venerdì 22 gennaio 2016

DA CHE PARTE STA LA DE BERTI? PRIMA I VENETI UN CORNO. Zaia vuole la SPV a tutti costi insieme a moretti ciambetti e vernizzi serve per le imprese! De Berti ci ha gentilemte incontrati ma con un esito interlocutorio poco disponibile ad approfondire e pronta a salvare imprese e concessionario. 5 mln€ li diamo agli esprorpiati ma dobbiamo pagare prima le aziende!

ilgiornaledivicenza.it
Quanto sta accadendo sulla SPV lo abbiamo aggiornato Sabato 23 gennaio 2016 alle ore 12 presso il Caffè dei Libri invicolo Gamba a Bassano del Grappa (VI) in una conferenza stampa dove, presenteremo il ricorso che è stato depositato presso il Consiglio di Stato contro le sentenze di agosto 2015. Saranno presenti gli esponenti dei 4 ricorsi e gli avvocati per dettagliare le ragioni che ci hanno spinto ad agire presso la suprema corte anche in vista delle imminenti udienze. Inoltre parleremo anche dell'incontro avuto con l'assessore Elisa De Berti. Infatti ieri 21 gennaio 2016 alle ore 16 presso la sede di Veneto Strade al 2° piano Elvio Gatto, Matilde Cortese e Massimo Follesa, i portavoce del CoVePA, hanno incontrato l'Assessore De Berti.
«L'assessore ha sostenuto che per gli espropri sarebbero stati riservati 5mln€/mese, ma se questa è la cifra, ci vorranno almeno 6 anni per coprire i restanti 300mln€ degli espropri previsti nel progetto esecutivo. De Berti non ci ha smentito anzi, si è spinta a dichiarare che si devono pagare anche le imprese, ma questo, ci permetta l'assessore, è un pessimo atteggiamento, il concessionario e i suoi subappaltatori si sono assunti un rischio che vogliono far pagare agli espropriati che invece lo subiscono come il sopruso in virtù di un obbligo di legge che prevede comunque il pagamento dei beni espropriati. Dunque De Berti prima paga le imprese e se ne avanza poi paga gli espropriati? Vuole o no pagare prima chi ci rimette casa e campi? A noi è sembrato di no! Altro che tavolo sugli espropri ci vuole un tavolo pubblico per monitorare l'avanzamento dell'opera e i suoi problemi finanziari! Lo indica la De Berti se vuole dimostrare di non essere nelle mani di guida il palazzo dove ci ha ricevuti» hanno dichiarato i tre portavoce.
L'incontro era stato richiesto sin dal 6 agosto 2015, subito dopo il suo insediamento. La evidente riserva è stata spezzata dall'incontro avuto un mese fa presso la Corte dei Conti di Roma il CoVePA è intervenuto richiamando ai giudici la strana circostanza per la quale l'assessore interloquiva solo con chi accettava gli accordi fintamente bonari e per giunta predisposti dal precedente assessore Chisso.
Massimo Follesa ha dichiarato che finora le somme ascrivibili a SPVspa nel progetto sono pressochè nulle, e «perciò abbiamo chiesto all'assessore che le somme da erogare al concessionario siano d'ora in poi bloccate e utilizzate per pagare gli espropri, che i cantieri si arrestino, che il contratto di concessione sia rivisto e che l'accordo bonario di espropriazione sia azzerato, poiché con esso e gli atti forzosi di esproprio si sottrae la terra senza nemmeno pagarla, di fatto con gli espropri non pagati si finanzia la SPVspa».
Cortese ha spiegato come avvengono gli espropri e le truffe dei finti accordi bonari e delle trattative interrotte sempre sul punto di chiudere, fatte solo per occupare la terra e rabbonire che si mette di traverso e blocca l'accesso a camion e ruspe della SIS.
Gatto ha poi soggiunto: «De Berti non ha voluto ascoltare le nostre ragioni ma solo farsi un quadro, per altro parziale dei conti degli espropri, per lei i nostri numeri erano troppo complicati da capire e verificare. Eppure a fianco a lei c'era il super dirigente delle infrastrutture Angelini». Nell'incontro avremmo voluto presentare i punti proposti da agosto siamo solo riusciti a consegnarle un documento sullo stato attuale della SPV comprovando i fatti e le questioni che emergono sul campo.

