domenica 12 dicembre 2021

Il Trentino Alto Adige boccia il prolungamento dell’autostrada Valdastico: messa in minoranza la giunta leghista.

«


Se fossimo trentini al posto della Spv avremmo una strada vera e non un distillato finanziario». Questo è il commento a caldo che noi del Covepa vorremmo rendere pubblico dopo la notizia clamorosa giunta in queste ore dal Consiglio regionale del Trentino Alto Adige che con una presa di posizione clamorosa ha bocciato il prolungamento a Nord della Valdastico da Piovene Rocchette. 

«Si tratta di una batosta per la lega trentina supportata dalla Lega veneta che da anni spingono per quest'opera. In questo senso va fatto un plauso ai verdi trentini che con un Ordine del giorno hanno messo in crisi l'alleanza del sí alla A31 nord Lega Svp, sganciando quest'ultima dalle mire del Carroccio sulle infrastrutture. Siamo amareggiati dal silenzio trasversale sia della politica di opposizione veneta che dei comitati. Continuiamo a coltivare orticelli in un Veneto che non riesce a guardare neanche agli esempi più vicini e continua credere al messaggio di un gigante con i piedi di argilla».

https://www.giornaletrentino.it/cronaca/valdastico-con-il-s%C3%AC-alla-mozione-la-lega-finisce-in-minoranza-in-regione-1.3079398 https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/12/11/il-trentino-alto-adige-boccia-il-prolungamento-dellautostrada-valdastico-messa-in-minoranza-la-giunta-leghista/6422653/

sabato 4 dicembre 2021

SAFOND-MARTINI: LA MINI ILVA VICENTINA


I metalli pesanti  sono documentati nel sito della Safond Martini di Montecchio Precalcino come altresì abbiamo documentato nel sito del cantieri per la costruzione del tunnel della SPV, insieme ai Pfas di ultima generazione. Come mai?

Si è conclusa poco fa la conferenza stampa al presidio davanti alla Safond-Martini srl a Montecchio Precalcino. Ci siamo confrontati su uno dei casi che in provincia di Vicenza spiegano come mai il suo capoluogo sia la 4^ città più inquinate nelle classifiche europee: quello della Safond-Martini srl che ricicla le sabbie delle fonderie vicentine perché poi ne vengano fatti sottofondi stradali. Erano presenti i comitati di Palazzina di Cornedo Vic., Andrea Viero del comitato di Vallugana di Malo, a Claudio Cisotto del gruppo di Castelgomberto che segue gli inquinamenti da Pfas alle Poscole, Tiziano Rizzato e Sergio Carrara del comitato difesa e tutela del paesaggio di Breganze, il gruppo di lavoro sulla tutela del Torrente Astico delegazioni del CoVePA di Bassano e Treviso. È intervenuto l'avvocato Destro che è intervenuto e il portavoce di Europa Verde Valledell'Agno, Fabio Cappelletto. Ha trstimoniato una importante solidarietà con la sua presenza.

giovedì 2 dicembre 2021

CHI INQUINA E CHI È INQUINATO LA SITUAZIONE IN PEDEMONTANA VENETA

Presidio Conferenza Stampa in via Terraglioni, 44 a Montecchio Precalcino nei pressi della Safond-Martini srl(Stazione FFSS Villaverla-Montecchio Precalcino) sabato 4 dicembre 2021 alle ore 12,30.

 

link GoogleMap https://goo.gl/maps/LFkBLnnWnAjmtg358 per raggiungere il presidio.


A seguito di un dettagliato esposto presentato dal Co.VeP.A. al NOE dei CC di Treviso ren deremo pubblica la situazione nell'area attraversata dalla SPV. Con i comitati di Palazzina e di Vallugana presenteremo anche la situazione denunciata dai cittadini e dalle cittadine di Cornedo Vicentino e di Malo, come emerge dalle loro denunce. Sarà presente l'avvocato Giorgio Destro.

