domenica 31 dicembre 2017
venerdì 29 dicembre 2017
EPIFANIA DELLA TERRA ALLE POSCOLE DI CASTELGOMBERTO(VI). ACQUA E TERRA, PFAS, SPV E TAV AL CENTRO DELL'INCONTRO DI QUESTO 2018
Il 6 gennaio 2018 alle ore 14 presso il cantiere della SPV in località Tezzon, via Pedemontana a Castelgomberto (VI) nella Valle dell'Agno, anche quest'anno celebreremo l'Epifania della Terra.
E' il quinto appuntamento nel luogo dove la terrasi è liquefatta travolgento il torrente Poscola nel Tunnel della Pedemontana Veneta. Ci riuniremo con una importante novità: uniremo le idee e i pensieri sulla violazione della nostra madre Terra con i pensieri e le azioni in difesa di nostra sorella Acqua.
Vogliamo infatti unire uomini e donne di buona volantà di qualunque schieramento, contro la violenza perpetrata alla Terra con la Pedemontana Veneta, con il TAV, con il consumo di suolo, con lo spreco di risorse pubbliche, mettendoci insieme per riflettere e condividere anche i temi dell'inquinamneto della terra veneta e della mortificazione dei corsi d'acqua con particolare attenzione a quello dell'inquinamento da PFAS nella falda e nell'acqua del Veneto occidentale. La scelta del luogo vuole rappresentare questa unione ideali tra due tematiche assunte a simbolo: la superautostrada pedemontana veneta e l'acqua inquinata dai PFAS.Vorremmo tenere uniti li uomini e le donne inquinate dai perfluorati con gli uomini e le donne a cui è stata sottratta la terra non per il bene comune ma per la ricchezza di pochi.
Il luogo dell'incontro è esso stesso simbolo di questo proposta, infatti ci riuniremo presso l'area delle risorgive del torrente Poscola che lega il sito della Miteni resposabile principale della produzione dei perfluorati alchilici, che sono la fonte principale dell'inquinamento che colpisce l'acqua e le persone che l'hanno bevuta.
E' il quinto appuntamento nel luogo dove la terrasi è liquefatta travolgento il torrente Poscola nel Tunnel della Pedemontana Veneta. Ci riuniremo con una importante novità: uniremo le idee e i pensieri sulla violazione della nostra madre Terra con i pensieri e le azioni in difesa di nostra sorella Acqua.
Vogliamo infatti unire uomini e donne di buona volantà di qualunque schieramento, contro la violenza perpetrata alla Terra con la Pedemontana Veneta, con il TAV, con il consumo di suolo, con lo spreco di risorse pubbliche, mettendoci insieme per riflettere e condividere anche i temi dell'inquinamneto della terra veneta e della mortificazione dei corsi d'acqua con particolare attenzione a quello dell'inquinamento da PFAS nella falda e nell'acqua del Veneto occidentale. La scelta del luogo vuole rappresentare questa unione ideali tra due tematiche assunte a simbolo: la superautostrada pedemontana veneta e l'acqua inquinata dai PFAS.Vorremmo tenere uniti li uomini e le donne inquinate dai perfluorati con gli uomini e le donne a cui è stata sottratta la terra non per il bene comune ma per la ricchezza di pochi.
Il luogo dell'incontro è esso stesso simbolo di questo proposta, infatti ci riuniremo presso l'area delle risorgive del torrente Poscola che lega il sito della Miteni resposabile principale della produzione dei perfluorati alchilici, che sono la fonte principale dell'inquinamento che colpisce l'acqua e le persone che l'hanno bevuta.
lunedì 25 dicembre 2017
Natale: l’impossibile che si fa storia
Natale oggi è una grande vetrina piena di regali, di viaggi, colori, mercati, mercatini: un grande affare.
Natale è anche la nostra vita con le sue mete, le sue scelte, le sue fatiche.
Fa impressione la partenza di quella storia totalmente nuova: pochissime persone credono e scommettono sull’impossibile, con la sola accoglienza e solidarietà dell’asino e del bue, in quel momento più importanti degli umani assenti e distratti.
Fa impressione la partenza di quella storia totalmente nuova: pochissime persone credono e scommettono sull’impossibile, con la sola accoglienza e solidarietà dell’asino e del bue, in quel momento più importanti degli umani assenti e distratti.
Quest’anno i miei auguri più cordiali e profondi sono quelli dell’asino e del bue.
Abbiamo sempre ritenuto che la storia si riduca alle vicende umane.
Drammaticamente stiamo rischiando di distruggere la vita di tutti, perché non riconosciamo e non rispettiamo le forme di vita di tutti gli esseri viventi.
Madre Terra non è nostra proprietà; è la placenta di tutta la vita, anche della placenta delle nostre mamme.
Non tolgo niente ai desideri profondi, agli impegni e agli “impossibili” di ciascuno, vorrei solamente che insieme condividessimo la priorità e l’urgenza di rispondere al grido di Madre Terra.
Abbiamo bisogno tutti di credere e scommettere su questo “impossibile” che ci accomuna.
Auguri
Abbiamo sempre ritenuto che la storia si riduca alle vicende umane.
Drammaticamente stiamo rischiando di distruggere la vita di tutti, perché non riconosciamo e non rispettiamo le forme di vita di tutti gli esseri viventi.
Madre Terra non è nostra proprietà; è la placenta di tutta la vita, anche della placenta delle nostre mamme.
Non tolgo niente ai desideri profondi, agli impegni e agli “impossibili” di ciascuno, vorrei solamente che insieme condividessimo la priorità e l’urgenza di rispondere al grido di Madre Terra.
Abbiamo bisogno tutti di credere e scommettere su questo “impossibile” che ci accomuna.
