sabato 2 novembre 2013

Spv, i parlamentari del M5S proseguono la battaglia

Un veloce scambio di idee ed un ragionamento complessivo sui passi concreti da intraprendere per continuare la battaglia sul fronte della Pedemontana Veneta. È questo il succo di un rapido briefing tra parlamentri del M5S organizzato ieri a Bassano al Caffé dei libri. A coordinare i lavori c'erano il senatore Enrico Cappelletti di Vicenza e il deputato bellunese Federico d'Incà. Con loro oltre agli assistenti anche i due referenti territoriali Simone Contro e Flavio Ferrazzi.


In realtà è dal finire della primavera che D'Incà e Cappelletti avevano avviato, anche su input dei gruppi locali del M5S, «una battaglia per la trasparenza sulla Spv» che era culminata con una puntuale richiesta di accesso agli atti al commissario governativo ad acta Silvano Vernizzi. Richiesta cui era stato opposto diniego. Una condotta per nulla condivisa dal M5S che da diverso tempo parla di atteggiamento sprezzante nei confronti delle potestà ispettive dei parlamentari. 

Questi ultimi così, codici alla mano, hanno cominciato ad approfondire gli aspetti giuridici della vicenda. Ed ora si preparano a diffidare Vernizzi (nel riquadro) e a presentare un esposto alla procura della repubblica di Venezia. Mesi fa la strada dell'esposto penale era stata seguita anche da alcuni attivisti locali del Cinque stelle nonché dai ricorrenti che si sono opposti al progetto Spv impugnando l'iter davanti alla magistratura amministrativa dove il giudizio è ancora pendente.

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