venerdì 20 ottobre 2017

SIS ENTRA IN VENETO CON UNO SPOT SUL REFERENDUM AUTONOMISTA

Dopo il servizio di Luigi Gandi su Serenissima TV (http://www.luigigandi.com/tv/pedemontana-veneta-cgil-cisl-uil/) il CoVePA desidera puntualizzare alcune questioni di merito sulla Pedemontana Veneta.
Alla fine il miglior alleato del CoVePA contro la Pedemontana Veneta sono questo referendum, e la SIS. Non capiamo perché dovremmo sostenere l'autonomia di Zaia, difesa da una impresa salernitano-piemontese e da un sindaco non proprio veneto doc. È però evidente che nonostante i nostri interventi critici, purtroppo il servizio si è risolto in un peana encomiastico dell'"opera maestosa", con passaggi grotteschi da parte dell'apoplettico conduttore e dell'infqualificabile sindaco di Arcade, uscito da chissa quale piega di Zaia.
Riteniamo che i numerosi spot sul referendum autonomistico ,ossessivamente intercalati e maldestramente infilati nella trasmissione, il cui autore si dice pagato da SIS, centrino qualcosa nella partita finanziaria che la schiuma da letamaio della lobby affaristico-politica veneta sta giocando nella SPV.
Le ragioni di Forcolin sono smentite dalla sua stessa mimica facciale, il tapino mostrava di non credere lui medesimo alle sue rivendicazioni. Ci hanno dato dei lazzaroni, dei vigliacchi, dei delinquenti, e ora il vice Luca ci apostrofa come veneti che non amano il Veneto: capiamo perché visto che in coda al vice di Zaia arriva Nico Presti, con ragioni prevaricatorie e pedestri. Appare come parte di una mostruosa creatura a 4 teste, messa a guardia della parodia di un comunicato che è il messaggio controproducente e maldestramente letto dal conduttore-portavoce di SIS. Noi non amiamo il Veneto di SIS e di Presti.
Nel complesso riteniamo che il servizio rappresenti il problema dell'autonomia in Veneto magistralmente. Non ha senso chiedere più autonomia, casomai ne serve meno. È evidente che tutta la teoria di avvicinare le decisioni al territorio cosicché sia più facile il controllo e alla tornata elettorale successiva sia più semplice confermare o meno il presidente di regione giudicando le politiche che ha fatto, è una manfrina vuota. Se l'informazione si piega così in avanti, questa teoria cozza brutalmente con la bassissima qualità e capacità di controllo del potere da parte di molti giornalisti del territorio e ancor di più degli editori. Se non esistono editori liberi, autonomi e forti i giornalisti che fanno le pulci al sindaco come Presti, o al governatore mancano, e i ai cittadini arrivino informazioni quantomeno falsate. Cosí come appare dalla marchetta di SIS per la Lega, l'esercizio della democrazia è una vuota formalità che impedisce una utile alternanza democratica. 
In conclusione avendo il sospetto che lo strano mostro a 4 teste del servizio finale sappia di cosa sta parlando, concludiamo che la nostra classe dirigente ha la faccia come la sedia su cui poggia le proprie terga.
Matilde Cortese Elvio Gatto Massimo Follesa portavoce CoVePA

Nessun commento:

Posta un commento

TU COMMENTI NOI MODERIAMO