Auguri
Beati i costruttori di pace
Come presa di coscienza comune per operare concretamente assieme celebreremo anche quest’anno l’Epifania della Terra in una zona avvelenata e violentata (pfas nell’acqua - Pedemontana) in località Tezzon di Castelgomberto – Via Pedemontana, il 6 gennaio 2018 alle 14.00. Diffondi!
sabato 16 dicembre 2017
PEDEMONTANA VENETA: 'NDRANGHETA A TRISSINO. INTERDITTIVA ANTIMAFIA A UN IMPRENDITORE DEL SETTORE RISTORAZIONE
Il CoVePA ha visto con lungimiranza la questione delle infiltrazioni mafiose affrontate con il Prof. Enzo Guidotto in un incontro proprio a Trissino il 6 ottobre scorso. Avevamo ragione a lanciare l'allarme sui contesti sociali e politici nel territorio della Pedemontana Veneta, dove le situazioni che emergono ora mettono in luce la permeabilità concreta del tessuto economico, sociale e politico. E' stato un incontro che inconsapevolmente ha anticipato i fatti emersi oggi a Trissino sulla rete. Il Giornale di Vicenza(16.12.17p.20) e il Corriere del Veneto(16.12.17p.13), parlano
del coinvolgimento con la cosca di Cirò in Calabria di una una attività di ristorazione nel comune Trissino.
del coinvolgimento con la cosca di Cirò in Calabria di una una attività di ristorazione nel comune Trissino.
Si tratta di un comune all'inizio del tracciato della Pedemontana Veneta. Ad un esponente della famiglia Aloe è stata ritirata la capacità di operare dopo che dal 2015 aveva avviato una pizzeria, coinvolgendo la compagna appartenente a una nota famiglia di imprenditori trissinesi. In quel locale, le due testate riportano con dovizie di particolari, la presenza di noti pregiudicati per reati specifici in ambito mafioso, come pure lo era il titolare dell'azienda a cui è stata ritirata la capacità di agire. La Valle dell'Agno è una delle località dove le attività economiche hanno subito con grave impatto le conseguenze della crisi economica, rendendo questo tessuto debole costituzionalmente, per i beni informati si deve guardare con preoccupazione la vicinanza anche ad alcuni ambienti politici locali.
martedì 12 dicembre 2017
Criminalità organizzata e opere pubbliche il caso del protocollo antimafia della Pedemontana Veneta
Giovedì 14 dicembre alle ore 20.30 a Bassano del Grappa presso Sala Angarano in via Sabbionara, 1 si terrà un incontro dal titolo "Criminalità organizzata e opere pubbliche il caso del protocollo antimafia della Pedemontana Veneta".
Promosso dal CoVePA, nell'occasione oltre a presentare il documento di recente riformulato dalla Regione Veneto, affronteremo anche i 12 punti di censura con cui il presidente dell'ANAC Raffaele Cantone ha censurato la Pedemontana Veneta. La SPV è un'opera che ha stabilito il record dei debiti a carico dei veneti,oltre a questo cercheremo di spiegare come un'opera pubblica con iniezioni consistenti di capitali pubblici ha sempre attratto gli interessi della criminalità organizzata.
Interverranno il consigliere regionale Andrea Zanoni e il presidente dell'osservatorio sul fenomeno mafioso del consiglio regionale veneto Enzo Guidotto, che interloquirannocon il portavoce del CoVePA Massimo Follesa
venerdì 8 dicembre 2017
Il Piano Economico Finanziario della Superstrada Pedemontana Veneta – “cittadini veneti strizzati, svenduto il territorio e i soldi pubblici"
Pubblichiamo l'analisi di Oscar Borsato e Nilo Furlanetto sul debito di Pedemontana Veneta creato da Luca Zaia e da Corsini, il Magliano delle t-shirt della SIS tratto dal blog di uno degli autori - ndr
http://www.oscarborsato.it/?q=PEF_SPV.
http://www.oscarborsato.it/?q=PEF_SPV.
Oggi[1] (2 dicembre 2017- ndr) è un brutto giorno per in nostro territorio, anche se quanto scritto dai giornali, non sono di certo delle novità, dove si aspettava solo l’ufficialità: il bond della S.p.A. Superstarada Pedemontana Veneta è stato piazzato a fondi stranieri non ben identificati. Al momento si sa solo che sono tutti investitori istituzionali, come fondi pensione, banche d’investimento tedesche ed inglesi, fondi pensioni ed assicurazioni. Assente (ndr - Secondo l'articolo comparso il 5 dicembre sul Corriere del Veneto a firma di Martina Zambon a pag 2 e 3 del giornale si sostiene che CDP sia parte del finanziamento del Bond di SPV. Il passaggio sul fondo lussemburghese è alla fine dell"articolo: "resta stretto il riserbo sui nomi degli investitori."Possiamo dire che un terzo di loro è italiano -dice Dogliani-e sono assicurazioni,Fondi di investimento e pensionistici ".L'unico nome che filtra è per le mezzanine, quello del fondo MARGUERITE, un fondo chiuso di investimento lussemburghese cui partecipa CASSA DEPOSITI E PRESTITI cHe aveva già contribuito all'opera con 300 milioni girato poi dalla Regione.") nella partita la Cassa Depositi e prestiti, per ovvi motivi legati ad una propria revisione del PEF e del progetto, nei quali si evidenziava la pericolosità dell’operazione in termini economici legati al rendimento garantito al privato, pari al 10,84%, alle clausole della Terza convenzione[2]ed il volume di traffico che risulta essere del 70% inferiore da quelle stimate dalla Regione nel 2013[3].
giovedì 9 novembre 2017
PEDEMONTANA VENETA: VENDUTI I BOND, 1,5 MLD DI DEBITO PER REGIONE VENETO.
