martedì 2 aprile 2019

Valdastico: ecco perchè Fugatti caldeggia l'uscita a Rovereto sud

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Ferrotransit Europa Brennero Valsugana  29 marzo alle ore 09:37
Ancora non c’è nulla di sicuro né di deciso. E’ solo una ipotesi che riaffiora di tanto in tanto, magari sottovoce e senza troppa pubblicità. Ma l’insidia è dietro l’angolo e difficilmente sarà ignorata.
La soluzione che vede l’uscita dell’autostrada Valdastico a Rovereto sud, proposta dal presidente Fugatti e (a quanto pare) condivisa dal Veneto, fa tornare alla mente quel vecchio e mai accantonato progetto che prevede la realizzazione di una autostrada pedemontana fra Veneto – Trentino e Lombardia.


Un tracciato alternativo alla Brescia Padova, utile soprattutto nei mesi estivi (in cui si registra il picco del turismo vacanziero), e invernali quando la nebbia rende complicata la viabilità a causa della scarsa visibilità.

La proposta, buttata lì ogni volta che si parla di prolungamento della A 31 in territorio trentino, prevede un asse di comunicazione fra l’uscita della Valdastico nord a Rovereto e l’autostrada A 4 in direzione Brescia - Bergamo attraverso le valli Giudicarie e la Val Sabbia, in modo da creare una sorta di circuito del Garda che metta in connessione l’area lombarda con quella veneta, senza appesantire troppo l’asse viario tra Brescia e Padova.
I vertici provinciali trentini sanno benissimo che l’uscita della Valdastico a Rovereto sud non ha alcun senso, se non quello di proseguire verso la zona del Garda e le valli Giudicarie. E a pagare, per questa sciagurata politica di trasporto, sarebbero le comunità trentine che diventerebbero territorio di transito non solo nella direttice nord – sud, ma anche in quella est – ovest, con tutti i problemi connessi alla salute, al traffico, alla qualità della vita.
In questo quadro evidentemente si colloca anche il progettato tunnel di Avio, che fa parte del programma di Giunta, diretto a collegare la zona di Malcesine con la Bassa Vallagarina, allo scopo di rendere più agevole il collegamento della parte veneta del Garda con Verona.
Fino ad oggi si tratta solo di ipotesi, ma la strategia dell’attuale Giunta Fugatti sembra ormai segnata e precisa: unire in prospettiva attraverso una fitta rete di collegamenti autostradali e viari il Trentino meridionale al Veneto e alla Lombardia. Progetti ancora lontani, certo, ma che rischiano di trasformare il territorio trentino in una sorta di colonia padano-veneto-lombarda.
Il tutto, al di là degli ormai logori annunci elettorali, senza che esista alcuna reale strategia del trasporto merci che coinvolga la ferrovia, i territori montani e le province di Bolzano e Innsbruck.

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