giovedì 7 gennaio 2016

Viabilità. Bartelle (M5S): ritardi colpevoli di Vernizzi presidente di Veneto Strade

www.consiglioveneto.it
Oggi dopo numerosi incidenti causati dal ghiaccio e dalla carente sicurezza stradale in tutto il Veneto, con un comunicato sagace, la consigliere del M5S Patrizia Bartelle ha lanciato l'allarme sulle manutenzioni ordinarie sparite dagli impegni del presidente di Veneto Strade Silvano Vernizzi, per le strade del Veneto meridionale. Figuriamoci quali sono e saranno le condizioni di quelle a nord nella pedemontana vicentina e trevigiana, dopo le notizie sul project financing di SPV e le peripezie del Silvano volante sul filo dei fondi pubblici versati a SIS per tirare a campare. Bartelle gli rinfaccia di essere troppo occupato dalle strade della finanza e poco da sicurezza e manutenzione delle strade normali per la gente comune.

mercoledì 6 gennaio 2016

Spv, alcune riflessioni dopo l'udienza della corte dei Conti del 21 dicembre 2015

Pittore di Licurgo - Aiace e Cassandra
A beneficio di chi da anni segue la nostra attività riteniamo di dovere fare alcune considerazioni dopo l'udienza del 21 dicembre 2015 alla quale la Corte dei conti ha chiamato tutti i soggetti in qualche modo coinvolti nel processo decisionale e progettuale
relativo alla Superstrada Pedemontana Veneta.
 Eravamo alla Corte dei Conti a Roma presso la sezione centrale di controllo siamo intervenuti in dissonanza dall'ammucchiata di sindaci a corollario di Vernizzi e Dogliani. Siamo intervenuti con un nostro documento dove abbiamo chiesto di indagare le eventuali responsabilità individuali legate alla finta approvazione dell'esecutivo nel 2013 e alle sue continue modifiche. Abbiamo ascoltato il consigliere Mezzera sottolineare che la SPV è senza finanziamento privato. Il relatore ha duramente sottolineato la questione relativa al fatto se il commissario sia realmente proficuo e se i suoi atti rispondano ai caratteri di efficienza, efficacia ed economicità. Non sono stati rispettati i programmi per la presentazione delle coperture finanziarie entro il 2015. È stato pesante il resoconto del Capo della SIS sui conti della SPV passato sotto silenzio dalla stampa e dagli amministratori locali presenti, ha parlato di 470 mln€ spesi. I fondi privati sono gravemente insufficienti tanto che una persona ragionevole ormai a 6 anni e mezzo dall'affidamento in concessione e dal commissariamento chiederebbe la rinegoziazione del contratto se non l'insolvenza del contraente. Il piagnisteo dei sindaci presenti ha chiesto la realizzazione delle opere complanari, mettendo in difficoltà l'ass. De Berti che ha dovuto ammettere che tali opere sono fuori dalle opere finanziate dal contratto. La mancanza di fondi privati sarà coperta con un ardita operazione finanziaria internazionale. I contenziosi si sono estesi per tutta la durata del progetto a partire dal progetto preliminare, ma quelli più importanti sono stati i due conclusi con le sentenze del dicembre 2011 e del febbraio 2012.
LEGGI TUTTI I 10 PUNTI

venerdì 1 gennaio 2016

EUCARESTIA PER L'EPIFANIA DELLA TERRA


EPIFANIA DELLA TERRA 6/01/16 14.30 QUARTIERE PRE' BASSANO d.G. VI


Come ogni anno ci ritroviamo per ricordare lo scempio della nostra terra. Questo 2016 tra Pedemontana Veneta, Nuova Valsugana e Parco delle Rogge ci riuniamo e rimnnoviamo la proposta con don Albino e Beati i Costruttori di Pace. abbiamo pensato questa iniziativa con il quartiere Prè di Bassanoche ci ospita, e insieme all'Associazione Parco delle Rogge e all'assamblea NO Valsugana. Celebreremo l’Epifania della Terra come gli anni scorsi, Mercoledì 6 gennaio alle ore14.30 nella sede del Quartiere Prè a Bassano del Grappa. LEGGI IL MESSAGGIO DI DON ALBINO
Carissima/o
Prima di tutto desidero condividere l’augurio inviato agli amici per Natale e il nuovo anno.
NATALE 2015
“…concepire il pianeta come patria e l’umanità come popolo che abita una casa comune” (Laudato Sì, n°164); non è solo l’orizzonte dove tendere; è il progetto urgente da declinare quotidianamente; ne va della vita.
Globalità oggi evoca conflitti, paure paralizzanti, rifiuti per le conseguenze dell’inequità, della fame, delle guerre, del terrorismo e della violenza alla Terra.
Globalità dice anche scoperta e gioia di rapporti nuovi e di responsabilità condivisa per far respirare e amare la Madre Terra e per costruire una società nuova senza barriere, dove nessuno è meno figlio di un altro: fraternità universale.
Gli auguri che ci scambiamo fanno leva sulla buona volontà di ciascuno; la gravità della situazione impone scelte e tempi che forzano la nostra libertà e chiedono un surplus di umanità.
E la vita risplende quando è generata dall’amore.
Auguri.