Abbiamo inoltre inviato una documentata segnalazione al Dottor Marcos A. Orellana relatore speciale sulle implicazioni per i diritti umani della gestione e dello smaltimento di sostanze e rifiuti pericolosi, per dare il nostro contributo alla relazione speciale delle Nazioni Unite sulle sostanze tossiche e i diritti umani in Italia.

giovedì 18 novembre 2021

LA SINTESI VIDEO DEI NUOVI RISCHI DI SPV: PERICOLI PER I CITTADINI, MATERIALI NON CERTIFICATI E PFAS

 

ECCO PERCHE' E' POSSIBILE UN VAJONT IN PEDEMONTANA VENETA

PUBBLICHIAMO UN APPROFONDIMENTO CHE METTE IN LUCE LA VERA RAGIONE DEI RITARDI DI spv E LO STATO DEI RISCHI NELLA GALLERIA DI MALO-CASTELGOMBERTO, CON UNAO SPECIFICO RIFERIMENTO ALLE MANCANZA NEI MATERIALI E AL GRANDE RISULTATO DEI COMITATI DI CITTADINI: UNA NUOVA VERIFICA SULLE CONDIZIONI DEI MATERIALI E DSULLA COSTRUZIONE DEL TUNNEL.

In queste ultime settime negli imprenditori dell’ovest vicentino hanno rilanciato il tema dell’apertura della Pedemontana Veneta in Valle dell’Agno. Sono state riferite pesanti lamentele da parte del mondo dell’impresa locale sul ritardo dell’apertura della tratta Castelgomberto-Montecchio-A4. L’apertura slitterà di un anno almeno, se non due secondo le dichiarazioni alla stampa dell’ingegner Pellegrini delegata da Zaia alla costruzione dell’opera affidata alla SIS dei Dogliani.

L’intervento della Unione Europea

Nessuno deve permettersi di attribuire ai comitati questo ritardo. Noi con i ritardi del cantiere, legate anche alle omissioni ambientali nell’area SIC Natura 2000 delle Poscole, non c’entriamo! Il cantiere si è stato bloccato di recente perché ha violato le norme ambientali del diritto europeo e la Comunità Europea ha imposto il rispetto delle regole chiedendo al Governo Italiano di provvedere, attraverso la procedura riservata EU Pilot, a ripristinare le aree con vincolo ambientale speciale sopra alla galleria tra Cornedo e Castelgomberto. Oltre a questo ci si sono messi i PFAS sversati dal cantiere: questione mai verificata fino in fondo, in primo luogo dal Comune di Castelgomberto. D’altra parte non capiamo cosa si aspetti a chiedere il pagamento delle penali dopo oltre un anno dalla mancata conclusione dei lavori previsti per il settembre 2020 nella convenzione del 2017 voluta da Zaia.

sabato 13 novembre 2021

Perchè Europa Verde finanzia una iniziativa di Legambiente Valle dell'Agno?

Il 17 novembre 2021 a Castelgomberto si terrà una conferenza pubblica su Pedemontana Veneta e Pfas. Tra le persone che presnterano il tema nella sala del cinema del paese ci saranno Cristina Guarda Consigliere regionale di Europa Verde, il dott. Claudio Lupo di ISDE. La serata sarà coordinata da Antonio Cappelletto di Europa Verde. Ma la locandina porta tre simboli quello di Legambiente, quello di ISDE e quello di FridaysForFuture Italia dato che introduce la serata una giovane Marianna Cisotto. Legambiente al tavolo non c’è eppure è l’organizzatrice della serata con il suo multiforme presidente Enrico Fabris, oppure è rappresentata dai due esponenti locali di Europa Verde?

Europa Verde e Legambiente possono piantare le loro bandierine dove vogliono, fare le loro produzioni e timbrare qualche marchetta sulla pedemontana e sull’inquinamento che questa provoca, ma non possono prendere in giro il pubblico e le persone che vivono nel territorio inquinato senza fare nulla di concreto. «Un evento del genere timbrato in quel modo è schifoso, due su tre di coloro i quali saranno seduti al tavolo dei relatori sono di un partito politico. Ora una strumentalizzazione del genere il circolo di Legambiente della Valle dell’Agno poteva risparmiarcela, soprattutto è indegno farlo con i giovani, visto che quell'evento nasce da loro. Questo lo avevo anticipato già al presidente del circolo Enrico Fabris, con una telefonata dai toni apodittici e vedo che si procede in tale senso senza remore. Prendo atto che la ciambella ha partorito il ciambellone col buco largo, ma qualche risposta va data anche perché certi giochini Legambiente non li può fare senza rimetterci» ha dichiarato il portavoce dell’ovest Vicentino del CoVePA per altro iscritto a quel circolo di Legambiente.

