martedì 14 luglio 2015

OTTIMISMO DA STRACCIACULI - Cerantola presidente Coldiretti Vicenza, con le dichiarazioni del 2014, smentisce l'ottimismo dei dati di Vernizzi.

In questo intervento recuperiamo un dato della Coldiretti Vicenza risalente al 28 luglio del 2014 tratto da veneto.coldiretti.it. In quell'articolo ripreso dalla stampa regionale e che fece molto scalpore soprattutto a Venezia, si sottolinea che i pagamenti degli espropri del solo lotto 2a tra Montecchio Precalcino e Sarcedo (VI) ammontavano a circa 13.500.000€.
Facendo i conti complessivi dei dati che citava allora il presidente Martino Cerantola della Coldiretti Vicenza,  sosteniamo che gli espropi saldati ad autunno 2014, principalmente a favore di iscritti rappresentati da Coldiretti ammontavano a circa 17.500.000. Se oggi li  paragoniamo  ai 25mln di € saldati agli espropriati, secondo i dati del commissario Vernizzi contenuti nelle dichiarazioni rese a Renzo mazzaro nel Mattino di Padova del luglio 2015, capiano che in un anno hanno pagato solo 7.5 milioni di €.
Ci sembra un buco finanziario bello e servito. La sproporzione è ancora maggiore tenendo conto che nel quadro economico del progetto esecutivo della SPV si parla di 334 mln di € per gli espropri. Siamo di fronte all'ennesima bufala o pacco della SPV coperta dal commissario Vernizzi che vanta ottimismo da stracciaculi. C'è proprio da piangere e prepararsi al peggio anche per i sottoscrittori dei project bond.
News Coldiretti N. - 28/07/2014
Pedemontana Veneta: è ora di pagare
“La tutela del territorio vale molto meno degli interessi che stanno dietro alle grandi opere. Gli agricoltori vengono espropriati, privati di terreni coltivati, ed al cibo si sostituisce il cemento. L’accordo regionale era buono, ma non è stato rispettato: emblematico il caso dei vigneti, espiantati prima della vendemmia, diversamente da quanto stabilito”. Così il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza, Martino Cerantola, descrive un quadro chiaro, una situazione realizzata ad arte per soddisfare l’esigenza di realizzare un’infrastruttura la cui utilità è stata messa in dubbio da più parti, fin dalla posa della prima pietra. Coldiretti Vicenza ci tiene a puntualizzare che “si tratta di rispettare i patti assunti a maggio, alla presenza dei soggetti interessati alla realizzazione dell’opera, in particolare con l’impegno di non colpire i vigneti prima di ottobre”. Gli indennizzi di cui si tratta e che non sono stati pagati, del tutto o in parte, ammontano ad oltre 13,5milioni di euro, una cifra importante, che mette in difficoltà il sistema produttivo agricolo vicentino, privato della possibilità di investire. “Ci troviamo ad affrontare una situazione inverosimile in un Paese civile, in cui le regole dovrebbero avere un valore ed essere certe – aggiunge il presidente Martino Cerantola – ed il paradosso è che a pagare lo scotto di questa situazione è chi produce, crea occupazione e genera vantaggio economico”. I numeri illustrano la gravità di quanto accade: dieci aziende agricole attendono il pagamento, per un importo complessivo di 200.000 euro, dell’acconto dell’indennità di esproprio; cinque aziende, che hanno l’esproprio totale ed attendono la pubblicazione del decreto sul Bur, affinché possano essere indennizzati con il 100% dell’indennità concordata, hanno un credito di 150.000 euro. Per questi proprietari l’immissione in possesso è avvenuta nel luglio 2012. Trenta aziende, tra Sarcedo e Montecchio Precalcino, sono in attesa dei frazionamenti, che dovevano esse fatti entro fine 2013, necessari per poter dar seguito al passaggio di proprietà dei terreni, sono in attesa del saldo dell’indennità di esproprio. “Ci sono ben venti aziende agricole – conclude il presidente Martino Cerantola – che a fine giugno si sono viste espiantare i vigneti, perdendo la produzione dell’annata in corso, per consentire la bonifica bellica dei terreni. Un episodio vergognoso e contrario agli accordi assunti. Se tale situazione, nel brevissimo termine, non dovesse trovare soluzione, saremo costretti, nostro malgrado, a bloccare i lavori di costruzione della strada. Auspichiamo che dal dialogo con la Regione Veneto possano risolversi le problematiche tuttora sul tappeto”. E per completare il quadro ci sono ancora 140 aziende per le quali è avvenuta l’immissione in possesso tra marzo ed aprile e 30 per le quali dovrà essere fatta l’immissione in possesso nei prossimi giorni.

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