Il 9 novembre scorso, a pagina 11 del Corriere del Veneto la Pedemontana Veneta, secondo l'indiscrezione di Nicoletti, avrebbe ottenuto la copertura del Project Bond. Nel giro di 72 ore siamo passati dal non avere il consenso di Consob all'aver venduto fino all'ultimo €uro del 1600 milioni di obbligazioni. Non vorremmo che qualcuno avesse pestato una cacca di cane, e che si trattasse della semplice certificazione dell'esecuzione obbligazioni o della dichiarazione di interesse. A questa fase dovrebbe seguire la definizione degli acquisti. Emergerebbe un interesse alla greca, dell'8%, capace da solo di sbilanciare il piano economico della SPV di Zaia. Sarebbe utile che ora fossero esibite tutte le carte dell'accordo sui Bond tra Regione Veneto, SIS e JP Morgan, sarebbe bello scoprire che magari il road-show avesse una ulteriore tappa a La Valletta. Per ora restiamo prudenti in attesa che l'arbitro fischi la fine dei calci di rigore.
lunedì 6 novembre 2017
MONTEBELLUNA: AD HALLOWEEN SI ALLAGA LA PEDEMONTANA VENETA!
Le foto a fianco mostrano l'allagamento che si è verificato alla fine di ottobre, 7 giorni fa, nel tratto di tunnel che SIS ha iniziato a costruire mesi e mesi fa. Si tratta del punto di attraversamento tra la Pedemontana Veneta e la S.R. Feltrina nei pressi di Montebelluna (TV). Il peggior incubo di Halloween, si è manifestato nel trevigianio a 7 anni dalla alluvione del 2010 della SPV.
DOVE FINISCEL'AUTONOMIA VENETA? GIU' PER IL BUCO DELLA PEDEMONTANA!
Il 4 novembre 2017 Marco Bonet
torna sulla questione che per primo il CoVePA aveva sollevato alle
commissioni 1^ e 2^ del Consiglio Regionale ancora a marzo, 7 mesi
fa. Leggiamo
sul CorVeneto
a
pagina 3 che tra 15 giorni la Spv è all'ultima chiamata. Il
vicepresidente della giunta regionale ammette che il privato non ce
la può fare. È clamoroso... Secondo lui la SPV dovrebbe entrare
nel mercato delle vacche delle elezioni del 2018. In questo modo il
buco pedemontano veneto potrebbe essere regionalizzato, anzi
nazionalizzato con fondi pubblici. I buchi della Pedemontana Veneta
devono pagarli chi li ha fatti.
Anche
la richiesta del CoVePA, insieme a LegAmbiente, spinge per
l'intervento pubblico, ma non per coprire i buchi con soldi pubblici
ma per razionalizzare un'opera fuori controllo, tagliandone gli
sprechi e le opere inutili. A Marzo 2017 in 1^ e 2^ commissione
chiedevamo il taglio del tunnel di Castelgomberto-Malo(-600mln€),
la cancellazione dei caselli (-100 mln€) e dei pedaggi,
l'annullamento delle strade complanari (-250mln€).
sabato 21 ottobre 2017
IL COVEPA SI DISSOCIA DAI FATTI DEL DJANGO DI TREVISO
Abbiamo appreso dal Corriere del Veneto dei fatti inqualificabili avvenuti a Treviso ad opera del centro sociale occupato Django. A pagina 11 si legge che alcuni attivisti hanno assaltato gli stand della Lega Nord predisposti in occasione del referendum, arrivando anche a un teso confronto con chi vi era presente.
Il Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa si dissocia totalmente da questa azione di tipo squadrista. Prendiamo le distanze da coloro i quali intendono il confronto politico con questi metodi, perché sono sbagliati, non è annichilendo gli avversari che si costruisce un futuro diverso e si affermano le idee migliori. Rifiutiamo ogni tipo di accostamento tra noi e quel gruppo di persone perché anche noi nel tempo abbiamo già subito quei metodi da parte di coloro che si richiamano nel Veneto a quegli ambiti politici o a certe aree di riferimento antagonista.
venerdì 20 ottobre 2017
SIS ENTRA IN VENETO CON UNO SPOT SUL REFERENDUM AUTONOMISTA
Dopo
il servizio di Luigi Gandi su Serenissima TV
(http://www.luigigandi.com/tv/pedemontana-veneta-cgil-cisl-uil/)
il CoVePA desidera puntualizzare alcune questioni di merito sulla
Pedemontana Veneta.
Alla
fine il miglior alleato del CoVePA contro la Pedemontana Veneta sono
questo referendum, e la SIS. Non capiamo perché dovremmo sostenere
l'autonomia di Zaia, difesa da una impresa salernitano-piemontese e da un
sindaco non proprio veneto doc. È però evidente che nonostante i
nostri interventi critici, purtroppo il servizio si è risolto in un
peana encomiastico dell'"opera maestosa", con passaggi
grotteschi da parte dell'apoplettico conduttore e
dell'infqualificabile sindaco di Arcade, uscito da chissa quale piega
di Zaia.
Riteniamo
che i numerosi spot sul referendum autonomistico ,ossessivamente intercalati e maldestramente infilati nella trasmissione, il cui autore
si dice pagato da SIS, centrino qualcosa nella partita finanziaria
che la schiuma da letamaio della lobby affaristico-politica veneta
sta giocando nella SPV.
domenica 15 ottobre 2017
ESPROPRIATO E INQUINATO ANDRAI A VOTARE? MARCO MILIONI CI DICE LE SUE RAGIONI PER L'ASTENSIONE.
