ELEMENTI DI CALCOLO DEI FLUSSI DI TRAFFICO DELLA SPV

Per ogni verifica dei dati e delle informazioni inerenti i flussi di traffico della Pedemontana Veneta suggeriamo di tenere presente le definizioni degli elementi di calcolo dei flussi automobilistici autostradali per:

---"veicoli effettivi" sono tutti quelli che ne percorrono un tratto, fosse anche di solo 1 km (in genere contati perchè intercettati ai caselli o interscambiati con altre autostrade interconnesse -contando solo i movimenti di entrata, o solo di uscita (per non incorrere in doppi conteggi)(in genere non vengono contati quindi i veicoli che percorrono tratti dei raccordi -pur a pedaggio- ma senza entrare poi in autostrada (nè senza nemmeno esserne prima usciti), però non è detto, perchè potrebbero esserci strumenti di conteggio che rilevano anche quelli che non passano ai caselli -e quindi che per quel loro percorso -quale che sia, ma senza alcun correlato percorso in autostrada- in assoluto non pagano nessun pedaggio nemmeno forfetario; potrebbero essere aggiunti nel conteggio di quelli effettivi autostradali, per gonfiare i numeri, o per considerarli nel valore economico del servizio di connessione svolto dalla complessiva infrastruttura, o nel valore finanziario degli incassi diciamo teorici (ancorchè in parte non "esatti" e non esigibili);

---"percorrenze complessive" sono invece la sommatoria dei "veicoli effettivi" ciascuno moltiplicato per la sua effettiva percorrenza in autostrada chiusa + (forse) la percorrenza svolta nei raccordi (computata non si sa se come equivalente alla estesa totale del raccordo o a una 'percorrenza virtuale' -inferiore-;

---"veicoli teorici" sono invece i veicoli mediamente presenti sull'intera estesa considerata (compresi o esclusi i raccordi, tutto da controllare) -come ciascuno di loro la percorresse tutta-; ovviamente è un numero appunto teorico, riferibile a un carico di traffico uguale in ogni tratto dell'autostrada -condizione appunto teorica; il numero si ottiene dividendo le percorrenze complessive (di un certo periodo, un giorno, o un mese, o un anno) per il numero di km di lunghezza complessiva dell'infrastruttura in esame (anche qui, da verificare con o senza raccordi) e ancora per il numero di giorni (se il periodo considerato è di più giorni, e si intende calcolare i veicoli teorici giornalieri -come si usa di solito;

---"percorrenza media" invece è il percorso medio effettuato nell'infrastruttura considerata (anche qui con o senza racc....) dai veicoli effettivi, e si ottiene dividendo la percorrenza complessiva (di un certo periodo) per il numero di veicoli effettivi che l'hanno usata nel medesimo periodo (quindi eventualmente i veicoli effettivi giornalieri medi per il numero di giorni del periodo che si sta considerando).

Attenzione ad altre due "bucce di banana" (o trucchi, a seconda se involontari o volontari):
- considerare solo i giorni feriali, e su quelli computare (come sopra) i diversi indicatori, trascurando o nascondendo che probabilmente di domenica (e anche sabato) non estivo i numeri di traffico sono inferiori e non poco;

- confondere e mescolare nei conti "veicoli effettivi" (reali, ciascuno con le sue caratteristiche, quindi tra loro anche molto diversi) con "veicoli equivalenti", che sono invece convertiti in (resi equivalenti a) autovetture, quindi moltiplicando i veicoli di classe di pedaggio superiore a quella di base, generalmente classe di pedaggio "A" (due assi con altezza di sagoma non superiore a 0,90 m al primo asse -se non ricordo male) ciascuno per un coefficiente di equivalenza in autovetture specifico per la sua classe (ad esempio 2, per i veicoli di classe B (i veicoli con due assi non rientranti in classe A quindi dai gipponi alti ai furgoni, ai camion a due assi, ai pullman a due assi), 3 per quelli di classe "3" (assi) (che comprendono anche le autovetture con rimorchietto o roulotte), finanche a 4 per quelli di classe "4" (assi) e di classe "5" (assi).

Questi parametri di equivalenza ad autovetture non sono universalmente fissati e devono essere dichiarati ogni volta; resta che comunque i veicoli equivalenti sono sempre molto più numerosi di quelli "effettivi" ((potrebbe essere che le moto, che pure sono sempre "classe A", vengano rese equivalenti alle autovetture moltiplicandole per un parametro tipo "0,5" (unico caso in cui i veicoli equivalenti possono essere minori di quelli effettivi)).

Si tenga infine presente che tutte queste modalità di computo, definizioni, classi, sono quelli stabilmente convenzionate nelle concessioni "autostradali" (concedente Ministero o ANAS), mentre qui ben si sa che siamo in un terreno diverso, lessicalmente diverso da quello delle "autostrade" e soprattutto diverso da quello delle autostrade di concessione statale, potendo astrattamente immaginarsi che la convenzione 'di superstrada regionale' preveda -legittimamente, fino a prova contraria- altri parametri, senza doversi unificare agli standard dell'AISCAT (associazione dei concessionari autostradali e trafori) ne a quelli ministeriali.
Il tema sarebbe tecnicamente interessante da esplorare - potrebbe essere oggetto di una verifica, o magari di una questione posta in una delle innumerevoli conferenze stampa del piccolo padre, ma ci vorrebbero dei giornalisti per farla
oppure Consiglieri disposti a porre la questione con una interrogazione: "il concessionario si è adattato-uniformato ai diversi standard di computazione, classificazione, gestione dell'AISCAT o del Ministero?

Tutto questo potrebbe tornare utile a tutti coloro che venissero ad occuparsi della questione. Perché come si vede, e ben già si sapeva - ma non molti altri sanno - nelle statistiche sono molte le possibilità di errore, mistificazioni, forzature, ed è bene vigilare .....



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