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Mi vergogno di essere veneto. Devo questo a Zaia che prima
vicepresidente con Galan presidente e poi con Chisso suo uomo di fiducia
(a proposito sapevate che l'ass.Chisso era il responsabile antimafia della
Regione riguardo alle ditte che lavorano per l'Ente Regione?!) ha
tollerato che si facesse strame di legalità e di opportunità oneste nel fare le
opere pubbliche.
Non è solo una questione morale é una questione di metodo e di correttezza, c'entra come e quali opere si scelgono. Questo perchè la prima questione che pongono questi sistemi per mezzo della corruzione è fare ingoiare qualsiasi aumento di costo, qualsiasi progetto ma non il più economico, qualsiasi assurdità tecnica e qualsiasi metodo per garantirsi ancora altri soldi. Zaia conosceva bene (o era l'unico "veneto" a non
saperlo?!!) il sistema Baita sui project financings a cui spesso si aggiungeva la richiesta di un
Commissario straordinario governativo come quello di SPV, voluto dai presidenti Veneziani (Galan e Zaia) che adempiva a
multipli scopi: segretezza documentale, progettuale e finanziaria,
arbitrarietà di motivazione della 'Grande opera', falsa informazione ai
media, ricatti politici e amministrativi alle comunità locali, espropri
immotivati e forzati, copertura dei buchi economici, fantasiose dichiarazioni ai ministeri,
scellerati patti con sindacati , associazioni politicizzate (es. Coldiretti e cavatori), distruzione e impoverimento di aziende agricole fertili, creazione di 'aree
strategiche' volute dalla Giunta regionale.
La politica del vertice regionale e della giunta veneta in questi anni ha garantito vantaggi immotivati e senza rischio d'impresa ai privati dei projects e delle infrastrutture.
Tutto ciò è noto da anni, ai cittadini e ai politici di tutti i livelli e di tutti i partiti;
gli stessi che ora, con grande ipocrisia si stracciano le vesti e che 'sospendono' i loro funzionari.
Zaia deve dare le dimissioni per palese incapacità amministrativa e di controllo, nella migliore delle ipotesi, ma l'inchiesta della Magistratura non è finita. Se non è in grado di farlo si adoperi, almeno, per bloccare gli espropri per la Pedemontana, previsti nei prossimi giorni, opera garantita da Galan e Chisso e tra quelle sotto il controllo di Adria Infrastrutture e Mantovani fino alla gara europea persa in punta di ricorso(si veda il punto 8 dell'ordinanza di arresto del GIP e gli articoli di Mazzaro tra il 2006 e il febbraio 2007 come "Quel regalo di Natale ai soci di Pedemontana Veneta spa").
Le supposte necessarie opere con soldi esclusivamente pubblici
e incontrollabili possono essere messe sotto inchiesta, verifica e se necessario fermate. Pedemontana Veneta è una di queste perchè nel suo contratto nasconde il falso e la truffa partita con la messa a disposizione di numerosi funzionari pubblici al gruppo che l'ha pilotata dall'inizio Adria Infrastrutture. Con quello spreco di denaro di opere sempre in lievitazione di costi si sarebbero fatte opere utili e a basso costo. Per
Galan-Zaia-Chisso sono preferibili opere inutili o gonfiate e ad alto costo (il
triplo!!!), come Mose, Superstrada Pedemontana Veneta, Treviso mare,
OrteMestre, Valdastico nord, Veneto City, Nogara-mare, ecc. E' da notare che alcune
di queste opere (es Gasparona in prov. di Vicenza o la superstrada tra Verona e Adria) sono esistenti e
gratuite, ma vengono abbandonate e doppiate da superautostrade nuove e a
pagamento (project della SPV e della Nogara Mare).
Il sistema si trasferisce in piccolo ai comuni governati da Lega, FI, PD, o dai loro sodali;
colà vengono fatte rotonde stradali inutili, piazze inutili, aree
industriali e artigianali abusive e condonate, cave e discariche.
Il Veneto è in pericolo di autodistruzione per colpa dei propri
governanti traditori, per la passività degli abitanti ("mi no vao a
combatar") e per l'inconsistenza delle forze d'opposizione.
C'è da chiedersi con quale opposizione sostituire questo governo veneto, e se l'attuale opposizione sarà in grado di governare? A bassa qualità di classe
politica di governo corrisponde bassa concorrenza in opposizione,
quand'anche non collusa come Brentan e Orsoni.
Stridono i confronti con gli onesti artigiani e agricoltori veneti
suicidi per debiti, con i mutui per pagare le tasse, con i giovani disoccupati che tornano ad emigrare
come i nonni e con le sempre più diffuse difficoltà di vita delle famiglie, con i cittadini attivi in Associazioni
e Comitati, i quali con esclusivo spirito di volontariato cercano,
fra mille difficoltà e nel semianonimato, di salvare la Nostra Terra.
Elvio Gatto portavoce CoVePA TV
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