solo sulla crescita economica, devastanti per la Terra e per il bene comune della società. Abbiamo bisogno di momenti collettivi per presentare prospettive e scelte condivise ben diverse da quello che viene proposto in questo momento e anche per superare nostre frammentazioni e spigolosità, che ci rimandano ai nostri gruppi, senza una vera e propria partecipazione e coscienza popolare. Per il movimento, anche se perdenti, il primo impegno riguarda il mantenimento della fiducia nel coinvolgimento della società. Altrimenti rischiamo di rimanere delle nicchie estremamente competenti, sensibili e ideali, ma corpi estranei rispetto al pensare e all’agire comune della gente. L’Eucarestia dell’Epifania della Terra può diventare momento di attenzione alle ferite devastanti inferte al territorio, denuncia della perversione di scelte che continuano imperterrite, forzando legalità e regole democratiche, appello alle comunità e loro coinvolgimento nella “coraggiosa rivoluzione culturale” richiesta da Francesco nella “Laudato Sì”, uno sguardo, una concezione e un comportamento del tutto nuovi rispetto alla Terra e alla vita.
Il luogo scelto è la sede del quartiere Prè a sud di Bassano. Siamo nel ginepraio del già distrutto e violato, dell’ancora conteso, del non risolto e purtroppo con la prospettiva ancora di una nuova autostrada Valsugana. Di fronte allo scempio compiuto, si continua a prospettare distruzione senza limiti. Non è l’unica situazione, anzi, ma rimane emblematica dello spartiacque in cui ci troviamo rispetto alle scelte ambientali
Siamo capaci di trovarci in tanti, chiamare anche responsabili civili, religiosi, amici e persone sensibili anche al di là dei nostri comitati? Diffondi questo invito agli amici e alle persone che puoi raggiungere in rete.
Nell’anno appena trascorso abbiamo vissuto due eventi speciali: la “Laudato Sì” e la “Conferenza sul clima” di Parigi.
Non abbiamo più bisogno di richiami e di eventi; la realtà ci supera abbondantemente. Sono tante e importanti le iniziative in corso. Sono sempre sorpreso e a volte commosso e riconoscente per l’impegno e la tenacia di tanti comitati e organizzazioni. Spero che anche voi sentiate la nostalgia di qualche momento collettivo, perché ormai tutto si tiene in una trama di relazioni individuali, sociali, politiche e istituzionali per cui non possiamo accontentarci di singoli obiettivi con risultati annessi. Tanto più che ai livelli decisionali della politica e dell’imprenditoria ci sono ancora sintesi, accordi e decisioni incentrate solo sulla crescita economica, devastanti per la Terra e per il bene comune della società. Abbiamo bisogno di momenti collettivi per presentare prospettive e scelte condivise ben diverse da quello che viene proposto in questo momento e anche per superare nostre frammentazioni e spigolosità, che ci rimandano ai nostri gruppi, senza una vera e propria partecipazione e coscienza popolare. Per il movimento, anche se perdenti, il primo impegno riguarda il mantenimento della fiducia nel coinvolgimento della società. Altrimenti rischiamo di rimanere delle nicchie estremamente competenti, sensibili e ideali, ma corpi estranei rispetto al pensare e all’agire comune della gente. L’Eucarestia dell’Epifania della Terra può diventare momento di attenzione alle ferite devastanti inferte al territorio, denuncia della perversione di scelte che continuano imperterrite, forzando legalità e regole democratiche, appello alle comunità e loro coinvolgimento nella “coraggiosa rivoluzione culturale” richiesta da Francesco nella “Laudato Sì”, uno sguardo, una concezione e un comportamento del tutto nuovi rispetto alla Terra e alla vita.
Il luogo scelto è la sede del quartiere Prè a sud di Bassano. Siamo nel ginepraio del già distrutto e violato, dell’ancora conteso, del non risolto e purtroppo con la prospettiva ancora di una nuova autostrada Valsugana. Di fronte allo scempio compiuto, si continua a prospettare distruzione senza limiti. Non è l’unica situazione, anzi, ma rimane emblematica dello spartiacque in cui ci troviamo rispetto alle scelte ambientali
Siamo capaci di trovarci in tanti, chiamare anche responsabili civili, religiosi, amici e persone sensibili anche al di là dei nostri comitati? Diffondi questo invito agli amici e alle persone che puoi raggiungere in rete.
Intanto grazie, auguri di buon anno e…a presto.
Un abbraccio
Don Albino
Don Albino
PS: Per chi arriva da ovest percorrendo la Gasparona: uscita per Cartigliano,
proseguire per 1 km. dopo via Dei Tulipani a sinistra, si vede l'ingresso
della struttura del quartiere che è poco dopo sulla sinistra.
Per chi arriva da est percorrendo la Gasparona: deve proseguire fino
all'uscita per Nove, ritornare sulla Gasparona, proseguire verso est fino
all'uscita per Cartigliano, poi proseguire come sopra indicato.
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