domenica 19 marzo 2017

LA PEDEMONTANA VENETA DOVE SERVE E COME SERVE

Alla 1^ e 2^ commissione del Consiglio Regionale Veneto, con la delega di Lipu e LegAmbiente è intervenuto l'arch. Massimo Follesa portavoce del CoVePA, che ha puntualizzato le contrarietà di ItaliaNostra: "è la malora della pedemontana del Veneto", così ha esordito. "Da oltre un quindicennio ci si sta tirando su le maniche come di fronte a una slavina, una alluvione o un disastro" ha detto. "Gli uomini e le donne della pedemontana tra Vicenza e Treviso di fronte a queste calamità, sanno agire e cotrastarne la scellerata avanzata di un disastro che si chiama Sis-Spv, e questa è solo l'ultima ma non definitiva pagina". Con questo spirito ha esposto ai commissari l'unica proposta alternativa presentata alle commissioni riunite. Essa è stata oggetto di una dettagliata disamina riassunta in una tavola di presentazione sintetica e da una serie di specifici riferimenti. 

L'esposizione del progetto alternativo ha messo in luce che l'opera dovrà essere come serve e dove serve, affinchè non rimanga solo una ferita aperta com’è adesso.
Vista la situazione di stallo della SPV, e i dubbi che sorgono sulla proposta della Giunta Regionale e sulla possibilità che i finanziamenti saranno trovati. L’OPERA NON PUO’ RIMANERE UN’ “INCOMPIUTA”, e per realizzarla in tempi e con contenuti sostenibili lo si può fare SOLO RIDUCENDO DRASTICAMENTE I COSTI e con UNA REVISIONE CORRAGGIOSA DEL SUO PROGETTO ATTUALE. Per la SPV, RIDUZIONE DEI COSTI e REVISIONE DEL PROGETTO sono due cose strettamente collegate, e pure porterebbero a una maggiore funzionalità di questa infrastruttura per il traffico dell’area pedemontana, e a un minor impatto ambientale. 
II primo effetto di questa revisione è l'eliminazione della galleria Caslgomberto-Malo e dei lotti finno alla A31 risparmiando quasi 600mln di €.
UNA REVISIONE DEL SUO PROGETTO ATTUALE (un PROJECT REVIEW) E’ NECESSARIO! Se l’opera deve prioritariamente servire il traffico dell’area pedemontana veneta (locale e di collegamento alla viabilità extraregionale), I CASELLI ATTUALI NON SONO PER NIENTE
FUNZIONALI. Proponiamo l’ELIMINAZIONE DEGLI 11 CASELLI sui sessantacinque chilometri da Thiene/Dueville a Spresiano, e si realizzino invece 28 ACCESSI APERTI di forma compatta (con eventuale pedaggio totalmente automatico), che colleghino in ENTRATA-USCITA le 28 principali strade della viabilità locale nord-sud pedemontana. Azzereremo così ogni OPERA DI ADDUZIONE locale (bretelle, cavalcavia, circonvallazioni, migliorìe alla viabilità etc... delle quali alcune ora si stanno pure togliendo dal progetto per risparmiare), non essendo più necessarie le
arterie di collegamento al casello. Una SPV “leggera”, meno impattante, al
servizio delle realtà locali, diventa essa stessa CIRCONVALLAZIONE di
ciascun comune.
Le AUTORITA’ LOCALI, REGIONALI, NAZIONALI, si devono impegnarsi per una REALIZZAZIONE COMPATIBILE E FUNZIONALE di quest’opera, sicuri che solo così potrà essere terminata, costerà molto meno a tutti i cittadini, e ne verrà un vero beneficio per l’area pedemontana veneta.


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