venerdì 22 ottobre 2021

PEDEMONTANA VENETA NON È UN PRATO VERDE DA INGRASSARE COL SANGUE DELLE PERSONE

Le pene "leggere" ai responsabili del tratto in costruzione e della sicurezza del cantiere, ma soprattutto i pesci grossi assolti, danno la misura di come sia possibile avere così tanti morti sul lavoro nel nostro paese. Per la magistratura sarà sicuramente un caso chiuso!! La solita farsa all'italiana. Ma i vertici della procura di Vicenza sanno benissimo il clima di lavoro che nel 2016 si respirava fuori dalla SPV, figuratevi dentro e le colpe morali di quei morti sono tutte sul metodo e sulla fretta di mostrare ai mercati degli investimenti internazionali che la pedemontana veneta lavorava ed era un prato verde da ingrassare. Peccato che abbiano usato il sangue di due persone.

mercoledì 22 settembre 2021

SAFOND E DOVE SONO FINITE LE SABBIE DI FINDERIE


Le ultime rivelazioni dei media veneti in relazione al caso Safond [1] ci lasciano sgomenti. Si tratta di notizie di una gravità inaudita. Ci sono ben poche considerazioni da fare sull'operato delle forze e dell'ordine e della magistratura nei confronti di Riccardo Sindoca, uno dei personaggi chiave di una intricatissima vicenda. Saranno le autorità preposte a dovere accendere i riflettori su alcune dinamiche assai poco chiare che sembrano uscite più da una spy-story che da un approfondimento giornalistico.

sabato 4 settembre 2021

7 AGOSTO 2021 ANCORA SCARICHI DAL CANTIERE DELLA SPV A CASTELGOMBERTO (VI)

Eravamo tornati in SPV in seguito alle segnalazioni sulla presenza dei Pfas/Pfbas nelle acqua di alcuni corsi d’acqua attorno al cantiere del tunnel di Pedeveneta tra Cornedo Vic. e Castelgomberto. Un lungo approfondimento in rete aveva aperto il caso che aveva interessato anche la stampa nazionale alla fine di luglio. La documentazione di Arpav evidenziava una situazione che si protraeva da mesi, noi abbiamo potuto verificare che dopo gli ulteriori sversamenti ripresi da VicenzaToday il primo di agosto, questi sono continuati anche il 7 agosto e forse perdurano tuttora.

È così che sabato 7 agosto 2021 siamo tornati alle Poscole di Castelgomberto al cantiere della Pedemontana Veneta e abbiamo trovato uno scarico ancora attivo nel sito del crollo della galleria di SPV del 2017. Durante il sopralluogo abbiamo notato la presenza di alcuni operai con un grosso gippone che lavoravano sullo squarcio lasciato dal crollo del tunnel nel 2019. Misuravano i livelli dei terreni e controllavano alcuni livelli, nello stesso momento era in funzione un gruppo elettrogeno. La posizione del tubo di scarico attivo era proprio sopra al doppio tunnel autostradale e da quella posizione erano visibili le località Cracchi e Palazzina dove si stanno svolgendo i lavori con le mine. Lo scopo di questa sopralluogo era quello di verificare lo stato di conservazione dei luoghi a tutela ambientale secondo i provvedimenti Natura 2000 per i Siti di Importanza Comunitaria come sono le Poscole in quanto zona umida e su cui insiste un percorso naturalistico e didattico organizzato dal WWF e promosso dall’amministrazione comunale di Cornedo Vicentino ormai 20 anni fa.

domenica 1 agosto 2021

IN PEDEVENETA "I MUSSI VOLA"! Caro Zaia i conti non tornano neanche se a fare i conti ci si mettono Zonin e Consoli

A pagina 13 del Mattino di Padova del 1 agosto 2021 è pubblicato un ampio articolo sullo stato dei passaggi automobilistici in Pedemontana Veneta. Questi valori erano stati anticipati dal Giornale di Vicenza al quale faceva eco il Corriere del Veneto. Tutti fanno trasparire un concetto che ai più può sembrare rassicurante, quello dei 18mila-21mila veicoli tra Malo e Montebelluna. La tabella del Mattino racconta che in pedeveneta “i mussi vola”. Infatti è evidente che in ogni caso e in qualunque modo si voglia calcolare il traffico, se i dati sono quelli, i 21 mila veicoli al giorno non si raggiungono mai, ma proprio mai, neanche se a fare i conti ci si mettono Zonin e Consoli. Nel migliore dei casi si arriva a 6 mila veicoli/gg.

