sabato 11 febbraio 2012

Franco Miller ci chiede l'inchino, ma noi non lo facciamo!

L'intervento sul Corriere del Veneto di Venerdì 10 febbraio di Franco Miller Responsabile di Confindustria Veneto per le infrastrutture, dimostra tutta l'incapacità di capire quello che diciamo. Dimostra tutta la volontà di non sapere ciò che sta dietro ai Progetti di Debito. Dimostra anche una sua certa anzianità di servizio, quella che ha prestato per questa classe dirigente regionale che non sa rinnovare e vedere il futuro, di figli e nipoti. 
Prof. Giarda
Abbiamo sempre creduto nelle posizioni sagge, ma quando queste mancano in coloro che dovrebbero portarle per età ed esperienza, pensiamo che si tratti solo di persone che ormai hanno fatto il loro tempo e sanno solo ripetere formule superate: le stesse che hanno portato al disastro economico attuale e all'incapacità di capire l'attuale crisi, che non è ne momentanea, ne passeggera, ma è radicale, profonda e modificherà tutto il sistema sociale economico e territoriale che conoscevamo. Potrà essere in bene, ma potrà essere in male, noi stiamo impegnandoci per la prima opzione. La disposizione di Miller ci chiede di tacitarci, di fermarci e di stare tranquilli. Ci sembra un atteggiamento da nave della concordia, siamo inclinati, ma chi sta in plancia dice di tornare in cabina e continua a navigare. 
Noi chiediamo di adottare le misure migliori, di fare cioè quello che ha sostenuto il neo Sottosegretario Prof. Giarda quando afferma nel suo piano contro gli sprechi (Corriere della Sera) per il risanamento dell'Italia che si possono attuare solo gli investimenti i cui benefici sono in grado di ripagare i costi: "...Lo Spreco di Tipo 8 riguarda l' avvio di nuovi programmi di spesa non preceduti o che non passano i test di benefici superiori ai costi. L' esempio classico è quello delle infrastrutture. Troppe volte si sono assunte decisioni in violazione del criterio che il valore dei benefici netti futuri dovrebbe superare il costo di costruzione...". Questo per noi è il caso della Pedemontana Veneta come quelle delle decine di altre infrastrutture che la Regione Veneto ha sul tavolo, immaginate tutte a debito, lo dimostriamo e questo sarebbe ancora più evidente se i documenti relativi fossero pubblici cosa che il segretario regionale alle infrastrutture impedisce nella sua veste di Commissario Straordinario. 
Per chiarire se Pedemontana Veneta è in grado di pagare i costi usiamo il commento di Luciano Panato (che segue integralmente) e l'articolo si Massimo Follesa per rispondere alle sue dichiarazioni, consapevoli che Franco Miller voglia continuare a non sapere.
Il responsabile mobilità dell’assindustria veneta, come valuta il cablogramma del dipartimento di stato americano che nutre dubbi sulla solidità finanziaria della società che ha vinto la gara per la costruzione del nuovo Canale di Panama, ma anche della pedemontana veneta?: 
Segue il testo del cablogramma Hillary Clinton: ‘A Panama c’è il contratto del secolo’Il segretario di Stato Usa vuole sapere se la Sace mette i soldi per il progetto di ampliamento del canale di Panama.