Magistrale risposta e presa di posizione di M.Milioni contro un referendum burla e contro chi parla di vigliacchi, soprattutto un'ottima affermazione di autonomia di pensiero contro la spuma del letamaio che corre come galoppini della paranza affaristico-politica contemporanea che trova larga condivisione nel CoVePA (ndr).
Da settimane amici e conoscenti mi stanno martellando con lo stesso quesito. Andrai a votare il 22 ottobre al referendum per l'autonomia del Veneto? Ve lo dico qui per non dover ripetermi all'infinito. Non andrò a votare. Rispetto chi ci va, ma io non sarò alle urne perché questo referendum non è una cosa seria. Soprattutto non è credibile che a proporlo sia quella forza politica che dopo anni passati a governare il Paese con una maggioranza bulgara non è riuscita a portare a casa nulla per il Veneto che non sia il Mose, la Spv e i project financing della sanità e un'urbanistica all'ingrasso. Tutta opera del centrodestra? Certo che no. Il centrosinistra ha più o meno le stesse responsabilità. Però il governatore leghista Luca Zaia sta maldestramente usando questa consultazione per nascondere i suoi insuccessi.
sabato 30 settembre 2017
VENETI E MAFIA. Ne parliamo con Enzo Guidotto coordinatore dell'Osservatorio regionale veneto sui fenomeni mafiosi.
I riflettori accesi solo sulle infiltrazioni lasciano al buio le forme di insediamento, i tentativi di radicamento e il collaborazionismo di certi imprenditori locali attuato sia nella nostra regione che non al Sud.
Sarà relatore unico il professore Enzo Guidotto, già consulente
della Commissione antimafia e attuale presidente dell’Osservatorio
veneto sul fenomeno mafioso.
Introduce e modera Massimo Follesa portavoce OvestVI del Covepa, l'incontro si terrà presso la Biblioteca civica di Trissino venerdì 6 ottobre 2017 in via Manzoni 10 36070 Trissino (VI) alle ore ORE 20,30.
L'ingresso è libero, augurandoci una nutrita partecipazione di cittadini rappresentanti della società civile e delle istituzioni. Questa iniziativa-dibattito a cura del Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa vuole essere anche un momento di approfondimento e formazione civile per tutta la cittadinanza.
Contatti e info
http://wwwcovepa.blogspot.it
wwwcovepa@gmail.com
+393478722240
http://wwwcovepa.blogspot.it
wwwcovepa@gmail.com
+393478722240
sabato 23 settembre 2017
TAEPILE: Spv, difficoltà in vista
TAEPILE: Spv, difficoltà in vista: (m.m.) Che per la Superstrada pedemontana veneta, o Spv che dir si voglia, il momento non sia facile lo testimoniano non solo i recenti approfondimenti sulla carta stampata veneta ma anche la copertura delle Tv, tra le quali si segnala anche un servizio andato in onda ieri su Reteveneta. Frattanto il Covepa, il coordinamento che da anni contrasta l'opera e il suo tracciato, continua con il bombardamento nei confronti della giunta regionale veneta. Poche ore fa Massimo Follesa, portavoce del Covepa, durante un breve sopralluogo ha sparato a zero contro palazzo Balbi e contro il concessionario dell'opera, il consorzio Sis-Spv. Critiche di cui dà conto una video-intervista raccolta oggi in tarda mattinata.
venerdì 22 settembre 2017
I BONDAGE DI ZAIA DIVENTANO SIGILLI PER IL TUNNEL PIÙ LUNGO DELLA PEDEMONTANA VENETA
Oggi 23 settembre 2017, con un richiamo in prima pagina, il CorVeneto a pagina 9 da la notizia dei sigilli alla SPV, confermando quanto avevamo annunciato ieri sera in una nota su Facebook. Il cantiere della Pedemontana Veneta per la costruzione del tunnel sud di Castelgomberto è stato posto sotto sequestro dai Carabinieri Forestali. Hanno sequestrato un'area alterata dall'intervento di ripristino del crollo. Il lavorio di tecnici e e operai era iniziato subito dopo lo sprofondamento, senza aver atteso l'intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri per la distruzione dei circa 40 m del torrente Poscola, letteralmente inghiottito nel tunnel. I cittadini hanno evidenziato non poche perplessità anche nell'immediato tanto da concretizzarle in segnalazioni e esposti su quel modus operandi, che appariva strano. Il buco del tunnel è la giusta metafora per il buco finanziario che tentano di mascherare con i Pedemontana bond, forse anche questi sono finiti giù per la canna sud sequestrata.
mercoledì 20 settembre 2017
Alla Miteni stop dei lavori e presidio
Al presidio degli operai della Miteni, organizzato dalla RSU, abbiamo portato la solidarietà del CoVePA.
Il blocco delle attività lavorative è il secondo e vuole denunciare le pessime condizioni di lavoro e di sicurezza nella fabbrica. Tutte le maestranze stigmatizzano la cattiva preservazione degli impianti e la sottovalutazione della salute degli operai, come prima frontiera della questione sanitaria e ambientale del noto inquinamento da prassi dell'ovest del Veneto. Il fatto gravissimo compiuto dalla azienda è stato quello di rescindere i contratti di 2° livello, che costituiscono un presidio di garanzia per la sicurezza di tutta la popolazione e di tutto il territorio coinvolta dalla produzione aziendale.
