Lo faremo convintamente perché adesso abbiamo capito perché la Procura di Vicenza può permettersi di trattenere almeno due fascicoli, se non di più, chissà in quale cassetto o sotto a quale pila di carte. Può permettersi di fare questo non solo per il fascicolo n. 6317/2017, di cui avevamo gia parlato, ma anche per un’altro, il fascicolo n. 3081/ 2022, che metterebbe in luce le responsabilità di chi ha continuato a perpetrare la distruzione dell’integrità dell’area umida protetta delle Poscole a Cornedo Vicentino-Castelgomberto. É un’area Natura 2000 e Sito di Importanza Comunitaria, sottoposto a tutela speciale della Unione Europea. Ci sorprenderemo se scoprissimo che, magari, vi siano persone note coinvolte, dato che sarebbe una mancanza gravissima, degna di un intervento del Consiglio Superiore della Magistratura o della Procura di Trento. Se così fosse, sarebbe doveroso verificare questi atti che sembrano a tutti gli effetti lasciare correre il tempo, come se questo sanasse ”tutt’e’cose” per i reati ambientali e i meccanismi da malaffare della SPV. Loro girano indisturbati, preparano inaugurazioni, tagliano nastri, si piazzano nei ministeri, sbeffeggiano gli organi indipendenti, tirano calci alla Corte dei Conti e all’Autorità di regolazione dei Trasporti; noi invece, siamo curati e accompagnati dai funzionari della Questura di Vicenza. Questi, pur svolgendo il loro dovere con solerzia tanto da monitorare attentamente le nostre iniziative, sanno benissimo che prima o poi dovranno occuparsi di altri soggetti, magari funzionari pubblici.