TAG: hillary clinton
Sace Sacyr Bechtel panama
CODICE DATA CLASSIFICAZIONE FONTE
68878 02/07/2009 SENSITIVE
SENSITIVE SIPDIS PLEASE PASS TO ECON AND COMMERCIAL COUNSELORS E.O. 12958: N/A TAGS: EWWT [Waterborne Transportation], BEXP [Trade Expansion and Promotion], ECON [Economic Conditions], EFIN [Financial and Monetary Affairs], ETRD [Foreign Trade], PM [Panama], SP [Spain; Balearic Islands; Canary Islands; Mallorca], FR [France; Corsica], IT [Italy]
OGGETTO: RICHIESTA DI AZIONE DIPLOMATICA – GARANTIRE LA CORRETTEZZA DEI PARTECIPANTI ALLA GARA PER IL PROGETTO DI AMPLIAMENTO DEL CANALE DI PANAMA
1. (SBU) Sommario e richiesta d’azione. Pregasi far riferimento al paragrafo 2 per la richiesta d’azione. Risposta richiesta entro il 7 luglio. Ci si attende che l’Autorità del Canale di Panama (ACP) annunci la prossima settimana il nome del vincitore del contratto da quasi 4 miliardi di dollari per la terza serie di chiuse. Questo progetto è la colonna portante del piano complessivo di espansione del canale. I tre consorzi offerenti per questo progetto sono guidati dalla Bechtel (USA), dalla ACS (Spagna) e dalla Sacyr (Spagna). Siamo preoccupati che il gruppo Sacyr possa aver utilizzato le agenzie di credito all’esportazione spagnole, francesi e italiane per fornire una garanzia di buona esecuzione da 50 milioni di dollari per la quale la Sacyr non avrebbe avuto altrimenti le credenziali, svantaggiando così gli altri concorrenti e mascherando la capacità della Sacyr di completare questo progetto vitale.
2. (SBU) RICHIESTA DI AZIONE PER MADRID, ROMA E PARIGI:
I funzionari dell’ambasciata addetti sono richiesti di avvicinare le autorità governative appropriate che sovrintendono alle citate agenzie di credito all’esportazione e di chiedere se tali agenzie della Spagna (Secretaria de Estado de Comercio – CESCE), della Francia (Compagnie Francaise D,Assurance pour le Commerce Extereur – COFACE), e dell’Italia (Servize Assicurativi del Estero – SACE [sic]) abbiano garantito, assicurato o agevolato in qualsiasi altro modo una garanzia di buona esecuzione da 50 milioni di dollari per il consorzio guidato dalla società spagnola, in difficoltà, Sacyr per la costruzione della terza serie di chiuse, da quasi 4 miliardi di dollari, del Canale di Panama. Si prega di riferire entro il 7 luglio, o per cablo al Dipartimento di Stato e all’Ambasciata di Panama o per email a Marsha Singer a WHA/CEN e a Joel Reifman, Consigliere Economico, Panama e Jim Bangert, Addetto Economico, Panama.
3. (SBU) Antefatto: Un consorzio guidato dalla società spagnola Sacyr Vallehermoso S.A., in diretta concorrenza con consorzi guidata dalla Bechtel (USA) e dalla ACS (Spagna) ha presentato un’offerta per la costruzione della terza serie di chiuse, per un valore di quasi 4 miliardi di dollari, colonna portante del progetto di ampliamento del Canale. Altri partecipanti leader al gruppo Sacyr comprendono la Impregilo spa (Italia) e Jan de Nul n.v. (Belgio). Come parte della procedura, l’Autorità del Canale di Panama, ha chiesto a tutti e tre i consorzi una garanzia di buona esecuzione di 50 milioni di dollari per verificare la solidità finanziaria di ciascuno. Ci risulta che la Sacyr sia prossima al fallimento e che sia puntellata dal governo spagnolo. Ci risulta anche che le sue condizioni erano così difficili che non erano in grado di ottenere la garanzia da 50 milioni di dollari sul mercato aperto e che le tre agenzie europee di assicurazione del credito all’export citate più sopra abbiano dovuto fornire garanzie per la garanzia di buona esecuzione della Sacyr. Comunque a questo punto non abbiamo conferma delle azioni di queste tre agenzie.
4. Anche se l’ottenimento di una garanzia da queste agenzie probabilmente non viola, formalmente, i termini della gara dell’Autorità del Canale, il fatto che le garanzie, se esistono, possano mascherare la reale situazione della Sacyr, è preoccupante. Il governo USA sta appoggiando la società USA Bechtel nel suo tentativo di ottenere questo enorme contratto e di portare lavoro negli Stati Uniti. Contemporaneamente voglia garantire che una procedura di offerta altrimenti equa e trasparente non sia illecitamente manipolata dal consorzio Sacyr. Se la Sacyr sta celando la sua reale situazione finanziaria, con il sostegno di governi europei, desideriamo portare il fatto all’attenzione dell’Autorità del Canale prima che sia annunciato il vincitore di questo progetto del secolo.
5. Il Dipartimento ringrazia per la vostra pronta assistenza.
CLINTON
Traduzione a cura di znetitaly.org

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