Il blocco delle attività lavorative è il secondo e vuole denunciare le pessime condizioni di lavoro e di sicurezza nella fabbrica. Tutte le maestranze stigmatizzano la cattiva preservazione degli impianti e la sottovalutazione della salute degli operai, come prima frontiera della questione sanitaria e ambientale del noto inquinamento da prassi dell'ovest del Veneto. Il fatto gravissimo compiuto dalla azienda è stato quello di rescindere i contratti di 2° livello, che costituiscono un presidio di garanzia per la sicurezza di tutta la popolazione e di tutto il territorio coinvolta dalla produzione aziendale.
giovedì 14 settembre 2017
51081 GRAZIE!
Ai 51081 cittadine e cittadine che hanno letto il nostro post sul crollo del Torrente Poscola nella galleria della Pedemontana Veneta, e anche a tutti coloro che continueranno a farlo diciamo GRAZIE! E' merito vostro lo sconvolgente expoit che ha fatto il nostro blog. Saremo sempre fedeli al rigore e all'impegno con cui il gruppo ha condotto questa battaglia per una informazione trasparente su un'opera che non lo è affatto, soprattutto adesso che è in mano a Zaia e ai suoi famosi tecnici e avvocati. Grazie in modo particolare alle centinaia di contatti sul territorio che ci tengono informati e in particolare alle migliaia di espropriati che tengono duro e subiscono le pressioni psicologiche e i ricatti della sottrazione della propria terra senza essere pagati.
mercoledì 13 settembre 2017
TAEPILE: Voragine al cantiere della Spv, parla il Covepa
TAEPILE: Voragine al cantiere della Spv, parla il Covepa: Non più tardi del 3 settembre sulle colonne di Taepile.net era stato affrontato il nodo della Pedemontana veneta. Dopo pochi giorni è caduta la volta di una galleria in fase iniziale di costruzione. In questa breve video-intervista torna a parlarne Massimo Follesa, portavace del Covepa, il coordinamento che si batte contro l'opera. Il tema fa il paio con le denunce di scarsa trasparenza sul fascicolo Spv denunciata da Andrea Zanoni
lunedì 11 settembre 2017
CROLLA LA VOLTA DELLA GALLERIA DELLA SPV A CASTELGOMBERTO. UNA VORAGINE PROFONDA 25 METRI SOTTO IL TORRENTE POSCOLA. DEVIATE LE ACQUE E DISTRUTTI OLTRE 40 METRI DI ARGINE
Oggi
dopo le 14 si è verificato un crollo devastante nel cantiere di SIS
nella zona industriale di Castelgomberto. È crollata la volta della
galleria della Pedemontana Veneta al suo imbocco in Valle dell'Agno.
Si tratta dei primissimi metri che si inabissano della Valle di
Priabona, in direzione est, proveniendo in trincea profonda 15 metri
da Brogliano.
Il
fondo del torrente Poscola e oltre 40 metri di argine sono piombati
25-30 metri più in basso alla base del tunnel di quasi 7 km, il più
grande della della Montecchio-Spresiano. La situazione è apparsa
subito gravissima, dato il nervosismo delle maestranze e dei tecnici
che tentavano di impedirci di documentare lo stato dei fatti. Le
discussioni con gli
espropriati delle aree a confine non ancora
pagati, erano pesanti. Ma ora la SIS occuperà nuove aree per
rimediare a un grave danno che il suo cantiere ha provocato a tutta
l'area intorno. Inutile il tentativo dei tecnici di nascondere e
minimizzare la realtà e l'evidenza dei fatti che apparivano dagli
argini del Torrente Poscola.
Come
sia stato possibile che nessun operaio abbia subito conseguenza
gravissime, come quelle già verificatesi nel lato di Malo con il
decesso di un operaio, è difficile da spiegare. La volta è venuta
giù portandosi dietro argine e torrente, che carico d'acqua, ha
fatto il resto trasformando il danno in una voragine di 25 per 40
metri, profonda quasi 30 metri.
venerdì 8 settembre 2017
CHI E' NATO TONDO NON PUO' DIVENTARE QUADRATO! A Zaia piacciono le retromarce le ha inaugurate con l'addizionale IRPEF di SPV, con i vaccini, vedremo sull'autonomia, noi gli chiediamo di farla adesso e di consegnare subito le note di SIS su SPV.
www.Lettera43.it |
Apprendiamo dal portale del Consiglio Regionale che il consigliere di minoranza Andrea Zanoni denuncia in queste ore fatti gravissimi sulla mancanza tresparenza negli atti della Pedemontana Veneta. Secondo il consigliere la "Regione trasparente solo nel libro dei sogni di Zaia. Sulla Pedemontana continuano a negare la documentazione con la scusa del contenzioso legale. Cosa vogliono nascondere?". Nella sua recente richiesta di accesso agli atti il comportamento della Regione e della nuova struttura per la SPV si ripetono le storture del vecchio commissario Vernizzi.
«Chi è nato tondo non può diventare quadrato» ha dichiarato l'arch. Follesa portavoce vicentino del CoVePA. La Giunta nega un passaggio fondamentale: la nota 208050 del 26 maggio, citata nella delibera 280 del 29 maggio, con cui il Segretario generale della programmazione dà il via libera alla Giunta per la stipula della terza convenzione con il concessionario Sis. «il CoVePA è abituato a questi metodi, non appena si arriva al nodo delle questioni la trasparenza è una opzione che Zaia si dimentica per strada. E' il metodo delle retromarce quello che preferisce, le ha inaugurate con l'addizionale IRPEF, con i vaccini, vedremo sull'autonomia, noi gli chiediamo di rifarla adesso e di consegnare quelle note» rincara Follesa.
Questo comportamento rinforza nel CoVePA la convinzione che la situazione finanziaria e legale sia più traballante di quanto appare, e che nessuno in Giunta voglia aprire spiragli su questi aspetti, capaci di smontare il castello di carte costruito da Zaia con gli avvocati della nuova squadra di Pedemontana Veneta. Vale la pena di ricordare che i pedeveneta-bond sono sotto la spada di damocle del ricorso Impregilo-Codacons, ma che soprattutto non coprono la totalità delle strade complementari previste dal contratto, dato che quasi 45km sono fuori dai finanziamenti del progetto esecutivo, per un valore di 600mln di €.
lunedì 4 settembre 2017
ZAIA SI MASCHERA DA AUTONOMISTA E NASCONDE I SUOI INSUCCESSI?
