domenica 8 giugno 2014

LA GIUNTA ZAIA HA CONTINUATO A SERVIRE ""LA SQUADRA""?!? LUI DOV'ERA DORMIVA?!?

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ZAIA VUOLE FARCI CREDERE DI AVER DEBELLATO LA CORRUZIONE NELLA SUA GIUNTA, MA "LA SQUADRA" HA PASSATO NELLA SUA GIUNTA IL 4° LOTTO DI PEDEMONTANA VENETA CIOE'  LA VALSUGANA BIS, A RISARCIMENTO DEL GRUPPO PERDENTE DELLA GARA EUROPEA DI PEDEMONTANA VENETA? SONO PASSATE PURE PESANTI IRREGOLARITA' SULL'APPROVAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO ED ESECUTIVO DELLA SPV (SI VEDA IL CONTRATTO , L'AGGIORNAMENTO E LA DELIBERA DI GIUNTA DEL 10/12/2013). ALLORA SE C'ERA DORMIVA, MA SECONDO NOI NO, AVEVA GLI OCCHI APERTI E ANNUSAVA L'ARIA, SECONDO LUI LA SPV LA VUOLE LA MAGGIORANZA SILENZIOSA, SECONDO NOI LA VUOLE LA MAGGIORANZA DI CHI PAGA LA POLITICA. LEGGETE L'ARTICOLO DE IL FATTO QUOTIDIANO CHE CONFERMA QUANTO HA SCRITTO MARCO MILIONI E IL COVEPA. C'ERA UN CONTROLLO SUI PROJECT ANCHE QUANDO GALAN NON ERA PIU' PRESIDENTE E ANCHE DOPO L'AGGIUDICAZIONE AD ALTRI DELLA GARA DI SPV, PERCHE' COSI' SI POTEVA CONTROLLARE IL TERRITORIO E GLI AFFARI DELLE AREE ATTORNO ALL'INFRASTRUTTURA, OPPURE CONTROLLARE LA MACCHINA ELETTORALE ATTRAVERSO I COMUNI E I PROCONSOLI AMMINISTRATORI: ......""Galan e Chisso venivano poi pagati per il loro appoggio anche con l’intestazione a prestanome di quote di società partecipanti agli utili dei project financing. Uno di questi progetti la Pedemontana Veneta (la cui realizzazione è finita poi a un consorzio italo-spagnolo) è il cuore di una intercettazione tra Chisso e Minutillo. Il testo del progetto, “sviluppato e migliorato” dai dirigenti regionali indagati (e sospesi da Zaia) doveva ricevere l’ok definitivo. Ma quando la Minutillo chiede se ci sarà una conferenza stampa Chisso risponde che non esiste una conferenza stampa perché non vuole prima vedere nero su bianco e “non lo sa ancora nessuno, neanche Zaia”. La Minutillo replica che però a Zaia glielo deve dire e l’assessore arrestato risponde che lunedì o martedì in Giunta glielo dirà."".....
Chiede di poter parlare ai pm di Venezia il presidente del Veneto, Luca Zaia. Il giorno dopo l’alta marea giudiziaria che si è abbattuta sul Mose: 35 arresti, 100 indagati e 40 milioni sequestrati, il governatore leghista potrebbe avere a breve un incontro con il procuratore capo “per avere informazioni de visu“.

In una intervista a Skytg24 Zaia rivendica che arrivato lui sulla poltrona di governatore i corrotti non hanno avuto più spazio. Ma “la squadra” come lo stesso assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso arrestato ieri definiva il gruppo di corrotti e corruttori in un sms a Claudia Minutillo(ex segretaria di Giancarlo Galan), sarebbe riuscita lo stesso a far passare sotto il naso del governatore almeno una nomina. Quella del promotore della Valsugana (18 chilometri dei quali 11 in galleria e oltre 700 milioni di valore) nell’ambito di quello che potrebbe essere un altro filone dell’indagine ovvero le accelerazioni imposte dalle bustarelle agli iter dei project financing presentati dal gruppo Mantovani alla regione Veneto. 

Piergiorgio Baita, ex vertice della Mantovani arrestato nel febbraio del 2013 nella prima tranche dell’inchiesta, ai pm racconta questo risvolto. Galan diventato ministro continuava a essere stipendiato, ma grazie all’assessore Chisso (componente della Giunta Galan e poi di quella Zaia) questa nomina sarebbe riuscita a passare anche sotto il naso del leghista. Parlando delle pretese continue dell’ex governatore Galan Baita risponde: “Per forza, come fa a dire di no? Voglio dire che l’ultima nomina l’abbiamo avuto che Galan non c’era più”. 

Il meccanismo, che viene raccontato dalla Minutillo, in due interrogatori di marzo e aprile 2013, era semplice. Chisso, definito dagli inquirenti, “un dipendente della Mantovani”, senza nessun “tipo di intoppo o obiezione” portava in commissione i project financing voluti dall’impresa che “superavano senza problemi i pareri delle diverse commissioni e l’assessore alle Infrastrutture – racconta la donna – li portava in Giunta per l’approvazione senza particolari problemi”. Galan e Chisso venivano poi pagati per il loro appoggio anche con l’intestazione a prestanome di quote di società partecipanti agli utili dei project financing.
Uno di questi progetti la Pedemontana Veneta (la cui realizzazione è finita poi a un consorzio italo-spagnolo) è il cuore di una intercettazione tra Chisso e Minutillo. Il testo del progetto, “sviluppato e migliorato” dai dirigenti regionali indagati (e sospesi da Zaia) doveva ricevere l’ok definitivo. Ma quando la Minutillo chiede se ci sarà una conferenza stampa Chisso risponde che non esiste una conferenza stampa perché vuole prima vedere nero su bianco e “non lo sa ancora nessuno, neanche Zaia”. La Minutillo replica che però a Zaia glielo deve dire e l’assessore arrestato risponde che lunedì o martedì in Giunta glielo dirà. 

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