giovedì 31 agosto 2023

BINGO BOYS & GIRLS. Dalla Romea bis alla Spv, dalla Valdastico nord alla Nogara mare l'assessore veneto ai trasporti Elisa De berti se la prende con i comitati che nel tempo hanno avversato le più controverse opere viarie del Nordest. Ne parla Il Gazzetino di oggi in pagina 1, 2 e 3…

Il Gazzettino del 31.08.23
Apprendiamo dai media del Nordest [1]che l'assessore veneto ai trasporti Elisa De Berti ha deciso di non riferire alla opinione pubblica i dati sugli incassi da pedaggio e sui flussi di traffico relativi alla Superstrada Pedemontana Veneta, di cui avrebbe l’obbligo di legge. Così ha omesso di chiarire quanto sostenuto dalla presidente della seconda commissione consiliare Rizzotto [2] in un suo comunicato del 4 agosto scorso, sul debito atteso da SPV per i prossimi 9 anni. Allo stesso tempo De Berti insiste sulla necessità di proseguire con la progettazione della Valdastico nord da Piovene Rocchette al Trentino nonostante una clamorosa e arcinota bocciatura da parte del Consiglio di Stato prima e dalla Suprema corte di cassazione poi.

Tralasciamo in questo momento ogni considerazione sul domino infrastrutturale che ha interessato e che interessa il Triveneto perché la nostra associazione ne ha parlato in lungo e in largo. Però di fronte a chi usa gli insulti quale apertura del suo ragionamento e dichiarazione di metodo come virgolettato nel testo firmato da Angela Pederiva: «Però costituire già i “comitati del no” vuol dire acconsentire ad avere ancora morti...», intendo sottolineare che, sia noi che gli amici di Opzione Zero, ci occupiamo di mobilità alternativa da decenni e darci dei beccamorti credo sia una calunnia perché si articola una falsità a mezzo stampa di cui chiediamo il ritiro, e le scuse. A questo segue l’ennesima ode della De Berti nei confronti di qualsiasi cosa faccia rima con asfalto, ultimo il nuovo affondo a supporto della Orte Mestre, ci rendiamo conto come il passato riaffiori senza che nessuno batta ciglio.