La perdita stimabile è almeno del 41% per gli incassi di SPV, dato che può sbalordire ma è prudenziale, giusto e corretto anche se espresso in modo “non ortodosso”. Rispetto al modo di computare usuale per le infrastrutture stradali, la perdita risulterebbe anche maggiore. Quello che conta è il valore incassato e non viene mai pubblicato. Infatti il numero di veicoli equivale a un valore economico da incassare ogni giorno, affinché siano raggiunti i valori per la gestione dell’opera pari a 310.479.000 /anno per 39 anni. La media quotidiana di incassi per 95km corrisponde a 851milauro. I 56km aperti sono il 40% in meno di quanto Zaia ha promesso nella campagna elettorale dello scorso settembre, e nonostante tutto l'incasso a oggi dovrebbe essere di 501k€/gg, e invece siamo lontanissimi con perdite che non vengono pubblicate!

NEL VENETO FELIX DELLA SUPERPEDEMONTANA TUTTO E' GRAVE NULLA E' SERIO

Le notizie di queste ore sulla presenza di Pfba-Pfas a ridosso dei cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta nel Vicentino sono inquietanti. Bene ha fatto Arpav a chiedere che siano controllate tutte le aree di lavoro in cui queste sostanze potrebbero essere utilizzate: per esempio nel caso di impiego della tecnica del cemento o del calcestruzzo spruzzato. Oppure in quei casi in cui si ricorre al consolidamento dei terreni con le iniezioni come nel caso del Sito di Importanza Comunitaria delle Poscole.

Poco felice, se non al limite del ridicolo, è stata invece l'uscita dei sindaci di Castelgomberto e Malo, rispettivamente Davide Dorantani e Moreno Marsetti. I quali, in modo fantozziano, hanno cercato di minimizzare la gravità della situazione spiegando che i valori dell'acqua nella rete idropotabile sono in linea con quelli di tollerabilità. Peccato però che la contaminazione riguardi l'acqua di falda e quella di superficie. Il rischio, andrebbe spiegato ai due, che sembrano un po' duretti di comprendonio, non sta in ciò che si beve al rubinetto, ma in ciò che si mangia dopo aver innaffiato l'orto con quelle temibili sostanze. Abbaiare all'albero è sbagliato è una tecnica antiquata, vecchia come il mondo, che ormai sbugiardano anche i bambini delle elementari.

sabato 10 luglio 2021

TUNNEL SPV: STACCATA LA SPINA ALLA SIS CHE NON LA PRENDE BENE

Sopra ai tunnel di Pedemontana Veneta il loc. Palazzina di Cornedo Vic., verificata una situazione disastrosa nella gestione della raccolta dati di rilevamento degli effetti delle esplosioni alle persone e alle abitazioni , sono intervenuti la Polizia Locale e i Vigili del Fuoco. I residenti hanno disconesso gli strumenti di misura perchè le rilevazioni non risultavano essere eseguite correttamente.

venerdì 9 luglio 2021

METALLI CANCEROGENI DAL TUNNEL DI PEDEMONTANA VENETA


https://youtu.be/KsP3d6UbMPs

Tv7 Match del 2 luglio 2021 affronta la PEDEMONTANA VENETA attorno alle attività costruttive e distruttive per i residenti delle località Vallugana di Malo e Palazzina di Cornedo Vic. del tunnel Malo-Castelgomberto. Le analisi dei periti dei residenti hanno evidenziato stranamente la presenza di metalli molto elevata e a livelli tali che sono equiparabili a quelli da fonderia. Nell'intervento della dott.^ Lecis si denuncia ad esempio la presenza del vanadio che è cancerogeno se inalato.

Ospiti:

-Prof. Ermanno Chasen, Editore Gruppo TV7

-Marina Lecis, Consulente ambientale

sabato 26 giugno 2021

PFAS DAL CANTIERE DI SPV A MONTECCHIO MAGGIORE

Sono ormai mesi se non anni, che dalla trincea del cantiere della Pedemontana Veneta a Montecchio Maggiore, vengono pompati metri cubi su metri cubi di acqua estratti dalla falda. Siamo tra le trincee che portano alla A4 sotto alle rotatorie tra la SR 11 e il raccordo al casello di Alte Ceccato. E' il cantiere in trincea che si trova almeno 10 metri sotto al piano di campagna in piena area della falda inquinata dai Pfas della Miteni di Trissino. Quell’acqua è pompata senza sosta 24 ore su 24 per impedire che le trincee siano allagate poiché si trovano proprio all’interno della linea delle risorgive.