Il governatore veneto, il leghista Luca Zaia, sta usando il cosiddetto referendum sulla cosiddetta autonomia del Veneto in programma per fine ottobre per mascherare alcuni suoi insuccessi politici, a partire dal ginepraio che è divenuto il caso della Superstrada pedemontana veneta? Intervista a Massimo Follesa, portavoce del Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa, realizzata il 3 settembre 2017 a Trissino nel Vicentino è il tema della grande presenza sulla stampa della questione del cosiddetto referendum per l'autonomia del Veneto, per i critici una trovata della giunta capitanata dal leghista Luca Zaia per nascondere alcuni insuccessi in materia di infrastrutture, a partire dalla metropolitana regionale leggera. L'intervista è realizzata da Marco Milioni per il portale www.taepile.net https://youtu.be/cXcBjSIR_Ew
giovedì 3 agosto 2017
ZAIA: DAL BOND AL BONDAGE DI SPV. nei bond di SIS mancano i 600 mln di € per coprire 45km di strade complementari mancanti
Mentre
il presidente Zaia raschia il barile
per togliere l'addizionale Irpef siamo giunti all'esito cruciale per
l'emissione del bond anticipati per ottenere il closing
finanziario. Sono
in corso di aggiudicazione bond di progetto di SIS per 1,55 mld di €
non coprono 45km mancanti di strade complementari per oltre 600mln di €. In queste settimane si dovrebbe avere notizie di
ciò ma tutto tace nonostante gli annunci. Infatti non ci sono
informazioni su SPV e sui bond di SIS nonostante l'annunciato punto
stampa di Zaia di mercoledì 19 luglio. E questa é la notizia,
paradossale per un comunicatore capace come Luca: il suo silenzio
sugli annunciati bond a dieci giorni dalla fine della
presentazione agli investitori di Milano, Madrid, Parigi e
Londra. Dal 20 luglio girano notizie che sparano per acquisito il
miliardo e mezzo mancante della Pedemontana Veneta, sembra
quasi che sia già in tasca a Zaia che si è legato ai bond di SIS
con un bondage giapponese…
Il 21 luglio si dichiara che JPMorgan ha iniziato a collocare i bond
di SIS, si dichiarano gli sconti sui pedaggi senza dire nulla sul
loro importo. Le omissioni sono gravi perché non si specifica il
rischio del piano finanziario a cui il bond sarebbe stato proposto.
Non si dice nulla della risposta del mercato specificando e che
quelle sarebbero solo delle presentazioni agli operatori.
Sull'acquisto dell'invenduto si omette di specificare che questo può
accadere solo se le collocazioni nel mercato superassero l'85%.
Quello che emerge sugli sconti dei pedaggi è un'operazione da
"post-verità": che sconti sono quando le auto pagheranno
17 cent/km e i camion 30 cent/km cioè il doppio dei pedaggi
sull'asse dell'A4? Il 22 luglio emergono note secondo le quali quelle
circolano negli organi di informazione sono de facto irrealistiche.
Siamo ormai nella "post-verità" di SPV.
Quello
che non emerge è il rischio che il Piano Economico e Finanziario di
SPV sia ancora una volta virtuale e iperrealistico
nella valutazione dei flussi di denaro derivanti dal traffico(si veda
PedeLombarda). Secondo i dati di ZAIA ci sarebbero ancora 27.000
veicoli di media al giorno che dovrebbero garantire incassi per
coprire 15 mld€ totali di flussi di cassa per SPV(12mld
esercizio + 3mld costo costruzione) in 39 anni. Vale a dire che
questi veicoli spenderebbero ogni giorno per 39 anni
39€. Corrispondono a 26€ divisi 0,17€/km per le AUTO sono
uguali a 154,6 km e 13€ divisi 0,30€/km per i CAMION che
equivalgono a 43,3km.
Se
invece consideriamo l'importo minimo da garantire con COTRIBUTO IN
CONTO ESERCIZIO pari a 10,5mld€( 7,5 mld€ + 3mld costo
costruzione), questi veicoli spenderebbero ogni giorno per 39
anni 27,3€. corrispondenti a 18,2€ che per le AUTO equivalgono a
108,2 km e 9,1€ per i CAMION che corrispondono a 30,3km(si
considerano i mezzi pesanti 1/3 dei leggeri). Bisogna
dunque trovare in Pedemontana Veneta 27mila veneti che si facciano
ogni giorno 154km sabati e domeniche comprese!
giovedì 6 luglio 2017
LA VARIANTE VENETA DEL PROJECT FINANCING
DAL SITO APPALTILEAKS PUBBLICHIAMO UN APPROFONDIMENTO SUL PROGETTO DI FINANZA ALLA VENEZIANA DOVE ZAIA SOCCORRE IL CONCESSIONARIO.
AppaltiLeaks ha già avuto modo di interessarsi della Pedemontana Veneta (vedi articolo precedente) ed oggi ritorna sull’argomento.
Lo scorso 29 maggio 2017, presso lo Studio del notaio veneziano Alberto Gasparotti, si sono dati, infatti, appuntamento l’ing. Elisabetta Pellegrini (in nome e per conto della Regione del Veneto) ed il geom. Matterino Dogliani (Amministratore Delegato e legale rappresentante Superstrada Pedemontana Veneta Spa) per stipulare il “Terzo Atto Convenzionale Superstrada Pedemontana Veneta“ (scarica qui il testo integrale).
