domenica 29 marzo 2020

TANTOVALE LEGALIZZARE LA MAFIA!

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Senza vergogna ci dicono che va tutto bene, si torna alla normalità in SPV, mentre ci raccontano che i poteri straordinari sanitari non sanno applicarli per salvarci la vita con apparati medicali e tamponi. Quello che emerge è che vogliano usarci per fare sì che le modifiche all’ordinamento, al codice degli appalti e al codice penale siano permanenti, per continuare a fottere soldi anche in piena epidemia e per fotterne ancora di più dopo. A questo punto tanto vale legalizzare la Mafia.

Non possiamo credere a cosa arrivi a scrivere Libero del 28 febbraio 2020 a pagina 5. Siamo alla tiritera sulla cancellazione degli appalti e sulla abrogazione dell'abuso di ufficio. Noi che conosciamo bene, grazie alla Corte dei Conti, che cosa sia riuscito a fare un commissario straordinario per la SPV come l’ing. Vernizzi, che addirittura si era “dimeticato” di rendicontare i pagamenti alla Ragioneria Generale dello Stato. Siamo strabiliati di come questi approfittino dell’epidemia e della morte dei cittadini. Abbiamo letto che le patoie del Codice degli appalti impedirebbero al Commissario Arcuri di avere i dispositivi medicali e in particolare i sistemi di respirazione assistita in tempo per salvare vite umane. Libero poi non manca di puntualizzare sulla necessità di cancellare il reato di abuso di ufficio.
A questi ragionamenti poi fa eco la notizia del Gazzettino del 26 marzo 2020, secondo quanto scrive Vera Manolli, si annucia la ripresa del cantieri della Pedemontana Veneta, con tanto di precetto agli operai del sud. Noi crediamo che questa leggerezza sia colpevole, cosa dobbiamo aspettarci dagli oltre 1500 operai, da sempre proclamati da Zaia al lavoro in SPV, che girano per tutti e 95 km del cantiere da Treviso a Vicenza? Che senso venire a rompere a poveracci che fanno la spesa senza mascherina o su quante volte la fanno? Qualcuno evidentemente ciurla nel manico e continua con vizio di essere forte con i deboli e debole con i forti, ma ce ne ricorderemo, insieme al cinismo.
Non mancano nemmeno le dichiarazioni dei pezzi da 90 delle “road gangs”, secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano del 27 marzo 2020, dove a pagina 10 di racconta che i casellanti autostradali vorrebbero aiuti economici per non fallire data la scarsità di pedaggi che alcuni di loro registrano.

sabato 28 marzo 2020

Perchè non si è ancora dato il ben servito al segretario generale ereditario, gran cavalier di gran croc, grand'ufficial di nottata Ermenegildomariapieroimperituroeternodomenico Mantoan I°?

E poi c'è lo Zaia sceriffo con i vicesceriffi laterali. Sembra di stare in una puntata di Hazzard
Mentre l'Italia e il Veneto sprofondano nell'emergenza coronavirus, emergenza per la quale le responsabilità si sprecano a tutti i livelli, il governatore veneto (il leghista Luca Zaia) si diverte a fare l'He-man della protezione civile della Serenissima dispensando perle di saggezza al prosecco come fossimo all'Ombralonga.

Anzitutto il Presidente della Giunta regionale e tutti i suoi accoliti devono smetterla con la storia delle mascherine così gentilmente donateci dalla Grafica Veneta. All'ospedale di Vicenza dove sono stato ricoverato per una polmonite da Covid-19 mi hanno detto che non servono ad un beneamato cavolo, altri sono gli strumenti realmente utili per proteggersi, quelli che mi hanno consegnato alla dimissione.

Se sua altezza prosecca vuole convincersi che quei dispositivi servano a qualche cosa è libero di farlo. Ma sappia che quella specie di Tampax di carta igienica che qualcuno si ostina a chiamare mascherina, può essere usato al massimo per coprire il volto durante un video hard amatoriale tipo «Corna vissute ai tempi del Covid-19». Evito qui di elencare gli sberleffi che il povero Zaia ha dovuto patire in tal senso. Sia per quanto riguarda le mascherine, sia per quanto riguarda i tamponi promessi praticamente ad ogni veneto.