Due tubi e due idrovore scaricano le acque della falda con i Pfas in un ponte canale, il cui percorso non è noto o riscontrabile. Queste potrebbero essere reimmesse nei canali che raggiungono o il torrente Guà o il torrente Brendola senza alcun trattamento per depurarle.

giovedì 24 giugno 2021

CANTIERE VELOCE: REGALO AGLI INVESTIMENTI MAFIOSI E ALLA GENTRIFICAZIONE DELLA PEDEMONTANA

Al di là dei preoccupanti aspetti tecnico-giuridici che meritano una trattazione a parte, le nuove norme urbanistiche che stanno transitando per il Consiglio regionale del Veneto sono orrende. Anzitutto sono scritte da cani lasciando molto spazio al contenzioso. Ma soprattutto la nuova disciplina, un corale inno cacofonico al cemento senza se e senza ma, spodesterà de facto i comuni di molta della potestà di pianificazione. In che modo? Semplicemente riversando nelle mani, ossia nelle tasche, del privato, il frutto di una pianificazione evidentemente scritta sotto dettatura degli stakeholder immobiliari, finanziari, del cemento, delle cave, delle strade e della rendita fondiaria.

mercoledì 16 giugno 2021

CARTOLINA DALLA PEDEMONTANA BASSANASE: È VENUTA GIÙ UNA CAPRIATA

Crolla il tetto del teatro Astra a ridosso centro storico di Bassano del Grappa. Testimone muto di una città, davanti a lui sullo stradone furono impiccati a decine i partigiani del Grappa.  Tutto ciò è accaduto durante l’opera estate festival appena apertasi, e con la concomitante apertura sulla grande mostra sui ponti di Palladio. Invece di guardare a questo farsi materia della sapienza che diventa struttura, nave per tenere testa all'acqua, si sono immagati a guardare altro. Magari dando addosso a chi gli rovinava la cartolina del ponte, bestemmiando dietro a due graffittari che da subito hanno preso possesso del legno del ponte.

Erano tutti presi a guardare la cartolina degli alpini sul ponte, col bicere in man, e invece bisognava guardare il resto che è messo peggio. 

domenica 13 giugno 2021

PER LA POLIZIA IN SPV SONO SOLO 56 I KM APERTI, PER GLI ORGANIZZATORI 70!


Ma non erano 70km quelli aperti in pedemontana veneta? La maggior parte dei giornali si è vergognata e scrive 2/3 del totale aperti fino a Montebelluna, ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi. Poi, si sa la questura tira sempre indietro, ora però crediamo che la polizia stradale abbia fatto i conti correttamente, dal momento che ha convenzionato il suo servizio per la sicurezza di tutti i cittadini, anche per quelli che in SPV danno i numeri. Forse vale la pena di fare il test alcool e droghe per questi o no?

Si tratta, in tutto, di 56 km di superstrada pedemontana veneta ove l’attività di vigilanza da parte del personale della Polizia Stradale ha avuto inizio, in modo sistematico e dedicato, proprio dallo scorso 28 maggio.

http://www.nsp-polizia.it/convenzione-ministero-interno-societa-pedemontana-veneta-spv/

venerdì 11 giugno 2021

PERCHE' LA SUPERSTADA PEDEMONTANA VENETA NON FUNZIONERA'

Sebastiano Malamocco con un suo scritto su geograficamente.wordpress.com/  analizza i motivi per cui la SPV non risponderà alle esigenze dei territori per cui è nata. Con lui e altri di Legambiente Veneto abbiamo redatto una proposta di riconnessione al territorio nel 2017, a partire dalla ricucitura eliminando i caselli e connettendo la SPV alla ferrovia locale. Oggi nel 2021 di fatto è stata costruita come un tubo chiuso, idea che ha chiarito in modo esplicito l'ing. Bergamin, invece quando fu concordata con il governo di cui era Ministro Nereo Nesi, con il sostanziale contributo del Senatore dei Verdi Sarto, doveva trattarsi di un tubo aberto il più possibile alle esigenze dei territori che attraversava. Dopo 20 anni da quelle situazioni ci troviamo una superstrada chiusa al traffico locale di cui la stessa Regione Veneto e Luca Zaia vogliono disfarsene tanto da avviare un procedimento per ottenere la classificazione di autostrada della Pedemontana Veneta con la "DGRV n. 284 del 16 marzo 2021 Superstrada Pedemontana Veneta. Avvio della procedura di classificazione da "Superstrada" ad "Autostrada". Si seppeliscono così le velleità territoriali e si appesantisce per altri quaranta anni questa parte il Veneto con i limiti della "old economy"  con le aggravanti di un territorio piccolo. (m.f.)

La SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA, in funzione ora da Malo a Montebelluna, servirà alla conurbazione pedemontana vicentina-trevigiana per il predominante traffico locale? Come in origine voluto? Pare proprio di no – Un monito di “come non fare”, per le prossime opere del Recovery Fund europeo

 L’apertura di uno dei tratti forse più importanti della superstrada pedemontana veneta, i 30 chilometri tra Bassano del Grappa e Montebelluna, al di là dei toni assai enfatici e tutti positivi che ci sono ad ogni inaugurazione di grande opera, buona o cattiva che sia…, questa apertura, inaugurazione, lascia perlomeno molte perplessità sulla funzionalità, l’efficacia, e il futuro utilizzo di quest’opera che è costata così tanti soldi e sacrificio territoriale.

   Viene da pensare che si poteva fare di meglio. E che adesso ci dobbiamo rassegnare ad avere un’opera non adatta a quello che era lo scopo iniziale, prioritario: cioè far circolare meglio gli abitanti della pedemontana trevigiana e vicentina, togliendo traffico alla direttrice Schiavonesca-Marosticana. Ma più avanti, nelle prossime righe, cercheremo di spiegare questa iniziale affermazione.

sabato 5 giugno 2021

IL CIRCUITUS DEI PEDAGGI DI SPV

 

ZOMBIE PEDEVENETA

 

LA PEDEVENETA È UNO ZOMBIE

L’apertura del tratto tra Bassano del Grappa e Montebelluna segnerebbe la resurrezione della SPV, però non è Lazzaro, e Luca IInon è il salvatore a cavallo di 4 corsie infuocate. Assomiglia di più a una specie di scienziato in minore, immaginatelo a generare LA ZOMBIE PEDEVENETA! Si sa che gli zombie camminano pianissimo, escono dalle tombe, bramano cervelli e sembrano scemi, ma ti fregano come niente
 
Il primo segno è la corsa a chiedere le riduzioni dei pedaggi: infatti non era neanche finita l'inaugurazione che Il giorno stesso dell’apertura di Montebelluna molti hanno chiesto la riduzione dei pedaggi, cosa che in astratto avrebbe senso, soprattutto se le differenze le pagassero chi voluto a tutti i costi la SPV dei Doglianos, ma sembra che neanche chi l'ha voluta e ficcata su a tutti i veneti voglia pagarla. Quello che emerge è che abbiamo a che fare con uno zombie e che ci hanno costretti a subirla e ora ci vogliono imporre di pagare la corda con cui siamo stati costretti ad impiccarci. Visto che Zaia, per questo zombie stradale, ci obbliga a pagare 154 milioni all’anno, che senso ha chiedere solo le riduzioni dei pedaggi quando prima era gratis per i residenti? Perchè si continua a tacere il fatto che nel contratto servono 12 mld per la gestione della SPV e che il ritornello di numeri di Zaia produce solo la metà di questo importo? Percè i soci di SIS partecipano a una società con sede a Londra che ha in portafogli il bon di SPV? Questi segni non sono gli unici, altri dimostrano che i territori attraversati alla SPV sono e saranno per i prossimi 40 anni a servizio della strada zombie e dei Doglianos.

lunedì 31 maggio 2021

SPV, UN ESEMPIO DA NON SEGUIRE PER LE NUOVE OPERE E LA RICONVERSIONE DEI TERRITORI MARGINALI


Sebastiano Malamocco attivista e analista dell'ambiente Veneto, con cui abbiamo elaborato una riconversione alternativa della SPV nel 2017, nel suo blog Geograficamente sviluppa una analisi equilibrata del perché la Pedemontana Veneta non è un esempio da seguire. (NdR)

La SUPERSTRADA PEDEMONTANA VENETA, in funzione ora da Malo a Montebelluna, servirà alla conurbazione pedemontana vicentina-trevigiana per il predominante traffico locale? Come in origine voluto? Pare proprio di no – Un monito di “come non fare”, per le prossime opere del Recovery Fund europeo