Centoventitrè pagine nelle quali vengono, per l’ennesima volta, modificati i rapporti contrattuali tra concedente e concessionario.
Le numerose premesse che ripercorrono le tappe della tragica vicenda di questa maxi opera pubblica, ancora lontanissima dall’essere realizzata, sono purtroppo parziali ed omettono, apparentemente, di dar conto di una serie di eventi altrettanto importanti.
Non sembra esservi traccia, ad esempio, del fatto che (come rilevato dalla Corte dei Conti) “il 7 marzo 2011, fu firmato il contratto fra il concessionario ed il contraente generale”, un avvenimento passato, di sfuggita, sotto gli occhi di tutti gli osservatori senza troppa importanza.
Eppure, nel proprio esposto dello scorso 24 gennaio (vedi testo integrale), la SICS Srl, originaria progettista della Pedemontana, denunciò quanto segue:
Lo scorso 29 maggio 2017, presso lo Studio del notaio veneziano Alberto Gasparotti, si sono dati, infatti, appuntamento l’ing. Elisabetta Pellegrini (in nome e per conto della Regione del Veneto) ed il geom. Matterino Dogliani (Amministratore Delegato e legale rappresentante Superstrada Pedemontana Veneta Spa) per stipulare il “Terzo Atto Convenzionale Superstrada Pedemontana Veneta“ (scarica qui il testo integrale).
Centoventitrè pagine nelle quali vengono, per l’ennesima volta, modificati i rapporti contrattuali tra concedente e concessionario.
Le numerose premesse che ripercorrono le tappe della tragica vicenda di questa maxi opera pubblica, ancora lontanissima dall’essere realizzata, sono purtroppo parziali ed omettono, apparentemente, di dar conto di una serie di eventi altrettanto importanti.
Non sembra esservi traccia, ad esempio, del fatto che (come rilevato dalla Corte dei Conti) “il 7 marzo 2011, fu firmato il contratto fra il concessionario ed il contraente generale”, un avvenimento passato, di sfuggita, sotto gli occhi di tutti gli osservatori senza troppa importanza.
Eppure, nel proprio esposto dello scorso 24 gennaio (vedi testo integrale), la SICS Srl, originaria progettista della Pedemontana, denunciò quanto segue:
mercoledì 5 luglio 2017
Mose e Pedemontana, pioggia di soldi pubblici a lobby private
Scenari Economici |
Erasmo Venosi su VVox approfondisce cosa accade in Veneto tra amministrazione pubbliche e lobby degli appalti. Siamo al secondo posto in Europa per connettività e sopra la media nei collegamenti. Il problema è come gestiamo il business delle “grandi opere”.
Un modo per distribuire soldi pubblici a gruppi d’interesse trasversali che vanno dall’imprenditore al banchiere al politico è certamente il business delle grandi opere, soprattutto stradali e ferroviarie. Lo schema è relativamente semplice e ruota intorno a tre dogmi: a) la mancanza d’infrastrutture che limita lo sviluppo e la produttività, accrescendo i costi per le imprese; b) la sottostima dei costi contrapposta alla sovrastima dei benefici; c) la corruzione delle regole.
Gli esempi del Mose e della Pedemontana veneta sono illuminanti. Notevole la serie di infrastrutture programmate quasi tutte con lo strumento del project financing. Questo l’elenco: Nogara-Mare Adriatico, Nuova Valsugana, prolungamento A27 Mestre/Belluno da Pian di Vedoia a Longarone, tangenziali venete da Peschiera a Padova, grande raccordo anulare di Padova, autostrada “Vie del mare” da Meolo a Jesolo, terminal della Costa Veneta, porto off-shore a 16 chilometri dalla costa, diga esterna a difesa del porto off-shore (con pietrame importato dalla Croazia a beneficio delle cave acquistate da italiani), terminal per traghetti in laguna area di Fusina, metropolitana lagunare di Venezia.
Mose, Valdastico Sud e Pedemontana veneta rappresentano gli esiti patologici del procedimento di approvazione delle opere con connesso sperpero di denaro pubblico, in modo diretto e indiretto. Il ministro del trasporti Delrio ha addirittura modificato la denominazione dell’Allegato al Def che da “Allegato Infrastrutture” è diventato “Connettere l’Italia: fabbisogni e progetti di infrastrutture”.
LE BANANE PEDEMONTANE DI ZAIA
Ci sarebbe da ridere dell'ultima nota sugli espropri… se la situazione non assomigliasse sempre più a una tragedia… in salsa veneta.
In
una
sua nota on-line, in cui pompa l'ultimo intervento sulla
Pedemontana Veneta, il Presidente Luca Zaia ha sostenuto quanto
ha dichiarato a Focus di
Rete Veneta (36'.32”)nello scorso week-end: insieme a un prono
Baccialli, intento in uno dei suoi lavoretti, ha scusato se stesso e
sostenuto di aver raddrizzato la SPV dei salernitano-piemontesi,
dandoci per giunta dei lazzaroni, quelli dei comunicati.
Al
lazzarone dell'IRPEF vorremmo rispondere che non gli resta ormai
che raddrizzare le banane, ma invece rispondiamo che è evidente che
la sua operazione IRPEF sulla Pedemontana Veneta dimostra che ha
un orizzonte che arriva all'oggi. Siamo una regione indebitata
con una marea di milioni in derivati, e Luca Zaia si impegna in un
contributo garantito a un privato, per tutto l'esercizio
di SPV, con un debito pari 7,5 mld di € che non sarà
mai pagato dai pedaggi.
Le
mani nelle tasche dei veneti
le ha già messe caro
presidente,
adesso
abbiamo capito dove vuole metterci l'ombrello che le
serve per riparasi in Pedemontana, come
ha spiegato nel video(45'.30”).
