sabato 29 agosto 2020

PEDEMONTANA VENETA CHIUSA TRA MALO E L'A31. ALLAGATE LE CANNE DEL TUNNEL SOTTO L'A-31 INAUGURATE DA ZAIA A GIUGNO 2020.

Lo avevamo detto ed è capitato, il mose della terra ferma veneta, la SuperstradaPedemontanaVeneta si è allagata tra il casello di Malo e il raccordo con A31. Il casello aperto a giugno da ieri notte è chiuso e non funziona. Il blocco questa notte appena trascorsa era visibile dalla rotatoria di San Tomio di Malo che immette al casello di Malo. Risulta inoltre esondata la roggia Riale a Breganze che affluisce nel Laverda interessando anche qui la SuperPedemontanaVeneta. Come ha confermato telefonicamente la sala operativa della SPV spa è allagata una canna del tratto tra l'innesto con A31 e il casello di Malo sotto alla A31 in località San Simeone a Villaverla.

Dispiace avere ragione ma le capacità tecniche dei salernitano piemontesi sono quelle che dimostrano i fatti. A poco serve cercare giustificazioni, il nostro è un territorio di terra e acqua che giusto ieri ha dimostrato cosa può provocare la pioggia. Va evidenziato che in questa parte del vicentino le trombe d'aria e le esplosioni di vento orizzontali dell’ovest e del veronese si sono visti solo in televisione. Domani vedremo Zaia e il fido Bottacin in una esterna del dinamico duo, li vedremo nella ennesima puntata dei nostri con la supecazzola dell’impegno per aiutare i veneti arrampicandosi sugli specchi e prendersela "con i segni dei tempi". Dovrebbero prendersela con se stessi e con chi ha consigliato loro di non dichiarare l'emergenza climatica del riscaldamento locale dei comuni e del Veneto e dichiarare invece quella della burla atmosferica e delle bombe d’acqua. È ora di dichiarare anche l'emergenza SPV, perché col fischio caro Luca, che riuscirai ad aprirla, forse l'anno del mai. Ormai oltre ai due innesti su A27 e A4, al tunnel Malo-Castelgomberto, adesso mancano i tunnel artificiali di Malo-A31 aperti a giugno di quest’anno appena dopo il covid.

mercoledì 12 agosto 2020

QUALI 600€ DI BONUS, PENSATE AL 1.6MLN€/KM CHE REGALIAMO ALLA SIS PER 39 ANNI CON LA SPV!

In queste ultime ore il Veneto e tutta la campagna elettorale è scossa dalla notizia che tre esponenti politici del cerchio magico al vertice della Lega e attorno a Luca Zaia sono coinvolti nell’aver richiesto o percepito i 600€ al mese del bonus INPS per i lavoratori autonomi in crisi a causa della pandemia da Sars COV 2. Si tratta del vicepresidente della giunta regionale Gianluca Forcolin, quello che si beava nel 2017 di aver ottenuto la copertura del bond della Pedemontana Veneta, con il sovrumano sforzo di Luca Zaia e delle persone che aveva messo in controllo dell’opera dopo l’ing. Vernizzi. Poi risultano coinvolti e il capogruppo i consiglio comunale a Treviso e consigliere regionale Riccardo Barbisan , nonché il presidente della prima commissione regionale il consigliere Alessandro Montagnoli. Tutta gente con cui per la Pedemontana Veneta abbiamo avuto a che fare direttamente.

Ci pare di vedere Luca Zaia battere i pugni sul tavolo con la testa tra le braccia per la tanta fatica fatta nelle 135 puntate del talk-show dal bunker di Marghera per far diventare il Veneto un modello positivo nell’emergenza Covid. Diciamo il meno peggio visti disastri di Lombardia e Piemonte con una sanità pubblica al collasso soprattutto nei servizi di tutela e prevenzione, collasso che la regione veneto segue in scia con le privatizzazioni continue. Immaginiamo lo sbigottimento del povero Luca per il suo vice che ha “solo” aperto la pratica per il bonus e pare che la coscienza, non l’intelletto, gli abbia impedito di perfezionarla. Chissà quante riunioni strategiche nel Bucintoro del doge o nel bunker di Marghera sulla scalfitura evidente dell’immagine positiva del presidente-governatore, per sentenziare che Gianluca Forcolin e gli altri due consiglieri regionali leghisti, che il bonus invece l’hanno preso, devono essere esclusi dalle liste elettorali. Vedremo che accadrà ai deputati e ai parlamentari europei. Uno dei tre ha pure ammesso, adducendo la scusa della beneficenza, “un tacon peso del buso”.