Luca
Zaia continua
con
scuse
non richieste
sulla
vicenda di SPV, rendendo le accuse
manifeste
nei
suoi confronti.
Infatti non
è
in grado di dire nulla sulla prospettiva economica di un soggetto
privato che non riesce
ad
avere un mutuo di 300 mln di € per pagare tutti gli espropri subito
e a cui Zaia continua a offrire comunicati di copertura.
venerdì 30 giugno 2017
CIAVADA PEDEMONTANA VENETA
antonio armano Blog - WordPress.com |
Tempo
fa parlammo di Pedeputtana
Veneta, delle marchette e del meretricio legato all'attività del
commissario ma non pensavamo che Luca Zaia scegliesse quello sfottò
come opzione per uscire dal fallimento finanziario della Pedemontana
Veneta. Ora Luca Zaia in questo casino sta pensando alle agevolazioni
da postribolo anteguerra: quelle alla buona, per il giovanotto di
primo pelo, per la doppietta, per la mezzoretta o l'ora intera con
saponetta e acqua di colonia a parte.
Dal
consigliere Zanoni si apprende che in commissione del Consiglio
Regionale del Veneto è venuta fuori l'ultima trovata sostitutiva
dell'IRPEF sospesa per ora. È infatti passata la modifica che
consente a Zaia di salvare i salernitano-piemontesi della Pedemontana
Veneta, tagliando le manutenzioni alle proprietà della Regione
Veneto e recuperando dal fondo cassa altra robetta. Oltre a questi
artifici di finanza creativa che prevedono la svendita delle
manutenzioni degli edifici regionali per finire il cantiere della
SPV, a quali altri pericolosissimi giochetti pensa puntare Zaia?
Quale Pedeputtanata starà immaginando? Quando taglierà le
manutenzioni delle strade che usiamo tutti i giorni? A quando il prossimo omicidio stradale a causa delle scelte per salvare la SPV?
Infrastrutture - Zanoni (PD): "Svelato il mistero dei 300 milioni per finanziare la Pedemontana: niente tasse, ma la Regione azzera le spese per le manutenzioni"
“Per finanziare la Pedemontana, la Giunta Zaia azzera le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria su edifici e locali della Regione. Incluse quelle agli impianti antincendio di condizionamento e degli ascensori, che sono obbligatorie per legge. E invece una bella violazione viene messa nero su bianco: ma Zaia si rende conto della gravità di quanto sta facendo?”.
Duro il giudizio del Consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni che interviene, con una nota, in merito “alla seconda variazione generale al bilancio di previsione 2017-2019, valore 380 milioni, che è stata illustrata questa mattina in Seconda commissione. Dopo la marcia indietro sull’Irpef per il 2018, tassa inserita e quindi tolta in un batter d’occhio, adesso sappiamo da dove arriveranno i soldi pubblici necessari per realizzare la Superstrada Pedemontana Veneta. Verranno estinti anticipatamente dei mutui per 203 milioni, ma soprattutto si effettueranno tagli sulle manutenzioni straordinarie degli edifici, apparecchiature, beni mobili regionali, per un milione e ottantamila euro e una sforbiciata del valore di altri due milioni di euro sulle manutenzioni straordinarie di locali e uffici regionali, andando praticamente ad azzerare entrambi i capitoli.
martedì 27 giugno 2017
Quel pasticciaccio brutto. Una lettera sulla Superstrada Pedemontana Veneta
Una lettera di Morena Bragagnolo, del Forum Salviamo il paesaggio – Coordinamento Asolo-Castellana, ci fa tornare sulle questioni di fondo della superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta.
Cosa c’è di nuovo nelle campagne fra Vicenza a Treviso? Niente. Solo 94,5 chilometri per 24,5 metri di sezione di cantieri aperti a macchia di leopardo nei 26 comuni interessati dal progetto della Superstrada a pedaggio Pedemontana Veneta (SPV). Di questi oltre 90 chilometri, 50 sono in trincea, 26,5 in rilevato, 7,8 in gallerie semi-naturali e 5,9 in gallerie artificiali. Più altri 53 chilometri di viabilità secondaria che, con gli attuali chiari di luna, sembra non saranno mai realizzati. Per un costo stimato di circa 3 miliardi di euro, a carico di un concessionario, la Sis, che non è in grado di trovare sul mercato un investitore disposto a metterci il capitale per finanziare i lavori. Perché? Perché l’investimento non è ritenuto bancabile dalla Banca Europea degli Investimenti (BEI) né tanto meno giustificato, visto che i benefici sociali sono trascurabili rispetto ai costi.
giovedì 15 giugno 2017
ZAIA CI SPIEGHI CHI E' ANNA FASIOL CHE HA REDATTO LE SUE SLIDE?
Luca Zaia ci spieghi se esistano rapporti di parentela o affinità tra l'Anna Fasiol delle sue slide e l'ing.Giuseppe Fasiol, e tra questi con Area Engineering srl.
Il 7 marzo scorso
Luca
Zaia ha
presentato
presso il Consiglio Regionale del Veneto numerose slide con
le quali ha chiarito
le
argomentazioni con
cui ha sostenuto le
modifiche del contratto di concessione per la Superstrada Pedemontana
Veneta e
l'introduzione dell'addizionale IRPEF.
Tale
documentazione si trova anche nel profilo “LinkedIn-slideshare”
del giornalista Paolo Cagnan, condirettore
dei quotidiani veneti del gruppo Espresso.
Egli,
in uno
scambio di email, ci ha confermato che sono
documenti di fonte regionale.
Dal
suo profilo è
possibile condividere
il file scaricandolo e
procedere
alla verifica delle proprietà.
Iscriviti a:
Post (Atom)